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    Mattarella: ‘Tensione nei Balcani impone scelte coraggiose’

     “Il conflitto in Ucraina, le crescenti tensioni cui abbiamo assistito da ultimo nei Balcani, impongono scelte coraggiose, in grado di consolidare e assicurare l’ampliamento del progetto comunitario, per renderlo idoneo ad affrontare le sfide del tempo presente. L’Italia continuerà a lavorare affinché l’Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale”. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella parlando dal Quirinale agli ambasciatori accreditati in Italia.    

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    Le relazioni Italia-Albania e i Balcani, Forum ANSA il 2 giugno

    (ANSA) – ROMA, 01 GIU – Le relazioni bilaterali
    Italia-Albania, la politica italiana verso i Balcani
    occidentali, il cammino di Tirana verso l’Unione europea e la
    diplomazia culturale saranno al centro del Forum ANSA che sarà
    trasmesso venerdì 2 giugno alle 12.00.   
    Al forum partecipano da Tirana l’ambasciatore d’Italia in
    Albania Fabrizio Bucci e la ministra della Cultura albanese Elva
    Margariti. (ANSA).   

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    Mattarella ha firmato il decreto maltempo

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge maltempo, che contiene le prime misure per fronteggiare l’emergenza nelle aree dell’Emila Romagna delle Marche e della Toscana colpite dall’alluvione. Il provvedimento – secondo quanto si apprende – è stato assegnato alla Camera in prima lettura.

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    Via libera alla stretta sui controlli della Corte dei Conti

    (ANSA) – ROMA, 01 GIU – Via libera alla stretta sui controlli
    della Corte dei Conti sul Pnrr. Le commissioni Affari
    Costituzionali e Lavoro della Camera hanno approvato
    l’emendamento del governo che prevede lo stop al controllo
    concomitante sui lavori e la proroga dello scudo erariale. Il
    decreto è stato poi licenziato dalle commissioni per l’Aula dove
    approderà lunedì 5 giugno. Nelle stesse ore il governo ha
    ricevuto la Corte dei Conti a Palazzo Chigi. Alla riunione,
    durata poco meno di un’ora e mezza, erano presenti il ministro
    Raffaele Fitto e il sottosegretario Alfredo Mantovano. La
    delegazione dei magistrati contabili era guidata dal presidente
    Guido Carlino. Nell’incontro – si legge in una nota di Palazzo
    Chigi – “sono stati affrontati i temi legati all’attuazione del
    Pnrr, all’utilizzo del Fondo complementare, all’attività di
    controllo della Corte dei Conti. È stata condivisa la necessità
    di una piena e leale collaborazione tra le istituzioni e
    ribadita la volontà di rafforzare il confronto e il dialogo, con
    l’adozione, nel rispetto delle competenze, di un modello di
    relazione e scambio di informazioni più intenso e puntuale”.   
    Verrà inoltre istituito un tavolo con i giudici contabili sulla
    revisione dei controlli. (ANSA).   

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    Pd, sostegno all’Ucraina ma no all’uso del Pnrr per le armi

    (ANSA) – ROMA, 01 GIU – La delegazione italiana dei
    socialisti e democratici si divide sul voto al piano munizioni
    Ue. Dopo la bocciatura degli emendamenti che chiedevano lo stop
    all’uso dei fondi Pnrr e di Coesione per l’acquisto di armi e
    munizioni, la maggioranza della delegazione, dieci
    europarlamentari, incluso il capodelegazione Pd Brando Benefei,
    hanno supportato il piano della Commissione. Astenuti invece
    Piero Bartolo, Camilla Laureti, Franco Roberti e Achille
    Variati. In S&D contrario Massimiliano Smeriglio, che tuttavia
    non è del Pd. Contraria la delegazione del M5s e i verdi
    Piernicola Pedicini e Rosa D’Amato. Astenuto l’ex M5s Giarrusso.   
    La linea del Nazareno è stata illustrata bene da Elly
    Schlein: pieno sostegno all’Ucraina, no all’uso dei fondi del
    Pnrr per le armi. Questa, viene ribadito da fonti dem riguardo
    il voto di oggi all’Europarlamento, è la posizione della
    segretaria, che non ha dato indicazioni di voto, nel rispetto
    dell’autonomia del gruppo.   
    “E’ come sul Mes: noi chiediamo di ratificarlo, poi l’Italia
    non lo utilizzerà. Non è un caso che noi abbiamo votato contro
    l’uso dei fondi del Pnrr all’europarlamento” per le armi. Lo
    dichiara il senatore del Pd Alessandro Alfieri, responsabile
    Pnrr del partito, parlando con i giornalisti davanti alla
    Camera. “Fdi e Fi invece – aggiunge – hanno bocciato i nostri
    emendamenti. Chiediamo a Fitto di essere molto chiaro nel dire
    che i soldi del Pnrr vanno nei progetti originali e non in aiuti
    militari”. (ANSA).   

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    Pd aderisce ai Pride, “battaglia comune per i diritti lgbtqia+”

    (ANSA) – ROMA, 01 GIU – “Anche quest’anno il Partito
    Democratico aderisce ai Pride organizzati in decine di città
    italiane. Durante il Pride Month centinaia di migliaia di
    persone scenderanno nelle piazze e nelle strade delle nostre
    città per rivendicare la piena uguaglianza e la piena
    cittadinanza della comunità lgbtqia+ anche in Italia”. Così una
    nota dell’ufficio stampa del Partito Democratico.   
    “Il Partito Democratico è con loro e continua questa
    battaglia di civiltà fuori e dentro il Parlamento e mai come
    quest’anno sente la responsabilità di farsi carico della
    richiesta di riconoscimento di diritti che già sono realtà in
    tutti gli stati occidentali e fondatori dell’Unione Europea.   
    Invece il governo Meloni e la maggioranza di destra negli ultimi
    mesi si sono resi protagonisti di un inedito attacco alla
    cittadinanza lgbtqia+ italiana, in particolare alle famiglie
    arcobaleno e ai loro figli. Un attacco che non solo relega il
    nostro Paese su posizioni del tutto analoghe ai Paesi di
    Visegrad, come anche il Parlamento europeo ha già certificato
    nelle scorse settimane, ma lede anche il principio
    costituzionale di uguaglianza fissato nell’art. 3 della
    Costituzione”. Democratico”, aggiunge.   
    A commentare l’iniziativa del Pd, è il deputato Dem
    Alessandro Zan, responsabile diritti della segreteria nazionale
    Pd. “Orgoglioso che il Pd – scrive su Twitter – aderisca ai
    Pride in tutta Italia. Siano, mai come quest’anno, occasione di
    Resistenza pacifica e democratica, ma ferma e forte davanti alle
    discriminazioni della destra verso la cittadinanza lgbtqia+ e le
    famiglie arcobaleno”. (ANSA).   

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    Mattarella, per l’Ucraina si cerchi una pace giusta

    (ANSA) – ROMA, 01 GIU – “Assistiamo oggi con interesse e
    attenzione a tentativi di individuare sentieri di dialogo per
    giungere alla pace. I principi di solidarietà e giustizia che
    debbono unire i popoli impongono la ricerca di una pace giusta e
    non di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito. È
    in questo spirito che l’Italia, nel quadro della sua convinta
    appartenenza all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica,
    continuerà ad assicurare il proprio sostegno al popolo ucraino e
    al suo diritto all’indipendenza”. Lo ha detto il presidente
    Sergio Mattarella parlando dal Quirinale.   
    “La Costituzione repubblicana, figlia del riscatto dalle
    tragiche esperienze della dittatura e del Secondo conflitto
    mondiale, indica il ripudio della guerra quale strumento di
    risoluzione delle controversie. Si tratta di un principio
    attualissimo e profondamente sentito, di cui l’inaccettabile
    aggressione della Federazione Russa all’Ucraina rappresenta la
    più brutale ed evidente negazione”, ha aggiunto il capo dello
    Stato. (ANSA).   

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    Maturità: 9 studenti su 10 indagheranno su commissari, sondaggio

    Tornano i commissari esterni di Maturità e, come da tradizione, per gli oltre 500mila maturandi sotto esame parte la “caccia all’uomo”, per scoprire chi si cela dietro quei nomi. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato gli elenchi ufficiali. E, a quanto pare, la maggior parte degli studenti non aspettava altro.    Almeno questo emerge da un sondaggio effettuato in queste ore dal portale Skuola.net – su un campione di 500 alunni che dal 21 giugno saranno alle prese con l’esame di Stato – secondo cui ben 9 su 10 da adesso in poi dedicheranno un po’ del loro tempo a indagare su quegli “sconosciuti”. I più (60%) addirittura definendo una strategia di gruppo, muovendosi assieme ai propri compagni di classe, ognuno col suo compito; solo una minoranza (30%) agirà in solitaria.    Circa 1 su 3 baderà al sodo, provando a rintracciare in giro gli argomenti che, all’interno dei programmi della propria materia, stanno più a cuore ai tre commissari esterni che gli ha assegnato il ministero; sperando così di anticipare le loro mosse, specie in vista dell’orale. Un altro quarto abbondante (26%) si soffermerà di più su eventuali stranezze e fissazioni, legate sempre al loro modo di insegnare. Una percentuale simile (26%), invece, si concentrerà soprattutto sugli aspetti caratteriali e sulla personalità. Un ulteriore 14% cercherà di sapere che metro di giudizio applicano, in pratica se sono “stretti” o “larghi” coi voti.    Il mezzo per mettere le mani più agevolmente su queste indiscrezioni? La fetta più grande dei “cacciatori di commissari” (30%) pensa di scovare e contattare gli alunni della scuola in cui insegnano i prof esterni. Un’altra quota consistenti di maturandi interessati all’argomento (23%) sfrutterà i social network, scandagliando i profili di quei docenti. Non sono pochi (20%) neanche quelli che seguiranno canali più “istituzionali”, provando a immedesimare i propri insegnanti, chiedendo loro di recuperare informazioni sui loro colleghi.    Il 13%, invece, si rivolgerà a siti web o forum per studenti.    Quasi nessuno (3%) adotterà il metodo forse più in voga in passato, ovvero quello di andare direttamente nell’istituto in cui lavorano i docenti che si troveranno davanti tra meno di un mese.