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    Tajani, nuovo governo vuole fare di più per il Mediterraneo

    (ANSA) – ROMA, 03 DIC – “Dalla stabilità del Mediterraneo
    dipendono tante cose: la pace, il contrasto alla migrazione
    illegale, la lotta al terrorismo. L’Italia vuole fare di più con
    questo nuovo governo”: lo ha detto ai Med Dialogues il ministro
    degli Esteri Antonio Tajani. (ANSA).   

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    Bossi, siamo qui per rinnovare Lega, non per distruggerla

    “Siamo qui per rinnovare la Lega, non per distruggerla perchè altrimenti faremmo solo un piacere al centralismo romano. Ma tanta gente, nostri militanti, mi sta chiedendo da tempo ‘Bossi, fai qualcosa!’. E noi non potevamo stare fermi”. Lo ha dichiarato questa mattina Umberto Bossi, intervenendo al castello di Giovenzano (Pavia) al primo incontro pubblico del Comitato Nord che lui stesso ha fondato dopo il deludente risultato della Lega alle elezioni politiche del 25 settembre. 
    “La Lega non può esistere senza un’identità chiara e forte. Abbiamo dato vita al ‘Comitato Nord’ per rinnovare la Lega” ribadito Bossi  spèiegando che “Temevamo che tanta gente se ne sarebbe andata dalla Lega, non possiamo accettarlo senza fare niente”.
    Di fronte a un migliaio di persone (non tutte sono riuscite a trovare posto in sala), con militanti arrivati anche da Bergamo, Brescia, Sondrio e da Piemonte, Liguria e Veneto, Umberto Bossi è stato accolto stamani da cori di entusiasmo, al grido di “libertà” e “Padania libera” tra uno sventolio di fazzoletti verdi, al primo incontro pubblico del ‘suo’ Comitato Nord al castello di Giovenzano (Pavia). Il senatur ha parlato da seduto ed è apparso ancora un po’ affaticato, dopo il recente ricovero in ospedale. “Noi abbiamo solo la volontà di rinnovare e fare del bene alla Lega – ha detto -, non vogliamo mettere al muro nessuno”.
    E’ iniziato al castello di Giovenzano (Pavia) il primo incontro pubblico del ‘Comitato Nord’, l’organismo voluto da Umberto Bossi dopo il deludente risultato della Lega alle elezioni politiche del 25 settembre scorso. La sala è piena di militanti, con fazzoletti, magliette e bandiere verdi, in attesa dell’arrivo del senatur. Paolo Grimoldi e l’eurodeputato Angelo Ciocca, i due coordinatori del Comitato scelti da Bossi, hanno sottolineato in apertura le ragioni di questa scelta. “A 81 anni è ancora Bossi a regalarci emozioni – ha sottolineato Ciocca -. La Lega è sempre stata il ‘sindacato del Nord’ e deve tornare ad occuparsi dei problemi veri di questa terra. Il Comitato è il Voltaren della Lega. Non possiamo accettare che oggi al Nord ci siano problemi irrisolti che riguardano ospedali, scuole, strade. Gli interessi del Nord devono essere difesi. Siamo partiti un mese e mezzo fa e siamo già a 1.200 adesioni. Facciamo un passo alla volta”. “Abbiamo già coinvolto il 60 per cento delle province della Lombardia e ci sono giunte richieste di adesione dal resto della regione, da Veneto, Piemonte, Marche e anche da altre zone – ha aggiunto Grimoldi -. Dobbiamo muoverci tutti insieme per restituire la Lega al suo ruolo. Non vogliamo far polemiche: le diffide le lasciamo agli altri”. Presenti, tra il pubblico, diversi amministratori leghisti, tra cui Mario Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia, consiglieri regionali e comunali giunti da diverse zone della Lombardia.

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    Conte, Pos? Governo e Mef si assumono grave responsabilità

     “Lo ha certificato la Corte dei conti, tutte le nostre critiche vengono confermate da fonti autorevoli. La Corte dei conti ha certificato che consentire ai commercianti di non usare il Pos fino a 60 euro e dare la possibilità di girare con le tasche piene di banconote fino a 5mila euro è un fatto recessivo, perché significa anche indirettamente favorire l’economia sommersa. Il governo e il ministro dell’Economia si stanno assumendo una grave responsabilità che pagheremo negli anni futuri”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a margine del convegno Fish.   

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    Mattarella, disabilità banco di prova per l'affermazione dei diritti umani

    “Sono milioni le persone con disabilità che ogni giorno combattono per una vita indipendente e che ci insegnano come affrontare con forza vitale e grande dignità le difficoltà: a loro dobbiamo rispetto. Alle loro straordinarie famiglie, ai volontari e alle associazioni che si battono per l’affermazione dei loro diritti va oggi l’apprezzamento della Repubblica. La Giornata internazionale delle persone con disabilità è stata istituita dall’ONU con l’obiettivo di promuovere i diritti e il benessere di tutti coloro che convivono con una forma di disabilità: si tratta di un numero significativo di persone, a rischio di aumentare con l’invecchiamento della popolazione.    Salute, istruzione, mobilità, lavoro, sono diritti che per le persone con disabilità rappresentano il frutto di lunghe battaglie lastricate di dolore, mortificazione, senso di ingiustizia e impotenza, episodi di discriminazione. L’inclusione delle persone con disabilità è banco di prova della piena affermazione dei diritti umani. Gli importanti progressi della tecnologia sono di ausilio per superare le limitazioni che ostacolano la vita delle persone con disabilità, favorendone la piena partecipazione. Va incoraggiato ogni progresso in questa direzione per andare oltre ogni barriera.    Le persone con disabilità sono una risorsa per la comunità e la loro partecipazione alla vita della società è prezioso”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
       

    L’assenza di un ascensore o la mancanza di un ascensore adeguato al trasporto delle persone con disabilità – spiega l’Istat nel Rapporto sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità – rappresenta la barriera più diffusa (ANSA)

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    Manovra, le audizioni alla Camera. Giorgetti: 'Economia resiliente, riprenderà lo slancio nel 2023'

    Le audizioni in Parlamento sulla manovra economica. 
    Giorgetti, economia resiliente, riprenderà slancio nel 2023 “L’andamento dell’economia continua a sorprendere in quanto a resilienza. Guardando avanti non possiamo escludere una temporanea flessione del Pil nei primi mesi a cavallo dell’anno. Tuttavia guardano più oltre, nell’ipotesi che non ci siano nuovi shock prevediamo che l’economia riprenda slancio nel corso del 2023 anche grazie all’impulso del Pnrr”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio.
    “La nostra economia è in fase di rallentamento e assistiamo ad un forte rialzo dell’inflazione. L’impennata del costo dell’energia mette a rischio di sopravvivenza le nostre imprese, non solo quelle energetiche. L’impatto sui bilanci familiari è particolarmente grave per fasce di popolazione con redditi più bassi”. La manovra è un provvedimento “importante, coraggioso e responsabile, considerati anche i tempi a disposizione per predisporlo”, ha aggiunto il ministro dell’economia in audizione. “La manovra si muove sul medesimo sentiero tracciato dalla Nadef”, ha aggiunto, ricordando di aver già indicato – in occasione della presentazione della Nadef – “nella responsabilità e sostenibilità della finanza pubblica i canoni della linea dell’esecutivo”.
    “Voglio chiarire che non abbiamo introdotto alcuna forma di sanatoria o condono, come pure da qualche parte è stato erroneamente sostenuto: non sono stati previsti abbattimenti dell’ammontare delle imposte dovute né limitazioni dei poteri di controllo dell’Amministrazione finanziaria”. Giorgetti ha sottolienato che “non è questa la direzione in cui il Governo ha inteso operare”. 
    “Per il Mezzogiorno, stiamo predisponendo misure per la proroga di alcuni interventi, quali le agevolazioni fiscali in favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate in quei territori, nonché prevedendo la proroga dei crediti d’imposta per gli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali e nelle Zone Logistiche Semplificate e per le attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno”. 
    “Tutte queste misure ammontano, nel complesso, a circa 42 miliardi nel periodo 2023-2039, aggiuntivi rispetto a quelli già stanziati a legislazione vigente nel bilancio dello Stato. A questi interventi si aggiungono quelli per favorire la crescita e gli investimenti privati per circa 8 miliardi”, ha spiegato il ministro. 
    “Sul superbonus noi stiamo intervenendo sui crediti d’imposta per motivazioni che non sfuggiranno a chi è transitato dal Mef. Però c’è un monte di lavori in pancia al Superbonus che continua, non si interrompe, e che continuerà nel corso tempo a produrre una spinta per il settore dell’edilizia. Ahimè con il combinato disposto di un Pnrr pienamente implementato, questa spinta sull’edilizia rischia di trovare un problema di offerta: qui abbiamo un problema di offerta”. 
    “Facciamo un intervento doloroso sulle pensioni non minime, ma che corregge di circa 10 miliardi nei tre anni l’andamento” della spesa pensionistica. “Avrei preferito non farlo ma in assenza di questo, la quadratura del cerchio non poteva avvenire”, ha detto ancora Giorgetti rispondendo in audizione.
    Bonomi, manca visione su quanto sta accadendo”Quello che a nostro avviso manca in questa legge di bilancio è la visione su quanto sta succedendo. Tutti siamo convinti che l’anno prossimo ci sarà un rallentamento” avverte il presidente di Confindustria, Caro Bonomi, in audizione in Parlamento. “Servono interventi anticiclici, interventi forti per sostenere la crescita, i redditi bassi e i consumi”, “interventi destinati a creare punti di pil nel Paese”. Non come le misure su contanti e Pos che “non sono anticiclici: non l’abbiamo mai chiesto, riteniamo che non apportino neanche un punto di Pil potenziale, neanche qualche decimale. Sono scelte politiche”, scelte “elettorali”. Per noi “è una delusione” l’intervento “risibile” sul cuneo fiscale, sottolinea il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in audizione sulla manovra di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. “Ma anche su altre misure non vediamo una attenzione alla crescita del Paese”, e “ci ha colpito che non c’è nessuna attenzione al Mezzogiorno d’Italia”; “Siamo nella condizione di auspicare che la guerra in Ucraina continui per avere la decontribuzione al Sud, ed ovviamente non è nelle corde di nessuno auspicare che una guerra continui”.Uil, manca direzione di marcia, sostenere redditiLa manovra “contiene un po’ di tutto e un po’ di niente nel senso che presenta un insieme di misure che però mancano di una visione di fondo”, avverte la Uil, in audizione di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato con il segretario confederale Domenico Proietti. “avremmo bisogno di una legge di bilancio che indichi una direzione di marcia soprattutto puntando sulla necessità di sostenere i redditi da lavoro dipendente e da pensione”, dice, per far fronte ad un 2023 che si presenta “molto complesso dal punto di vista economico con un forte rischio di recessione: c’è quindi bisogno di sostenere i redditi per dare respito ai consumi”. Tra i diversi punti toccati, la Uil chiede “un intervento significativo” di taglio del cuneo fiscale per “sostenere buste paghe e pensioni”: su questo fronte, dice Proietti, “credo che si debba e si possa fare di più”. propone anche di detassare tredicesime e aumenti contrattuali e della contrattazione di secondo livello. La Uil è critica su flat tax e condono fiscale, “l’ennesima beffa”. E sul fronte delle pensioni indica che quota 103 “risponde in minima parte alle esigenze dei lavoratori precoci”. E’ “sbagliata l’abolizione del reddito di cittadinanza”, serve il “salario minimo come “aiuto per contrastare il lavoro pagato poco”. E viene rilevata, tra ‘altro, una “grande assenza di interventi per il Mezzogiorno”.Cgil, non risponde a emergenze, è di corto respiro “Per la condizione che sta attraversando il Paese, per i quadro recessivo che rischia di aprirsi nel 2023, per l’emergenza salariale e per le condizioni materiali delle persone, ci sembra che questa manovra non risponda ma abbia un tratto di corto respiro, in alcuni casi cortissimo” come per le misure di sostegno sul caro-energia che “scadono nel primo trimestre”. La Cgil lo sottoliena in audizione di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato con la vicesegretaria generale Gianna Fracassi. “Si tratta sostanzialmente di proroghe di misure già contenute nei decreti aiuti” o di “misure simbolo che non servono al Paese”, come sul fisco: “il giudizio è negativo sulle misure fiscali”. “Riforme a pezzi o pezzettini non ci convincono”, no “ai condoni”. E’ una manovra che crea anche “condizioni per un aggravamento della situazione, come su sanità e istruzione”, dice tra l’altro, in un ragionamento più ampio, la Cgil. “Non ci sono più risorse per il Mezzogiorno”, non “sulla cultura”, e “sul dissesto ci sembra che ci sia addirittura un arretramento”.Cisl, bene emergenza ma insufficientemente espansiva E’ “articolato” il giudizio della Cisl sulla manovra, con “misure importanti per fronteggiare l’emergenza a sostegno di lavoratori, famiglie e sistema produttivo rischia però di essere ancora debole e insufficiente sul versante espansivo”. Lo indica il segretario confederale Ignazio Ganga in audizione di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. La Cisl chiede, tra l’altro, un “nuovo scostamento di bilancio” per reperire più risorse. Tra i diversi punti, anche la Cisl, come Cgil e Uil, è contraria all’aumento della soglia per il contante e chiede “la massima diffusione dei pagamenti tracciabili”. Il giudizio è “positivo sul rafforzamento di incentivi all’occupazione”. E “sull’industria riteniamo che ci sia poca attenzione per una politica industriale nazionale simile a quella degli altri Paesi; E non troviamo traccia del programma impresa 4.0”. Sulle pensioni, “non condividiamo così come è stata configurata Opzione Donna”, troppi “i paletti previsti”. E c’è “una valutazione negativa sul meccanismo di calcolo delle perequazioni delle pensioni”, una “discutibile scelta politica”: vanno “maggiormente sostenuti i trattamenti pensionistici più bassi”. L’impegno per il Mezzogiorno “è assente: va recuperato”. Bene le misure contro il caro energia ma limitate al primo trimestre 2023: “Non neghiamo che questo ci preoccupa”.
    Corte dei Conti, elementi di incertezza”Oltre ad incidere su alcuni elementi critici dell’attuale quadro economico, in primis i costi dell’energia, nonostante il limitato tempo a disposizione”, la manovra “ha assunto dimensioni rilevanti, superiori a quelle degli ultimi anni”, e consente già dal 2023 “importi significativi senza ricorrere in misura marcata a nuove entrate”. Lo ha detto il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite della Corte dei conti, Enrico Flaccadoro in audizione sulla manovra. “Permangono, tuttavia – ha aggiunto – elementi di incertezza sul quadro di finanza pubblica modificato dalla manovra”.
    “Va segnalato come l’innalzamento del tetto dei pagamenti e, in particolare, la non sanzionabilità dei rifiuti ad accettare pagamenti elettronici di un determinato importo possano risultare non coerenti con l’obiettivo di contrasto all’evasione fiscale previsto nel Pnrr e, segnatamente, con la riforma 1.12 del Pnrr (‘Riforma dell’Amministrazione fiscale’), nell’ambito della quale la Missione 1 prevede specifiche misure volte, a ‘contrastare l’evasione fiscale'”, ha detto poi Flaccadoro in audizione sulla manovra.

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    Migranti: Mattarella, gestione comune cruciale per Ue

    La “gestione dei flussi migratori” è “una questione decisiva e globale” che “appare vano pensare possa eclissarsi”. “Diplomazie, organizzazioni nazionali e internazionali a cominciare dall’Ue sono chiamate a un impegno comune”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all’ottava edizione della Conferenza Rome Med – Mediterranean Dialogues.”Sono in gioco la vita, il destino e la dignità di esseri umani. E’ una questione cruciale per la stabilità e la prosperità dell’Ue e del nostro vicinato meridionale”. Tutto ciò deve “spingerci a affrontare insieme” tali sfide, “in uno spirito di forte solidarietà”.”Ancora una volta siamo di fronte al bivio. Cosa permette di guardare al progresso dell’umanità? La guerra o la pace? Dobbiamo partire da quei principi posti alla base della nostra convivenza civile e fondati nel quadro delle Nazioni Unite. Per consolidare il sistema multilaterale e renderlo più democratico, occorre fare riferimento alla uguaglianza fra gli Stati, rifuggendo da una polarizzazione a livello internazionale e da una esasperazione di diversità, certo esistenti, che un dialogo efficace può contribuire a ridurre”, afferma il presidente della Repubblica.

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    Meloni, governo difende la casa, dopo manovra altre misure

    (ANSA) – ROMA, 02 DIC – “La casa rappresenta il bene primario
    attorno alla quale le persone costruiscono il proprio futuro e
    il punto di partenza per le relazioni sociali. È la ragione per
    la quale questo Governo ha deciso di dare già alcuni segnali in
    questa manovra, confermando le agevolazioni per gli under 36
    nell’acquisto della prima casa e la possibilità di avere la
    garanzia dello Stato sul mutuo fino all’80%. È la stessa ragione
    che ci ha portato, sempre in questa legge di Bilancio, a
    difendere i diritti dei proprietari e stabilire un principio di
    civiltà: l’esenzione dal pagamento dell’Imu sugli immobili
    occupati abusivamente. Misure, queste, alle quali ne seguiranno
    altre ma che confermano l’attenzione del Governo. Così la
    presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio in
    occasione dell’undicesima Convention nazionale di Confabitare
    dal titolo “La riqualificazione delle periferie tra architettura
    e socialità”. (ANSA).   

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    Mattarella, il multilateralismo è la soluzione alla tormenta

    (ANSA) – ROMA, 02 DIC – Si accentuano le “situazioni di
    conflitto da cui non è più assente l’Europa, con la circostanze
    tragiche in cui l’inaccettabile aggressione della federazione
    russa all’Ucraina ci ha precipitato. La guerra ha inasprito
    anche problemi già esistenti a cui si sono aggiunti maggiore
    povertà, insicurezza alimentare, scarsità di risorse
    energetiche”. “E’ impellente trovare soluzioni condivise”. “Il
    titolo dato all’incontro ha il merito di rivendicare le
    soluzioni che il multilateralismo offre alla tormenta”. Lo ha
    detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
    intervenendo all’ottava edizione della Conferenza Rome Med.   
    (ANSA).