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Crimi, dalla delega all'editoria e sisma al Viminale

Vito Crimi, il nuovo viceministro al ministero dell’Interno, è nato a Palermo nel 1972. Dopo essersi trasferito in Lombardia per diventare assistente giudiziario alla Corte d’Appello di Brescia, nel 2007 si iscrive al Meetup “Amici di Beppe Grillo” cittadino. Tre anni dopo, il MoVimento 5 Stelle lo candida presidente alle elezioni regionali per la Lombardia, dove ottiene il 3% dei voti. Ma è nel 2013 che arriva in Parlamento come senatore. Il 4 marzo dello stesso anno viene nominato capogruppo del MoVimento 5 Stelle a Palazzo Madama, dove ricopre l’incarico dal 19 marzo al 16 giugno.

Durante quella legislatura, Crimi assume diversi incarichi: è componente della Giunta per le elezioni e immunità parlamentari, che decide sulla decadenza di Silvio Berlusconi dall’incarico di senatore, e della Commissione Affari Istituzionali. Ma Crimi fa parte anche del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e del Copasir. Nel 2018 viene rieletto senatore e nel primo governo Conte, quello a maggioranza giallo-verde, ricopre la carica di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega all’Editoria. Nello stesso anno, gli viene conferita dal Consiglio dei ministri anche la nomina a delegato per la ricostruzione del post terremoto.    


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