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    Pichetto alla battaglia del gas, l'esordio in Ue

    Un esordio precoce e sul dossier più caldo della politica internazionale: la battaglia dell’energia e dei prezzi del gas. Nel giorno della fiducia al nuovo governo, il neo ministro Gilberto Pichetto Fratin non manca l’attesa riunione con gli omologhi europei a Lussemburgo, crocevia per imprimere forza alle nuove misure contro il caro energia avallate dai leader Ue e continuare a sospingere l’introduzione di un tetto al prezzo del gas. Una sfida ancora tutta aperta per Roma e il nuovo titolare dell’Energia, atteso già di prima mattina davanti ai microfoni del Centro Conferenze Europeo di Lussemburgo. E che si appresta ad agire nel solco della linea tracciata negli ultimi sette mesi dal premier Mario Draghi e dal ministro Roberto Cingolani, che non a caso gli resta accanto come advisor.    Il tema sul tappetto è quello del gas, ma tra le prime mosse il ministro chiarisce la sua posizione “favorevole alla sperimentazione sul nucleare di nuova generazione per far fronte alla crisi energetica” e conferma che si proseguirà nella ricerca ed estrazione di gas dai fondali marini. Sul fronte europeo si proseguirà, invece, sulla strada tracciata dall’esecutivo Draghi.    Alla riunione dei ministri europei spetta l’onere – ed onore – di traslare in un disegno concreto l’intesa di principio raggiunta dai capi di Stato e di governo. I ministri Ue dell’Energia saranno chiamati in queste settimane a un tour de force che culminerà in un vertice straordinario già in programma il 18 novembre. Prima però c’è la riunione interlocutoria di Lussemburgo. “L’obiettivo è che entro due o tre settimane” si arrivi a decisioni, ha evidenziato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che non ha perso occasione per lasciare intendere la sua posizione, favorevole a Roma, suggerendo che “fino a pochi mesi fa era inimmaginabile l’idea di un tetto dinamico che avesse un impatto al ribasso sui prezzi dell’energia”. Un impatto visibile già da venerdì scorso sui mercati – palesandone anche la forte componente speculativa -, subito dopo l’annuncio dell’intesa, e che oggi ha testimoniato un calo del prezzo del gas sotto i 100 euro al megawattora sul Ttf di Amsterdam, a livelli che non si vedevano da giugno.    La proposta della Commissione europea con i dettagli tecnici sul price cap sarà avanzata solo dopo che i ministri avranno approvato l’intero pacchetto legislativo. Che al suo interno contiene anche la creazione, all’inizio del 2023, di un benchmark complementare al Ttf di Amsterdam; una piattaforma per gli acquisti congiunti; maggiori sforzi per il taglio dei consumi; e accordi di solidarietà. E, accanto, l’idea di un fondo comune per mitigare l’effetto dei rincari su famiglie e imprese, magari sul modello del Sure, oppure rinforzando le risorse del RePowerEu.    Un approccio ‘passo a passo’, quello sul price cap, nel quale restano da vincere gli scetticismi ancora preponderanti di Germania e Paesi Bassi. Trascinate – con un fitto negoziato e una ‘clausola di fiducia’ ad hoc che scandisce come il tetto non possa mettere a repentaglio la sicurezza degli approvvigionamenti – ad acconsentire a un compromesso dove però riserve sono molteplici. Per Roma, Parigi, e le altre quattordici capitali paladine della misura – con il forte supporto della Confindustria europea -, si tratta ora di scendere nel dettaglio, magari fornendo ulteriori prove inconfutabili da Berlino e L’Aja. Il lavoro di analisi – hanno riferito da palazzo Berlaymont – è sempre in divenire, con allo studio il modello dinamico per arginare i picchi sul Ttf e la possibile estensione su tutto il territorio dell’Unione del modello iberico per limitare il prezzo del gas nella formazione dell’elettricità. E anche l’Esma, l’Autorità europea degli strumenti finanziari, oggi ha prefigurato la necessità di “un meccanismo per la formazione ordinata dei prezzi”. La parola è ora dei ministri.    

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    Milano-Cortina: Sala, con Letizia Moratti ci hanno provato

    (ANSA) – MILANO, 24 OTT – “Premetto che io non ce l’ho certo
    con Letizia Moratti, il tema non era un giudizio sulla persona.   
    Però evidentemente ci hanno provato”. Così il sindaco di Milano,
    Giuseppe Sala, ha parlato dell’indiscrezione emersa ieri sulla
    nomina di Letizia Moratti ad amministratore delegato della
    società Milano-Cortina, poi smentita dalla diretta interessata e
    da Palazzo Chigi.   
    “Ci sono delle regole – ha aggiunto Sala a margine della
    seduta del Consiglio metropolitano – e vanno rispettate, non
    esiste che la politica intervenga così senza coinvolgere i
    diretti interessati che sono gli amministratori locali” (ANSA).   

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    Meloni vede Macron a Roma: “Dare risposte comuni sull'energia”

    A Roma in serata l’incontro tra il premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Dopo l’incontro Macron ha postato su Twitter. “Come europei, come Paesi vicini, come popoli amici, con l’Italia dobbiamo continuare tutto il lavoro iniziato. Riuscire insieme, con dialogo e ambizione, lo dobbiamo ai nostri giovani e ai nostri popoli. Il nostro primo incontro a Roma, Giorgia Meloni, va in questa direzione”.
    Un confronto cordiale e proficuo, di oltre un’ora. Nel corso del colloquio, seppur informale, sono stati discussi tutti i principiali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all’Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori. I presidenti di Italia e Francia hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali, si legge in una nota di Palazzo Chigi.
    Sui diritti umani, “giudicheremo dagli atti del governo Meloni, in modo concreto, e vedremo come reagire tema per tema. Nell’incontro di ieri a Roma fra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, il presidente francese ha ribadito che da parte di Parigi continueranno vigilanza e atteggiamento esigente”, hanno fatto sapere fonti dell’Eliseo.

    È in quanto europei, paesi confinanti, per l’amicizia dei nostri popoli, che con l’Italia dobbiamo proseguire il lavoro intrapreso. Farcela insieme, con dialogo e ambizione, è ciò che dobbiamo ai giovani e ai nostri popoli. Questo incontro, @GiorgiaMeloni, va in questa direzione. pic.twitter.com/VADlM7tj0y
    — Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) October 23, 2022

    Macron aveva partecipato nel pomeriggio ad un evento promosso da Sant’Egidio a La Nuvola dell’Eur. In un altro post su Twitter Macron ha poi ringraziato il premier italiano uscente Mario Draghi.

    Grazie Mario. pic.twitter.com/EQp1vU0NlJ
    — Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) October 23, 2022

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    In corso l'incontro Meloni-Macron

    E’ in corso a Roma l’incontro tra il premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron.
    Macron oggi ha partecipato ad un evento promosso da Sant’Egidio a La Nuvola dell’Eur.

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    Il timing del governo fino alla manovra

    L’insediamento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi rappresenta una ulteriore accelerazione nel timing fino al voto di fiducia in entrambi i rami del Parlamento. Questo un possibile elenco delle scadenze principali, da qui alla fine dell’anno, per il nuovo governo e per il Parlamento.
    Il 24 ottobre si attendono le conferenze dei capigruppo di Camera e Senato che definiranno nel dettaglio i tempi del dibattito parlamentare sulla fiducia.
    Il 25 ottobre si comincerà al mattino alla Camera. Qui Giorgia Meloni farà le sue dichiarazioni programmatiche. Al termine del discorso si sposterà al Senato per consegnare il testo dell’intervento a Montecitorio. La fiducia arriverà il 25 alla Camera e il 26 al Senato.
    26 OTTOBRE. La Commissione Speciale costituita per l’esame dei provvedimenti, prima che vengano istituite le Commissioni permanenti, comincerà a lavorare sul decreto legge Aiuti Ter il cui approdo in Aula è previsto per il 7 novembre.
    DAL 27 OTTOBRE. Delineati con il primo voto di fiducia in entrambe le Camere i perimetri della maggioranza parlamentare, si costituiranno le Commissioni permanenti. Nella settimana che parte il 7 novembre i presidenti di Camera e Senato potrebbero convocarle perchè eleggano i rispettivi presidenti.
    LA MANOVRA. Come primo passo sul fronte dei conti pubblici il governo dovrebbe chiedere al Parlamento l’autorizzazione a utilizzare i 10 miliardi di ‘tesoretto’ sul 2022 per prorogare fino a fine anno quella parte di aiuti sulle bollette in scadenza a novembre (con il varo successivo di un decreto ad hoc che potrebbe diventare emendamento al decreto aiuti ter). Poi ci saranno da integrare la Nadef e il Dpb con il quadro programmatico (il governo Draghi ha indicato solo il tendenziale). A quel punto dovrà essere presentata la legge di Bilancio, che va approvata definitivamente dal Parlamento entro il 31 dicembre.

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    Papa: 'Prego per l'unità e la pace dell'Italia'. Meloni ringrazia

    “Oggi all’inizio di un nuovo governo preghiamo per l’unita e la pace dell’Italia”. Lo ha detto il Papa all’Angelus. 
    “Ringrazio Sua Santità Papa Francesco per il pensiero che ha voluto rivolgere all’Italia in questa giornata così importante per il Governo che ho l’onore di presiedere”, scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.    

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    Occhetto su Facebook annuncia la morte di suo figlio Malcom

     “Mio figlio Malcom è stato stroncato da un infarto a Las Palmas. Lo comunico impietrito e con indicibile dolore ai suoi amici con questa immagine di vita”. Lo scrive su facebook Achille Occhetto, ex segretario del Pds annunciando la scomparsa di suo figlio. Nel post anche una foto che ritrae Malcom.