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    Palazzo Chigi, tavolo con Corte dei Conti su revisione controlli

    Nessun passo indietro, ma la promessa di trovare un nuovo “modello” di relazioni, “nel rispetto delle competenze”. E per elaborare, insieme, un “codice dei controlli”, che fissi una volta per tutte le regole. Nel giorno in cui ufficialmente cambia i poteri della Corte dei Conti sul Pnrr, escludendo il “controllo concomitante” per i progetti legati al Piano, il governo incontra i magistrati contabili per spiegare la ratio dell’intervento e cercare di chiudere uno scontro istituzionale che si è trascinato per giorni.
    Proprio mentre il presidente della Corte, Guido Carlino, siede di fronte a Raffaele Fitto e al sottosegretario Alfredo Mantovano a Palazzo Chigi, alla Camera le commissioni votano l’emendamento della discordia, che esclude il Pnrr dal check in corso d’opera dei magistrati contabili e che, in aggiunta, proroga di un altro anno, fino a giugno 2024, lo scudo alla responsabilità erariale, bocciato ripetutamente dalla Corte. “Il controllo concomitante può accelerare le opere” anche del Pnrr, aveva spiegato poco prima Carlino alla commissioni congiunte Affari costituzionali e Lavoro, difendendo la bontà dell’azione della Corte a supporto delle attività delle amministrazioni. Una azione preventiva utile anche a non incorrere in errori, bocciature successive e pure nel rischio di essere perseguiti per danno erariale. Ma sul Pnrr alla Corte è affidato “il controllo ex post”, ha precisato Fitto in Aula, cercando al contempo di smorzare la polemica e di assicurare che non era in corso alcuno “scontro” tra poteri. Lo stesso ragionamento che il titolare del Piano ha esposto anche ai giudici a Palazzo Chigi, affiancato da Mantovano. Il risultato di un’ora e mezza di confronto è un messaggio, veicolato da Palazzo Chigi, di pace fatta. Di condivisione della necessità di una “leale collaborazione” assieme a quella di stringere i bulloni di una interlocuzione che, evidentemente, in queste settimane ha subito qualche intoppo. La promessa è di rivedersi già la prossima settimana per aprire un tavolo per la “revisione della disciplina della responsabilità erariale, del meccanismo di controllo concomitante e dell’adozione di un codice dei controlli”. Bisogna poi impostare “un modello di relazione e scambio di informazioni più intenso e puntuale”. La volontà, insomma, è quella di gettare acqua sul fuoco di uno scontro stigmatizzato duramente dalle opposizioni, che invano hanno cercato la via della non ammissibilità dell’emendamento del governo al decreto Pa. Criticata duramente, in particolare dai Dem, anche la scelta di votare proprio mentre era in corso l’incontro a Palazzo Chigi. Il governo è pronto a mettere mano anche allo scudo erariale per dare “stabilità” alla disciplina, ferma restando la proroga attuata pur avendo “preso atto della contrarietà della Corte”.
    Si tratta di una norma “transitoria” in attesa della riforma in materia di responsabilità amministrativa e contabile”, ha assicurato sempre Fitto, ribadendo che l’intenzione dell’esecutivo è quella di accelerare sull’attuazione del Pnrr. Nel frattempo è anche già stata avviata “dal 18 maggio”, come precisa via Twitter, l’interlocuzione con Bruxelles sul nuovo capitolo legato al RepowerEu, che avrà due linee di intervento sostanziali, sulle “infrastrutture energetiche” e sugli “incentivi per dare una risposta per l’efficientamento energetico per famiglie e imprese”. “Siamo pronti a collaborare”, ha assicurato da Torino il commissario europeo Paolo Gentiloni. Precisando però, interpellato sulla scelta dell’esecutivo italiano rispetto alla Corte dei Conti, che non spetta all’Europa il controllo di “fenomeni di frode, di corruzione, di doppia spesa dei diversi fondi”.

    Agenzia ANSA

    “Ribadiamo la contrarietà alla proroga dello scudo erariale” (ANSA)

       

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    Mattarella: ‘Per l’Ucraina si cerchi una pace giusta’

    Concerto per l’anniversario della Repubblica nel salone dei Corazzieri del Quirinale. Per la prima volta una donna dirige l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Si tratta di Speranza Scappucci. 
    E’ il tradizionale concerto in onore del Corpo Diplomatico accreditato presso lo Stato italiano e che precede il ricevimento nei giardini del Quirinale.
    “Il conflitto che, da oltre quindici mesi, produce morte e devastazione nel cuore dell’Europa sta provocando anche gravissime conseguenza al livello globale, accentuando l’insicurezza alimentare e la povertà in molti Paesi, anch’essi vittime delle conseguenze di questa guerra insensata, i cui effetti si vanno ripecuotendo sull’ordine internazionale costruito pazientemente dopo il 1945”: così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del concerto in onore del corpo diplomatico per la Festa del 2 giugno. “Negli ultimi giorni, ho ricevuto molteplici espressioni di vicinanza per le tragiche alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna e le zone confinanti. Ne sono profondamente toccato. Numerosi Paesi hanno dimostrato concreta solidarietà e desidero ringraziarli a nome della nostra comunità”. “Ho adoperato, non a caso, la parola solidarietà: un valore iscritto anche tra i primi articoli della nostra Costituzione che, nel riconoscere e garantire i diritti inviolabili della persona, richiama il dovere di solidarietà politica, economica e sociale. Un valore che riveste carattere universale, rivolto all’intera comunità umana, e che la nostra Carta fondativa ha fatto proprio”.
    “Assistiamo oggi con interesse e attenzione a tentativi di individuare sentieri di dialogo per giungere alla pace – ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando dal Quirinale -. I principi di solidarietà e giustizia che debbono unire i popoli impongono la ricerca di una pace giusta e non di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito. È in questo spirito che l’Italia, nel quadro della sua convinta appartenenza all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica, continuerà ad assicurare il proprio sostegno al popolo ucraino e al suo diritto all’indipendenza”. 
    “Il conflitto in Ucraina, le crescenti tensioni cui abbiamo assistito da ultimo nei Balcani, impongono scelte coraggiose, in grado di consolidare e assicurare l’ampliamento del progetto comunitario, per renderlo idoneo ad affrontare le sfide del tempo presente. L’Italia continuerà a lavorare affinché l’Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale”, ha sottolineato parlando dal Quirinale agli ambasciatori accreditati in Italia. 

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    Meloni al ricevimento al Quirinale

    La premier Giorgia Meloni al Quirinale in occasione del ricevimento del 2 giugno.  
    “È una bella prima e un piacere essere qua e vedere il presidente. È una bella occasione”. Così all’ANSA la segretaria del Pd, Elly Schlein, al suo debutto al Quirinale in occasione del ricevimento per la festa del 2 giugno.

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    Mattarella: ‘Tensione nei Balcani impone scelte coraggiose’

     “Il conflitto in Ucraina, le crescenti tensioni cui abbiamo assistito da ultimo nei Balcani, impongono scelte coraggiose, in grado di consolidare e assicurare l’ampliamento del progetto comunitario, per renderlo idoneo ad affrontare le sfide del tempo presente. L’Italia continuerà a lavorare affinché l’Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale”. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella parlando dal Quirinale agli ambasciatori accreditati in Italia.    

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    Le relazioni Italia-Albania e i Balcani, Forum ANSA il 2 giugno

    (ANSA) – ROMA, 01 GIU – Le relazioni bilaterali
    Italia-Albania, la politica italiana verso i Balcani
    occidentali, il cammino di Tirana verso l’Unione europea e la
    diplomazia culturale saranno al centro del Forum ANSA che sarà
    trasmesso venerdì 2 giugno alle 12.00.   
    Al forum partecipano da Tirana l’ambasciatore d’Italia in
    Albania Fabrizio Bucci e la ministra della Cultura albanese Elva
    Margariti. (ANSA).   

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    Mattarella ha firmato il decreto maltempo

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge maltempo, che contiene le prime misure per fronteggiare l’emergenza nelle aree dell’Emila Romagna delle Marche e della Toscana colpite dall’alluvione. Il provvedimento – secondo quanto si apprende – è stato assegnato alla Camera in prima lettura.

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    Via libera alla stretta sui controlli della Corte dei Conti

    (ANSA) – ROMA, 01 GIU – Via libera alla stretta sui controlli
    della Corte dei Conti sul Pnrr. Le commissioni Affari
    Costituzionali e Lavoro della Camera hanno approvato
    l’emendamento del governo che prevede lo stop al controllo
    concomitante sui lavori e la proroga dello scudo erariale. Il
    decreto è stato poi licenziato dalle commissioni per l’Aula dove
    approderà lunedì 5 giugno. Nelle stesse ore il governo ha
    ricevuto la Corte dei Conti a Palazzo Chigi. Alla riunione,
    durata poco meno di un’ora e mezza, erano presenti il ministro
    Raffaele Fitto e il sottosegretario Alfredo Mantovano. La
    delegazione dei magistrati contabili era guidata dal presidente
    Guido Carlino. Nell’incontro – si legge in una nota di Palazzo
    Chigi – “sono stati affrontati i temi legati all’attuazione del
    Pnrr, all’utilizzo del Fondo complementare, all’attività di
    controllo della Corte dei Conti. È stata condivisa la necessità
    di una piena e leale collaborazione tra le istituzioni e
    ribadita la volontà di rafforzare il confronto e il dialogo, con
    l’adozione, nel rispetto delle competenze, di un modello di
    relazione e scambio di informazioni più intenso e puntuale”.   
    Verrà inoltre istituito un tavolo con i giudici contabili sulla
    revisione dei controlli. (ANSA).   

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    Pd, sostegno all’Ucraina ma no all’uso del Pnrr per le armi

    (ANSA) – ROMA, 01 GIU – La delegazione italiana dei
    socialisti e democratici si divide sul voto al piano munizioni
    Ue. Dopo la bocciatura degli emendamenti che chiedevano lo stop
    all’uso dei fondi Pnrr e di Coesione per l’acquisto di armi e
    munizioni, la maggioranza della delegazione, dieci
    europarlamentari, incluso il capodelegazione Pd Brando Benefei,
    hanno supportato il piano della Commissione. Astenuti invece
    Piero Bartolo, Camilla Laureti, Franco Roberti e Achille
    Variati. In S&D contrario Massimiliano Smeriglio, che tuttavia
    non è del Pd. Contraria la delegazione del M5s e i verdi
    Piernicola Pedicini e Rosa D’Amato. Astenuto l’ex M5s Giarrusso.   
    La linea del Nazareno è stata illustrata bene da Elly
    Schlein: pieno sostegno all’Ucraina, no all’uso dei fondi del
    Pnrr per le armi. Questa, viene ribadito da fonti dem riguardo
    il voto di oggi all’Europarlamento, è la posizione della
    segretaria, che non ha dato indicazioni di voto, nel rispetto
    dell’autonomia del gruppo.   
    “E’ come sul Mes: noi chiediamo di ratificarlo, poi l’Italia
    non lo utilizzerà. Non è un caso che noi abbiamo votato contro
    l’uso dei fondi del Pnrr all’europarlamento” per le armi. Lo
    dichiara il senatore del Pd Alessandro Alfieri, responsabile
    Pnrr del partito, parlando con i giornalisti davanti alla
    Camera. “Fdi e Fi invece – aggiunge – hanno bocciato i nostri
    emendamenti. Chiediamo a Fitto di essere molto chiaro nel dire
    che i soldi del Pnrr vanno nei progetti originali e non in aiuti
    militari”. (ANSA).