More stories

  • in

    Draghi: '20 mesi straordinari, buona coscienza per lavoro fatto'

    “Cosa ho imparato in 20 mesi? Troppe cose. È stata un’esperienza straordinaria di cui sono straordinariamente contento. Finisce in modo molto soddisfacente. Tutti noi abbiamo la buona coscienza del lavoro fatto”. Così il premier Mario Draghi in un saluto ai giornalisti a Palazzo Chigi. 
    “Vi rivolgo un ringraziamento sentito – ha detto Draghi -. Voi in questi 20 mesi, tra pandemia e crisi energetica, avete svolto un servizio straordinario a cittadini aiutandoli a seguire e comprendere ciò che avviene. Un servizio straordinario anche per la democrazia italiana. Voi, stampa libera, avete avuto dal presidente del consiglio, da me il rispetto che si deve a stampa libera, rispondendo alle domande nel modo più chiaro possibile”. Un atto dovuto ma anche un “segno di rispetto”.
    “È stata una collaborazione piacevole, anche dal punto di vista umano. Nessuno si aspettava che avremmo fatto tante conferenze stampa che duravano ore indefinite. Poi io venivo rimproverato…perché non riuscivo a dire basta alle domande. Ringrazio anche tutto lo staff della comunicazione di Palazzo Chigi, sia per come ha seguito il dialogo tra voi e me, sia per la campagna di comunicazione sul Pnrr, che è stata e che sarà molto importante”.  Draghi si presenta ai cronisti disteso e sorridente. Si fa ritrarre in qualche fotografia, con la stampa che lo ha seguito in questi 20 mesi e con il suo staff. Questa volta, scherza, non sono previste domande, solo un saluto. Anche a chi gli chiede se sia “ottimista sul futuro dell’Italia” si limita a replicare con un “grazie”, precisando che “non è una risposta eh”. A chi con ironia fa notare la gratitudine della stampa per i weekend lasciati ‘liberi’, perché Draghi li ha spesso trascorsi, anche lavorando, in Umbria nella sua casa di Città della Pieve, il premier risponde con altrettanta ironia che “insomma, eravate contenti quando non c’ero…”.
    E poi, sempre con una battuta, a un giornalista che tenta una domanda risponde sorridendo “no no, che lei mi fa sempre la stessa”. A chi gli fa notare poi che “ci aspettavamo lo spritz”, Draghi risponde sorridendo “ora arriva, arriva”, giusto prima di lasciare la Sala Verde per fare posto a spumante e tramezzini. E, l’invito alla platea prima di andarsene, “mi raccomando: non applaudite”.
    Il presidente Sergio Mattarella ha ringraziato il presidente del consiglio Mario Draghi e i ministri presenti alla colazione di lavoro al Quirinale – in vista del Consiglio europeo – per “l’eccellente lavoro svolto e i lusinghieri risultati ottenuti” in questi mesi. Il capo dello Stato ha chiesto al presidente Draghi di portare il suo saluto e il suo ringraziamento anche agli altri ministri non presenti alla colazione.
    Il Consiglio Ue, tra le altre cose “mira” a “riaffermare l’unità dei 27 stati membri nel condannare il recente intensificarsi degli attacchi da parte russa” e “nel sostenere l’indipendenza, l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”. “Il pieno sostegno dell’Ue all’Ucraina comprende la dimensione politica – riporta la relazione del premier Mario Draghi trasmessa alle Camere in vista del prossimo Consiglio Ue -, finanziaria, militare, umanitaria e giuridica; l’attuazione delle sanzioni; il contributo alla piena attuazione delle iniziative internazionali volte ad assicurare l’esportazione di grano ucraino”. 
    IL CDMRiunione del Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno un decreto legge in materia di accise Iva sui carburanti, leggi regionali, varie ed eventuali.
    Prorogato al 18 novembre il taglio delle accise sui carburanti. Lo prevede, secondo quanto si apprende, il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri.    

  • in

    Camera, eletto l'ufficio di presidenza di Montecitorio

    Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha proclamato eletti i componenti dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio.    I vicepresidenti sono Fabio Rampelli (Fdi), Giorgio Mulè (Fi), Anna Ascani (Pd) e Sergio Costa (M5S).    I questori sono Paolo Trancassini (Questore anziano), Alessandro Benvenuto (Lega) e Filippo Scerra (M5S).    I segretari sono Fabrizio Cecchetti, Chiara Colosimo, Giovanni Donzelli, Riccardo Zucconi, Anna Patriarca, Gilda Sportiello, Roberto Traversi e Chiara Braga.   

  • in

    Il Cdr del Tg1 scrive a Fiorello: “Non siamo in guerra con te”

    “Caro Fiore, ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive”. Comincia così una lettera del cdr del Tg1 inviata a Fiorello, dopo le polemiche nate da una precedente nota di protesta della rappresentanza sindacale per l’ipotesi di collocare il nuovo morning show dell’artista nello spazio di Tg1 Mattina.    Il cdr, in una lettera alla redazione, precisa che “dall’azienda è arrivata la notizia di un ripensamento sulla collocazione” del programma e quindi l’incontro con la stessa azienda in programma oggi è stato annullato e l’assemblea di redazione, in agenda sempre oggi, è stata rinviata. “Il Tg1 non è in guerra con nessuno, come scrivono i giornali, tantomeno con un artista del quale continuamente racconta le mirabili imprese televisive – sottolinea il cdr nella lettera a Fiorello -. Potevamo parlarne diffusamente con l’azienda, fare progetti insieme lavorando reciprocamente a vantaggio degli ascolti. Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. Forse non sai che molti colleghi lavorano per quel prodotto con grande passione nel nuovo spazio concordato con la rete dopo anni di trattative. Ci sarebbe piaciuto condividere con te e con l’azienda queste brevi considerazioni. Il Tg1 ama gli artisti e li promuove da sempre, porte aperte a tutti e nessuno scontro tra professionisti della Tv”. “I titoli dei giornali – scrive ancora il cdr – non hanno evidenziato questo rispetto per il lavoro reciproco, hanno parlato solo di guerra a Fiorello, per questo ci teniamo a sottolinearlo: Fiorello ci piace, ma con un progetto anche per il Tg1 e i suoi giornalisti”.    

  • in

    Media,'Chiesa russa ha proprietà vicino basi militari Norvegia'

    – La Chiesa ortodossa russa ha acquisito diverse proprietà in Norvegia vicino alle basi militari del Paese. Lo scrive il quotidiano locale Dagbladet, citato dai media ucraini. In particolare una delle proprietà è la vecchia casa di preghiera a Sereida (comune di Bergen) che domina Haakonsvern, dove si trova la base principale della Royal Norwegian Navy, la più grande base navale dei Paesi nordici.    Secondo il registro locale, nel 2016 i locali sono stati acquisiti dalla Parrocchia dell’Epifania del Patriarcato di Mosca. Dagbladet sottolinea che la casa di preghiera si trova a 3 chilometri in linea retta da Haakonsvern e da lì si può vedere chiaramente la maggior parte della marina norvegese. Altra ‘vicinanza sensibile’ è quella a Stavanger dove la parrocchia della Santa Grande Martire Irene si trova a 15 minuti a piedi dalla sede Joint Warfare Center della Nato.    Alfa Sefland Winge, un esperto di sicurezza, ha osservato in un’intervista al quotidiano che queste proprietà, come Haakonsvern, “potrebbero essere un problema” poiché gli edifici potrebbero essere utilizzati per qualcosa di diverso da scopi religiosi: “Si possono interrompere segnali o intercettarli, da quelle posizioni si possono controllare droni o offrire alloggi alle persone che mappano l’area. C’è una vasta gamma di attività geodetiche e possibili violazioni che possono essere eseguite”, ha affermato l’esperto. (ANSA).   

  • in

    Il possibile governo, ministero per ministero

    La squadra di governo comincia a prendere forma, al netto delle richieste e dei ripensamenti di Silvio Berlusconi.Giorgia Meloni sta definendo la lista che potrebbe presentare al Capo dello Stato anche in settimana.ECONOMIA: il nome più quotato resta quello di Giancarlo Giorgetti dopo l’indisponibilità, che al momento non sarebbe cambiata, di Fabio Panetta ESTERI: l’indicazione è quella di Antonio Tajani,. In dubbio la carica di vicepremier DIFESA: in pole l’ex presidente del Copasir Adolfo Urso (che qualcuno vedrebbe anche al Mise) INTERNO: in quota leghista potrebbe però andare a un tecnico. Il nome in pole è quello di Matteo Piantedosi, già capo di gabinetto quando al Viminale c’era Matteo Salvini GIUSTIZIA: il candidato resta Carlo Nordio SVILUPPO ECONOMICO: si parla di Guido Crosetto (ma in corsa ci sarebbe appunto anche Urso). Da vedere se tornerà al Mise la delega per l’energia, ora al Mite.TRANSIZIONE ECOLOGICA: qui si fa il nome di Gilberto Pichetto, o in alternativa sempre quello di Crosetto P.A.: Pichetto potrebbe anche essere il nome di Fi per la pubblica amministrazione, dopo che Alessandro Cattaneo, dato in corsa per un ministero, è diventato capogruppo di Fi alla Camera.INFRASTRUTTURE: dicastero che dovrebbe andare a Matteo Salvini. Anche per lui in dubbio la carica di vicepremier.POLITICHE AGRICOLE: finora è sempre stato attribuito alla Lega, con Gian Marco Centinaio, ma si ipotizza nelle ultime ore anche un tecnico RIFORME: Elisabetta Casellati AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE: Roberto Calderoli RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: si è sempre parlato di Maurizio Lupi ma le quotazioni sarebbero in calo nelle ultime ore UNIVERSITA’: Annamaria Bernini LAVORO: andrebbe a un tecnico in quota Fdi, la presidente dei consulenti del lavoro Marina Calderone BENI CULTURALI: Alberto Barachini o in alternativa Giordano Bruno Guerri FAMIGLIA E NATALITA’: andrebbe alla leghista Simona Baldassarre POLITICHE GIOVANILI E SPORT: Chiara Colosimo di Fdi SALUTE: resta il derby tra Francesco Rocca e Guido Bertolaso, ma spunta anche il nome di Francesco Franceschi responsabile del pronto soccorso del Policlinico Gemelli ISTRUZIONE: tra le altre, ipotesi Giuseppe Valditara TURISMO: si parla di Daniela Santanchè AFFARI EUROPEI: In pole Raffaele Fitto MEZZOGIORNO: Nello Musumeci DISABILITA’: Anche per questo dicastero si fa il nome di Simona Baldassarri

  • in

    Ddl Gasparri mette paletti a aborto, scontro con Pd

    Sono oltre 500 i progetti di legge depositati in questo inizio legislatura alla Camera e al Senato, ma tra quelli destinati a far discutere c’è senz’altro quello presentato dal senatore di FI Maurizio Gasparri che punta a modificare il riconoscimento della capacità giuridica del concepito. Un disegno di legge che l’opposizione definisce già “anti-abortista” e che sarebbe “aggravato” dall’altro testo, sempre a prima firma Gasparri, con il quale si propone di istituire la “Giornata del nascituro”. Proposte “inaudite”, commenta la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. Ma i temi affrontati in questi progetti di legge sono tanti.
    Nelle 338 proposte di legge arrivate a Montecitorio e nei 181 testi pervenuti a Palazzo Madama si chiede di istituire Commissioni d’inchiesta, Giornate a tema, e di inserire la tutela dell’attività sportiva in Costituzione. Ma ci sono anche questioni come il fine vita, la protezione degli animali, strette sulla cannabis, l’obbligo di utilizzo del casco in bici per gli under14. Per senatori e deputati con una o più legislature alle spalle si tratta spesso di una riproposizione di testi già presentati nelle passate legislature, ma ci sono anche delle novità.
    Il più prolifico al Senato, per ora, è proprio Gasparri che ha depositato 17 disegni di legge che riguardano, oltre la modifica dell’articolo 1 del codice civile sul riconoscimento per i diritti del concepito, anche misure più severe sulla cannabis, l’introduzione del reato di maternità surrogata, il ripristino del 4 novembre come festività nazionale e l’istituzione della “Giornata della vita nascente”.
    Diversi, i disegni di legge sui temi etici. Il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, ripresenta il ddl sulle “Disposizioni per la tutela della famiglia e della vita nascente”. Mentre il senatore Dem Alfredo Bazoli ne deposita uno sulle “disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”. E sull’eutanasia presenta una proposta di legge anche Enrico Costa.
    Tra i deputati più attivi, l’azzurra Michela Vittoria Brambilla che ripropone quasi tutti progetti di legge a tutela degli animali, ma anche “norme per garantire l’opzione per la dieta vegetariana e la dieta vegana nelle mense e nei luoghi di ristoro pubblici e privati”. Molti i ddl istituire Giornate a tema, tra cui quella della Lega, a prima firma Giorgio Maria Bergesio, che si vorrebbe dedicare all’agricoltura e che potrebbe essere celebrata la seconda domenica di novembre. E se Renate Gebhard ripropone il ‘Giorno di San Giuseppe’ la deputata M5s Elisa Pirro vorrebbe istituire la Giornata della defibrillazione, per promuovere la diffusione di questo importante strumento salva vita.
    Poi ci sono le pdl per istituire le Commissioni d’inchiesta che necessitano di essere votate a ogni avvio di legislatura.Tra le tante, quella sul femminicidio, depositata dalla Dem Valeria Valente o quella sulla morte di David Rossi a Siena, a prima firma Pierantonio Zanettin (FI). Un altro forzista, Pietro Pittalis, vorrebbe una Commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia. Tra i ddl depositati al Senato c’è quello sull’ inserimento in Costituzione dello sport perché la pdl costituzionale in materia non aveva completato l’iter la scorsa legislatura. Ma si registrano anche molte proposte in tema di lavoro, fisco e pensioni. Non manca chi suggerisce di inserire come materia scolastica l’Educazione Finanziaria (dell’azzurro Dario Damiani). E ancora chi (il leghista Alberto Gusmeroli) propone di mettere l’obbligo del casco in bici per tutti fino a 14 anni. Al Senato, Francesco Verducci, vorrebbe che si riconoscesse come malattia cronica la ‘vulvodinia’, il disturbo di cui soffre Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin che su questo fa da anni una battaglia.   

  • in

    Fontana: attenzione sanzioni non diventino un boomerang

    Bisogna fare attenzione alle sanzioni perchè non diventino un boomerang per l’Occidente. Loro, i russi erano preparati da tempo, noi in Europa no. Il neo Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, al suo esordio in questa veste nel salotto di Bruno Vespa, svela di aver ricevuto una telefonata dal Santo Padre, e bolla come “strumentalizzazioni” le accuse a suo carico di omofobia. Quindi ribadisce la sua netta avversione all’aggressione di Mosca contro l’Ucraina, – “una follia anche geopolitica” – e osserva che l’Europa ha fatto “benissimo all’inizio” a imporre sanzioni. Ma lancia anche un monito sul futuro, osservando che ora su quel fronte “bisogna stare attenti”.
    “All’inizio – premette l’ex europarlamentare della Lega – dissi che le sanzioni sono un ottimo metodo per fare la guerra senza usare le armi, quindi l’Europa ha fatto benissimo. Ma bisogna stare attenti perché con le contro-sanzioni che ci fa la Russia noi potremmo cedere prima di loro perché la nostra popolazione è meno abituata di quella russa a soffrire. Occorre fare attenzione con le sanzioni – ha aggiunto – – perché se diventano un boomerang noi potremmo trovarci in grave difficoltà: c’è la questione del grano che potrebbe portare a gravi carestie e un’ondata di immigrazione da Africa e Medio Oriente. Potrebbe essere un’arma usata da Putin per sconfiggere l’Europa”.
    Emozionato, alla sua prima in tv da Presidente della Camera, nella trasmissione battezzata da Giulio Andreotti “terzo ramo del Parlamento”, svela di aver ricevuto sabato una telefonata decisamente straordinaria. “Sono cose private e posso dire che ho avuto la fortuna di ricevere questa telefonata del Papa sabato mattina: è stato molto bello perchè – aggiunge raggiante – mi ha ringraziato per quella mia citazione, ma a ringraziarlo sono stato io, per tutto l’impegno che ci mette da ogni punto di vista. E’ un punto di riferimento per tutti i cattolici e non solo. Ricevere una telefonata da lui è stato eccezionale”.
    Quindi nega fermamente ogni atteggiamento razzista o omofobo, basandosi anche stavolta sulla sua fede cristiana: “Io ho sempre rispettato ogni scelta: ho sempre la voglia di capire, di ascoltare chi ha fatto scelte diverse. Quando conosco una persona gli chiedo il nome, certamente non quali siano le sue tendenze sessuali”. Bruno Vespa lo incalza, gli chiede come mai tante persone lo accusano di omofobia e di intolleranza. “Nel mio modo di vedere – replica pacato – c’è sempre chi contro di me vuole creare il nemico: io conosco molte persone diverse. E con loro parlo molto anche di come la Chiesa ha affrontato queste situazioni. Poi le accuse sono solo strumentalizzazioni”.
    Quindi, citando le difficoltà che le imprese venete devono affrontare per trovare personale, osserva che sul reddito di cittadinanza serve “una riflessione”. Infine, definisce “un suicidio per un Paese” la denatalità. “Fare figli – osserva – porta a una responsabilizzazione in ogni campo, da quello della famiglia a quello del lavoro. La denatalità è il suicidio per un Paese. Bisogna operare sul fronte politico e culturale. I bambini creano ovunque una società migliore”.   

  • in

    Governo, Berlusconi: 'Da Meloni sì a Casellati alla giustizia'. L'ex presidente del Senato: 'Quello che decidono i leader per me è ok'

    “La Meloni ha detto di sì alla Casellati come ministro della Giustizia”. Lo ha detto Silvio Berlusconi lasciando la Camera dopo aver incontrato i deputati di Forza Italia. “Casellati alla Giustizia? Per quanto mi hanno riferito era una delle posizioni sub iudice, forse una delle pochissime, però non sono aggiornato ad oggi. Per quello che ne sapevo ieri sera era così”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, lasciando gli uffici di FdI alla Camera, dove ha spiegato di aver incontrato il neo senatore Nello Musumeci: “Siamo amici da quando lui aveva vent’anni”. e alla sortita di Berlusconi risponde anche Casellati: “Non so nulla di quello che sta succedendo, quello che i leader decideranno a me sta bene”. A dirlo all’Ansa è la senatrice ed ex presidente del Senato Elisabetta Casellati riguardo all’ipotesi di un suo incarico come ministro della Giustizia o eventualmente delle Riforme. “Non seguo io le trattative, le fanno i leader, decidoro loro. Più di questo non so”, ha concluso.

    Agenzia ANSA

    In Forza Italia Ronzulli eletta al Senato, Cattaneo alla Camera. Barbara Floridia a Palazzo Madama per M5s. Capigruppo del Senato anticipata alle 15.30 (ANSA)

    Berlusconi elenca la squadra di governo di Forza Italia. “Ci saranno Tajani ministro degli Esteri e vicepremier: Bernini alla P.a.; Saccani all’Università; Pichetto all’Ambiente e alla Transizione ecologica e Casellati alla Giustizia”. Silvio Berlusconi ritorna alla grande sulla scena politica con due interventi pesanti ai gruppi di Fi al Senato e alla Camera. A Montecitorio, raccontano i presenti, il Cav ha rilanciato la candidatura di Elisabetta Casellati alla Giustizia (candidatura sulla quale – ha poi detto – c’è anche l’accordo con Meloni) e ricordato i suoi rapporti con Putin ammettendo di aver avuto in regalo dal presidente russo diverse bottiglie di vodka per il suo compleanno. “I ministri russi hanno detto che siamo già in guerra con loro perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Però sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato un po’ i rapporti con il presidente Putin, un po’ tanto, nel senso che per il mio compleanno mi ha mandato venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce. Sono stato dichiarato da lui il primo dei suoi cinque veri amici”. Lo ha detto il leader di FI, Silvio Berlusconi, nell’incontro con i deputati azzurri, come si può ascoltare in un audio pubblicato sul sito di LaPresse. Frasi che hanno fatto pensare al fatto che il leader di Fi potesse aver riallacciato i rapporti con il leader di Mosca. Ricostruzione smentita nettamente dal suo entourage. Gli stretti collaboratori di Berlusconi negano recisamente l’interpretazione che accredita la “presunta ripresa” dei rapporti con Vladimir Putin spiegando che l’ex premier ha raccontato ai parlamentari una vecchia storia relativa ad un episodio risalente a molti anni fa. Al 2008, specifica Antonio Tajani. Nel suo intervento al gruppo, Berlusconi avrebbe fatto anche alcune considerazioni sull’ipotesi dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato: una ipotesi che se si concretizzasse potrebbe significare “guerra mondiale”, avrebbe detto.
    Il presidente del Senato La Russa a ‘Porta a Porta’ precisa: “Al di là delle frasi in libertà dette ai suoi, non pubbliche, e mi vorrei interrogare su chi le fa uscire, alla fine sono convinto che non ci sa alcuna sbandata”, da parte di Silvio Berlusconi su Putin. 
    Governo, Berlusconi: ‘Il foglietto su Meloni? Non era un mio giudizio personale’

     “Se Berlusconi vuole incontrarmi sarà un grande piacere e un onore. Non ho visto Meloni, ero qui per delle pratiche burocratiche”. Lo ha detto l’ex magistrato Carlo Nordio lasciando il gruppo di Fdi alla Camera.”Ci sono sei libri sulla giustizia che ho scritto, e lì si può vedere come la penso sulle intercettazioni telefoniche, sulla legge Severino e sul resto. Ma faccio presente che questi libri sono stati scritti prima che io mi candidassi, quindi le mie idee sono note ed erano note a tutti”. Così il neodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Nordio interpellato dai cronisti sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, convinto che Elisabetta Casellati sia la scelta giusta per il ministero della Giustizia, al posto dell’ex pm. Alla domanda se i libri citati da Nordio fossero una sorta di piattaforma per la sua candidatura per FdI, Nordio ha annuito e aggiunto: “Non credo che mi avrebbero candidato…poi le posizioni non sempre omogenee e concordante e le regole della politica esigono compromessi e composizioni. Ma tutto questo, sono certo, che avverrà nella piena armonia della coalizione”. “Gloria Saccani Jotti sarà ministro dell’Università”. Lo ha detto Silvio Berlusconi lasciando la Camera.

    Agenzia ANSA

    Eletta nelle file di Forza Italia nel collegio uninominale 10, è laureata in medicina e specializzata in anatomia patologica (ANSA)

    “A un ottimo punto”. Così Giorgia Meloni risponde a chi le chiede, al suo arrivo alla Camera, a che punto sia il suo lavoro nella formazione della squadra di governo.”Sono molto contento di questa ritrovata armonia ma non tanto e non solo per il centrodestra” ma “perché l’Italia ha bisogno che parta un governo in cui maggioranza e opposizione possano confrontarsi sui temi che sono urgenti e necessari”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa intercettato dai cronisti a Montecitorio dove, ha spiegato è passato a “salutare il presidente della Camera Lorenzo Fontana e la presidente Meloni”. “Sono felice che il clima si svelenisca e – ha aggiunto – spero che avvenga lo stesso anche dall’altra metà del cielo in modo che possiamo iniziare a occuparci dei problemi che affliggono famiglie e imprese”.”Tutto procede per il meglio, andiamo avanti, vediamo di governare bene adesso che quella è la cosa più importante”. Lo ha detto AntonioTajani arrivando alla Camera e replicando a chi gli chiedeva del voto di oggi sui capigruppo.”L’unico modo di mettere in crisi la maggioranza è che le opposizioni siano unite. Ma se la maggioranza ha pronti gli ascari a sostituirsi, tutto è vano. Serve un’intesa la più ampia possibile per mettere in difficoltà la maggioranza, soprattutto al Senato. Noi abbiamo ridotto al minimo i toni aggressivi nei confronti delle opposizioni. Dobbiamo rivendicare questo atteggiamento, ma dobbiamo anche obbligare loro a stare sui temi. Le scelte dei presidenti delle Camere spinge verso una maggiore coesione e capacità di incisione da parte nostra”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta durante la riunione dei senatori dem.
    BERLUSCONI, MELONI VUOLE NORDIO MA SU GIUSTIZIA C’È CASELLATI Berlusconi, Meloni vuole Nordio ma su Giustizia c’è Casellati “Il ministro della Giustizia sarà Nordio? No, lo incontro oggi ma c’è la ex presidente del Senato Elisabetta Casellati, su questo c’è accordo, assolutamente. Meloni ha suggerito, c’è Nordio che è bravissimo, magari ti convinci che è la scelta giusta, ma io sono già convinto che la scelta giusta è Casellati perché conosco le cose che ci sono da fare per la riforma della giustizia”. Così il leader di FI, Silvio Berlusconi, lasciando il Senato. 
     “In Forza Italia c’è profonda amarezza perchè a parità di elettori con la Lega, il modo in cui sono stati distribuiti i collegi uninominali ci ha portato 20 deputati in meno e 10 senatori in meno. Per questo non io ma i miei senatori hanno voluto dare un segnale su questo tema chiedendo pari dignità con la Lega”. Lo ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi, arrivando al Senato. Il mancato voto su La Russa, ha spiegato, era per chiedere “pari dignità con la Lega, come la chiediamo sulle altre cariche, sulla base che abbiamo gli stessi numero di elettori”. I senatori di Fi, ha aggiunto ancora Berlusconi, “erano convinti di votare per La Russa al secondo turno, quindi non c’era né scostamento di programmi ne’ sulle persone né sul centrodestra. Io sono il fondatore del centrodestra, sono colui che deve tenerci di più all’unità del centrodestra”. 
    “Per Ronzulli ci sono stati applausi”, la sua nomina a capogruppo di FI al Senato “è stata approvata all’unanimità con i ringraziamenti alla capogruppo uscente”, Anna Maria Bernini, “che andrà a fare il ministro”. Così il leader di FI, Silvio Berlusconi, lasciando il Senato