Decreto Pa, la Camera approva con 179 sì e 126 contrari
Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge Pa. Il testo, su cui il governo ha ieri incassato la fiducia a Montecitorio, è stato approvato con 179 voti a favore e 126 contrari.
Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge Pa. Il testo, su cui il governo ha ieri incassato la fiducia a Montecitorio, è stato approvato con 179 voti a favore e 126 contrari.
“Adesso si vedrà con il cardinale Zuppi, una volta che torna, lui dovrebbe essere qui tra qualche ora, è già tornato, si vedrà con lui che cosa fare, quali ulteriori passi compiere. Da parte del Papa l’idea era nata proprio come una missione da compiersi nelle due capitali. Quindi dovrebbe rimanere aperta la prospettiva di Mosca, però adesso concretamente si vedrà”. Così il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha risposto a una domanda dei giornalisti su che tempi avrà l’eventuale missione del card. Zuppi a Mosca, dopo quella appena compiuta a Kiev.
Alla domanda se il card. Zuppi si sia già sentito, magari per telefono, col Papa, il card. Parolin ha risposto negativamente: “Adesso dovremo vedere con lui appena ritorna. Poi naturalmente riferiremo al Papa”, ha spiegato.
“La missione del cardinale Zuppi – ha sottolineato il cardinale segretario di Stato vaticano – era intesa come una collaborazione, un contributo, un ulteriore contributo che anche la Santa Sede può dare alla pace. Credo che, per quello che è avvenuto lì, non è avvenuto niente di nuovo rispetto a quanto il presidente Zelensky aveva detto al Papa, a quanto aveva spiegato al Papa”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin. “La posizione dell’Ucraina è sempre quella – ha aggiunto -, ma il fatto di parlarsi e di sentire anche posizioni o prospettive un po’ diverse certamente può essere utile e favorevole alla pace. Quali sviluppi ci saranno non lo so”.
(ANSA) – PARIGI, 07 GIU – “Don Milani è stata una figura
straordinaria, ha seminato molto più di quanto si possa
immaginare”. E ha parlato tanto di una scuola per tutti perchè
“una scuola che offra solo a chi ha condizioni economiche non è
una scuola”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella
parlando a Parigi agli studenti dell’Istituto statale italiano
Leonardo da Vinci. (ANSA).
(ANSA) – ROMA, 07 GIU – “L’omicidio di Giulia Tramontano ha
scosso tutti noi ma ormai è evidente che quello dei femminicidi
non è un evento sporadico e quindi non si può definire
emergenza, ma siamo di fronte ad una vera e propria piaga
sociale. Una donna ogni tre giorni nel nostro Paese viene uccisa
e una donna su tre nell’arco della propria vita subisce una
qualche forma di violenza. Ed anche se molto è stato fatto sulla
protezione abbreviando i tempi della presa in carico delle
denunce, molto ancora resta da fare in termini di prevenzione.
Una prevenzione che deve partire dall’ educazione nelle scuole;
deve individuare i casi patologici stanziando più fondi a
supporto della salute mentale e deve aiutare le donne a
raggiungere una vera indipendenza sociale”. Lo dice la
vicepresidente del Senato Mariolina Castellone del Movimento 5
Stelle. (ANSA).
(ANSA) – PARIGI, 07 GIU – “La cultura è il miglior biglietto
da visita di un Paese. È per definizione un patrimonio da
custodire e sviluppare con cura e applicazione. Anche per
questo, dopo avervi salutato, mi recherò al Louvre per
inaugurare insieme al Presidente Macron una splendida mostra
“Napoli a Parigi”, progettata proprio per mettere in luce le
tante connessioni tra Italia e Francia”. Lo ha detto il
presidente Sergio Mattarella parlando a Parigi a un gruppo di
studenti italiani. (ANSA).
(ANSA) – ROMA, 07 GIU – “Mi pare che non vi sia alcuna
proposta all’esame delle Commissioni o prevista per il
calendario d’Aula che voglia modificare” il reato di tortura.
“Io penso che il reato di tortura andrebbe meglio circoscritto.
Probabilmente evitiamo che la Cassazione debba poi continuamente
correggere la sentenza”. Lo ha detto Tommaso Foti, capogruppo di
Fratelli d’Italia alla Camera, ai microfoni di Agorà Rai Tre.
(ANSA).
(ANSA) – ROMA, 07 GIU – “Il contributo di ogni componente del
sistema economico e istituzionale per il rilancio delle aree che
versano in condizioni di difficoltà” è oggi più che mai in luce.
Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in
un messaggio alla Confcommercio.
Si tratta di “una collaborazione resa ancor più efficace con
l’utilizzo delle risorse del Piano Next Generation EU per dar
vita a uno sviluppo solido e omogeneo nel territorio nazionale.
Il ruolo delle formazioni sociali, delle associazioni degli
operatori professionali è essenziale per questi obiettivi ed
esprimo la gratitudine della Repubblica per l’operato svolto”.
(ANSA).
Il governo incassa la fiducia della Camera sul decreto sulla P.a. tra le polemiche dell’opposizione e con gli strascichi dello scontro con la Corte dei Conti sul controllo concomitante e lo scudo erariale. I sì sono 203, i contrari 134 e 3 gli astenuti. Ma dopo la votazione va in scena l’ostruzionismo di Pd, M5s e Avs che presentano e illustrano quasi 150 ordini del giorno in una seduta fiume che fa slittare di ora in ora il voto finale sul provvedimento. E’ la protesta dell’opposizione in particolare contro la stretta sui controlli dei magistrati contabili. Il governo, però, difende la scelta e ribadisce di aver agito in linea con i governi precedenti. Una fake news per il centrosinistra che rispolvera, a riprova, il disegno di legge della scorsa legislatura a firma, tra gli altri, di Giovan Battista Fazzolari, Lucio Malan e Massimiliano Romeo presentato al Senato e che prevedeva, all’articolo 3 che ‘su ogni piano, programma o progetto, comunque denominato, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza la Corte dei conti assicura l’immediato svolgimento del controllo concomitante'”. “Come si cambia per non morire…”, ironizza il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli postando sui social il frontespizio del ddl. “Malan, Fazzolari e quanti hanno sottoscritto il disegno di legge 2185 nella scorsa legislatura evidentemente hanno cambiato idea”, attacca anche Benedetetto Della Vedova di +Europa. Il governo, intanto, dopo lo scontro con i magistrati contabili getta acqua sul fuoco. “Siamo sicuri – dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani – che i controlli di legalità ci saranno, come è giusto che sia. Però il controllo di legalità non può bloccare le opere perché se non realizziamo le opere veniamo meno all’obiettivo principale che ha il governo”.
La stessa linea espressa dalla premier Giorgia Meloni e ribadita dal ministro degli Affari europei, le Politiche di coesione, il Sud e il Pnrr Raffaele Fitto che ha incontrato in mattinata alcuni governatori a Palazzo Chigi nell’ambito del lavoro di ricognizione per coordinare a livello istituzionale la programmazione e l’impiego dei fondi nazionali ed europei e ottimizzarne l’utilizzo sui territori. “Nessuna deriva autoritaria del governo – ha evidenziato Fitto – riguardo la Corte dei conti: non vi è, infatti, nessuna limitazione dei controlli della magistratura contabile. Ha perfettamente ragione Giorgia Meloni nel sostenere che il nostro governo, su questo aspetto, si muove in linea con il governo Draghi”.
A difesa del provvedimento si schiera anche il leader della Lega Matteo Salvini: “Abbiamo fatto esattamente quello che hanno fatto Conte e Draghi – dice il ministro – sul controllo della Corte dei Conti sul Pnrr. O erano distratti quando la stessa cosa veniva fatta da Conte e Draghi che erano al governo, oppure hanno cambiato idea”. Scambi di accuse tra maggioranza e opposizione che proseguono per tutto il giorno e arrivano anche in Aula dove c’è spazio anche per qualche scintilla. Accade quando il pentastellato Riccardo Ricciardi attacca rivolgendosi ai banchi del centrodestra: “Non siete fascisti, siete incapaci e inetti. A darvi dei fascisti vi si fa un favore. Siete una maggioranza di inetti”. Il vicepresidente Giorgio Mulè invita a moderare i toni: “Eviti di usare espressioni che finiscono con l’essere eccessive”.

