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    Meloni incontra Weber, il presidente dei Popolari europei

    La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta incontrando il presidente del Partito popolare europeo (la famiglia politica di centrodestra della Camera Strasburgo), Manfred Weber, a Palazzo Chigi. Per questo appuntamento la premier ha chiuso dopo meno di un’ora la sua conferenza stampa all’indomani del Consiglio dei ministri.

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    Il Cdm approva il Dl Aiuti quater, sostegni contro il caro-energia

    Proroga dei crediti di imposta e dello sconto benzina, ma anche bollette a rate per le imprese, premi aziendali esentasse fino a 3mila euro e innalzamento del tetto al contante. Cui si aggiungono lo sblocco delle trivelle e, a sorpresa, la revisione del Superbonus. Il decreto aiuti quater, che sfrutta tutto il tesoretto di 9,1 miliardi certificato dalla Nadef, conferma una serie di misure già in qualche modo annunciate sul fronte del caro-energia, ma anche qualche extra dell’ultimo minuto. Il decreto, il primo provvedimento economico, su proposta del titolare del Tesoro Giancarlo Giorgetti, ottiene il via libera del cdm in serata, al termine di una lunga giornata per la premier Giorgia Meloni dominata dallo scontro con la Francia sui migranti.Il dl proroga innanzitutto, fino alla fine dell’anno, i crediti di imposta per le imprese (con aliquote potenziate al 40% per le imprese energivore e gasivore e al 30% per piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW) e il taglio delle accise della benzina (sarebbe scaduto il 18 novembre, viene spostato al 31 dicembre): due misure che complessivamente assorbono circa 4,4 miliardi. Per aiutare le imprese a fronteggiare il caro-bollette arriva anche la possibilità di chiedere un pagamento a rate: la misura, finanziata attraverso un fondo del Mef che passa da 2 a 5 miliardi, è destinata alle “imprese residenti in Italia” e concede la possibilità di rateizzare (con un massimo di 36 rate mensili) le somme eccedenti l’importo medio contabilizzato nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023; la rateizzazione decade in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive ed è possibile ottenere la garanzia di Sace (a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni). Viene inoltre innalzata da 600 a 3mila euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come ‘fringe benefit’ per pagare le bollette. Arriva anche il già annunciato aumento del tetto al contante, che dal 2023 passa dall’attuale soglia di 2mila euro a 5mila (da gennaio sarebbe stato ridotto a mille euro). Vengono anche stanziati 80 milioni per il 2023 per aiutare i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate: sostegno che arriverà come credito di imposta al 100% della spesa sostenuta e fino a 50 euro per ogni registratore di cassa telematico acquistato. Arrivano anche l’esenzione Imu (la seconda rata, a condizione che i proprietari siano anche i gestori) per gli immobili del settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) e l’esenzione dall’imposta di bollo per la richiesta di contributi, aiuti o sovvenzioni a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi. E se il Gestore dei servizi energetici (Gse) avrà più tempo per acquistare, stoccare e rivendere a prezzi calmierati il gas per contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti (il termine del 31 dicembre slitta al 31 marzo, mentre viene dato tempo fino al 15 aprile per rimborsare lo Stato del prestito per compensare gli acquisti fino a 4 miliardi), sul fronte del gas il governo va avanti anche sul tema trivelle con l’obiettivo di aumentare la produzione: ok all’aumento delle quantità estratte da coltivazioni esistenti in zone di mare e l’autorizzazione di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia. Arriva infine la revisione del Superbonus: la norma non risolve il problema dei crediti incagliati ma abbassa nel 2023 la percentuale dello sconto dal 110% al 90%. Il taglio vale sia per i condomini che per le villette, che sarebbero altrimenti rimaste del tutto escluse dal bonus, ma purché siano abitazione principale e purché il proprietario abbia un reddito inferiore ai 15.000 euro (soglia variabile in base al quoziente familiare). Per chi però ha già iniziato i lavori portandone a termine il 30% entro settembre di quest’anno, il bonus resta super al 110% fino al 31 marzo 2023.

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    Trivelle e superbonus, prime crepe nella maggioranza

     Arriva la norma sulle trivelle e cambia il superbonus, ma si aprono crepe nella maggioranza. Il primo decreto contro il caro-bollette del governo Meloni è stato infatti preceduto da prese di posizione tutt’altro che accomodanti degli alleati di FdI.    Il governatore leghista del Veneto, Luca Zaia, ha chiarito di opporsi a nuove trivellazioni nel Polesine, soluzione che sarebbe possibile con la norma per sbloccare le concessioni e aumentare la produzione di gas naturale. Parole “condivise pienamente” dal ministro Roberto Calderoli. In Forza Italia c’è invece disappunto per l’accelerazione sul décalage degli incentivi ai lavori edilizi per l’efficienza energetica, non più del 110% ma del 90% nel 2023. Le due misure non comparivano nel tweet di Matteo Salvini sul decreto, poco prima del Cdm: “Tetto al contante da mille a 5mila euro, niente tasse su premi e straordinari ai dipendenti, rateizzazione per le bollette delle aziende: altri passi in avanti, in coerenza col programma elettorale. Bene così”. Ma alla fine sono entrate nel dl Aiuti quater approvato dal Consiglio dei ministri.    Nel pieno dello scontro con la Francia sui migranti, con dietro l’angolo una manovra da completare a ritmo serrato, la premier fa i conti con le fibrillazioni del resto del centrodestra. A poche ore dal Cdm, fonti di FI hanno definito “assolutamente sbagliato mettere mano a una misura così delicata e sentita, senza neanche svolgere una riunione di confronto”. E hanno espresso “stupore” per il fatto che nella bozza non sia affrontato lo sblocco dei crediti. “Applicheremo il programma – la replica di fonti di FdI – spendendo bene i soldi, come abbiamo promesso ai cittadini”.    Giorgia Meloni in campagna elettorale aveva promesso una revisione del superbonus, prospettando un limite dell’80%, e ha voluto subito una prima sforbiciata, per dirottare i risparmi alla manovra. Così nasce l’accelerazione della “manutenzione straordinaria”, inizialmente attesa in legge di bilancio. Si prevede anche un’estensione di tre mesi, fino a marzo, dell’applicazione per le villette, che invece sugli interventi avviati da gennaio godranno del bonus con un limite di reddito di riferimento (a 15mila euro) variabile in base a una sorta di quoziente familiare. La novità principale è l’anticipo di un anno della partenza del décalage previsto per una misura simbolo del Conte II, finita per costare 37,8 miliardi più delle stime.    Un cambio in corsa contestato dalle associazioni di categoria, Ance in testa, dalle opposizioni, e anche dal partito di Silvio Berlusconi. “Occorre avviare subito un dialogo in maggioranza – avverte il capogruppo di FI alla Camera, Alessandro Cattaneo -. Gli impegni presi dallo Stato vanno rispettati, i problemi come i crediti fiscali pendenti si devono risolvere, le modifiche per il futuro vanno condivise”.    Con la norma sulle trivelle – su cui era già arrivato un primo via libera nell’ultimo Cdm venerdì – Meloni ha rivendicato la “messa in sicurezza del tessuto produttivo”. Ma la Lega non pare del tutto allineata. “Nel referendum del 2016, io avevo sostenuto il no alle trivelle, come quasi l’86% dei veneti e degli italiani. E oggi, confermare quel no non è soltanto una questione di coerenza”, la posizione di Zaia, “preoccupato” perché “la prima industria del Veneto è il turismo”. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, gli ha dato appuntamento a sabato: “Ci sarà ovviamente la necessità e il tempo per confrontarci anche su questo dossier che riguarda anche le imprese del Veneto, perché tra le imprese energivore che otterrebbero beneficio da un provvedimento di questo tipo ci sono anche delle imprese che conosco bene e che conosce bene anche il governatore Zaia in Veneto”.    

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    Santanché, da reddito cittadinanza problemi per Turismo

    Il reddito di cittadinanza ha “impattato moltissimo sul settore del turismo” che quest’anno si è visto mancare 250 mila addetti con una perdita di fatturato di 6,5 miliardi di euro. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanchè intervistata da Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio, in onda questa sera su Rete 4. “Grazie a Dio il turismo come ci dicono i dati sta andando bene, va ancora sostenuto perché non siamo ancora arrivati al livello pre pandemia. Ma il reddito di cittadinanza ha impattato molto ed è giusto che vada rivisto come sta facendo il governo sostenendo solo chi ne ha davvero bisogno”

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    Dl Aiuti ter: Camera, ok al testo, passa al Senato

    Via libera dell’Aula della Camera al Dl aiuti ter. Il testo passa all’esame del Senato per essere approvato entro il 22 novembre.I voti a favore sono stati 192, 10 i contrari, 85 gli astenuti (Pd e M5S). 
    Il provvedimento contiene le ultime misure stanziate dal Governo Draghi per contrastare il caro energia (con una dotazione di circa 14 miliardi e un bonus per le famiglie da 150 euro), comprese la proroga del taglio delle accise e dell’Iva sui carburanti in vigore fino al 18 novembre. Tra le misure in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti, un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Interventi peraltro destinati a essere implementati dal Dl ‘quater’.
    Il decreto legge ripropone, tra l’altro, alcuni crediti di imposta concessi per contrastare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas sostenuti dalle imprese, attivati per le spese sostenute nel primo e secondo trimestre 2022 ed estesi anche ai costi sostenuti nei mesi di ottobre e novembre 2022. Bonus che risultano peraltro innalzati. Si tratta in particolare del credito d’imposta per le imprese energivore, che viene concesso in misura pari al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022; del credito d’imposta per imprese gasivore, concesso in misura pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici; del credito d’imposta per imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW diverse dalle energivore, che viene attribuito in misura pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022; del credito d’imposta per l’acquisto di gas naturale per imprese non gasivore, pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi diversi dal termoelettrico. Viene inoltre prorogato al 31 marzo 2023 il termine per usufruire delle agevolazioni fiscali relative terzo trimestre. (ANSA).   

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    Mattarella a Rutte: “Le sfide si affrontano insieme, nessuno può farcela da solo”

    “I valori che ci ispirano sono di pace, di benessere, di multilateralismo. Avverto la responsabilità di avere sulle spalle la crescente attività in comune dell’Unione e di rendere sempre più l’Unione una vera casa comune. L’Unione non è una comunità di meri rapporti economici ma una comunità di valori, di stato di diritto, di diritti umani e tutto questo richiede una consapevolezza crescente”.
    Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando dall’Olanda dopo aver incontrato il premier Mark Rutte.
    “Il nostro rapporto bilaterale è di sincera e franca amicizia che si sviluppa nel tempo. Non dimentico che Italia e Olanda sono due Paesi fondatori. E sviluppano questa collaborazione anche nell’Alleanza atlantica”, ha detto mattartella a Rutte. “Facciamo riferimento ai valori comuni e questo richiede grande consapevolezza che le sfide che si affrontano richiedono un impegno comune, nessun Paese le può affrontare da solo. Avvertiamo la responsabilità di rendere sempre più l’Unione una casa comune, perchè l’Unione è una comunità di valori”.

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    Pd: Letta al lavoro per anticipare il congresso

    “Il segretario Enrico Letta è al lavoro per verificare le condizioni politiche e la fattibilità procedurale per anticipare il congresso, cercando un punto di caduta tra la necessità di fare un processo costituente e arrivare a una nuova leadership. Non saranno tempi brevi ma congrui”.
    Lo comunica Monica Nardi, portavoce del segretario Pd, interpellata sull’ipotesi di anticipare i gazebo.   

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    Dalle trivelle al superbonus, la bozza del Dl Aiuti quater

    Al via la riunione del Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno il dl Aiuti quater, con misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica, e un decreto legislativo con disposizioni di adeguamento delle procedure di contrattazione per il personale delle forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare, nonché per l’istituzione delle relative aree negoziali per i dirigenti.
    Dalla proroga fino a fine anno dei crediti di imposta e del taglio alle accise, fino all’aumento del tetto al contante, al superbonus, passando per la norma per l’incremento della produzione di gas naturale e la rateizzazione delle bollette. Sono le misure contenute nella bozza del decreto aiuti Quater, atteso nel pomeriggio dal Consiglio dei ministri, con cui il governo Meloni intende intervenire contro il caro-energia con una cifra complessiva di poco superiore ai 9 miliardi di euro. Nel testo non ancora definitivo, composto di 13 articoli, si prevedono anche modifiche alla disciplina del superbonus.
    Ecco nel dettaglio i provvedimenti:
    SUPERBONUS
    La norma, ancora in via di valutazione, intende abbassare nel 2023 la percentuale dello sconto sulla spesa per i lavori di efficientamento energetico dal 110% al 90%. L’agevolazione sarà confermata anche per gli immobili unifamiliari ma con un un limite di reddito (a 15mila euro) variabile in base ad una sorta di quoziente familiare. In corso di valutazione anche la possibilità di allungare di tre mesi la finestra temporale all’interno della quale si applica il Superbonus 110% per le villette. Il testo modificherebbe infatti il termine, dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023, entro cui spetta la detrazione, a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
    TETTO AL CONTANTE
    Sale invece a 5mila euro la soglia entro cui è possibile pagare in contanti. Secondo la norma attuale, il tetto dal primo gennaio sarebbe stato ridotto da 2mila a mille euro. Si stanziano poi 80 milioni di euro per il 2023, destinati a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate. I contributi sono in credito di imposta pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico (il registratore di cassa connesso a internet) acquistato.
    BOLLETTE
    Arriva poi la possibilità per le aziende di chiedere la rateizzazione delle bollette di luce e gas. La misura è destinata alle “imprese residenti in Italia” e concede la possibilità di rateizzare gli importi “eccedenti l’importo medio contabilizzato” nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal “primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023” e fatturati entro il “31 dicembre 2023”. La rateizzazione decade in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive. E’ prevista la possibilità di ottenere la garanzia di Sace.
    TRIVELLE
    Nella bozza ci sono anche misure per l’incremento della produzione di gas naturale con “il rilascio di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia”, in deroga al decreto legislativo del 2006,. Si prevede inoltre che, “in deroga” al divieto alle trivellazioni, previsto dalle norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale, “è consentita la coltivazione delle concessioni” di coltivazione di idrocarburi “poste nel tratto di mare compreso tra il 45esimo parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po” ad una distanza dalla costa superiore a 9 miglia.
    PREMI AZIENDALI ESENTASSE FINO A 3 MILA EURO
    Sale da 600 a 3 mila euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come ‘fringe benefit’ per pagare le bollette. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno dunque a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3 mila euro.