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    Viminale, rafforzare controlli su flussi rotta balcanica

    (ANSA) – ROMA, 06 DIC – In considerazione dell’aumento dei
    flussi migratori lungo la rotta balcanica, il Viminale invita i
    prefetti di Gorizia, Trieste e Udine ed il commissario di
    Governo della provincia di Bolzano a rafforzare i controlli alle
    fasce di confine. Tra l’1 gennaio ed il 25 ottobre di quest’anno
    sono stati rintracciati 4.101 migranti irregolari rispetto ai
    1.350 dello scorso anno (+204%), si legge in una direttiva
    firmata dal capo di Gabinetto del ministero dell’Interno,
    prefetto Maria Teresa Sempreviva. (ANSA).   

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    La premier Meloni alla Prima della Scala, in piazza le proteste

    Milano si prepara alla Prima della Scala che domani diventerà il centro della politica con un palco reale dove siederanno non solo la prima e seconda carica dello Stato, cioè il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello del Senato Ignazio La Russa, ma anche la presidente della Commissione Europea e soprattutto la premier Giorgia Meloni. Ed è proprio la sua presenza ad aver reso più ‘appetibile’ piazza Scala per le proteste che invero si sono verificate tutti gli anni dalle contestazioni del 1968, quando sulle pellicce delle signore volarono uova. Mercoledì 7 dicembre – in una piazza transennata così come le vie circostanti, con uno schema rodato che ormai si ripete da anni e un dispositivo di sicurezza messo a punto in una ultima riunione interna questa sera – in piazza ci sarà la comunità ucraina, che chiede la pace e non ha apprezzato la scelta del teatro di inaugurare con Boris Godunov, ovvero un’opera del russo Modest Musorgskij. E poco importa se si tratta di una denuncia del potere, della storia di uno zar infanticida ucciso dal rimorso. Comunque il console Andrii Kartysh ha chiesto nei giorni scorso di cancellarla, anche se senza successo.
    Ma in piazza ci sarà soprattutto chi è contrario alla manovra. La cub ha anche organizzato una petizione su change.org per dire a Meloni che non è benvenuta a Milano, città “medaglia d’oro della resistenza”, non solo perché proveniente dal fronte della gioventù, ma anche per la manovra del suo governo che fa tagli alla cultura “con la motosega” e “tagli ai poveri a favore dei ricchi, sull’onda del fatto che, non bisogna disturbare chi produce”.
    ‘Reddito per tutti, miseria per nessuno: contestiamo la Meloni e tutta la casta” è invece lo slogan con cui saranno presenti anche gli antagonisti di centri sociali come il Cantiere e il Lambretta, mentre i Cobas Lombardia e le diverse anime della campagna referendaria ‘no caro vita’ presenteranno il referendum e poi, dalle 18, ora d’inizio dell’opera, partiranno con una contestazione con cena “a lume di candela visto il periodo di austerity”. Queste sono almeno le proteste annunciate. Restano le incognite per una possibile protesta degli anarchici (come già fecero lo scorso 6 novembre salendo su una gru del cantiere della Scala) per Alfredo Cospito, attualmente al 41 bis a cui la Consulta deve decidere se concedere le attenuanti e dunque se sarà condannato all’ergastolo ostativo o meno per i pacchi bomba inviati nel 2006 alla scuola allievi Carabinieri di Cuneo. E quelle per una azione degli attivisti ambientalisti di Extinction Rebellion, sulla falsariga di quelle già fatte in altri Paesi. Ma non solo questo. Le forze dell’ordine al mattino si dovranno anche occupare dell’evento in Bocconi ‘La Bocconi, l’Italia, l’Europa’ dove saranno presenti Matarella, von der Leyer e il ministro degli Esteri Antonio Tajani e anche del ritorno dei no vax al pomeriggio all’Arco della pace.   

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    Manovra, la carica dei partiti. Superbonus, Fi: 'Serve la proroga al 31 dicembre'

     Assalto alla manovra da maggioranza e opposizione. Domani è fissata la scadenza per gli emendamenti, ne sono attesi ben oltre i 400 concordati. Nel mirino, la norma sul Pos, il tetto al contante, le pensioni e la flat tax. Verso l’eliminazione della clausola sui figli da Opzione donna. Il governo è pronto allo stop sullo scudo per le società di calcio. La premier Meloni da Tirana ridimensione la osservazioni di Bankitalia.
    Tra i nodi anche quello del Superbonus. Conte in piazza con i manifestanti della Class Action edilizia.  “Forza Italia è, come sempre” al fianco di famiglie e imprese e “per questo siamo già al lavoro per mettere a punto una soluzione di buon senso” sul superbonus “che vada incontro alle esigenze dei cittadini e degli operatori di questo comparto strategico, in primo luogo sbloccando i crediti fiscali e, al contempo, prorogando il termine al 31 dicembre”. Così Alessandro Cattaneo, presidente dei deputati di Forza Italia, dopo un incontro con una rappresentanza di imprenditori del mondo edile. “Lo diciamo con pacatezza – aggiunge – ma fermezza: cambiare le regole in corsa significa aggiungere danno al danno”. “Oggi – sottolinea Cattaneo -con l’onorevole Erica Mazzetti, ho incontrato una rappresentanza di imprenditori del settore edile, che ci hanno descritto la gravissima situazione della quale sono vittime migliaia di famiglie, i cosiddetti ‘Esodati del superbonus’. Durante l’incontro, hanno illustrato, dati alla mano, le drammatiche ricadute di questa condizione in cui, da oltre dieci mesi, si trovano famiglie, lavoratori e imprese. Forza Italia e’, come sempre, al loro fianco: per questo siamo già al lavoro per mettere a punto una soluzione di buon senso, che vada incontro alle esigenze dei cittadini e degli operatori di questo comparto strategico, in primo luogo sbloccando i crediti fiscali e, al contempo, prorogando il termine al 31 dicembre”. “Lo diciamo – conclude – con pacatezza, ma fermezza: cambiare le regole in corsa significa aggiungere danno al danno. Occorre, invece, rimboccarci le maniche per arrivare a punto di mediazione percorribile per mettere in sicurezza le procedure già avviate, che altresì rischierebbero di essere definitivamente compromesse. La casa è il bene più importante della famiglia, così come il presidente Berlusconi ci ha insegnato, e il nostro partito l’ha sempre considerata tale. In questo senso, abbandonare imprese e famiglie per noi e’ inaccettabile”, ha concluso.
    Della manovra italiana “oggi non ne ho sentito parlare”. “Credo che tutti i ministri che hanno parlato pensino che siamo per mantenere i valori europei”. Lo ha detto dopo un Ecofin incentrato sul nodo del meccanismo di condizionalità per l’Ungheria il ministro dell’Economia ceco Zbynek Stanjura (alla presidenza di turno Ue), interpellato a margine dell’incontro in particolare su un eventuale interesse o criticità emersi nell’incontro in merito alla bozza programmatica di bilancio dell’Italia.
    Intanto la Uil fa i conti sulla flat tax tra autonomi e dipendenti. La differenza tra autonomi con un fatturato di 85 mila euro e pensionati e dipendenti con un reddito equivalente può raggiungere, nei casi estremi, oltre l’800% di imposte versate in più da parte di questi ultimi. E’ quanto indica uno studio del Servizio politiche fiscali della Uil, secondo il quale in pratica un lavoratore autonomo verserebbe fino a 27 mila euro di Irpef in meno ogni anno, rispetto a lavoratori dipendenti e pensionati, senza contare lo sconto sui contributi previdenziali. “Una differenza enorme che non trova giustificazione”, sottolinea il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. Sulla base dei dati relativi alle dichiarazioni 2020, evidenzia inoltre lo studio della Uil, dipendenti e pensionati, che sono l’89,9% dei soggetti che pagano l’Irpef, hanno versato il 96,3% dell’Irpef totale nel 2020. La flat tax, afferma ancora Proietti, “è uno strumento contrario ad una tassazione equa e giusta. Prevedere regimi forfettari, a vantaggio di particolari categorie, crea disuguaglianze tra le persone e carica sempre più sulle sole spalle dei dipendenti e pensionati il peso dell’Irpef” che, prosegue, “più che un’imposta sui redditi, è una tassa su salari e pensioni”. “Uno Stato democratico deve fondarsi su un fisco equo e progressivo così come previsto dalla nostra Costituzione – rimarca il segretario confederale della Uil -. Serve una vera riforma che diminuisca il carico fiscale per i dipendenti ed i pensionati improntando il sistema ad una piena progressività e allargando la base imponibile dell’imposta sui redditi. Parallelamente si deve investire in una vera forte battaglia all’evasione fiscale, un male endemico del nostro Paese, che ogni anno sottrae ai cittadini oltre 100 miliardi di euro, l’equivalente dell’importo speso per tre leggi di bilancio”.
    “Alla fine sono felice che sul tema della moneta elettronica si è ritrovata una totale coesione della sinistra-Pd, sinistra italiana, M5s, commentatori – tutti finalmente uniti nella difesa della moneta bancaria, unità che non si vedeva da un sacco di tempo e soprattutto incentrata sulla possibilità di difesa di pagare col Pos il taxi e l’aperitivo, diventata la principale battaglia della sinistra nella legge di Bilancio”. Così il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari intercettato vicino a Palazzo Chigi a proposito delle polemiche sulla misura contenuta in manovra che elimina le sanzioni a chi non accetta le carte per i pagamenti fino a 60 euro. “Non la difesa dei lavoratori o delle categorie più fragili, della questione sociale – prosegue – ma la moneta elettronica delle banche. Sintetizzando il tutto ‘hasta la visa siempre’ “.

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    Nordio: 'Intercettazioni usate per delegittimare, interverremo'. No dell'Anm

    “Proporremo una profonda revisione” della disciplina delle intercettazioni e “vigileremo in modo rigoroso su ogni diffusione che sia arbitraria e impropria”. Lo ha annunciato al Senato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, secondo cui le intercettazioni attraverso la “diffusione selezionata e pilotata” sono diventate “strumento micidiale di delegittimazione personale e spesso politica”.
    Intercettazioni, Nordio: ‘Usate per delegittimare, interverremo’

    “Non ha senso che il pm appartenga al medesimo ordine del giudice perche svolge un ruolo diverso”. “L’obbligatorietà dell’azione penale si è tradotta in un intollerabile arbitrio”. Il Pm “può trovare spunti per indagare nei confronti di tutti senza rispondere a nessuno”, ha detto il ministro. La riforma del Codice penale per adeguarlo al dettato costituzionale, e una completa attuazione del Codice Vassalli, con una “riforma garantista e liberale” da realizzare anche con una “revisione della Costituzione”. Sono gli impegni annunciati dal ministro Carlo Nordio in Commissione Giustizia al Senato. Nordio ha indicato i fronti su cui intervenire:la presunzione di innocenza che “continua a essere vulnerata in molti modi”, l’ “uso eccessivo e strumentale delle intercettazioni”, l’azione penale che è “diventata arbitraria e capricciosa”, la custodia cautelare usata come strumento di pressione investigtiva”.
    Anm, intercettazioni sono strumento importantissimo – “Le intercettazioni sono uno strumento importantissimo soprattutto nel contrasto alla la criminalità mafiosa e terroristica”. Lo sottolinea il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, interpellato dall’ANSA. Proprio la presenza radicata delle organizzazioni mafiose in Italia spiega “l’ uso superiore a quello di altri Paesi” che si fa delle intercettazioni in Italia, spiega. “Siamo assolutamente d’accordo che non debbano causare lesioni al diritto di riservatezza. Una legge è stata fatta qualche anno fa per questo. Vorremmo sapere dal ministro, prima dell’annuncio della riforma, se quella legge ha funzionato o meno”, aggiunge.
    Giustizia, Renzi: ‘Vedremo se il ministro Nordio passerà dalle parole ai fatti’

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    Fi insiste sul Superbonus, serve la proroga al 31 dicembre

    (ANSA) – ROMA, 06 DIC – “Forza Italia è, come sempre” al
    fianco di famiglie e imprese e “per questo siamo già al lavoro
    per mettere a punto una soluzione di buon senso” sul superbonus
    “che vada incontro alle esigenze dei cittadini e degli operatori
    di questo comparto strategico, in primo luogo sbloccando i
    crediti fiscali e, al contempo, prorogando il termine al 31
    dicembre”. Così Alessandro Cattaneo, presidente dei deputati di
    Forza Italia, dopo un incontro con una rappresentanza di
    imprenditori del mondo edile. “Lo diciamo con pacatezza –
    aggiunge – ma fermezza: cambiare le regole in corsa significa
    aggiungere danno al danno”. (ANSA).   

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    Dl Rave: ok Commissione alla riformulazione del Governo

    La Commissione Giustizia del Senato approva l’emendamento del Governo che riscrive di fatto il reato di ‘Rave Party’ introducendo nell’ordinamento l’articolo 633-bis. La versione riformulata che lasciava intatta la pena massima a 6 anni per gli organizzatori, non specificava il numero dei partecipanti e separava la responsabilità tra partecipanti e promotori, è passata a maggioranza.    
    Governo riformula reato, ma la pena resta a 6 anni  – Il Governo riformula l’emendamento sul reato contro i ‘Rave Party’, depositato e ora all’esame della Commissione Giustizia del Senato. Ma non in modo significativo,tale che necessiti di ulteriori tempi per subemendare, come precisano nella maggioranza. E dal testo scompaiono la dicitura ‘ordine pubblico’ e i riferimenti al ‘codice antimafia’ e alle misure di prevenzione. Oltre al riferimento al numero dei partecipanti (che nel testo originario dl Governo era di 50). Il testo, in sostanza, prevede che chiunque organizzi o promuova “l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento; reato punito con la reclusione da 3 a 6 anni e la multa da 1.000 a 10.000 euro, quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità pubblica a causa dell’inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi”.
    Ok a emendamento Lega che rinvia multe a No Vax  – Passano in commissione Giustizia del Senato gli emendamenti della Lega che puntano a prorogare al 30 giugno 2023 il pagamento delle sanzioni per i ‘No Vax’. Le proposte di modifica, che hanno come prime firme quelle del capogruppo della Lega a Palazzo Madama Massimiliano Romeo ed Erika Stefani, erano state presentate al decreto ‘anti-Rave’ e avevano ricevuto parere favorevole del governo.

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    Arcivescovo di Milano: 'Appartamenti a prezzi inaccessibili'

    (ANSA) – MILANO, 06 DIC – Milano è una “città che corre, la
    città che riqualifica quartieri e palazzi, la città che fa
    spazio all’innovazione e all’eccellenza, la città che seduce i
    turisti e gli uomini d’affari, la città che demolisce le case
    popolari e costruisce appartamenti a prezzi inaccessibili”. Lo
    ha sottolineato l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini,
    nel Discorso alla Città in occasione della festività di
    Sant’Ambrogio, patrono di Milano.   
    Il discorso ha il titolo ‘E gli altri? Tra ferite aperte e
    gemiti inascoltati: forse un grido, forse un cantico’. La
    riflessione è rivolta in particolare ad amministratori pubblici,
    politici e responsabili del bene comune che vivono e operano nel
    territorio della Diocesi di Milano. “Alle porte della città
    bussa l’inquietudine e la sua provocazione: e gli altri? Dove
    troveranno casa le famiglie giovani, il futuro della città? – ha
    aggiunto -. Dove troveranno casa coloro che in città devono
    lavorare, studiare, invecchiare?”. Nella prima parte del
    discorso l’arcivescovo fa “l’elogio dell’inquietudine che bussa
    alle porte della paura. La paura serpeggia nella città e nella
    nostra terra: è la paura di difficoltà reali che si devono
    affrontare e non si sa come – ha concluso -; è la paura indotta
    dalle notizie organizzate per deprimere, per guadagnare consenso
    verso scelte d’emergenza, senza una visione lungimirante; è la
    paura dell’ignoto; è la paura del futuro”. (ANSA).   

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    Meloni, bene Commissione Ue su decontribuzione Sud

    (ANSA) – ROMA, 06 DIC – “Accogliamo con soddisfazione la
    decisione della commissione europea di autorizzare il
    prolungamento di decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2023.   
    Ringrazio i ministri Fitto e Calderone per il lavoro che hanno
    portato avanti. E’ un impegno che ci eravamo assunti in campagna
    elettorale e che abbiamo mantenuto. Il governo continuerà a
    lavorare, di concerto con le Istituzioni europee, per rendere
    questa misura strutturale”. Lo dichiara la premier Giorgia
    Meloni. (ANSA).