Il Tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso di Casapound e ha ordinato a Facebook la riattivazione immediata del profilo chiuso lo scorso 9 settembre. A darne notizia è lo stesso movimento in una nota in cui spiega che la società di Zuckerberg dovrà anche risarcire Casapound per 15mila euro.
“Il ricorso – scrive il giudice Stefania Garrisi nella sentenza – va accolto e va ordinata a Facebook l’immediata riattivazione della pagina dell’Associazione di promozione sociale CasaPound”.
Il Tribunale ha così disposto la riattivazione del profilo ufficiale di Casapound e quello personale del responsabile romano Davide Di Stefano, quale amministratore della pagina.
Nella sentenza, il giudice spiega che “il soggetto che non è presente su Facebook è di fatto escluso (o fortemente limitato) dal dibattito politico italiano, come testimoniato dal fatto che la quasi totalità degli esponenti politici italiani quotidianamente affida alla propria pagina Facebook i messaggi politici e la diffusione delle idee del proprio movimento”.
“Siamo a conoscenza della decisione del Tribunale civile di Roma e la stiamo attentamente esaminando”, il commento di un portavoce di Facebook.
Il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, “a seguito della sentenza che ha imposto al social network di riaprire le pagine di Casapound” osserva in una nota che “la stessa sorte ora verrà riservata al suo movimento, colpito ugualmente tre mesi fa dalla chiusura improvvisa di centinaia di pagine dei suoi militanti. Sentenza devastante per Facebook cui è stato imposto dal Tribunale di Roma di riaprire le pagine di Casapound. Questa decisione comporterà la stessa cosa per Forza Nuova: riaprire immediatamente le centinaia di pagine chiuse il 9 settembre”.
L’udienza che riguarda Forza Nuova si terrà il 14 gennaio.
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