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    Letta: su tetto contante una scelta dissennata del governo

    “Sconcertato per le prime mosse del governo. Tutto avrei pensato, tranne che la prima misura di politica economica fosse l’innalzamento del tetto del contante. Nella condizione di emergenza che stiamo vivendo, con l’inflazione alle stelle e la recessione alle porte, aumentare questa soglia significa fare una scelta dissennata che peggiorerà la situazione con l’unico effetto di far aumentare il nero e far diminuire le entrate fiscali”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, durante la segreteria del Pd.

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    Parolin: asimmetria imbarazzante tra spesa armi e istruzione

    Investire di più sulla formazione, soprattutto per le donne lì dove ancora non ci sono pari opportunità. Lo ha detto il Segretario di Statp vaticano Pietro Parolin intervenendo ad un convegno della Caritas presso l’Unesco di Parigi.
    Agli Stati il rappresentante vaticano – riferiscono i media vaticani – chiede di avere il “coraggio di investire, invertendo così l’imbarazzante e asimmetrico rapporto tra la spesa pubblica per l’istruzione e i fondi destinati agli armamenti”, e anche il “coraggio di considerare appieno le situazioni complesse e dolorose vissute da milioni di ragazze e donne”. Questo per evitare di fare un “vuoto esercizio di retorica” nel momento in cui non si rifletta compiutamente sulla “centralità primordiale dell’educazione”, intesa come “via principale per affrontare consapevolmente le disuguaglianze strutturali che minano la convivenza civile”, evidenti anche nel divario uomo-donna che ancora persiste in molti Paesi.   

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    Ipotesi stop multe Covid, pressing Lega per cancellarle

    Il governo valuta il congelamento delle multe di 100 euro per gli ultra cinquantenni che, prima del 15 gennaio 2022 non risultino in regola con gli obblighi vaccinali sul Covid, compresi quanti non hanno effettuato la terza dose. Un emendamento del governo, annunciato dal ministro Ciriani, in questo senso potrebbe infatti essere inserito nel decreto aiuti ter in discussione alla Camera. Ma c’è anche chi, come la Lega, chiede di arrivare a cancellare le sanzioni.

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    Mattarella e Meloni ricordano Enrico Mattei, “costruttore” della Repubblica

       “Enrico Mattei moriva sessant’anni fa in un incidente aereo sul quale grava l’ombra di un criminale attentato. Mattei fu un protagonista della costruzione della Repubblica”, afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del sessantesimo anniversario della morte di Enrico Mattei.       “Componente del Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà – dice il Capo dello Stato -sfilò a Milano con gli altri comandanti alla testa del corteo che celebrava, il 6 maggio 1945, la liberazione della città dalle forze nazifasciste. Fu uomo delle istituzioni, eletto Deputato al Parlamento dell’Italia democratica.    Mattei mise a disposizione la sua esperienza di dirigente industriale dando impulso alla ricostruzione con una forza e una capacità di leadership che lo hanno reso una personalità simbolo della ripresa produttiva del Paese nel dopoguerra. La sua visione fece del gruppo, che gli era stato affidato per liquidarlo, uno strumento rilevante di progresso del Paese e di definizione di un nuovo assetto nei rapporti internazionali, superando ogni tentazione neo-coloniale e puntando alla pari dignità tra i diversi attori, promuovendo e sostenendo le istanze di liberazione dei popoli. L’Italia e l’Eni divennero così interpreti di un atteggiamento costruttivo di sostegno al processo di decolonizzazione in atto, come nel caso dell’Algeria, per accordi equi nell’interesse reciproco”.    “L’idea di collaborazione, di cui Enrico Mattei fu portatore sul piano internazionale – conclude Mattarella -, ha recato grandi benefici all’Italia e, al tempo stesso, ha contribuito a consentire ai Paesi produttori di petrolio e gas di sottrarsi alla condizione di minorità in cui si trovavano. La sua azione ha contribuito a porre l’Italia al crocevia dei dialoghi di pace e cooperazione per lo sviluppo. Con coraggio ha proseguito nella sua opera, pur conoscendo bene quali poteri e quali interessi gli erano avversi.Il suo esempio e la sua figura appartengono a pieno titolo alla schiera dei costruttori della Repubblica”. 
    Meloni: Mattei grande italiano che rese l’Italia una potenza  – “Nel sessantesimo anniversario della sua morte l’Italia ricorda oggi Enrico Mattei, tra i protagonisti della ricostruzione post-bellica e della politica industriale nazionale. Un grande italiano che ha contribuito a fare dell’Italia una potenza economica e sul piano internazionale, promuovendo una nuova visione strategica e di sviluppo fondata sul progresso, sulla crescita reciproca e sulla collaborazione tra le Nazioni”. Si legge in una nota del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni.

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    Demopolis:: il 44% degli italiani esprime fiducia in Meloni

    Il 44% degli italiani esprime fiducia in Giorgia Meloni: è il dato che emerge dal sondaggio realizzato dall’Istituto Demopolis, dopo la nascita del nuovo governo. “Il giudizio positivo nella presidente del consiglio – viene spiegato – risulta di 5 punti superiore rispetto al gradimento complessivo, il 39%, espresso dai cittadini sulla compagine di ministri che compongono l’Esecutivo. Il trend storico Demopolis evidenzia una crescita della fiducia in Giorgia Meloni dal 18% del 2014 al 37% del 2021, sino al 44% odierno: 4 punti in più rispetto al dato rilevato a metà settembre”. Riguardo la notorietà dei 24 ministri, “emerge un netto dualismo, in termini di notorietà, nella composizione della squadra di governo: 10 ministri risultano conosciuti da oltre due terzi degli italiani.
    Il podio lo conquistano Matteo Salvini (96%), Daniela Santanchè (85%) ed Antonio Tajani (84%). Molto noti – secondo i dati dell’Istituto Demopolis – risultano anche Elisabetta Casellati (81%), Giancarlo Giorgetti (80%), Guido Crosetto (76%), Anna Maria Bernini (75%), Roberto Calderoli (73%), Nello Musumeci (70%) e Raffaele Fitto (67%). Abbastanza conosciuti, con percentuali comprese tra il 60 e il 40% sono anche Francesco Lollobrigida, Gennaro Sangiuliano, Adolfo Urso e Carlo Nordio.
    Gli altri 10 ministri (Abodi, Calderone, Ciriani, Locatelli, Piantedosi, Pichetto Fratin, Roccella, Schillaci, Valditara, Zangrillo) risultano invece, per il momento, noti a meno di un quinto dei cittadini”. All’indomani della fiducia in Parlamento al nuovo Governo, Demopolis ha analizzato l’opinione degli italiani sul discorso alla Camera di Giorgia Meloni: “L’intervento è giudicato positivamente dal 45%. Una valutazione di segno opposto è espressa dal 34%, mentre oltre un quinto degli intervistati non esprime un’opinione in merito”. Riguardo le attese, “sono tre – spiega il direttore di Demopolis, Pietro Vento – i principali timori espressi oggi dagli italiani: al primo posto, indicato da oltre l’80%, l’aumento (non sostenibile da parte di famiglie e imprese) dei costi delle bollette di gas e dell’energia elettrica. Il 75% evidenzia la crescita dell’inflazione con la conseguente pesante riduzione del potere d’acquisto”. Sei italiani su 10 si dichiarano preoccupati per i possibili rischi di un’escalation nucleare della guerra tra Russia ed Ucraina. Nota informativa: l’analisi è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 25 al 26 ottobre su un campione nazionale di 2.000 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne.

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    Congresso partito Radicale dal 28 al 30 ottobre a Roma

    Si terrà a Roma da venerdì 28 a domenica 30 ottobre a Roma presso l’Hotel Palatino (Via Cavour, 213/M) il Congresso del Partito Radicale. I lavori inizieranno alle ore 15:00 con le relazioni del Segretario Maurizio Turco e della Tesoriera Irene Testa. Nella giornata di sabato 29 alle ore 17, sempre nella sala congressuale, si terrà la quinta manifestazione per la libertà delle donne e del popolo iraniano.
    E’ previsto un panel coordinato dal giornalista Francesco De Leo conduttore di Radio Radicale, Responsabile comunicazione Istituto Affari Internazionali insieme a Samira Abdi, Parisa Nazari, Sepideh shabani (attiviste iraniane) Tatiana Buturline (Giornalista de Il Foglio) Ambasciatore Stefano Pontecorvo (già ambasciatore d’Italia in Pakistan, consigliere diplomatico del ministro della Difesa italiana e ultimo Alto rappresentante civile della Nato in Afghanistan) Lucia Goracci (Corrispondente RAI), Mariano    

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    Meloni,sarà governo degli italiani, inizia la nostra sfida

    “Oggi inizia ufficialmente la nostra sfida per risollevare l’Italia, per ridare speranza e certezze a milioni di cittadini. Questo sarà il Governo di tutti gli italiani: lavoreremo per difendere i diritti di ciascuno e affinché. Insieme restituiremo orgoglio, forza e visione alla nostra nazione”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio sui social.