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    Frana Casamicciola: disposto lo stato di emergenza, stanziati 2 milioni

    “Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile, ha dichiarato lo stato di emergenza al quale farà seguito l’ordinanza del capo della Protezione civile, e ha disposto un primo stanziamento di 2 milioni di euro”. Ad annunciarlo, il ministro per il Sud, Nello Musumeci che ha la delega alla Protezione al termine del Consiglio dei ministri su Ischia.La premier Giorgia Meloni ha espresso l’intenzione di andare a Ischia prima possibile. E’ quanto riferito dal ministro per il Sud. Ai cronisti che gli chiedevano dei tempi di una visita, Musumeci ha aggiunto: “Andarci adesso sarebbe solo una passerella”.”Credo sia importante che per il governo l’emergenza deve finalmente essere superata, parlo delle calamità da dissesto idrogeologico. In questo senso si è dato incarico al ministero per la Protezione civile di dar vita a un gruppo di lavoro che coinvolga i rappresentanti dei dicasteri interessati alla pianificazione e gestione dei fondi, che non sono pochi credetemi, per mitigare il rischio da frane, alluvioni e legate al dissesto idrogeologico”, ha detto Musumeci.”Siamo assolutamente disponibili come Anci a metterci al tavolo con tutte le istituzioni nazionali per dare in concreto il nostro contributo come sindaci. Ma diciamo anche da tempo però che i comuni sono in molta sofferenza per rispettare tutti gli adempimenti strategici delle normativa, questo lo dico in termini di risorse e di addetti”. Lo dice all’ANSA il delegato alla Protezione civile dell’Anci Paolo Masetti relativamente al piano varato dal governo dopo la tragedia di Ischia contro i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico.

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    Pd: Nardella, ci 'candidiamo' a portare nuove idee 

    “Qui c’è una platea molto trasversale che ha voglia di partecipare. Oggi ci confrontiamo sui contenuti, poi ognuno farà le sue scelte. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, replicando a chi gli chiedeva di una sua possibile candidatura al congresso del Pd mentre arrivava all’iniziativa ‘Idea Pd’ a Roma. “Noi – ha detto poi dal palco aprendo la convention – oggi ci ‘candidiamo’: ci candidiamo a portare idee e a costruire con pazienza e sacrificio una nuova comunità democratica della quale c’è tanto bisogno”.
    “Non sono la terza via ma da subito ho lavorato per unire le diverse anime del Pd, per un partito che fosse polifonico. Mi batterò, da solo o con chiunque ci vorrà stare, affinché il tema del pluralismo sia salvaguardato”, ha detto Nardella replicando a chi gli chiedeva se si sentisse la ‘terza via’ tra le candidature Bonaccini e Schlein.
    “Non dobbiamo avere paura di leadership forti, dobbiamo temere le leadership solitarie”. Inoltre in un altro passaggio sul congresso Nardella ha sollecitato: “Distinguiamoci sulle idee ma non sulle appartenenze, da dove vieni? chi porti? Chi sostieni? Perchè una grande comunità ha bisogno di un vissuto, di sentirsi parte di un grande progetto”.

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    La Manovra sarà lunedì alla Camera. Spunta un nuovo balzello sulle assicurazioni

    La manovra arriverà alle Camere lunedì ed è probabilmente solo allora che le misure, grandi e piccole, acquisteranno la loro completezza, nei dettagli normativi ma anche negli importi, con costi e coperture.
    Le nuove bozze risultano infatti arricchite di alcune novità ma, proprio alla voce risorse, risultano ancora carenti. Il Mef avverte che le versioni in circolazione potrebbero non corrispondere alla realtà, ribadisce che i contenuti sono quelli già approvati nel Cdm di lunedì scorso e rinvia ogni valutazione al testo definitivo che arriverà in Parlamento per l’esame lampo a questo punto di poco più di un mese. Intanto però l’ultima versione della manovra è lievitata a 155 articoli.
    E’ stata aggiunta l’esenzione Imu per le case occupate, così come un pacchetto ambientale con per esempio la proroga delle agevolazioni degli acquisti di materiali riciclati. Nel capitolo infrastrutture compare, come annunciato da Matteo Salvini, la rapida ricostituzione della Società Stretto di Messina, a cui è associato lo stop ai contenziosi pregressi legati alla mancata realizzazione del Ponte e la possibilità di un aumento di capitale di Anas e Rfi. Una netta accelerazione arriva anche per la Tav, con la scadenza del 31 marzo per ottenere l’autorizzazione del Cipess al terzo lotto, mentre tra le misure a favore dei territori colpiti dai terremoti degli ultimi anni compare anche la proroga delle agevolazioni previste per Ischia, proprio oggi martoriata dalla frana di Casamicciola.

    Agenzia ANSA

    Nell’ultima bozza della manovra prevista la riattivazione della società Ponte Stretto Spa e la possibilità di Rfi e Anas di aumento di capitale fino a 50 milioni complessivi per la partecipazione alla società. (ANSA)

    Nero su bianco appaiono poi le norme per la famiglia, finora solo annunciate, a partire dal potenziamento dell’assegno unico per i figli a carico. Il sostegno sarà aumentato del 50% nel primo anno di vita del bambino. La stessa maggiorazione sarà destinata anche alle famiglie numerose con tre o più figli: in questo caso il 50% arriverà per i figli da 1 a 3 anni ma solo ai nuclei il cui Isee non supera i 40.000 euro l’anno. Dettaglio aggiuntivo questo rispetto alle informazioni circolate finora. Il Fondo di garanzia per le Pmi verrà probabilmente prorogato anche nel 2023 con le stesse funzioni (la norma compare con la dicitura ‘in valutazione’), ma lo stanziamento previsto scende a 800 milioni, rispetto al miliardo di cui si era parlato
    finora. Quello che però veramente ancora manca nei vari capitoli sono le coperture. La lettura delle tabelle del Documento programmatico di bilancio non ha permesso di ricavare un quadro chiaro delle risorse a disposizione, aggiuntive rispetto a quelle in deficit. E anche quest’ultima bozza non definisce quali saranno le fonti di finanziamento a cui il governo attingerà. Ci saranno sicuramente risparmi di spesa, come quelli sul Reddito, ma la norma sugli extraprofitti, che dovrebbero salire al 35% cambiando la base imponibile dal fatturato agli utili, rimane ancora vuota. Allo stesso tempo quella sul contributo di solidarietà temporaneo, indicato da indiscrezioni al 33%, non viene più riportata
    Nuovo balzello sulle assicurazioniCome forma di copertura della manovra spunta nell’ultima bozza un nuovo balzello sulle assicurazioni. L’imposta sulle riserve matematiche dei rami vita introdotta nel 2002, inizialmente allo 0,20% e modificata negli anni per arrivare fino allo 0,45% attuale, salirà allo 0,50%. Si tratta di un’anticipazione, effettuata dalle imprese, del prelievo sui rendimenti delle polizze che alla fine del contratto ricade sugli assicurati. Nonostante la caratteristica di anticipo di imposta, gli importi pagati dal 2002 non sono mai stati del tutto recuperati e la somma non rientrata nelle casse delle compagnie ammonta ad oggi a circa 10 mld.
    L’aumento interviene modificando l’aliquota ormai ferma allo 0,45% da 10 anni, andando in controtendenza rispetto agli interventi normativi che, dopo il 2002, avevano parzialmente corretto il tiro evitando un peso eccessivo sulle compagnie di assicurazione. A spanne, l’incasso derivante dal rialzo allo 0,50% potrebbe valere qualche centinaio di milioni. Sempre come forma di copertura, in un altro articolo della bozza è infatti prevista per le polizze vita ramo I e V la possibilità di affrancare, con una sostitutiva ad hoc al 14% la cui provvista è fornita dall’assicurato, il rendimento latente maturato sino al 2022. Una misura che, secondo primi calcoli, potrebbe garantire un gettito anche in questo caso di qualche centinaio di milioni di euro.

    La proposta del ministero del Lavoro al vaglio di via XXSettembre per le coperture. Opposizioni divise in piazza, guerra di mozioni alle Camere 

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    Si accelera sul Ponte dello Stretto, stop ai contenziosi

    Si accelera sul Ponte sullo Stretto nell’ultima bozza della manovra con la prevista riattivazione della società Ponte Stretto Spa e la possibilità di Rfi e Anas di aumento di capitale fino a 50 milioni complessivi per la partecipazione alla società. Sospesi, tra l’atro, i contenziosi in corso.
    Dall’entrata in vigore della legge, infatti, “sono sospesi i giudizi civili pendenti con il contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera. Entro 30 giorni la Società Stretto di Messina sottoscrive l’integrale rinuncia al contenzioso “a completa tacitazione di ogni diritto e pretesa”.  
    “Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge – prevede l’articolo sul Ponte – la Società è autorizzata a sottoscrivere con le amministrazioni interessate, il contraente generale, gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera e tutte le parti in causa nei giudizi pendenti atti transattivi di reciproca integrale rinuncia alle azioni e agli atti dei medesimi giudizi, a definitiva e completa tacitazione di ogni diritto e pretesa, nonché alle ulteriori reciproche pretese in futuro azionabili in relazione ai contratti sottoscritti.
    Alla scadenza dei tre mesi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri “sono approvati gli atti transattivi, indipendentemente dall’esito della procedura transattiva, è revocato lo stato di liquidazione della Società con conseguente estinzione dei giudizi eventualmente pendenti. Il Commissario liquidatore resta in carica in qualità di Commissario straordinario del Governo per la gestione ordinaria della Società. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto è convocata l’assemblea dei soci per procedere alla nomina degli organi sociali. Dalla nomina degli organi sociali decade il Commissario straordinario.
    Al fine di sostenere i programmi di sviluppo e il rafforzamento patrimoniale della società, Rete Ferroviaria Italiana S.p.a e Società ANAS S.p.a. sono autorizzate, proporzionalmente alla quota di partecipazione, a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, sino all’importo complessivamente non superiore a 50.000.000 euro”.

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    Bombe russe sull'Ucraina, ieri due civili uccisi

    (ANSA) – ROMA, 26 NOV – Due civili sono morti e altri 15 sono
    rimasti feriti nei bombardamenti russi di ieri in Ucraina: lo ha
    reso noto su Telegram il vice capo dell’Ufficio del presidente,
    Kyrylo Tymoshenko, come riporta Ukrinform.   
    In particolare, quattro civili sono rimasti feriti nella
    regione di Donetsk e uno nella regione di Kharkiv. Nella regione
    di Kherson, due persone sono state uccise e altre 10 sono
    rimaste ferite. Ieri le forze russe hanno lanciato attacchi
    contro sette regioni ucraine. (ANSA).   

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    Opposizioni divise in piazza, guerra mozioni alle Camere

    E’ “competition” aperta tra Pd, M5s e Terzo Polo, nelle piazze e in Parlamento a suon di mozioni. In gioco la “primazia” nell’opposizione, perseguita da un lato nel modo di contrastare la legge di Bilancio del governo Meloni, e dall’altro nel riuscire a imporre i propri temi nell’agenda parlamentare con tre mozioni che saranno votate tra martedì e mercoledì prossimi alla Camera.    Per quanto riguarda la manovra mentre Pd e M5s hanno annunciato di volerla contrastare in piazza, il Terzo Polo ha spiazzato gli altri due partiti tendendo la mano all’esecutivo.    La sfida è riuscire a ottenere qualche misura migliorativa, così da dimostrare che è più efficace dialogare che “urlare in piazza” secondo le parole di Carlo Calenda. Strategia a cui non credono Pd e M5s che hanno entrambi annunciato di voler scendere in piazza. Il segretario Dem Enrico Letta ha già convocato giovedì una manifestazione il 17 dicembre. Un modo per mostrare la propria forza, perché per organizzare una piazza con decine di migliaia di persone, occorre una capacità organizzativa e attrattiva. “M5s ha la stessa forza?”, sembra essere il sottotesto dell’annuncio di Letta: una chiara sfida che va oltre il responso degli attuali sondaggi. La capogruppo pentastellata in Senato, Barbara Floridia, ha in giornata confermato di voler “fare muro” contro la legge di Bilancio, e rispondendo ad una domanda precisa dei giornalisti, ha aperto la porta ad una manifestazione unica, il 17 dicembre, purché “senza bandiere”.    Voce dal sen fuggita, perché successivamente dal Movimento hanno molto frenato su questa ipotesi. Il Pd, comunque vada, ha una rotta già tracciata: “Non inseguiamo i 5 stelle – spiegano fonti del Nazareno -, abbiamo un calendario fissato da giorni. E’ ridicolo questo racconto di corsa col sacco di chi arriva prima alla piazza”.    L’uovo di colombo potrebbe offrilo a Conte il segretario della Cgil Maurizio Landini. Questi ha a sua volta annunciato “forme creative di mobilitazione” contro la manovra, anche se non necessariamente uno sciopero generale, “dato che i tempi sono molto stretti”. Landini annuncerà le decisioni dopo un incontro con i segretari di Cisl e Uil, esito atteso anche da M5s che è possibile che aderisca a queste iniziative più che accodarsi al Pd.    La “competition” ci sarà anche alla Camera martedì e mercoledì, quando verranno discusse tre mozioni di M5s, del Pd e del Terzo Polo su tre argomenti diversi, ma destinati ad essere “pietre di inciampo” l’una per l’altro. La mozione di Giuseppe Conte sull’Ucraina non chiede uno stop all’invio di armi a Kjiv, bensì impegna il governo “a voler illustrare preventivamente alle Aule l’indirizzo politico da assumere in occasione di consessi di carattere internazionale riguardanti il conflitto Russia-Ucraina, compreso quello concernente l’eventuale invio di forniture militari”; in più chiede all’esecutivo di essere “protagonista” in “una nuova fase di sforzi diplomatici”.    Impegni che persino il governo potrebbe accettare e che anche i Dem avrebbero difficoltà a non condividere. Il successo di Conte consisterebbe nel far votare un proprio documento ai Dem, che infatti stanno predisponendo una propria mozione, che però deve mettere d’accordo anche l’intero gruppo del Pd.    La mozione Dem a prima firma di Andrea Orlando e della capogruppo Debora Serracchiani sul salario minimo, riprende i criteri che lo stesso Orlando, da ministro, aveva seguito per varare il provvedimento, saltato per la caduta del governo Draghi ad opera proprio di M5s e centrodestra. Quindi retribuzione minima legale commisurata al salario medio dei contratti collettivi nazionali sottoscritti dai sindacati nazionali, e comunque non inferiore ai 9,50 euro lordi l’ora. Ma il salario minimo è anche un cavallo di battaglia di M5s, che avrebbe difficoltà a non appoggiare la mozione Pd. Il partito di Conte sicuramente darà un voto negativo, invece, alla mozione del Terzo Polo di Matteo Richetti, che chiede di utilizzare i soldi europei del Mes sanitario: fumo negli occhi per i pentastellati, mentre il Pd potrebbe dare il suo sì.   

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    Femminicidio Fano: La Russa porta rose davanti casa Anastasiia

    (ANSA) – FANO, 25 NOV – Il presidente del Senato Ignazio La
    Russa ha deposto un mazzo di rose rosse davanti alla casa di
    Anastasiia Alashrj, la 23enne profuga ucraina uccisa il 13
    novembre dall’ex marito, in viale Trieste a Fano. Al suo fianco
    c’erano il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli,
    il deputato della Lega Mirco Carloni, al quale è stato
    temporaneamente affidato il bimbo di 2 anni della ragazza, i
    colleghi di Anastasiia al ristorante Osteria della Peppa, della
    famiglia di Carloni, dove la ragazza a lavorava come cameriera
    dallo scorso maggio. Secondo quanto emerso dalle indagini,
    Anastasiia era tornata a casa per prendere i suoi effetti
    personali: lì sarebbe scoppiata una lite con l’ex marito che
    l’ha uccisa con tre coltellate e poi è fuggito in treno, ma è
    stato rintracciato alla stazione ferroviaria di Bologna. (ANSA).   

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    “Vuole la mia morte”, così Becciu in chat parlava del Papa

    “Vuole la mia morte”, “non pensavo arrivasse a questo punto”: così il cardinale Giovanni Angelo Becciu, imputato in Vaticano in un processo per la compravendita di un palazzo al centro di Londra e più complessivamente per la gestione di alcuni fondi della Santa Sede, parla di Papa Francesco in una chat con amici e famigliari. L’esistenza e i contenuti delle chat sono stati resi noti nel corso dell’udienza di mercoledì da parte del Promotore di Giustizia vaticano e sono il frutto di una indagine svolta dalla Guardia di finanza di Oristano, su rogatoria del Vaticano.    È quanto scrivono Repubblica e Corriere della Sera nelle loro edizioni online.    “Non pensavo arrivasse a questo punto: vuole la mia morte”, scrive Becciu in un messaggio alla parente Giovanna Pani il 22 luglio dello scorso anno, due giorni prima che, con l’aiuto della figlia di questa e nipote di Becciu, Maria Luisa Zambrano, registrasse un telefonata con Papa Francesco, la novità emersa nel corso dell’udienza di ieri in Vaticano. Nella chat la donna lo invita ad avere coraggio, “vedrai che la verità trionferà”. E lui: “Per ora sono loro a trionfare e trafiggerci!”, “Ma la vittoria sarà degli onesti”. Pani, di nuovo, scrive a Becciu: “E’ cattivo, vuole la tua fine”, riferendosi a “su Mannu”, che in sardo significa “il maggiore” e dunque riferibile al Papa. Il cardinale risponde: “Non vuole fare brutta figura per la condanna iniziale che mi ha dato”. E ancora: “Mai avrei immaginato (che) non un Papa ma (che) un uomo arrivasse a tanto”. Pani allora gli risponde: “E’ un grande vigliacco, ma tu combatti e fai risplendere la verità, è dura lo so, coraggio vinceremo in pieno”, “c’è del marcio in Vaticano”.