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    Meloni: 'Le onorevoli che allattano in Aula, segno di attenzione'

     “È una buona notizia la decisione della Giunta per il Regolamento della Camera di consentire alle mamme deputate di portare i loro bimbi nell’aula di Montecitorio per poterli allattare. È un segnale importante di attenzione nei confronti della maternità, dell’infanzia e della famiglia e un passo avanti sulla strada della conciliazione vita-lavoro”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.     

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    Birmania: liberati 700 prigionieri, di cui 4 stranieri

    (ANSA-AFP) – ROMA, 17 NOV – La giunta militare birmana ha
    annunciato di aver liberato 700 prigionieri, tra cui un’ex
    diplomatica britannica, un giornalista giapponese e un
    consigliere australiano dell’estromesso governo di Aung San Suu
    Kyi. Rilasciato anche un quarto straniero di cui però non si
    conoscono le generalità. L’ex ambasciatrice britannica Vicky
    Bowman, il consigliere economico australiano Sean Turnell e il
    reporter giapponese Toru Kubota “saranno rilasciati in occasione
    della festa nazionale”, ha detto una fonte ufficiale all’Afp.   
    (ANSA-AFP).   

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    No al termovalorizzatore a Roma Esposto M5S alla Corte Conti

    “Ieri via Pec abbiamo depositato l’esposto alla Corte dei Conti contro l’inceneritore voluto da Gualtieri e dalla maggioranza che lo sostiene: è ora di porre un freno deciso a questa decisione scellerata che rischia seriamente di danneggiare un territorio, la salute dei cittadini capitolini e di minare il futuro delle giovani generazioni. Non deroghiamo e non derogheremo in alcun modo ai nostri princìpi, ma lotteremo fino in fondo a difesa di Roma e della salute dei nostri concittadini”. Così, in una nota congiunta, i gruppi capitolini M5S Roma, Lista Civica Raggi e la consigliera della Civica Raggi in IX Municipio Carla Canale. 

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    Salvini: entro due anni l'avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto

    L’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto entro due anni con il coinvolgimento dell’Ue. Lo assicura Matteo Salvini che, da ministro delle Infrastrutture, torna sul tema del collegamento tra la Calabria e la Sicilia indicando “un arco temporale” per l’inizio dell’opera. Luedì, assicura il leader della Lega, il provvedimento sarà inserito nella Manovra in Consiglio dei Ministri.
    Salvini: lunedì nella Manovra ci sarà anche Ponte sullo Stretto”Nella manovra di bilancio che portiamo in cdm lunedì un altro ponte di cui si parla da 54 anni sarà un esempio del genio italiano perché, se sarà come sarà, sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. L’Italia tornerà un punto di attrazione”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando del Ponte sullo Stretto a margine della cerimonia di riapertura al traffico del ponte monumentale di Ariccia. 
    Salvini: avvio in 2 anni,Ue faccia sua parte”Lunedì in cdm verrà riattivata la società stretto di Messina. Conto che in questa legislatura partano i lavori però serve anche l’Alta velocità. Nessuno può promettere un ponte in 5 anni con una campata unica di 3,3 chilometri con costi notevoli. Sarò il 5 dicembre a Bruxelles per chiedere che l’Europa faccia la sua parte, partecipi al finanziamento di un progetto che è europeo, quella non è la Messina-Reggio Calabria ma la Palermo-Berlino”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Incalzato sui tempi, ha aggiunto: “Sicuramente” l’obiettivo è “partire con i lavori nell’arco di due anni, diamo un arco temporale”.

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    Cop27: Macron sostiene idea Lula, conferenza 2025 in Amazzonia

       Il presidente francese, Emmanuel Macron, appoggia “con convinzione” la proposta del presidente eletto brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, di organizzare la conferenza dell’Onu sul clima nel 2025 in Amazzonia. “Mi piacerebbe molto organizzare una Cop in Amazzonia, quindi appoggio pienamente l’iniziativa del presidente Lula”, ha detto da Bangkok dove sta partecipando al forum della cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec). 
       Ieri, Lula aveva annunciato alla Cop27 di Sharm el Sheik che il suo Paese è candidato a ospitare la Cop30 nel 2025 in Amazzonia.”Siamo venuti alla Cop27 per parlare con il segretario generale delle Nazioni Unite e chiedergli che il summit del 2025 si svolga in Brasile e in particolare in Amazzonia, nello Stato di Amazonas o nello Stato di Parà”, ha detto.
       “Mi sembra molto importante che sia fatto in Amazzonia, che le persone che difendono il clima conoscano l’Amazzonia”, haaggiunto nel suo primo discorso alla conferenza Onu’evento in Egitto, durante un evento con i governatori degli Stati amazzonici. (ANSA).   

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    Manovra, Giorgetti: 'Dobbiamo fare presto, lunedì in Cdm'

     “L’impegno che ci siamo presi è di convocare un consiglio dei ministri lunedì” per approvare la manovra. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti interpellato a margine del G20. “Dobbiamo fare presto”, ha aggiunto. 
    “Bisogna razionalizzare il credito d’imposta. Serve un alert sul fatto che la cessione dei crediti non è scontata. Salvo il pregresso, lo Stato non può continuare a garantire il ritmo del credito d’imposta attuale. Bisogna capire se da parte del sistema bancario arrivi una opportuna proposta” ha aggiunto Giorgetti.

    Agenzia ANSA

    “Noi ci aspettiamo che vengano mantenuti gli impegni sull’attenzione importante sulla finanza pubblica e sull’energia ma principalmente un intervento forte sul cuneo fiscale”. (ANSA)

       

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    G20, Meloni: 'Mia figlia a Bali? Ho il diritto di fare la madre come ritengo'

    “Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre”. Chiuso il G20 a Bali, Giorgia Meloni interviene con un post dai toni polemici nel dibattito sui giornali e sui social in merito alla presenza di sua figlia Ginevra di 6 anni al summit in Indonesia. La presenza della piccola (che aveva fatto il suo debutto il giorno del giuramento del governo al Quirinale) è stata argomento di discussione in questi giorni tanto che la premier, terminati gli incontri ufficiali, ha deciso di dire la sua: “Mentre torno a casa dalla due giorni di lavoro incessante per rappresentare al meglio l’Italia al G20 di Bali, mi imbatto in un incredibile dibattito sul fatto che sia stato giusto o meno portare mia figlia con me mentre andavo via per quattro giorni – scrive sulla sua pagina Facebook – La domanda che ho da fare agli animatori di questa appassionante discussione è: quindi ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? Perché vi do una notizia: non lo è”. Parole che sembrano suonare come una risposta a distanza ad un commento apparso ieri sul quotidiano la Stampa firmato da Assia Neumann Dayan dal titolo “Se mamma Giorgia va a Bali con Ginevra”. In un passaggio del pezzo la Neumann scrive: “Le operaie non si portano le figlie in fabbrica, chissà come mai (…) sono piuttosto certa che Meloni non avrebbe problemi a colloquiare con la Cina mentre aiuta Ginevra a fare le sottrazioni (…) certo io se fossi in lei mi farei questi tre giorni a Bali tra adulti, figlia mia scusami ma mamma sta salvando l’Italia, se hai bisogno chiedi a papà, torno presto, lavati i denti”. La presenza di Ginevra a Bali è l’argomento anche di un commento di Claudia De Lillo sulle colonne di Repubblica dal titolo “la premier madre”. “Perchè – scrive De Lillo – in questi quattro giorni che richiedono ogni energia mentale, fisica ed emotiva di un capo di Stato, Giorgia Meloni ha scelto di prende su di sè il carico – gratificante, inevitabile, pesantissimo – di una figlia al seguito? Non per passare del tempo di qualità che difficilmente è contemplato dal protocollo.(…) E allora perchè? Probabilmente (…) lei ritiene che la vicinanza alla figlia sia prioritaria anche quando lo Sato chiede 48 ore di coinvolgimento e attenzione assoluti”. Sul tema interviene anche Mara Carfagna che in un tweet ricorda la sua esperienza: “Anche io ho portato mia figlia a congressi e appuntamenti politici. Nessuno giudichi le scelte delle madri”.   

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    Migranti, l'Ue apre. Johansson: 'Pronti ad aiutare l'Italia'. Piantedosi: 'I flussi vanno governati'

    Nell’Aula della Camera l’informativa urgente del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sulla situazione dei migranti.
    In Aula al Senato l’informativa del Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, sulla gestione dei flussi migratori.
    “La priorità assoluta è la tutela della dignità delle persone. Questa è la lente attraverso cui mettere a fuoco le decisioni dell’Esecutivo a cui spetta il compito di governare i flussi migratori”, ha detto il ministro.
    Sull’immigrazione “agiamo con umanità e fermezza: non abbiamo nessuna intenzione di venire meno ai doveri dell’accoglienza, ma in Italia non si entra illegalmente, la selezione non la fanno i trafficanti di esseri umani. Vogliamo governare i flussi anzichè subirli”.
    Ci sono 100mila migranti nel sistema di accoglienza e le prefetture segnalano una saturazione dei posti disponibilità e criticità, ha detto Piantedosi nell’informativa al Senato.
    Nel 2022 si registrano 69mila richieste di asilo, il 56% in più rispetto allo scorso anno. Ed il 57% di quelle esaminate si sono concluse con i diniego; significa che la maggioranza dei migranti che arrivano in Italia è spinta da motivazioni economiche e non ha titolo di restare qui: così il ministro Piantedosi.
    “La presenza di navi ong continua a rappresentare un fattore di attrazione, un ‘pull factor'” per i flussi di migranti e sono importanti anche per “le organizzazioni criminali che basano il loro modus operandi sulla presenza di assetti ong nell’area”.
    La forma volontaristica del meccanismo di redistribuzione dei migranti “non riesce a decollare, serve una nuova politica europea realmente basata sul principio di solidarietà”, ha aggiunto Piantedosi. 
    “Siamo per attivare corridoi umanitari per le persone vulnerabili, da usare come leva anche per i Paesi di origine e transito dei flussi – ha spiegato Piantedosi -. Dobbiamo creare percorsi legali di ingresso per i Paesi che collaborano alla prevenzione delle partenze illegali ed ai rimpatri, con un meccanismo premiale a favore dei Paesi più impegnati nel contrasto all’immigrazione illegale”. 
    “L’individuazione del ‘place of safety’ avrebbe dovuto esser fatta dallo Stato competente dell’area Sar Malta in cui le navi sono intervenute, Libia e Malta, e poi dallo Stato di bandiera. La richiesta del ‘pos’ deve arrivare dallo Stato di bandiera delle navi non dalle ong. Queste navi agiscono in modo autonomo compromettendo anche la capacità di fare operazioni di salvataggio. E’ quindi legittimo considerare il transito di queste imbarcazioni non inoffensivo”. 
    “C’è chi, anche da posizioni oggi critiche nei confronti dell’azione del Governo, ha sostenuto in passato la necessità di una razionale regolamentazione degli ingressi per favorire l’occupazione nei settori lavorativi trascurati dagli italiani; e chi sosteneva che aprire i porti fosse da irresponsabili, che rischiava di indurre a partire migliaia di persone difficilmente integrabili e che non saremmo stati in grado di accogliere, affermazione che proveniva anche da chi ha definito in questi giorni la nostra posizione un disastro e una sceneggiata”. “Comprendo – aggiunge Piantedosi – che per qualcuno cambiare opinione possa essere anche sempre possibile, ma osservo che temi così delicati vanno affrontati con maggiore ispirazione alla coesione tra le istituzioni”.
    “Nel periodo che va dall’1 gennaio 2021 al 9 novembre 2022 le ong, nell’ambito di 91 eventi di sbarco, hanno portato sulle coste italiane 21.046 migranti, di cui 9.956 nel 2021 e 11.090 nel 2022”. Così il ministro dell’Interno aggiungendo che “secondo i dati Frontex, sul totale degli ingressi irregolari nel territorio dell’Unione nel 2022, gli attraversamenti lungo il canale di Sicilia rappresentano la rotta principale degli ingressi illegali diretti in Europa via mare. Tali ingressi sono incomparabili ai flussi via terra per oneri, modalità tecnico-operative e complessità di scenari di intervento”. Il ministro ha quindi ricordato che gli oltre 90.000 ingressi di migranti del 2022, mostrano un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021, “incidendo pesantemente sul sistema di accoglienza nazionale già provato dagli arrivi dall’Ucraina, oltre 172.000 persone accolte in Italia”.

    Agenzia ANSA

    Quella migratoria”non è più solo di un’emergenza”, affermano i vescovi italiani, nel messaggio in occasione della 45/a Giornata Nazionale per la Vita. Tra i temi menzionati anchre aborto e fine vita e femminicidi 

    Sui migranti “abbiamo posto un problema generale. Non è un problema che l’Italia ha con la Francia, noi poniamo un problema politico, di legalità”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa col ministro degli Esteri greco Nikos Dendias. Il regolamento di Dublino “sembra affaticato” e adesso rischia di essere superato, ma non si può prescindere da una solidarietà europea”. E “mi sembra che questo grido partito dai paesi frontalieri del sud cominci ad essere accolto, c’è disponibilità. I problemi non si risolvono in una riunione, ma ho trovato, a partire da Grecia, Malta e Slovenia, solidarietà”.
    Sugli arrivi sui migranti in Italia “siamo pronti a dare sostegno e ad aiutare in questa situazione. E avrò anche l’opportunità di incontrare il nuovo ministro italiano domani in Germania e questa è forse una cosa di cui discuterò”, ha detto la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, incontrando la stampa dopo la riunione del Collegio dei commissari. Domani in Germania il ministro Matteo Piantedosi è atteso alla riunione del G7 dell’Interno.