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    Crosetto: 'Gli aiuti militari all'Ucraina finiranno con un tavolo pace'

    “Gli aiuti militari finiranno quando ci sarà un tavolo di pace” e su questo l’attuale governo non sta facendo altro che “ribadire” la linea di quello precedente. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nelle comunicazioni in aula al Senato sulla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina, chiarisce che in un eventuale sesto pacchetto di aiuti militari, sulla base di esigenze manifestate, verrà seguita la stessa procedura attuata dall’Esecutivo Draghi: “contenuto del decreto secretato e passaggio con il Copasir”.     “Tutti all’interno e al di fuori di quest’aula siamo per la pace e ripudiamo la guerra come strumento di offesa, tutti nessuno escluso”, ribadisce Crosetto al Senato, che chiarisce: “non voglio nascondere al Parlamento che quello che abbiamo fatto e stiamo facendo, pur non comportando oneri diretti e immediati nel lungo periodo, potrebbe incidere sulle nostre capacità”.     Per il ministro “non esiste altra possibilità che supportare l’Ucraina affinché possa difendersi e costruire le condizioni per un tavolo di pace nel quale non sia l’invasore a dettare le condizioni”. E se “per Putin questa guerra doveva durare cinque giorni”, occupando quel paese, mettendo un governo fantoccio e annettendo territori, bisogna “cercare di far capire alla Russia che quel progetto è fallito e per farlo dobbiamo arrivare al tavolo di pace. Non ci sono molte le alternative, rispetto a quello che adesso stiamo facendo, per arrivare al tavolo di pace”. Su questo per Crosetto “è necessaria una figura solida e autorevole per avviare un processo di pace solido e definitivo, mi auguro che tale ruolo possa essere assunto dall’Ue perché, nonostante le iniziative sanzionatorie e il finanziamento degli aiuti militari a Kiev, detiene un peso internazionale e una conoscenza degli attori in campo tale da potersi comporre per ricoprire questo fondamentale ruolo di mediazione”. Ma, avverte il ministro, “anche se arriverà un tavolo di pace, sicuramente i rapporti con la Russia non ritorneranno a breve”. 

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    Mattarella: 'Democrazia seppe difendersi dopo piazza Fontana'

    “Sono trascorsi 53 anni dal feroce attentato che provocò nel cuore di Milano morti e sofferenze, sconvolgendo la coscienza del popolo italiano, con l’intento di minacciare le istituzioni della Repubblica. Avvertiamo il dovere di ricordare, con la stessa intensità di sempre, l’impegno di cui Milano per prima fu interprete e che consentì al Paese intero di sconfiggere le strategie eversive neofasciste e le bande terroristiche di ogni segno che insanguinarono la non breve stagione che seguì alla strage. Fu una delle terribili prove da cui la Repubblica seppe uscire rafforzata nei suoi valori costituzionali e nell’unità del suo popolo.
    L’eccidio nella sede di Piazza Fontana della Banca Nazionale dell’Agricoltura, preceduto da una serie di attentati dinamitardi nei mesi antecedenti, segnò, con il suo disumano bilancio, l’avvio di un tempo tormentato, nel quale le istituzioni della libertà furono poste sotto attacco. La matrice di quella strage tardò a emergere a causa di complicità e colpevoli inadeguatezze ma, nonostante i tentativi di deviazioni, il contesto di aggressione al popolo e alla democrazia è stato chiarito grazie al senso del dovere di donne e uomini, servitori delle istituzioni e alla passione civile degli italiani. La democrazia ha saputo difendersi con i valori e gli strumenti che le sono propri. Gli eversori sono stati sconfitti senza che riuscissero nel loro intento di dividere la società. È stato un dovere anche verso le giovani generazioni. Il bene comune, costruito sui valori, sulle difficoltà, sul dolore, sui sacrifici, è il patrimonio che ne è derivato. Lezione per ogni avversità. In questa giornata rinnovo la più intensa solidarietà ai familiari delle vittime”. E’ il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario della strage di Piazza Fontana.
       

    Recuperate dall’Archivio dell’Ansa le notizie di cosa accadde quel 12 dicembre 1969 © Ansa

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    Piazza Fontana, proteste per Cospito alla commemorazione

    (ANSA) – MILANO, 12 DIC – La commemorazione per i 53 anni
    dalla strage di piazza Fontana a Milano è iniziata tra le
    proteste inscenate in piazza dai centri sociali per Alfredo
    Cospito, l’anarchico incarcerato al 41 bis. Quando il sindaco
    Giuseppe Sala ha preso la parola dopo la deposizione delle
    corone davanti alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, un gruppo
    di giovani lo ha interrotto e ha iniziato a urlare.   
    “Non staremo zitti mentre lo Stato fascista sta per uccidere
    il nostro compagno Alfredo Cospito che è in sciopero della fame
    – hanno gridato -. Per una strage mai avvenuta e senza prove si
    trova al 41 bis. Un regime che deve finire per tutti i detenuti
    che sono rinchiusi e che non non sono tutti mafiosi”.   
    Uno dei familiari dell’associazione dei familiari delle
    vittime di pizza Fontana ha preso la parola per ricordare che
    “noi siamo qua per ricordare i nostri morti che sono morti lì
    dentro in quella banca 53 anni fa. Basta, andate a casa, noi
    siamo qui per ricordare i nostri morti”. Un concetto rafforzato
    dal sindaco Sala che ha ripreso la parola per proseguire con il
    suo intervento.   
    “Io chiedo rispetto, non tanto per me, ma per i parenti dei
    morti – ha ammonito -. Contestate pure me ma non i parenti dei
    morti che hanno vissuto un dolore vero, ben superiore a quello
    che state vivendo in questo momento”. Il gruppo di manifestanti
    dei centri sociali si è poi allontanato e la cerimonia è
    ripresa. (ANSA).   

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    Riforme:Berlusconi,bene autonomia ma equilibrio tra Regioni

    (ANSA) – ROMA, 12 DIC – “Ho avuto una cordiale telefonata con
    il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli. È stata
    l’occasione per ribadire la comune determinazione a realizzare
    le riforme come l’autonomia e il presidenzialismo. Forza Italia
    è sempre stata e continuerà a essere a favore dell’autonomia
    differenziata. Al tempo stesso, dobbiamo mantenere un equilibrio
    tra le legittime ambizioni delle Regioni più ricche d’Italia e
    le esigenze delle altre di mantenere livelli di servizi
    adeguati. Pertanto, è necessario stabilire i livelli essenziali
    delle prestazioni”. Lo scrive sui social il presidente di Forza
    Italia, Silvio Berlusconi. (ANSA).   

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    Ronzulli, non voterò il decreto Rave

    (ANSA) – ROMA, 12 DIC – La capogruppo di Forza Italia al
    Senato Licia Ronzulli annuncia nell’Aula di Palazzo Madama la
    sua intenzione di non votare nè l’articolo 7 del decreto
    anti-Rave, cioè quello sulla possibilità dei medici no-vax di
    essere reintegrati nel posto di lavoro, né l’intero
    provvedimento. La parlamentare spiega di parlare “a titolo
    personale” perché il resto del gruppo si esprimerà “in linea con
    quelle che sono state le decisioni della maggioranza”. Quella di
    rendere obbligatoria la vaccinazione soprattutto per il
    personale sanitario, infatti, ricorda che è sempre stata “una
    sua battaglia”. (ANSA).   

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    Qatar: perquisite a Milano le abitazioni della famiglia Panzeri

    (ANSA) – MILANO, 12 DIC – Alcune perquisizioni sono state
    effettuate fra ieri sera e oggi in abitazioni a Milano e in
    provincia riconducibili ad Antonio Panzeri e alla sua famiglia
    dalla guardia di finanzia in esecuzione di un ordine di
    investigazione europea nell’inchiesta di Bruxelles per
    associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio per
    favorire Qatar e Marocco, che hanno portato all’arresto fra gli
    altri dell’ex europarlamentare, della figlia, della moglie e
    della vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili. Da quanto
    si è saputo, sono stati sequestrati supporti informatici,
    documenti e una somma in contanti in euro non significativa.   
    (ANSA).   

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    Dl Rave: Aula Senato respinge le questioni pregiudiziali

    L’Aula del Senato respinge con 98 no, 42 si e 25 astenuti le questioni pregiudiziali presentate dal gruppo di ‘Alleanza verde-Sinistra Italiana’ al decreto che contiene le norme contro i ‘Rave-Party e le misure sull’ergastolo ostativo e gli obblighi vaccinali. Si sono espressi a favore delle pregiudiziali i senatori del Pd e del terzo Polo. Hanno votato contro i partiti della maggioranza: Forza Italia, la Lega e Fratelli d’Italia, Civici-Noi Moderati.   

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    Proposta bipartisan sul rilancio dei Giochi della Gioventù

    (ANSA) – ROMA, 12 DIC – Emendamenti bipartisan in manovra per
    rilanciare i Giochi della Gioventù. Forza, Italia, Fratelli
    d’Italia, Pd e M5s hanno infatti proposto di istituire un Fondo
    per la realizzazione dei giochi della Gioventù con una dotazione
    di 20 milioni di euro per il 2023, per consentire
    l’organizzazione della manifestazione di promozione sportiva
    giovanile, ideata nel 1968 dall’allora presidente del Coni
    Giulio Onesti. Il ripristino di questo appuntamento, soppresso
    dopo l’edizione del 2017, è anche fra gli obiettivi dichiarati
    del ministro dello Sport e della Gioventù, Andrea Abodi. (ANSA).