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    Iran: Pd, ambasciata a Roma monta telecamera su una forca

     “L’ambasciata iraniana a Roma ha montato una telecamera sopra una forca. Si tratta di una chiara intimidazione contro chi manifesta fuori dall’ambasciata. Il governo italiano non tolleri questo sfregio e si faccia sentire con parole inequivocabili”. E’ quanto denuncia il Pd attraverso Lia Quartapelle, vicepresidente Pd in commissione Esteri di Montecitorio. “Subito convocare l’ambasciatore. Intollerabile oltraggio. Manifestare. Questo orrore non è sopportabile”, aggiunge il senatore del Pd Filippo Sensi su twitter.    

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    Delhi, disperso il sit-in delle lottatrici contro le molestie sessuali

       L’inaugurazione del nuovo Parlamento indiano oggi a Delhi ha interrotto, e probabilmente messo la parola fine, al sit-in delle lottatrici indiane che dal 23 aprile hanno vissuto all’aperto nel centro di Delhi per chiedere l’incriminazione e l’arresto di Brij Bhushan Sharang Singh, il politico ed ex presidente della loro federazione, accusato dalle atlete di molestie sessuali.
        I tre protagonisti più in vista della protesta  – le lottatrici Vinesh Phogat e Sakshi Malik e il coloro collega maschile Bajrang Punia – sono stati fermati questa mattina e trascinati via, secondo varie testimonianze con la violenza, mentre tentavano di avvicinarsi al Parlamento, che il premier Modi stava inaugurando. Dopo avere caricato le atlete e i loro sostenitori su alcuni autobus, gli agenti hanno smantellato la postazione del sit-in togliendo le tende, i materassi e i ventilatori del picchetto.
        Il Commissario di Polizia della squadra speciale “law and order” Dependra Pathak ha dichiarato alla stampa che Poghal, Malik e Punia sono stati fermati per “violazione della legge e che saranno incriminati a tempo debito”.
        In vista della cerimonia inaugurale del Parlamento, la sicurezza nella capitale era stata rafforzata con migliaia di agenti dispiegati, le strade e le stazioni della metropolitana più vicine all’area istituzionale bloccate e una tenda era stata allestita per ospitare gli eventuali manifestanti e oppositori in stato di fermo.    

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    Spagna, decine di migranti in arrivo a Ceuta e nelle Canarie

        Nelle ultime ore, 118 persone sono arrivate su tre imbarcazioni di fortuna nelle isole Canarie (arcipelago spagnolo davanti alla costa atlantica del Marocco): hanno reso noto i servizi d’emergenza locali. Di queste persone, 87 sono state assistite sull’isola di Lanzarote, cinque sono state portate in ospedale per “patologie lievi”. Altri 31 migranti sono invece sbarcati a Gran Canaria, senza bisogno di assistenza sanitaria particolare. 
       E oltre 40 persone sono entrate irregolarmente a Ceuta (enclave spagnola sulla costa mediterranea del Marocco) in diversi momenti della giornata di ieri, la maggior parte delle quali a nuoto: lo riporta l’agenzia di stampa Efe, citando fonti di polizia locali.
       I primi ingressi irregolari in territorio spagnolo sono avvenuti attorno alle 3.30 del mattino di sabato, attraverso una delle spiagge di Ceuta. Altri episodi simili si sono verificate nelle ore successive: in totale, almeno 38 persone sono riuscite a completare la traversata a nuoto dalla vicina costa marocchina. 
       La scorsa notte, invece, quattro persone sono entrate a Ceuta dopo aver scavalcato la barriera situata alla frontiera tra l’enclave e il territorio marocchino. I migranti entrati in città sono di diverse nazionalità, in particolare sudanesi, algerini e siriani. Secondo i media locali, da diversi mesi a Ceuta non andava in scena un episodio migratorio simile con un numero così alto di persone coinvolte.
       

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    Il Papa ricorda Manzoni, ‘cantore delle vittime e degli ultimi’

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 28 MAG – Il Papa, al Regina
    Coeli, ha ricordato che lo scorso 22 maggio si è commemorato il
    centocinquantesimo anniversario della morte “di una delle figure
    più alte della letteratura: Alessandro Manzoni. Egli attraverso
    le sue opere è stato cantore delle vittime e degli ultimi. Essi
    sono sempre sotto la mano protettrice della provvidenza divina”
    che “consola” e “sono sostenuti anche dalla vicinanza dei
    pastori fedeli della Chiesa presenti nelle pagine del capolavoro
    manzoniano”. (ANSA).   

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    Il Papa, ‘Tante guerre, è incredibile il male che fa l’uomo’

         “Oggi nel mondo c’è tanta discordia, tanta divisione. Siamo tutti collegati eppure ci troviamo scollegati tra di noi, anestetizzati dall’indifferenza e oppressi dalla solitudine. Tante guerre, pensiamo alle guerre, tanti conflitti: sembra incredibile il male che l’uomo può compiere!”.  Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa di Pentecoste, celebrata nella basilica vaticana. 
         E Francesco torna a parlare del diavolo e del fatto che è lui “in realtà, ad alimentare le nostre ostilità”. E’ “lo spirito della divisione, il diavolo, ilcui nome significa proprio ‘divisore’. Sì, a precedere ed eccedere il nostro male, la nostra disgregazione, c’è lo spirito maligno” che “gode degli antagonismi, delle ingiustizie, delle calunnie. E’ la sua gioia”. E allora – ha aggiunto – “di fronte al male della discordia, i nostri sforzi per costruire l’armonia non bastano. Ecco allora che il Signore, al culmine della sua Pasqua, al culmine della salvezza, riversa sul mondo creato il suo Spirito buono, lo Spirito Santo, che si oppone allo spirito divisore perché è armonia, Spirito di unità che porta la pace. Invochiamolo ogni giorno sul nostro mondo, sulla nostra vita e davanti ad ogni opera di divisione”.
       Il Papa dunque invita ad invocare lo Spirito per superare le divisioni. “Se il mondo è diviso, se la Chiesa si polarizza, se il cuore si frammenta, non perdiamo tempo a criticare gli altri e ad arrabbiarci con noi stessi, ma invochiamo lo Spirito, Lui è capace di risolvere queste cose”, ha detto, prima di elevare una preghiera:  “Spirito Santo, Spirito di Gesù e del Padre, sorgente inesauribile di armonia, ti affidiamo il mondo, ti consacriamo la Chiesa e i nostri cuori. Vieni Spirito creatore, armonia dell’umanità, rinnova la faccia della terra”.
       Il pontefice richiama anche il Sinodo che è in corso nella Chiesa: “è – e dev’essere – un cammino secondo lo Spirito: non un parlamento per reclamare diritti e bisogni secondo l’agenda del mondo, non l’occasione per andare dove porta il vento, ma l’opportunità per essere docili al soffio dello Spirito”. Senza lo Spirito, ha proseguito il Papa, “la Chiesa è inerte, la fede è solo una dottrina, la morale solo un dovere, la pastorale solo un lavoro. E tante volte sentiamo tanti cosiddetti pensatori, teologi, che ci danno dottrine fredde: sembrano matematica”. Con lo Spirito, invece, “la fede è vita, l’amore del Signore ci conquista e la speranza rinasce. Rimettiamo lo Spirito Santo al centro della Chiesa”, è l’invitodel Papa.
        La divisione colpisce il mondo ma anche la stessa Chiesa e il Papa oggi, nell’omelia della messa, ha lanciato un invito: “Costruiamo armonia nella Chiesa!”. Lo Spirito Santo, al centro dell’odierna celebrazione della Pentecoste, è stato donato “per uno scopo preciso: per perdonare i peccati, cioè per riconciliare gli animi, per armonizzare i cuori lacerati dal male, frantumati dalle ferite, disgregati dai sensi di colpa”.
       L’armonia non è uniformità: lo Spirito “non crea una lingua uguale per tutti, non cancella le differenze, le culture, ma armonizza tutto senza omologare, senza uniformare”. Francesco allora ha ribadito di stare attenti alla “tentazione dell’indietrismo che cerca di omologare tutto”. Lo Spirito Santo ha dato vita alla Chiesa non cominciando “da un progetto strutturato, come faremmo noi, che spesso poi ci disperdiamo nei nostri programmi; no, Lui inizia elargendo doni gratuiti e sovrabbondanti”. Il cristiano deve rispondere con docilità. E il Papa ha allora chiesto: “Il mio modo di vivere la fede è docile o è invece testardo” rispondendo “alle cosiddette dottrine che sono soltanto espressioni fredde?”. “Promuovoriconciliazione o sto sempre cercando di ficcare il naso per sparlare e distruggere?”.

       

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    Aperti i seggi, 41 comuni al ballottaggio

     I seggi sono aperti dalle 7 per i ballottaggi in 41 Comuni, e per il primo turno della comunali in Sicilia e Sardegna. Le urne rimarranno aperte fino alle 23 e riapriranno lunedì, dalle 7 alle 15. Gli elettori coinvolti complessivamente nei ballottaggi sono 1.340.688. Si voterà uno dei due candidati in 7 capoluoghi: Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni, Ancona, Brindisi. Si vota anche per il primo turno in 128 Comuni siciliani, tra cui Trapani, Siracusa, Ragusa e Catania. Il ballottaggio è in programma domenica 11 e lunedì 12 giugno. Analogo calendario in Sardegna, dove gli elettori andranno alle urne per il primo turno delle Comunali in 39 centri.
       A Vicenza la sfida è tra Giacomo Possamai (centrosinistra), che ha ottenuto il 46,23% al primo turno e Francesco Rucco (centrodestra), che si è fermato al 44,06%. A Massa si affrontano Francesco Persiani (35,28% al primo turno) per il centrodestra e Enzo Ricci (30,05%), candidato del centrosinistra. Pisa è contesa tra Michele Conti (49,96%, centrodestra) e Paolo Martinelli (41,12%, sostenuto da centrosinistra ed anche Cinquestelle). A Siena il ballottaggio sarà tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra (30,51%) e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra (28,75%). A Terni è testa a testa tra Orlando Masselli (centrodestra, 35,81%) e Stefano Bandecchi, sostenuto da Alternativa Popolare (28,14%); sono rimasti fuori dal secondo turno la coalizione con il Pd e quella del Movimento 5 stelle. Ad Ancona si sfidano Ida Simonella (41,28%) del centrosinistra e Daniele Silvetti (45,11%) del centrodestra. A Brindisi, infine, il ballottaggio sarà tra Roberto Fusco (32,73%) del centrosinistra e Giuseppe Marchionna (44,22%) del centrodestra.
       In Trentino Alto Adige il primo turno si è svolto il 21 maggio in tre comuni: Campo Tures (Bz), Bresimo e Lona-Lases (Tn). Nessuno dei tre andrà al ballottaggio, che era in programma domenica 4 giugno. A Campo Tures e Bresimo il sindaco è stato eletto al primo turno, mentre a Lona-Lases non è stato raggiunto il quorum del 50% necessario per l’elezione del candidato presentato da un’unica lista. Si voterà quindi fra un anno.
       In Valle d’Aosta si è votato al primo turno il 21 maggio solo a Valtournenche, dove è stato già eletto sindaco. Niente ballottaggio, dunque.
       In Molise, infine, domenica 25 e lunedì 26 giugno si voterà per eleggere il presidente della Regione.

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    Seggi aperti per il ballottaggio tra Erdogan e Kilicdaroglu

       Sono iniziate alle 8 ora locale, le 7 in Italia, le operazioni di voto in Turchia per il ballottaggio tra il capo di Stato uscente Recep Tayyip Erdogan e il candidato alla presidenza della Repubblica dei maggiori partiti di opposizione Kemal Kilicdaroglu. I seggi resteranno aperti fino alle 17 ora locale, le 16 in Italia, e subito dopo inizierà il conteggio dei voti.
       Compreso il numero dei residenti all’estero, gli aventi diritto sono in tutto oltre 64.1 milioni di persone e possono votare tutti i cittadini turchi che abbiano compiuto almeno 18 anni. Durante il primo turno, il 14 maggio, l’affluenza è stata superiore all’87% degli aventi diritto, Erdogan è arrivato primo con il 49,5% dei consensi, Kilicdaroglu ha ottenuto quasi il 45% dei voti mentre Sinan Ogan, politico di destra nazionalista che ha poi deciso di sostenere il presidente uscente al ballottaggio, si è classificato terzo con poco più del 5% dei consensi.    

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    Il Papa alla Rai a Saxa Rubra. La prima volta in studio tv

    Papa Francesco  negli studi televisivi della Rai a Saxa Rubra per un’intervista con il programma della Cei ‘A sua immagine’. E’ la prima volta per un Pontefice. L’intervista era in agenda a marzo ma poi fu rinviata perché il Papa era stato ricoverato al Policlinico Gemelli. La visita è iniziata intorno alle 14.20, dove è arrivato a bordo della consueta 500 bianca familiare.Francesco ha rilasciato diverse interviste tv, l’altroieri per esempio con Telemundo, ma accogliendo sempre i giornalisti in Vaticano.
    Al suo arrivo a Saxa Rubra ha salutato il personale della Rai presente che ha risposto con un applauso. L’intervista viene registrata oggi ma, secondo quanto si apprende, sarà trasmessa il 4 giugno.
       Il Papa a Saxa Rubra – Foto di Giorgiana Cristalli

    “La presenza di papa Francesco negli studi della Rai è un evento storico per l’azienda e un momento di grande intensità e significato. Il Santo Padre ha la capacità di toccare il cuore di tutti noi, credenti e non credenti, con la sua straordinaria empatia e la forza del suo messaggio e di valori universali come la pace, la carità, l’inclusione. Ricorderemo con vera emozione questo momento”. Lo hanno sottolineato la presidente, Marinella Soldi, e l’amministratore delegato, Roberto Sergio.

    L’applauso dei dipendenti della Rai mentre il Papa lascia Saxa Rubra

    “Con la pace si guadagna poco, ma si guadagna sempre. Con la guerra si perde tutto”. È una delle frasi dette da Papa Francesco durante la sua visita alla Rai per la registrazione di A sua Immagine, una citazione del radiomessaggio dell’agosto del 1939 di Pio XII, da Bergoglio citata più volte nei suoi interventi pubblici.