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    Da Mattarella a Orban, i leader al funerale di Berlusconi

    Numerose le personalità del mondo della politica che varcheranno i portali del Duomo di Milano per i funerali di Silvio Berlusconi. Tra queste, capi di Stato e leader di partito, italiani ed esteri. Ci saranno le più alte cariche, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Quindi la premier Gorgia Meloni, con i sui vice Matteo Salvini e Antonio Tajani. Poi l’opposizione, con Elly Schlein, Matteo Renzi e Carlo Calenda. Assente invece il presidente M5s Giuseppe Conte. Tra gli alleati storici, atteso Umberto Bossi, ma non Gianfranco Fini. E dall’estero arriverà Viktor Orban.
    Uno dei primi a comunicare la sua presenza è stato proprio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al suo fianco, siederanno i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è già arrivata a Milano. E sarà vicina ai leader del centrodestra, nonché vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Attesi anche diversi ministri dell’esecutivo. Intanto, il cerimoniale della presidenza del Consiglio è al lavoro su una lista che si aggiorna ora per ora.

    I preparativi per i funerali di Stato in programma domani alle 15 a Milano (ANSA)

    Il Nazareno riflette. Poi comunica la presenza della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Che sarà accompagnata dai capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia. Tra i leader delle opposizioni, i primi ad annunciare la partecipazione sono il presidente di Italia Viva Matteo Renzi e il segretario di Azione Carlo Calenda. A Terzo Polo e Pd, si aggiunge anche Benedetto Della Vedova di +Europa.
    Ma la lista degli avversari politici, per ora, si chiude qui. Non ci sarà il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, né una delegazione 5s. Una scelta presa, fanno sapere fonti vicine al leader, “per rispettare la sensibilità e la storia del Movimento, ma anche quella di Berlusconi come antagonista politico, togliendo qualsiasi velo ipocrita”. Assenti anche Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi e Sinistra. Mancheranno poi Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema.   
    Tra i rivali politici di sempre, era atteso invece Romano Prodi, colpito in giornata dalla scomparsa della moglie Flavia. Nelle fila degli ex presidenti del Consiglio, sarà presente Mario Draghi. Tra gli storici alleati politici del Cavaliere, ci sarà il padre fondatore della Lega Nord Umberto Bossi. Insieme al leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e al segretario dell’Unione di Centro Lorenzo Cesa. Non dovrebbe partecipare, invece, l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini.
    Dall’estero, arriverà il presidente del Partito popolare europeo Manfred Weber. Su richiesta della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, impegnata in America Latina, presenzierà il commissario per l’Economia Paolo Gentiloni, in rappresentanza dell’esecutivo Ue. Per ragioni di sicurezza non sono ancora noti i nomi dei capi di Stato stranieri che prenderanno parte alla cerimonia, ma di certo non mancheranno. Al momento, da quanto si apprende, è confermata la presenza del premier ungherese Viktor Orban e dell’emiro del Qatar Tamim bin Hamad   

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    Marta Fascina, chi è la compagna silenziosa del Cavaliere

    Risale all’agosto del 2020 la loro prima immagine ufficiale: sulla copertina di ‘Chi’, a pochi giorni dai primi scatti di Francesca Pascale con Paola Turci appaiono Silvio Berlusconi e Marta Fascina che passeggiano mano nella mano. Quasi tre anni dopo la silenziosa compagna che oggi piange il Cavaliere e che è stata costantemente accanto a lui in tutto il doloroso periodo del ricovero e negli ultimi momenti al San Raffaele ha e avrà un ruolo determinante nel futuro di Forza Italia e non solo.
    Classe 1990, Fascina è nata in Calabria a Melito Porto Salvo ma è cresciuta a Portici. Dopo la laurea in Lettere inizia a lavorare all’Ufficio stampa del Milan (il suo profilo Instagram richiama ancora il nome della squadra). Balza agli onori delle cronache per la candidatura a sorpresa e blindata alle politiche del 2018 che segnano il suo ingresso alla Camera dei deputati.
    Entra a far parte della commissione Difesa e sottoscrive una serie di proposte di legge. Una come prima firmataria è quella sulla responsabilità civile dei magistrati. E’ dell’estate del 2020 la prima immagine di lei insieme a Silvio Berlusconi. Da allora i due sono inseparabili. Passano insieme a Villa San Martino il lockdown con il Covid che colpisce anche il Cavaliere. E’ del marzo dello scorso anno il ‘non matrimonio’ tra i due celebrato nella piccola cappella di Villa Gernetto a Lesmo, in Brianza, alla presenza della famiglia Berlusconi.
    Fascina, in ottobre, torna in Parlamento con la nuova legislatura, sempre in commissione Difesa. Figura silenziosa (niente interviste o dichiarazioni) ma sempre presente accanto al leader e nei vertici di partito e tra i promotori della svolta governista degli azzurri ai danni dell’ala ronzulliana. E con diversi degli uomini a lei più vicini che compaiono, oggi, tra le nomine azzurre ratificate dal comitato di presidenza di Forza Italia.   

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    Francesca Pascale: ‘Con Silvio Berlusconi muore la mia vecchia vita’

    “È triste, ho un peso sul cuore, le parole mancano, la morte è una cosa seria, diceva Totò”.    Francesca Pascale è stata per oltre dieci anni compagna di Silvio Berlusconi. “Oggi provo solo dolore, e quello non si spiega”, dice a La Repubblica.    “Con Berlusconi potevi scontrarti, litigare, ma era difficile cancellarlo per sempre. Lo amavi o lo odiavi”. “Era la mia vecchia vita, oggi è morta con lui”, rivela Pascale che oggi è sposata con la cantautrice Paola Turci.    “È un po’ come se avessi perso di nuovo mia madre: quello fu un vuoto devastante”, prosegue l’ex compagna di Berlusconi.    “Certo è stato anche una guida” per lei. “Mi ha dato tanto: e certo, non solo per gli agi, il lusso che in quegli anni ho visto”, ma per il “mondo che mi ha fatto conoscere, degli scenari in cui mi sono ritrovata”. Tra gli esempi, cita “il pranzo con Gheddafi. La riconoscibilità internazionale di Silvio. Poi lo choc di vederlo andare ai Servizi sociali, i carabinieri venivano a bussare, lui gentile, io stranita. O quella volta che incontrai Putin nel corridoio”.    Ai funerali dell’ex premier “sarò una dei tanti a salutarlo.    Una donna che ha fatto un suo percorso, è andata per la sua strada, serena. Ma lui aveva un suo amore per la vita, credo che in fondo lo capisse”.   

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    Nodi nomine e soldi agitano FI, tensione con minoranza

    Le future risorse economiche a disposizione del partito e le ultime nomine dei dirigenti locali sono i nodi che scuotono la vita interna di Forza Italia, alla vigilia delle esequie di Silvio Berlusconi.    Temi che sono stati al centro di due riunioni lampo del Comitato di presidenza: la prima chiamata ad approvare il rendiconto 2022, la seconda a nominare i nuovi coordinatori regionali. Due momenti vissuti in un clima di silenzio imbarazzato e di tensione interna, oggi latente, ma che rischia di esplodere molto presto.    Sullo sfondo restano le incognite di sempre: la maggiore riguarda, appunto, le decisioni che potrebbe prendere la famiglia Berlusconi: in futuro continuerà a finanziare o meno il partito come ha fatto finora? C’è chi ragiona sul fatto che la grande vicinanza tra la premier e Marina Berlusconi potrebbe portare a un disimpegno della famiglia, i cui interessi sarebbero comuqnue ben tutelati dall’attuale governo. I sostenitori di questa tesi ricordano come, in effetti, Gianni Agnelli, per essere ascoltato dai governi, non abbia mai avuto bisogno di creare e finanziare un proprio partito.    Tuttavia, questa incertezza inizia a impensierire anche Fratelli d’Italia: il partito di Meloni è fortemente impegnato a tutelare l’assetto della maggioranza. In tanti si rendono conto che se scoppiasse lo sconto interno, se Forza Italia diventasse una maionese impazzita, si metterebbe in pericolo la tenuta dei gruppi azzurri, in particolare quello del Senato, dove il centrodestra ha una maggioranza non vastissima.    Tornando alla vita interna, bocche chiuse al termine delle due riunioni che, probabilmente, tantissimi dirigenti azzurri avrebbero voluto evitare, data la coincidenza temporale considerata da tanti quanto meno inopportuna, all’indomani della scomparsa di Silvio Berlusconi e alla vigilia dei suoi funerali di Stato. Una iniziativa partita male – la sua convocazione ha sorpreso un po’ tutti – e finita peggio, con la minoranza silente ma in fortissimo imbarazzo.    A metà mattinata il tesoriere Alfredo Messina e Sestino Giacomoni sono gli unici nella sede di Piazza San Lorenzo in Lucina. Tutti gli altri si collegano via zoom: dal coordinatore Antonio Tajani ai capigruppo Ronzulli e Barelli, dai dirigenti Gasparri, Mulè, Cattaneo, Barachini, Orsini, Martusciello, Fontana, Giacomoni, Baldelli, alla ministra Bernini, sino ai governatori Cirio, Schifani e Toma.    Ad aprire i lavori, Messina. Parla pochi minuti. In lacrime ricorda la figura del fondatore di Forza Italia. Poi si passa all’approvazione del rendiconto. Quindi, dopo una piccola pausa, una seconda riunione sul tema più spinoso, quello degli incarichi interni.    Anche qui, nessun dibattito, solo un breve intervento del coordinatore nazionale Antonio Tajani in cui sottolinea che la ratifica dei coordinatori regionali e provinciali è la messa in pratica delle ultime volontà di Silvio Berlusconi. Nessun commento da parte della minoranza. Ma più tardi trapela grande irritazione.    Tra loro c’è chi nota come aver portato a casa queste ultime nomine, di fretta e furia, mentre il Paese piange Silvio Berlusconi, sia stato tutto sommato un segnale di grande debolezza. Una mossa inopportuna, una forzatura, che, secondo le stesse fonti, certamente non lascia presagire una stagione in cui sarebbe più opportuno arrivare a decisioni unitarie e condivise. (ANSA).   

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    Berlusconi, sopralluogo per i funerali, in Duomo 2mila persone. Tutti i leader presenti

    La capienza nel Duomo di Milano per i funerali di Silvio Berlusconi sarà di circa duemila persone. È quanto si apprende a margine del sopralluogo che le autorità competenti stanno svolgendo nella cattedrale in vista dei funerali di Stato di domani alle 15. La famiglia dell’ex premier sarà seduta alla destra della navata centrale mentre le autorità saranno a sinistra. Per ragioni di sicurezza non sono ancora stati diffusi i nomi dei capi di Stato stranieri che parteciperanno.
    Si è svolto il sopralluogo nel Duomo di Milano per decidere le modalità di partecipazione e le misure di sicurezza per i funerali di Stato. Al sopralluogo sono presenti tra gli altri delegazioni della prefettura, della questura di Milano, dei Carabinieri di Milano, di Palazzo Chigi, del Comune di Milano, della Diocesi, della Veneranda Fabbrica del Duomo e del Quirinale.
    La stazione della metropolitana Duomo sarà chiusa dalle 10 alle 18 saranno deviate diverse linee dei mezzi di superficie. “A partire dalle 10 fino al tardo pomeriggio i treni di M1 e M3 salteranno la stazione di Duomo. Usate Centrale, Loreto o Cadorna per cambiare linea. Per raggiungere la piazza del Duomo scendete a Cordusio, San Babila, Montenapoleone o Missori” sottolineano da Atm, l’azienda di trasporti milanesi, che consiglia per le linee di bus e tram di controllare eventuali deviazioni sull’app e sull’account twitter.

    Berlusconi, sopralluogo in Duomo Milano per i funerali

    Sono due i maxi schermi che stanno allestendo in piazza Duomo per i funerali. Gli schermi permettano a tutti i cittadini in piazza di vedere la funzione. Ancora è da capire quale sarà la capienza della piazza, anche se il Comune ha proposto un limite di 20 mila persone come nella gestione dei concerti e questo sembra essere l’orientamento. Piazza Duomo sarà transennata a partire dalle 10 del mattino. Il feretro di Silvio Berlusconi sosterrà sul sagrato del Duomo prima di entrare. L’ingresso delle autorità è previsto tra le 14:30 e le 15. 
    Fra le circa 1.800 personalità che siederanno nel duomo di Milano per il funerale di Silvio Berlusconi dovrebbero essere presenti, a quanto apprende l’ANSA, fra gli altri l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad e il premier ungherese Viktor Orban. Parteciperanno alla cerimonia anche diversi ministri degli Esteri ed ambasciatori oltre al presidente del Ppe Manfred Weber.La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein parteciperà domani ai funerali. Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte invece non ci sarà. Il presidente di Italia Viva Matteo Renzi ha già confermato la sua presenza. E anche il leader di Azione Carlo Calenda. Tra gli assenti nel fronte delle opposizioni, il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. 
    Alle esequie di Silvio Berlusconi sarà presente anche il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, con il gonfalone della città. Ci sarà anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti con il Gonfalone della Provincia autonoma.

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    Berlusconi: l’addio in diretta Mediaset, Rai, La7, Sky

    Le tv si mobilitano per seguire domani i funerali di Stato di Silvio Berlusconi, morto ieri all’età di 86 anni.    Oltre alle reti Mediaset, che proporranno la diretta in simulcast, speciali e approfondimenti, anche Rai 1, Rainews24 (che da ieri stanno già dedicando speciali e approfondimenti) e altri canali seguiranno le esequie che saranno celebrate nel Duomo di Milano. La cerimonia inizierà alle 15, la celebrazione sarà presieduta da monsignor Mario Delpini, arcivescovo della città.    Intorno alle 15 inizierà la diretta su Canale 5, che renderà l’evento disponibile in streaming su Mediaset Infinity. Su Canale 5, dalle ore 8.40, appuntamento con “Mattino Cinque News – Speciale” che prosegue in edizione straordinaria fino alle ore 13.00. A seguire, l’edizione quotidiana del Tg5 delle ore 13.00 (in onda in simulcast anche su Retequattro).    Spazio poi allo speciale Tg5, in onda dalle ore 13.30 alle 18.20, all’interno del quale andranno in onda i Funerali di Stato previsti alle ore 15.00 nel Duomo di Milano (in simulcast su tutte le reti e senza interruzioni pubblicitarie).    Rai1 seguirà le eseguie dalle 14 alle 17. Rai News trasmetterà la cerimonia con la traduzione in Lingua dei segni e dalle 12.00 alle 18.00 proporrà un filo diretto. Su Rai2 dopo le esequie spazio a uno Speciale Tg2 dalle 17.00 alle 18.35. Su Rai1 prima dei funerali ci sarà uno Speciale Tg1 dalle 6.30 alle 9.50. Per concludere Speciale Porta a Porta, in collaborazione con il Tg1 dalle 20.35 alle 23.15, e una riedizione di Mixer, con l’intervista di Giovanni Minoli a Berlusconi, dalle 23.20 alle 24.00. Tutte le sedi e gli uffici Rai, a cominciare da Viale Mazzini, avranno la bandiera a mezz’asta. Inoltre in Duomo saranno presenti i vertici aziendali (la presidente Marinella Soldi, l’ad Roberto Sergio e il dg, Giampaolo Rossi).    Diretta dei funerali di Berlusconi anche su La7 con uno Speciale TgLa7 in onda dalle 15.00 con il direttore Enrico Mentana a commentare le esequie.    Funerali in diretta anche su Sky Tg24 che da ieri ha dedicato integralmente la sua programmazione alla figura dell’ex presidente del Consiglio. Anche domani il canale all news, dalle 7.00 del mattino alle 20.00, documenterà con una diretta fiume i funerali di Stato. Vertici istituzionali, leader politici, compagni di partito, commentatori e persone a lui vicine interverranno per ricordare l’uomo, il politico e l’imprenditore. La diretta sarà trasmessa anche da Sky Sport 24.    La programmazione Mediaset dedicata al ricordo di Silvio Berlusconi intanto continuerà su Retequattro con l’appuntamento in access prime-time con Stasera Italia, seguito da Zona Bianca, e su Italia 1, con il docufilm “C’è solo un presidente” sull’epopea di Berlusconi nel mondo del calcio. Studio Aperto delle 18.30 si allungherà fino alle 19.20. Inoltre il Tg4 sarà in onda con un’edizione speciale dalle 18.20 alle 19.55.    La notizia della scomparsa di Berlusconi ha dominato ieri la prima serata tv: su Rai1 lo Speciale Porta a Porta sul Cavaliere è stato seguito da 1 milione 835mila spettatori (10.5% di share) mentre lo Speciale Tg5 – Un grande italiano ne ha registrati 1 milione 250mila (8.3%) su Canale5, 345mila (2.3%) su Italia1 e 534mila (3.5%) su Rete4. Su La7 lo speciale TgLa7 – I mille volti di Berlusconi ha ottenuto 667mila telespettatori (5.8%).    

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    L’addio a Berlusconi, Milano si prepara ai funerali di Stato. Meloni, Salvini e La Russa ad Arcore

    Villa San Martino, la residenza ad Arcore di Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia morto ieri a 86 anni all’ospedale San Raffaele di Milano è anche oggi meta di pellegrinaggio per quanto vogliono rendere omaggio. Ieri il feretro dell’ex premier è stato portato nella sua residenza, in attesa dei funerali di Stato in programma domani alle 15 nel Duomo di Milano. Per la giornata è stato anche decretato il lutto nazionale, prima volta per un ex premier.
    MELONI, LA RUSSA E SALVINI AD ARCORE – La premier Giorgia Meloni è appena arrivata insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa e al leader della Lega, Matteo Salvini, a Villa San Martino ad Arcore. Un applauso dei presenti, accompagnato da un ‘brava’, ha accolto la premier che è da poco arrivata a Villa San Martino ad Arcore.

    Berlusconi: Meloni, Salvini e La Russa ad Arcore

    IL RICORDO DI PIER SILVIO – “Cara Mediaset, carissimi tutti, sento il bisogno di scrivervi perché so quanto era importante per mio padre farvi sapere l’amore e il grande orgoglio che ha sempre provato per la nostra azienda e per tutti noi”, scrive Pier SilvioBerlusconi, ricordando il padre in una lettera inviata a tutti i collaboratori di Mediaset. “Non ci sono parole per descrivere la mia emozione ogni volta che mi diceva ‘Sono orgoglioso di te e di quello che fai’. E io ho sempre saputo benissimo che si rivolgeva a tutti noi: io da solo non avrei potuto fare nulla. Nulla. E’ stato un uomo che ha dato tanto, tantissimo. Che ha creato tantissimo. E ha sempre considerato la nostra azienda come una sua amatissima creatura. Il mio papà, il nostro fondatore, vi ha sempre amato tutti, uno per uno”, aggiunge l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset. “E adesso il nostro dovere è seguire la sua impronta indelebile, lavorare, lavorare, lavorare. Con entusiasmo e rispetto. Oggi dobbiamo guardare avanti e impegnarci ancora di più, sempre di più. Dobbiamo costruire un Gruppo ancora più forte e ancora più vivo. Lo dobbiamo fare per Mediaset. Lo dobbiamo fare per tutti noi. Ma soprattutto lo vogliamo fare per lui. Vi abbraccio forte. Siete nel mio cuore. E sarete per sempre nel suo cuore”, conclude Pier Silvio Berlusconi.
    Fiori, cartelloni, bandiere di Forza Italia e sciarpe del Milan. Decine di omaggi e ricordi sono stati lasciati davanti alla storica villa San Martino ad Arcore. Un grande striscione con scritto ‘Grazie in eterno presidente’ è comparso questa mattina su una siepe che costeggia la villa, a firma dei tifosi della curva del Monza calcio.
    POLEMICA SULLA GIORNATA DI LUTTO NAZIONALE: per Rosy Bindi una ‘scelta inopportuna’. “I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano, ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna”. A dirlo, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è Rosy Bindi, ex ministra ed esponente del Partito Democratico. 
    Rosy Bindi: ‘Persona divisiva, lutto nazionale inopportuno’

    Agenzia ANSA

    La stampa tedesca ricorda ‘il primo populista d’Europa’, per quella russa ‘se ne va ma resta’ (ANSA)

    In Aula alla CAMERA si terrà una commemorazione, ma non è stata ancora decisa la data. Emerge dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio che si è riunita stamani.
    L’Aula del SENATO commemora Silvio Berlusconi martedì 20 giugno alle ore 15. L’Aula è sospesa per tutta la settimana e riprenderà lunedì 19 con la discussione generale sulla P.a.”Silvio Berlusconi è stato un combattente –  ha detto la presidente del Pe Roberta Metsola alla commemorazione per la morte di Silvio Berlusconi, davanti alla Plenaria – che ha fondato e guidato il centrodestra in Italia, un protagonista della politica per generazioni e ha contribuito a passaggi cruciali della storia europea e dell’Italia. Mai troppo lontano dalle polemiche anche in questa casa ma tutti qui lo ricordano per la sua generosità, il suo coraggio e il suo carisma. La storia discuterà il suo impatto ma l’uomo ha lasciato il segno”. 
    Il COMITATO DI PRESIDENZA DI FI APPROVA IL RENDICONTO 2022 E LE NOMINE 
    Si è tenuto oggi il Comitato di Presidenza di Forza Italia che, in apertura, ha ricordato nel dolore la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi. È stato approvato a norma di legge e di statuto all’unanimità il rendiconto del 2022. Il Comitato di Presidenza ha inoltre ratificato all’unanimità le recenti nomine effettuate dal Presidente Silvio Berlusconi e quelle riguardanti i coordinamenti provinciali e delle grandi città. E’ quanto si legge in una nota.  Alla riunione del comitato di presidenza di Forza Italia hanno partecipato, tutti via zoom, Tajani, Barelli, Ronzulli, Gasparri, Mulè, Cattaneo, Barachini, Orsini, Bernini, Martusciello, Fontana, Giacomoni, Baldelli, Cirio, Schifani e Toma. 

    Agenzia ANSA

    E’ come un “imprenditore di raro acume e coraggio, politico di fine intelletto, comunicatore dal fascino assoluto” che Giorgio Armani ha voluto ricordare Silvio Berlusconi nel necrologio pubblicato su Corriere della Sera e Repubblica. (ANSA)

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    Lutto nazionale per Berlusconi, è polemica

    Quella di aggiungere ai funerali di Stato anche il lutto nazionale è stata “una scelta inopportuna”. A dare fuoco alle polveri che covavano sotto la cenere è stata Rosy Bindi, più volte ministro, vicepresidente della Camera e presidente del Pd, che ha dato voce a una minoranza tutto sommato silenziosa che sta assistendo perplessa – ma commenta molto sui social – alle celebrazioni in ricordo di Silvio Berlusconi. “I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna”, ha spiegato in una intervista. Durissime le repliche del centrodestra come quella di Alfredo Antoniozzi di Fratelli d’Italia: “Rosy Bindi, come gran parte dei cattolici integralisti, è poco cristiana. Il suo livore è espressione di una simbiosi cattocomunista”. Secco il giudizio di Matteo Renzi: “c’è una legge in questo Paese che prevede che per gli ex presidenti del Consiglio che muoiono ci sia il funerale di Stato”. I Cinque stelle concordano in pieno con Bindi sull’inopportunità della scelta: “fa sicuramente un certo effetto vedere una caserma della Guardia di Finanza con la bandiera a mezz’asta per ossequiare il ricordo di un uomo che è stato condannato per frode fiscale”, sottolinea Riccardo Ricciardi, vice presidente del Movimento 5 Stelle. 
    Ma a far lievitare la polemica ci pensa anche Tomaso Montanari, rettore dell’università per stranieri di Siena, annunciando che nel suo ateneo non ci saranno le bandiere a mezz’asta così come previsto – o meglio, ordinato – dal lutto nazionale. E lo ha fatto motivando il suo gesto con parole assai poco diplomatiche: “è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico”. E anche sul rettore si registra la levata di scudi del centrodestra che parla di “caduta di stile” e “strafottenza”. Intanto parte una petizione online a sua difesa che in poche ore raggiunge oltre 10 mila firme.
    Non è facile districarsi tra leggi e procedure che regolano funerali di Stato e lutto nazionale. Una cosa sola è certa: la decisione spetta solo a palazzo Chigi, come confermano anche dal Quirinale dove non si commenta la scelta. La decisione è stata quindi presa direttamente da Giorgia Meloni dopo una rapida consultazione con i due vice-premier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, che ovviamente non hanno avuto nulla da obiettare. Con Silvio Berlusconi è la prima volta che viene deciso il lutto nazionale per un ex premier. Prevede le bandiere a mezz’asta sulle facciate di tutti gli edifici pubblici e due strisce di velo nero per le bandiere interne. Durante il giorno di lutto gli esponenti del governo sono obbligati a cancellare gli impegni pubblici mentre c’è la possibilità per i negozi di decidere di tenere abbassate le serrande per tutta la giornata.
    Fa discutere anche la prolungata chiusura delle Camere – di fatto fino a lunedì prossimo – dopo la scomparsa del Cavaliere, anche se fonti parlamentari tendono a ridimensionare la portata dello stop spiegando che la Conferenza dei Capigruppo non ha disposto la interruzione delle attività parlamentari, se non per il giorno delle esequie di Silvio Berlusconi. L’Assemblea di Palazzo Madama non terrà però seduta anche giovedì 15 giugno, ma riprenderà anticipatamente i lavori il lunedì successivo. E che la figura del Cavaliere sia ancora fortemente divisiva lo conferma anche la bagarre scoppiata nella regione Liguria dove alcuni membri dell’opposizione non si sono associati al minuto di silenzio provocando l’uscita dall’aula della maggioranza.
    Accuse incrociate, parole grosse e polemiche anche per la decisione del Governatore Giovanni Toti di proiettare tutta la notte sulla facciata del palazzo della regione una gigantografia di Berlusconi, alternata alla scritta “Ciao presidente”.