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    Chiocci e Preziosi, i nuovi direttori di Tg1 e Tg2

    Un direttore esterno al Tg1, in arrivo dall’agenzia Adnkronos, che ha guidato dal 2018 dopo una lunga carriera passata, tra l’altro, attraverso Il Giornale e Il Tempo e celebri inchieste. Un uomo Rai di lungo corso al Tg2, che arriva dalla direzione di Rai Parlamento, al cui vertice è approdato nel novembre 2018. Sono Gian Marco Chiocci e Antonio Preziosi, la cui nomina ha avuto oggi il via libera dal consiglio di amministrazione della Rai. GIAN MARCO CHIOCCI – Romano, classe 1964, figlio di Francobaldo inviato del Giornale e del Tempo, Chiocci approda alla guida del tg della rete ammiraglia della Rai con l’imprimatur della premier Giorgia Meloni. Gli inizi alle Gazzette toscane di Longarini, poi le prime esperienze al Tempo, in Abruzzo, a Latina, a Frosinone per approdare poi a Roma a occuparsi di cronaca giudiziaria e di inchieste su nera, sanità, sport. Nel 1994 passa all’Informazione di Mario Pendinelli, ma il foglio ha vita breve. Vittorio Feltri lo chiama allora al Giornale dove resterà per circa vent’anni, firmando tra l’altro l’inchiesta su Affittopoli – incentrata sulle case di enti previdenziali concesse a prezzi stracciati a politici, sindacalisti, ministri, giornalisti – e seguendo diversi casi di cronaca giudiziaria, come il crac Parmalat e la vicenda Mps. In poco tempo diventa il più giovane inviato speciale del quotidiano milanese. È sua, nel 2010, l’inchiesta sulla casa di Montecarlo di Fini e Tulliani. Nel 2013 l’editore del Tempo, Domenico Bonifaci, lo richiama come direttore del quotidiano dove Chiocci aveva iniziato vent’anni prima: al giornale di Piazza Colonna Chiocci lascia il segno con inchieste, copertine e innovazioni come il lancio del vignettista Osho. Nel 2018 è indagato per favoreggiamento dell’ex Nar Massimo Carminati nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo. “Sono allibito”, il commento di Chiocci, assolto l’anno successivo perché “il fatto non sussiste”. Intanto diventa direttore di Adnkronos. Il 30 ottobre 2020, in piena pandemia, è autore di una storica intervista a Papa Francesco. Tra i riconoscimenti ricevuti, il Premio Sulmona di giornalismo 2015, per la sezione Carta stampata e web.    ANTONIO PREZIOSI – Preziosi arriva al vertice del Tg2 dalla direzione di Rai Parlamento, che guida dal novembre 2018. Nato a Taranto nel 1967, laureato in Giuriprudenza, è giornalista professionista dal 1995. Inizia a collaborare con la Rai nel 1991 come programmista-regista a Radio2. L’anno successivo vince il concorso pubblico per il primo master della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia e nel 1994 è, per un anno, alla direzione Commerciale Rai. Nel 1995 è assunto alla redazione di Palermo dove è tra i conduttori del telegiornale regionale. Nel 1997 è chiamato a Roma alla redazione politico parlamentare del Giornale Radio, per il quale, quattro anni dopo, è inviato speciale con l’incarico di seguire l’attività della presidenza del Consiglio. Come inviato segue, tra l’altro, le Assemblee Generali delle Nazioni Unite tra il 1998 e il 2007, le riunioni del G7-G8 dal 1999, i Consigli Europei, i vertici Nato e numerosi incontri bilaterali tra i premier italiani e i principali leader europei e mondiali. Nel 2004 è nominato caporedattore. Nell’agosto 2009 gli viene affidata la direzione di Radio1 e della testata Giornale Radio: ricopre l’incarico fino a marzo 2014, lanciando nuovi format come le morning news di Prima di tutto, Start, la notizia non può attendere e A tutto campo – il Talk. Dall’aprile 2010 all’ottobre 2011 è anche direttore ad interim di Gr Parlamento. Nel dicembre 2015 diventa corrispondente dal Belgio, in qualità di caporedattore.    Responsabile di corsi in diverse università italiane, è autore di numerosi libri e pubblicazioni su media, comunicazione e attualità. Tra i riconoscimenti ottenuti, il premio Amalfi di Giornalismo e il premio Mimmo Castellano alla carriera. È commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica.    

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    Domenica e lunedì 41 comuni al ballottaggio

    Ballottaggio in 41 comuni domenica (dalle 7 alle 23) e lunedì (7-15) prossimi per eleggere il sindaco. Gli elettori coinvolti sono complessivamente 1.340.688. Si voterà uno dei due candidati in 7 capoluoghi: Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni, Ancona, Brindisi.
    A Vicenza la sfida è tra Giacomo Possamai (centrosinistra), che ha ottenuto il 46,23% al primo turno e Francesco Rucco (centrodestra), che si è fermato al 44,06%. A Massa si affrontano Francesco Persiani (35,28% al primo turno) per il centrodestra e Enzo Ricci (30,05%), candidato del centrosinistra. Pisa è contesa tra Michele Conti (49,96%, centrodestra) e Paolo Martinelli (41,12%, sostenuto da centrosinistra ed anche Cinquestelle). A Siena il ballottaggio sarà tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra (30,51%) e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra (28,75%). A Terni è testa a testa tra Orlando Masselli (centrodestra, 35,81%) e Stefano Bandecchi, sostenuto da Alternativa Popolare (28,14%); sono rimasti fuori dal secondo turno la coalizione con il Pd e quella del Movimento 5 stelle. Ad Ancona si sfidano Ida Simonella (41,28%) del centrosinistra e Daniele Silvetti (45,11%) del centrodestra. A Brindisi, infine, il ballottaggio sarà tra Roberto Fusco (32,73%) del centrosinistra e Giuseppe Marchionna (44,22%) del centrodestra.
    Negli stessi giorni si vota per il primo turno delle Amministrative in 118 Comuni siciliani, tra cui Trapani, Siracusa, Ragusa e Catania. Il ballottaggio è in programma domenica 11 e lunedì 12 giugno. Analogo calendario in Sardegna, dove gli elettori andranno alle urne per il primo turno delle Comunali in 39 centri.
    In Trentino Alto Adige il primo turno si è svolto il 21 maggio in tre comuni: Campo Tures (Bz), Bresimo e Lona-Lases (Tn). Nessuno dei tre andrà al ballottaggio, che era in programma domenica 4 giugno. A Campo Tures e Bresimo il sindaco è stato eletto al primo turno, mentre a Lona-Lases non è stato raggiunto il quorum del 50% necessario per l’elezione del candidato presentato da un’unica lista. Si voterà quindi fra un anno.
    In Valle d’Aosta si è votato al primo turno il 21 maggio solo a Valtournenche, dove è stato già eletto sindaco. Niente ballottaggio, dunque.
    In Molise, infine, domenica 25 e lunedì 26 giugno si voterà per eleggere il presidente della Regione.

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    Tajani, sul ponte sullo Stretto andremo fino in fondo

    (ANSA) – ROMA, 25 MAG – Sul progetto del ponte sullo Stretto
    “andremo fino in fondo”. Lo ha detto il vicepremier e ministro
    degli Esteri Antonio Tajani parlando a Mattino 5.   
    “I turisti potranno viaggiare dal Brennero fino alla Sicilia
    con l’alta velocità. E’ un progetto prioritario del governo. Il
    centrodestra ha sempre puntato su questo, l’idea di Berlusconi
    era attuale quando propose il progetto e lo è anche oggi. Ieri
    Berlusconi ha fatto una dichiarazione di grande soddisfazione, è
    una vittoria storica delle idee di modernizzazione e
    rinnovamento del Paese”, ha concluso Tajani. (ANSA).   

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    Schlein, pronti a lavorare col governo per l’emergenza maltempo

    (ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Voglio ribadire anche da qui la
    piena disponibilità sia ai territori colpiti sia al governo a
    lavorare insieme in uno spirito di unità nazionale. Stiamo
    parlando di un fenomeno di una portata mai vista. Stiamo
    parlando di un territorio molto fragile. La prima cosa che
    dobbiamo fare è metterci a disposizione per trovare delle
    risorse, per le imprese, per l’agricoltura, per le famiglie.   
    Tutti meritano risposte veloci. Il Pd c’è”. Lo ha detto la
    segretaria del Partito Democratico Elly Schlein al Festival
    dell’Economia di Trento.   
    “C’è da lavorare – prosegue Schlein – su un grande piano di
    prevenzione del dissesto idrogeologico. Una piaga che il Paese
    ha da sempre. Non è un momento di strumentalizzazione politica.   
    Serve un’azione trasversale”. (ANSA).   

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    Pd, Bonaccini il più adatto per la ripartenza dopo l’alluvione

    (ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Credo che la scelta del commissario
    per il maltempo in Emilia Romagna debba e possa essere dettata
    solo ed esclusivamente dalla conoscenza del territorio, dalla
    capacità di essere riconosciuto dallo stesso e, soprattutto,
    dalla possibilità di agire immediatamente. Non possiamo perdere
    tempo. Per questo mi auguro che il governo metta da parte chi,
    in queste ore, è mosso solo da calcoli elettorali o posizioni
    ideologiche che fanno male all’Emilia Romagna e al Paese, e
    proceda spedito nella nomina di Stefano Bonaccini, la persona
    più adatta in questo momento a svolgere il ruolo di
    commissario”. Lo dichiara in una nota la senatrice Vincenza
    Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie
    della segreteria nazionale del Partito Democratico. (ANSA).   

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    “Gli Italiani, un patrimonio di valori per la Repubblica”

    “Gli Italiani, un patrimonio di valori per la Repubblica”: è questo il tema scelto per la 77^ edizione della Festa della Repubblica, a sottolineare che l’Italia è l’insieme dei valori che i suoi cittadini esprimono.
    Gli italiani, in sintesi, sono l’Italia e rappresentano il valore più grande per la nostra Repubblica – afferma il ministero della Difesa -. Un messaggio contenuto anche nel manifesto rappresentativo della Festa che l’Italia celebrerà tra pochi giorni. 
    Oltre al Tricolore, emblema del nostro Paese, caratterizza il manifesto la frase: “L’Italia siamo noi”.
    Poche parole a simboleggiare che la Repubblica non esisterebbe senza la coesistenza di differenti sogni, provenienza, età, professioni, condizioni sociali che senza alcuna distinzione si identificano in una unità che affratella tutti i cittadini e le cittadine del nostro Paese.
    L’Anniversario della Repubblica sarà celebrato con una serie di iniziative che si terranno in tutta Italia per commemorare il 2 giugno 1946, giorno in cui si svolse il referendum sulla forma istituzionale dello Stato che, con il voto popolare, condusse alla nascita della Repubblica italiana e pose le basi della Costituzione repubblicana.
    A Roma, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e dalle più alte cariche dello Stato, si recherà all’Altare della Patria per deporre una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto. A seguire, lo sfilamento lungo via dei Fori Imperiali.

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    Il Papa: ‘Poniamo fine all’insensata guerra al creato’

    Il Papa lancia un appello per la salvaguardia dell’ambiente e chiede di “porre fine a questa insensata guerra al creato”. “In questo Tempo del Creato, soffermiamoci su questi battiti del cuore: il nostro, quello delle nostre madri e delle nostre nonne, il battito del cuore creato e del cuore di Dio. Oggi essi non sono in armonia, non battono insieme nella giustizia e nella pace. A troppi viene impedito di abbeverarsi a questo fiume possente. Ascoltiamo pertanto l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato”, afferma il Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la Cura del Creato, che si celebra il 1° settembre.  Il Papa chiede di trasformare “i nostri stili di vita” e aggiunge: “pentiamoci dei nostri ‘peccati ecologici’, come avverte il mio fratello, il Patriarca Ecumenico Bartolomeo. Questi peccati – sottolinea Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la Cura del Creato (1° settembre) – danneggiano il mondo naturale e anche i nostri fratelli e le nostre sorelle. Con l’aiuto della grazia di Dio, adottiamo stili di vita con meno sprechi e meno consumi inutili, soprattutto laddove i processi di produzione sono tossici e insostenibili. Cerchiamo di essere il più possibile attenti alle nostre abitudini e scelte economiche, così che tutti possano stare meglio: i nostri simili, ovunque si trovino, e anche i figli dei nostri figli”. Papa Francesco prosegue: “Collaboriamo alla continua creazione di Dio attraverso scelte positive: facendo un uso il più moderato possibile delle risorse, praticando una gioiosa sobrietà, smaltendo e riciclando i rifiuti e ricorrendo ai prodotti e ai servizi sempre più disponibili che sono ecologicamente e socialmente responsabili”.   

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    Il governo pone la fiducia al Senato sul decreto bollette

    (ANSA) – ROMA, 25 MAG – Il governo ha posto la questione di
    fiducia sul cosiddetto decreto bollette, all’esame del Senato
    “senza emendamenti né articoli aggiuntivi” e nel testo identico
    a quello approvato alla Camera. A chiederlo in Aula è stato il
    ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.   
    In base agli accordi presi ieri tra i gruppi parlamentari,
    il voto per la conversione in legge è previsto entro le 14.   
    L’aula del Senato è stata quindi sospesa per convocare la
    conferenza dei capigruppo, come da prassi. (ANSA).