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    Governo, Lega: 'Nessun veto, disponibili a responsabilità'. Meloni e La Russa lasciano Villa Grande

    “Il segretario della Lega, Matteo Salvini è in contatto costante con gli alleati: c’è crescente ottimismo. Da parte della Lega nessun veto e nessuna impuntatura: è confermata la determinazione per trovare un accordo complessivo e all’altezza delle sfide che attendono l’Italia”. È quanto riferiscono in serata fonti della Lega.
    “Ottimista e tranquilla, aspetta il voto di domani in Senato”. Così viene descritta la premier in pectore Giorgia Meloni da fonti di Fratelli d’Italia. Stessa visione anche da Ignazio La Russa: “Al Senato domani votiamo, sono molto ottimista sulla tenuta della coalizione”.
    Il vertice dei leader di centrodestra è saltato perché la situazione si è incartata? “C’è ancora stasera, c’è ancora tempo ma non troppo”, era stata poco prima la risposta del vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti, lasciando gli uffici del Gruppo alla Camera dopo un incontro con il leader Matteo Salvini.
    “Dal consiglio federale della Lega nessun veto, preclusione o impuntatura. C’è massima disponibilità a confrontarsi e ad assumersi tutte le responsabilità richieste da un momento così difficile per il Paese”, sottolineano fonti della Lega dopo la riunione convocata alla Camera in vista dell’avvio della legislatura. Si è concluso, dopo un’ora, il consiglio federale della Lega convocato alla Camera. “Il partito di Matteo Salvini – come filtra dal partito – non vede l’ora di cominciare a occuparsi dei dossier di governo. Il segretario ha spiegato che se verrà chiesto alla Lega di occuparsi di temi fondamentali come economia, sicurezza, opere pubbliche e autonomia “sappiamo come farlo e con chi farlo”. Per Salvini “sarà un onore”.
    “C’è una trattativa in corso, a breve vedremo i risultati”. Così il leghista Claudio Durigon rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se è vero che la Lega intenda rilanciare l’opzione di Roberto Calderoli alla presidenza del Senato, oltre alla ‘richiesta’ del Viminale. Durigon l’ha detto uscendo dalla riunione del Consiglio federale del suo partito. Sull’ipotesi di Giancarlo Giorgetti ministro dell’Economia, si è limitato a rispondere: “E’ il nostro vicesegretario e il nostro ministro uscente”, negando che Salvini non sia d’accordo (“Questo non è assolutamente vero”) e tanto meno che verrebbe considerato ‘non in quota Lega’.”. Così il leghista Claudio Durigon rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se è vero che la Lega intenda rilanciare l’opzione di Roberto Calderoli alla presidenza del Senato, oltre alla richiesta del Viminale. Durigon l’ha detto uscendo dalla riunione del Consiglio federale del suo partito. Sull’ipotesi di Giancarlo Giorgetti ministro dell’Economia, si è limitato a rispondere: “E’ il nostro vicesegretario e il nostro ministro uscente”, negando che Salvini non sia d’accordo (“Questo non è assolutamente vero”) e tanto meno che verrebbe considerato ‘non in quota Lega’.
    “Come presidente del Senato il nome di Roberto Calderoli mi sembra autorevole. Per Matteo Salvini ministro degli Interni parlano chiaro i numeri, una persona che ha ridotto del 90% gli sbarchi. Piantedosi? Matteo Salvini è il punto di partenza, poi vedremo come vanno le trattative. È lui il ministro migliore che la Lega può esprimere”. Lo ha dichiarato il deputato della Lega Andrea Crippa al termine del consiglio federale.
    La leader di FdI Giorgia Meloni e Ignazio La Russa hanno lasciato Villa Grande dopo le 18. La riunione con Silvio Berlusconi è durata circa un’ora e mezza. In serata alla villa di Berlusconi sull’Appia Antica è arrivato Gianni Letta.
    Leader della maggioranza al lavoro per chiudere il primo degli step che dovrebbe portare alla formazione del governo a guida Giorgia Meloni. Domani con la convocazione delle aule di Camera e Senato partirà ufficialmente la XIX legislatura ed il primo appuntamento è proprio l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento.
    A palazzo Madama in pole resta Ignazio La Russa che avrebbe la meglio su Roberto Caderoli. Con palazzo Madama a guida Fratelli d’Italia, alla Camera sullo scranno più alto siederà un esponente della Lega. Il nome su cui punta Matteo Salvini è quello di Riccardo Molinari, attuale capogruppo del partito, candidatura in ascesa rispetto all’ipotesi Giancarlo Giorgetti. L’accordo definitivo arriverà con ogni probabilità nella riunione tra Meloni, Salvini e Berlusconi attesa in giornata.
    Il Pd voterà scheda bianca per le elezioni dei presidenti di Camera e Senato “come primo approccio”. Lo ha detto il segretario Enrico Letta nell’incontro con gli eletti, in corso alla Camera.
    “Sulle presidenze di Camera e Senato non ci sono problemi, un accordo c’è”, aveva assicurato in mattinata il senatore di Fdi Giovanbattista Fazzolari arrivando negli uffici di Fdi alla Camera. Fazzolari è tranquillo anche sulla formazione della squadra di governo: “non ci sono criticità”, spiega. “Non ci sono mai state particolari criticità” con Lega e Forza Italia”, ha proseguito il senatore di Fdi a chi gli domandava se nella notte si fosse sbloccata la situazione con gli alleati sulla squadra dei ministri. Superato quindi anche lo scoglio Ronzulli? “Ripeto, veramente non ci sono mai state particolari criticità”, ha risposto Fazzolari.

    Agenzia ANSA

    A Palazzo Madama per la registrazione, domani, informa Forza Italia, sarà presente alla prima seduta dell’Aula (ANSA)

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    Terzo polo e M5s i partiti con più donne e più giorvani

     Sono il Terzo Polo e M5s i partiti “più rosa”, quelli cioè che hanno più donne tra i propri eletti in Parlamento: rispettivamente il 46,6% e il 45.1%.
    Il Movimento guidato da Giuseppe Conte e quello guidato da Carlo Calenda si dividono anche il primato dell’età più bassa dei propri rappresentanti, rispettivamente alla Camera e al Senato. Sono questi alcuni dati che emergono da una analisi dei verbali dell’Ufficio elettorale nazionale con i nomi degli eletti, in attesa che domani vengano ufficializzati da Camera e Senato con l’inizio della XIX legislatura.    Il sistema elettorale ha premiato tutti i partiti del centrodestra al di là della percentuale proporzionale, tanto che la Lega ha quasi gli stessi deputati del Pd (66 la prima, 69 il secondo) pur avendo meno della metà dei voti.
    Il partito con più eletti è naturalmente Fdi, con 119 deputati e 66 senatori. Dei complessivi 185 parlamentari del partito di Gorgia Meloni 55 sono donne, pari al 35,6%. La Lega ha eletto 29 donne su 95, pari al 30,9% e Fi 17 su 63, cioè il 26,9%; le donne di Noi Moderati sono 3 sui 9 parlamentari, quindi il 33,3%.
    Tra i partiti d’opposizione la percentuale più bassa di donne la ha il Pd, con il 31,4% (34 su 108); l’Alleanza Verdi-Sinistra (Avs) ne ha 6 su 18, pari al 33,3%. Terzo Polo e M5s si equivalgono: il Polo di Calenda ha portato in Parlamento 14 donne su 30, pari al 46,6% mentre il Movimento di Conte ne ha elette 37 su 82 (45,1%). Bene anche la Svp che ha portato a Roma due donne su cinque rappresentanti (40%).   
    Guardando l’anagrafe, l’età media dei deputati di Fdi è di 51 anni (i più maturi sono i 75enni Carlo Nordio e Giulio Tremonti, la più giovane Grazia Di Maggio, classe 1994). Per quanto riguarda gli altri partiti, quello con l’età media dei deputati più alta è Noi Moderati (56), seguito da Fi (53,2), Avs (51), Pd (49,5), Azione-Iv (49), Lega (47,2) e M5s (45,6) che conferma il primato della scorsa legislatura. In Senato (dove l’età minima per essere eletti è 40 anni), il partito più giovane è il Terzo Polo (48,5 anni), mentre il più maturo e Fi (62) guidato dagli 86 anni di Silvio Berlusconi. Ci sono poi Avs (57,3), Noi Moderati (57), il Pd (56,4), Fdi (56,2), M5s (52,8) e Lega (51,2).    Per quanto riguarda infine la geografia, la provenienza degli eletti riflette la densità della popolazione di ciascuna Regione. La Lombardia, con gli oltre 9 milioni di abitati suddivisa in 4 circoscrizioni è la più rappresentata alla Camera (64 deputati), mentre il Molise ha solo due deputati e la Valle d’Aosta uno. Le urne anticipate hanno impedito di riscrivere i collegi in base al Censimento generale (i dati saranno ufficializzati a dicembre) il che ha danneggiato il Lazio. Esso ha superato come abitanti la Campania ma gli spettano 36 deputati rispetto ai 38 di quest’ultima. Inaspettatamente ne arriverà però uno in più, il 37esimo: a causa delle troppe multicandidature, Fdi in Veneto orientale ha esaurito la lista proporzionale e un eletto è scattato nel Lazio 2 (nella persona di Paolo Pulciani) anziché in Veneto che dunque avrà un deputato in meno. Sempre per le troppe pluricandidature, questa volta di M5s a Napoli, la Campania ha ceduto un eletto alla Lombardia 2 (Varese), Regione che quindi avrà il 65esimo deputato, Alessandra Todde, benché questa sia di Nuoro.    

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    Segre: “Emozionata? Accadono cose che uno non si aspetta”

    “Discorso pronto, non mi faccio certo cogliere impreparata”, ma queste ore “le sto vivendo molto tranquillamente”. Così la senatrice a vita Liliana Segre rivolta ai giornalisti che, alla buvette, la interrogano sulla giornata di domani, quando – come senatrice più anziana in Aula – presiderà in Senato la prima seduta della XIX legislatura.
    Segre sottolinea che nella vita “a volte accadono cose che uno davvero non si aspetta”. Emozionata per la presidenza di domani? “Certamente mi emoziona, ma sono abituata a essere me stessa”. Poi ricorda la prima volta che è entrata in Aula: “non sapevo nemmeno dove dovevo sedermi nonostante ci fosse la targhetta”.
    Questa volta però non potrà sbagliare? “Eh sì – replica – ho anche provato la sedia e hanno messo un cuscino per la mia schiena…”.
    “Sto a vedere, sono alla finestra”, risponde a chi le chiede come vede l’inizio della XIX legislatura, in tempi difficili per il Paese e nel segno di una maggioranza di destra. “Guardo cosa succede – prosegue Segre – prima che succeda non posso sapere cosa succederà”.
    Senato, adempimenti di inizio legislatura per Liliana Segre

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    Sky Tg24 Live a Firenze, Bonomi e Crosetto tra ospiti

    Dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi ai ministri Marta Cartabia, Maria Stella Gelmini e Enrico Giovannini, dal presidente della Camera Roberto Fico all’esponente di Fdi Guido Crosetto, il leader di Iv Matteo Renzi e il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, e ancora Svetlana Gannushkina, la fondatrice della Ong Memorial, premio Nobel per la pace 2022.
    Sono alcuni tra i 30 ospiti di ‘Sky Tg24 Live in’, in programma il 14 e 15 ottobre a Firenze, a Palazzo Vecchio e Villa Bardini. Due giorni di dibattiti e interviste, con tema ‘Le sfide del presente: trasformazioni’. La manifestazione, in diretta su tutti i canali tv e digital di Sky Tg24, è realizzata in collaborazione con la Commissione europea, il Comune di Firenze, la Fondazione Cr Firenze.    Tra gli ospiti anche il presidente di Arera Stefano Besseghini, i presidenti di Lombardia Attilio Fontana, Abruzzo Marco Marsilio e Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia Yaroslav Melnyk,, Antonio Parenti, capo della rappresentanza della Commissione Ue in Italia, il segretario della Cisl Luigi Sbarra, gli artisti Manuel Agnelli e Francesca Michelin (entrambi saranno protagonisti di incontri, tra parole e musica). A fare gli onori di casa saranno il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori.    “Live In è diventato ormai parte integrante della proposta editoriale di Sky Tg24 – ha spiegato il direttore Giuseppe De Bellis -. Un appuntamento per incontrare il pubblico e per portare la nostra informazione sul territorio: perché oggi più che mai ciò che accade accanto a noi è la lente d’ingrandimento per leggere i fenomeni globali. Dopo Courmayeur, Bari e Venezia, torniamo per la seconda volta a Firenze, simbolo italiano di storia, arte e cultura. Proprio da qui, cercheremo di approfondire e comprendere dove ci porteranno trasformazioni internazionali e nazionali, politiche, artistiche, industriali e istituzionali che stiamo vivendo e che attraversano la nostra società”.    Come si legge in una nota, nello studio tv allestito proprio all’interno del Salone dei Cinquecento Sky Tg24 ospiterà anche il pubblico, composto in parte da studenti universitari e provenienti da alcuni licei locali.   

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    Mattarella riceve la moglie e i figli di Piero Angela

    Il Presidente dellla Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto nel pomeriggio al Quirnale la moglie di Piero Angela, Margherita Pastore, con i figli Alberto e Christine, insieme alla Presidente della Rai, Marinella Soldi, all’Amministratore Delegato Carlo Fuortes e alla Direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli. Nel corso dell’incontro è stata consegnata al Presidente Mattarella copia della serie “Superquark – Prepararsi al Futuro”, 16 puntate ideate e scritte da Piero Angela e dedicate alle nuove generazioni, in onda dal 14 ottobre su Rai 3.    

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    Renzi denuncia: “Accordo Pd-5s per tenerci fuori da cariche d'opposizione”

    “Una grave ferita istituzionale, di un’inaudita gravità, l’accordo tra Pd e M5s per lasciare fuori il terzo polo dalle cariche che spettano alle opposizioni. Se succede il giorno dopo c’è una polemica istituzionale enorme perché hanno violato le regole e a quel punto chiederemo il Copasir. Si tratterebbe di una lesione dei diritti dell’opposizione”. Lo dice ai cronisti al Senato il leader di Iv Matteo Renzi sottolineando: “‘è un accordo blindato tra Pd e M5s, ne sono sicuro”.
    “Sono sette – spiega – i posti riservati all’opposizione: tre alla Camera e tre al senato più il Copasir. La settimana prossima si eleggono i primi sei: due vicepresidenti alla Camera e due al Senato e un questore per ciascuna Camera. Questo è il Regolamento, la regola non scritta è che ciascuna forza dell’opposizione sia rappresentata. Nel 2013 il Pd mise alcuni a votare Di Maio. Bisogna che al Senato un vicepresidente rimanga al terzo polo e ragionevolmente il M5s deve cedere, che sono arrivati secondi. Ma hanno fatto un accordo blindato”.
    I capigruppo del Terzo polo in Parlamento saranno uno per Azione e uno per il Italia viva, dice poi Renzi. “Credo che quello alla Camera sarà di Azione – spiega – e quello al Senato di Italia viva. Abbiamo già fatto l’accordo”. Saranno due donne, allo stesso modo del Partito democratico? “Vorrei segnalare – risponde Renzi – che il Pd ha eletto il 29% di donne e noi il 46%, poi credo che faremo come sempre la parità: se c’è un uomo alla Camera ci sarà una donna al Senato”.

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    Orlando: “Il Pd è in una tenaglia tra Terzo Polo e M5s”

    “Alla destra del Pd c’è oggi una forza politica di ispirazione liberale che si è proposta come partito delle élite, con un certo successo nelle aree urbane. Contemporaneamente il M5s, nonostante non poche contraddizioni politiche e programmatiche nascoste con una efficace campagna elettorale, è apparso come una forza in grado di interpretare in modo radicale le istanze dei settori più svantaggiati. Entrambi hanno approfittato di quel tratto identitario irrisolto del Pd”.
    “C’è dunque una tenaglia intorno a noi, una sorta di assedio, anche mediatico”. Così il ministro del Lavoro uscente Andrea Orlando (Pd) su Facebook.
    “C’è la tentazione dell’opa ostile per le altre forze della minoranza parlamentare, c’è l’opportunità di dare un colpo alla principale forza di opposizione per la destra. Un dibattito interno non sempre esaltante ed un certo conformismo dei media fanno il resto. Se il quadro politico ci deve preoccupare, quello sociale paradossalmente però ci può offrire una possibile via d’uscita dall’assedio. Una via d’uscita utile a noi e al Paese, la cui economia è attesa da mesi difficilissimi: la risposta positiva allo shock pandemico, costruita a livello europeo e nazionale – una risposta che al di là della propaganda è in larga parte frutto del lavoro del PD negli ultimi due governi – si va esaurendo”, spiega.
    “Il vero congresso, o almeno la fase più importante, si compie adesso, definendo la piattaforma dell’opposizione. E questo avverrà nel fuoco della lotta politica e sociale, e sarà un’occasione per definire la nostra identità alla luce dei conflitti che sono destinati a svilupparsi. Conflitti nuovi e vecchi, ai quali non si risponde né con rimozioni, né con vecchie formule”. A suo avviso “si deve individuare subito le parole d’ordine delle principali urgenze economiche e sociali e contemporaneamente delineare un programma di riforma del modello di sviluppo”, aggiunge Orlando.

    Zingaretti: campo largo per un’opposizione incisiva, avversario non è chi ha fatto strada con noiSul campo largo proposto da Letta per fare opposizione al centrodestra, “penso che le forze di opposizione dovranno fare questo accordo sulla base dei propri principi e battaglie. Ma ha ragione Enrico Letta: una opposizione che si coordina è più forte, più incisiva, si può fare un gioco di squadra. Quindi, sta alla sensibilità dei leader capire che se si gioca una partita di squadra si può essere efficaci, sempre nel rispetto delle autonomie. L’opposizione deve essere non solo in Parlamento. Io sarò parlamentare di Roma da domani e ovviamente farò le mie battaglie parlamentari ma non perderò mai quello che sono stato in questi 15 anni: terra, scarpe, cuore e testa nei quartieri, nelle città e nelle scuole e nelle Università. Quindi farò di tutto e se non lo faccio telefonatemi per ricordarmelo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, neo eletto alla Camera dei deputati, intervistato sul sito del Messaggero.
    “L’iniziativa di Conte per rafforzare i 5 Stelle è assolutamente legittima in una democrazia. C’è una trasformazione di questo movimento guidato da questa leadership. Non dobbiamo demonizzare i tentativi di costruire un rapporto con il Paese che rafforzi l’opposizione. Noi come Pd dobbiamo aprire in fretta una fase di nuovo radicamento sociale, politico e culturale raccogliendo il segnale delle elezioni . Noi siamo il secondo partito italiano e la svolta sarà quella di tornare di nuovo e con più chiarezza vicino alle persone”, ha proseguito Zingaretti. “Ripeto: noi dobbiamo smetterla di pensare che gli avversari siano movimenti con i quali abbiamo fatto pezzi di strada e ne faremo insieme e pensare a ricostruire un radicamento partendo dal voto del 25 settembre ci chiede di fare: opposizione sociale culturale parlamentare a questo governo”, ha sottolineato.