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    Terrorismo: ok unanime della Camera alla mozione sulla Francia

    (ANSA) – ROMA, 24 MAG – Il governo dovrà “ad adottare ogni
    iniziativa di competenza volta a fornire tutta la necessaria e
    dovuta assistenza ai parenti delle vittime dei reati commessi
    dai dieci terroristi italiani rifugiati in Francia, nella loro
    già annunciata intenzione di rivolgersi alla Corte europea dei
    diritti dell’uomo di Strasburgo contro la decisione della Corte
    di cassazione francese”: lo prevede la mozione di maggioranza
    approvata dall’Aula della Camera all’unanimità, con la sola
    astensione di Avs sulle iniziative in relazione alla mancata
    estradizione di alcuni terroristi dalla Francia. (ANSA).   

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    Salvini, per rilievi e dubbi sul dl Ponte rivolgersi al Colle

    (ANSA) – ROMA, 24 MAG – “Oggi è una giornata rilevante. Torno
    a ieri, quando la sinistra ci voleva convincere che non avremmo
    potuto e dovuto procedere alla discussione di questo decreto. Vi
    ricordo che (con la pregiudiziale di costituzionalità presentata
    ieri da Avs e poi respinta, ndr) non avete mancato di rispetto a
    me, il decreto è stato emanato dal presidente della Repubblica,
    Mattarella. Quindi per dubbi e rilievi rivolgersi al Colle che
    ha tutti gli elementi di garanzia e superiorità e che può
    decidere cosa si può fare e cosa no”. L’ha detto il ministro
    delle Infrastrutture e senatore della Lega, Matteo Salvini
    intervenendo in Aula sul dl Ponte. (ANSA).   

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    Da Andreotti a Segre,i senatori a vita visti da vicino

    Qual è la funzione dei senatori a vita? Cosa ci si aspetta da loro? E ancora, quale futuro si delinea per questa figura istituzionale oggi? È a queste domande, e non solo, che tenta di dare risposta Paolo Armaroli nel suo volume “I senatori a vita visti da vicino”, presentato nella sala Capitolare presso il chiostro del convento di Santa Maria sopra Minerva del Senato della Repubblica.    È un libro di “ironia e dottrina” e qualche volta di “dottrina ironica” ha esordito divertito nella sua introduzione all’evento l’ex presidente del Senato Marcello Pera, riferendosi alla classificazione che dei senatori a vita fa Armaroli: dalla categoria di quelli “in fin di vita” agli “abusivi”, passando per “i senatori a morte” e per quelli “fantasma”.    Proprio contro quest’ultimo tipo di figura si è scagliato il senatore Pier Ferdinando Casini, che intervenendo alla presentazione ha detto di non riuscire a comprendere “quale logica ha l’accettazione di una nomina così significativa per la Nazione e il continuo non partecipare ai lavori del Senato” e di “disapprovare quei colleghi che sono senatori ma non ho mai visto una volta”. E non rientrano di certo in questa categoria le senatrici a vita Liliana Segre – la quale ha mandato un messaggio di saluti non potendo essere presente -, ed Elena Cattaneo che, chiamata a testimoniare la propria esperienza, ha ricordato commossa il momento in cui l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le chiese di accettare l’incarico.    Non solo. Cattaneo ha anche sottolineato quanto l’essere senatrice a vita significhi “contribuire a costruire una società più competente e partecipativa” e “contribuire a evitare tragiche scelte legislative”.    Tra i presenti all’evento, moderato dall’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il giurista Enzo Cheli, il quale ha rimarcato l’interesse del volume di Armaroli anche alla luce delle discussioni di attualità sul terreno delle riforme. Se si manterrà il bicameralismo, ha detto Cheli, “in questo caso lo strumento dei senatori a vita non solo potrebbe essere conservato ma addirittura potenziato”. Anche per l’ ex ministro della pubblica amministrazione Sabino Cassese il volume di Armaroli “fa riferimento a realtà concrete”, mettendo in luce “un istituto che non era stato sufficientemente studiato”.    A concludere la presentazione de “I senatori a vita visti da vicino” il suo autore, che ha sottolineato quanto l’essere senatore a vita sia “una missione civile trasferita al mondo politico”.    

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    Il 6 giugno audizione dell’Upb del Senato sull’Autonomia

    (ANSA) – ROMA, 24 MAG – Si terrà il 6 giugno alle 14
    l’audizione dell’Ufficio parlamentare di bilancio del Senato
    sulla riforma dell’autonomia differenziata, che è all’esame
    della commissione Affari costituzionali del Senato. A chiederlo
    con urgenza erano stati i senatori del Pd (richiesta ribadita
    anche ieri nella conferenza dei capigruppo) dopo la
    pubblicazione di uno studio del Servizio del bilancio su alcune
    criticità del disegno di legge.   
    Una sintesi del testo era stata pubblicata su Linkedin ma
    successivamente l’ufficio stampa del Senato aveva precisato che
    era “una bozza provvisoria”, non ancora verificata ed
    “erroneamente pubblicata online”. (ANSA).   

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    Ballottaggi: vandalizzati manifesti di Possamai a Vicenza

    (ANSA) – VICENZA, 24 MAG – Imbrattati nella notte decine di
    manifesti del candidato sindaco per il centrosinistra, Giacomo
    Possamai, a Vicenza. Manifesti che sono stati strappati e
    vandalizzati con della vernice rossa che riporta la sigla “Pd”.   
    Il candidato del centrosinistra questa mattina andrà in Questura
    a depositare una denuncia.   
    “Abbiamo taciuto fin qui – afferma una nota dello staff di
    Possamai – perché le elezioni dovrebbero essere un confronto tra
    idee e visioni diverse di città, non uno scontro tra fazioni.   
    Ogni giorno ci vengono segnalati nuovi manifesti strappati, o
    deturpati, in una campagna che ormai appare coordinata e
    curiosamente selettiva, visto che si accanisce solo ed
    esclusivamente contro i nostri materiali. Noi però – conclude il
    testo – non ci facciamo intimidire”. (ANSA).   

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    Ciriani, immaginiamo un Paese che possa eleggere il premier

    (ANSA) – ROMA, 24 MAG – L’autonomia differenziata e le
    riforme istituzionali sono ” due facce della stessa medaglia.   
    Noi immaginiamo un Paese che possa eleggere il proprio premier e
    delle Regioni efficienti. Le due riforme si bilanciano se
    viaggiano in contemporanea. La maggioranza presenterà il proprio
    testo a giugno, la strada è quella di avere un governo stabile
    che duri cinque anni, quello che noi vogliamo fare è
    salvaguardare il principio che chi ottiene il mandato per
    governare non può essere rovesciato per una manovra di palazzo.   
    Non è una riforma per la Meloni o il centrodestra, magari tra
    cinque anni ci sarà un governo di centrosinistra che potrà
    governare stabilmente 5 anni”. Lo afferma il ministro per i
    Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani al Tg1 Mattina. (ANSA).