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    Osservatore Romano dedica tre numeri speciali al Vaticano II

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 08 OTT – Riflettori puntati sul
    sessantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano
    II, lo storico evento che ha cambiato il corso della Chiesa. L’
    11, il 12 e il 13 ottobre l’Osservatore Romano uscirà con tre
    inserti estraibili dedicati appunto all’evento.   
    Per ripercorrere quei giorni, a partire proprio dall’11
    ottobre del 1962, giorno di apertura del Vaticano II, saranno
    ospitati in questi tre numeri interventi del cardinale
    Gianfranco Ravasi, del card. Enrico Feroci, del card. Paul
    Poupard, di mons. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di
    Gerusalemme, dei teologi monsignor Piero Coda, monsignor Antonio
    Staglianó, mons. Francesco Cosentino e monsignor Armando Matteo.   
    E ancora, il giornale del Papa pubblicherà in questi tre numeri
    speciali analisi e commenti di monsignor Crispino Valenziano,
    del vaticanista Luigi Accattoli, e di molti altri.   
    A parlare del Concilio Vaticano II sarà anche il Patriarca
    ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, con un contributo
    esclusivo per il quotidiano vaticano (su carta e online).   
    (ANSA).   

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    Elezioni: finito il lavoro della Cassazione, comunicazioni agli eletti

    L’Ufficio elettorale nazionale, riunito in Cassazione, ha concluso le operazioni funzionali alla proclamazione degli eletti alla Camera, riguardo il nodo delle plurielezioni con la quota proporzionale. La segreteria, a quanto si apprende, sta provvedendo a inviare il verbale agli uffici elettorali circoscrizionali che invieranno le comunicazioni agli eletti.
    Verrà anche data una comunicazione informale alla giunta per le elezioni della Camera, il verbale verrà poi inviato ufficialmente lunedì o martedì.

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    Asse Meloni-Mattarella: 'No ad ingerenze dall'estero'. E Parigi fa dietrofront

     Giorgia Meloni affretta i tempi per la definizione della squadra ma continua a guardare all’Europa, alzando dei paletti.
    Al ministro francese Laurence Boone che avrebbe detto di voler vigilare sul “rispetto dei diritti e delle libertà in Italia” chiede di smentire la dichiarazione perché altrimenti sarebbe un'”inaccettabile” minaccia d’ingerenza esterna “contro uno Stato sovrano, membro dell’Ue”. “L’era dei governi che chiedono tutela all’estero – avverte la leader di FdI – è finita”. Una presa di posizione molto netta che trova il plauso nel centrodestra e la condivisione di Carlo Calenda che invita i francesi a farsi “i fatti loro”.

    Agenzia ANSA

    ‘In Europa pace e sicurezza messe a rischio’, il capo dello Stato ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico degli Istituti di formazione dell’Esercito. Poi alla commemorazione del centenario della nascita dello scrittore Fenoglio (ANSA)

    Ma soprattutto trova un ‘sigillo’ da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella: “L’Italia sa badare a sé stessa nel rispetto della Costituzione e dei valori dell’Unione europea”.
    Intanto, a margine del vertice informale di Praga, Mario Draghi assicura che da parte dei partner Ue “c’è curiosità”, nei confronti dell’Italia, come sempre “quando cambia un governo”, ma “non preoccupazione”. C’è rispetto della scelta degli italiani, ma – assicura – in politica estera la linea dell’Italia dovrebbe essere invariata”.

    Agenzia ANSA

    Per quanto riguarda il ‘toto-ministri’, intanto, la Lega sembra voler alzare la posta. E’ vero che da giorni si parla di una disponibilità di Salvini a fare un ‘passo di lato’ rispetto al Viminale e che su di lui non sarebbe stato posto “alcun veto”, ma è anche vero che oggi rilancia sulla necessità di dar vita ad un Ministero della famiglia e della natalità: ipotesi che sarebbe destinata a far discutere anche in Europa. La Lega, poi, mentre il centrodestra viene travolto in Basilicata da un’inchiesta giudiziaria che vede indagati esponenti di FdI e FI, fa sapere anche che “gradirebbe molto” occupare la casella del Ministero per Affari regionali, autonomia e riforme visto che “autonomia e presidenzialismo sono temi centrali da portare a casa”. Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, in attesa di un’investitura ufficiale per le regionali, rallenta la corsa alle rivendicazioni di Salvini ricordando che, prima di puntare sull’ipotesi di un Ministero per l’Innovazione a Milano, si dovrà espettare che “il Governo si costituisca”.
    ASCOLTA il PODCAST di Anna Laura Bussa

    Sul fronte dei compiti del nuovo Esecutivo, invece, oltre all’emergenza gas, che vede in Ue convergere sull’ipotesi di un price cap flessibile, resta prioritario il Pnrr. Dopo quello che è stato definito uno “scontro Meloni-Draghi” sui possibili ritardi ereditati dal governo uscente, Paolo Gentiloni precisa che l’Italia “fin qui ha raggiunto gli obiettivi che doveva raggiungere nei tempi previsti” e che si tratta di “una corsa contro il tempo” che “deve continuare”. Intanto, il giorno dopo la Direzione, il confronto tra i Dem continua, anche se per dirla con Piero Fassino: “Ieri é iniziato un nuovo ciclo del Pd e un altro si é chiuso”. Il M5S, invece, sceglie in queste ore di fare dell’istanza pacifista la propria bandiera insistendo sulla necessità di una svolta negoziale in Europa per giungere ad una pace nel conflitto ucraino.

    Elezioni, Meloni scherza con i giornalisti all’uscita da Montecirio: ‘Domani vi libero’

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    Mattarella: 'Vigilanza estera? L'Italia sa badare a se stessa'

    “Pace e sicurezza sono state colpite e messe a grandissimo rischio dalle allarmanti vicende che nel centro Europa si stanno svolgendo”: così a Torino il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico scolastico nell’area della Formazione dell’esercito. “Questo – ha aggiunto rivolgendosi agli allievi – è oggetto delle nostre riflessioni e dei vostri studi”.
    Successivamente il presidente della Repubblica si è recato ad Alba  alla commemorazione del centenario della nascita dello scrittore Fenoglio
    “L’Italia sa badare a sè stessa nel rispetto della Costituzione e dei valori dell’Unione europea”,  ha detto  poi il capo dello Stato rispondendo ad una domanda di un giornalista locale in Piemonte che gli chiedeva un commento sulla vigilanza da parte di governi esteri sull’Italia.

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    Governo: Lega chiede un ministero per Famiglia e natalità

    La Lega chiede un ministero per la Famiglia e la natalità. Lo ha annunciato il segretario Matteo Salvini ieri in un incontro con i militanti varesini a Saronno, come conferma all’ANSA il capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo: “Con questo governo si spera di concretizzare i progetti che in Parlamento abbiamo più volte sostenuto, cercando di seguire l’esempio delle politiche del Trentino Alto Adige, la Regione che ha l’indice di natalità più alto”. La Lega “gradirebbe molto” ricoprire il ministero per Affari regionali, autonomia e riforme e, assicura Romeo, “sarà garanzia di stabilità per il governo e per il Paese”.
    “Ci sono trattative in corso. Come non ci sono veti, non ci sono diktat – chiarisce Romeo -, ma l’autonomia è una battaglia che la Lega porta avanti. Autonomia e presidenzialismo nel programma elettorale centrodestra sono temi centrali da portare a casa”. Infine Romeo ribadisce che per la Lega “più il governo è politico e meglio è: la politica deve dare gli indirizzi, i tecnici possono dare una mano a realizzarli”.
    “Non ci sono veti di alcun tipo su Matteo Salvini, il cui ottimo lavoro ai tempi del Viminale non è in discussione”, riferiscono fonti della Lega.

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    Governo, Meloni: 'Esecutivo politico, discontinuità con le politiche del passato'

    Si sta lavorando a un governo, è il ragionamento di Giorgia Meloni, “politico, forte e coeso, con un programma chiaro, un mandato popolare e un presidente politico”. Un Esecutivo, ha ricordato il presidente di FdI, che come chiesto dai cittadini “porterà avanti politiche in discontinuità rispetto a quelle messe in piedi in questi anni dagli esecutivi a trazione Pd”. Lo rende noto Fratelli d’Italia.
    “Non mi pare che ci sia uno scontro” con il premier Mario Draghi sul Pnrr, “però il governo scrive nella Nadef che entro la fine dell’anno noi spenderemo 21 miliardi dei 29,4 che avevamo, e quindi lo diciamo con spirito costruttivo per dire che dobbiamo fare ancora meglio”. Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, arrivando alla Camera.”Un’altra giornata di lavoro sui dossier più dedicati per essere pronti il prima possibile, sono molto ottimista”, ha affermato Meloni.
    Il presidente del Consiglio Mario Draghi nella relazione sul Pnrr inviata al Parlamento, illustra “l’intensa attività svolta dall’inizio dell’anno e i risultati raggiunti”. I risultati conseguiti – sottolinea – sono significativi” con il conseguimento di tutti gli obiettivi del primo semestre e l’Italia “presto potrà ricevere altri 21 miliardi di euro”. Ora l’attuazione “procede più velocemente dei cronoprogrammi originari. La fine della legislatura ha richiesto uno sforzo supplementare, per fare in modo che, dopo le elezioni, si potesse ripartire da una posizione il più avanzata possibile”.