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    Fontana, lavoriamo tutti per evitare tensioni

    (ANSA) – ROMA, 19 DIC – “Sono molto preoccupato dalle
    tensioni sociali spesso legate alle difficoltà economiche. Spero
    che tutti lavorino per aiutare chi è in difficoltà ed evitare
    una escalation di tensione che non serve a nessuno”. Lo dice il
    presidente della Camera Lorenzo Fontana agli auguri natalizi con
    la stampa parlamentare.
    “Quella dell’inverno caldo penso sia una preoccupazione di
    tutti. Speriamo che si riesca a lavorare nel migliore dei modi
    non lasciando indietro nessuno e facendo sì che non ci sia la
    disperazione da cui si può passare a cose gravi”, conclude
    Fontana. (ANSA).   

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    Intercettazioni: Fontana, in esame tema ammissibilità

    (ANSA) – ROMA, 19 DIC – “Stiamo affrontando la questione.   
    Vogliamo vedere effettivamente se ci sono eventualmente dei
    risparmi per cui si può considerare la norma ammissibile o è
    solo una questione ordinamentale. Vediamo che margini ci sono
    per ognuna delle ipotesi”. Così il presidente della Camera
    Lorenzo Fontana risponde a chi gli chiede come risponde alle
    obiezioni dell’opposizione alle norme sulle intercettazioni che
    il governo intende introdurre nella Manovra. (ANSA).   

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    Tajani, francobollo a Sassoli messaggio a generazioni future

     “David Sassoli era una persona perbene e così dovrà essere ricordato. Il francobollo a lui dedicato, che abbiamo presentato oggi, sarà una testimonianza per le future generazioni. Al di là degli incarichi che si ricoprono, conta essere onesti. Questo era il mio amico David”.    Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.   

    Urso, emissione di un francobollo dedicato a David Sassoli

       

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    Il Papa incontra la Cgil: 'Troppi morti sul lavoro, sconfitta per la società'

    Ci sono ancora troppi morti sul lavoro, ed ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intera società. Il Papa incontra dirigenti e delegati della Cgil e sottolinea che ‘non c’è sindacato senza lavoratori e non ci sono lavoratori liberi senza sindacato’.
    “Ci sono ancora troppi morti, mutilati e feriti nei luoghi di lavoro! Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intera società. Più che contarli al termine di ogni anno, dovremmo ricordare i loro nomi, perché sono persone e non numeri”, dice Francesco, che sollecita a non permettere “che  si mettano sullo stesso piano il profitto e la persona! L’idolatria del denaro tende a calpestare tutto e tutti e non custodisce le differenze. Si tratta di formarsi ad avere a cuore la vita dei dipendenti e di educarsi a prendere sul serio le normative di sicurezza: solo una saggia alleanza può prevenire gli ‘incidenti’, tragedie per le famiglie e le comunità”.
    “Il lavoro, inteso come realizzazione e dignità della persona – ha detto da parte sua il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini -, è stato svalorizzato dall’attuale modello economico e sociale tanto che si è poveri anche lavorando. C’è ancora troppo lavoro precario, caporalato, lavoro nero, sfruttamento ed una disoccupazione che cresce per giovani e donne, in particolare nel Mezzogiorno”. Il leader sindacale ha sottolineato che “si continua a morire sul lavoro. Sono più di mille le persone morte quest’anno”. Dunque, bisogna “rimettere al centro il lavoro per costruire un nuovo modello sociale ed economico”.
     “Il lavoro, inteso come realizzazione e dignità della persona, è stato svalorizzato dall’attuale modello economico e sociale tanto che si è poveri anche lavorando. C’è ancora troppo lavoro precario, caporalato, lavoro nero, sfruttamento ed una disoccupazione che cresce per giovani e donne, in particolare nel Mezzogiorno” ha aggiunto Landini sottolineando anche che “si continua a morire sul lavoro. Sono più di mille le persone morte quest’anno’. Dunque, bisogna “rimettere al centro il lavoro per costruire un nuovo modello sociale ed economico”.
    Il Papa ha spiegato che “la cultura dello scarto s’è insinuata nelle pieghe dei rapporti economici e ha invaso anche il mondo del lavoro. Lo si riscontra ad esempio là dove la dignità umana viene calpestata dalle discriminazioni di genere – perché una donna deve guadagnare meno di un uomo? -; lo si vede nel precariato giovanile – perché si devono ritardare le scelte di vita a causa d’una precarietà cronica? -; o ancora nella cultura dell’esubero; e perché i lavori più usuranti sono ancora così poco tutelati? Troppe persone soffrono per la mancanza di lavoro o per un lavoro non dignitoso: i loro volti meritano l’ascolto e l’impegno sindacale”.
    “Non c’è sindacato senza lavoratori e non ci sono lavoratori liberi senza sindacato”, dice papa Francesco durante l’udienza nell’Aula Paolo VI ai dirigenti e delegati della Cgil, guidati dal segretario generale Maurizio Landini (“bravo quel ragazzo!”, lo ha definito Bergoglio dopo l’indirizzo di saluto del segretario). “Il lavoro costruisce la società – ha sottolineato il Pontefice -. Esso è un’esperienza primaria di cittadinanza, in cui trova forma una comunità di destino, frutto dell’impegno e dei talenti di ciascuno”.
    Una preoccupazione del Papa è “lo sfruttamento delle persone, come se fossero macchine da prestazione. Ci sono forme violente, come il caporalato e la schiavitù dei braccianti in agricoltura o nei cantieri edili e in altri luoghi di lavoro, la costrizione a turni massacranti, il gioco al ribasso nei contratti, il disprezzo della maternità, il conflitto tra lavoro e famiglia. Quante contraddizioni e quante guerre tra poveri si consumano intorno al lavoro! Negli ultimi anni sono aumentati i cosiddetti ‘lavoratori poveri’: persone che, pur avendo un lavoro, non riescono a mantenere le loro famiglie e a dare speranza per il futuro”.
    Il sindacato, ha detto Francesco all’udienza in Sala Nervi ai dirigenti e delegato della Cgil, “è chiamato ad essere voce di chi non ha voce. Voi dovete fare rumore per dare voce a chi non ha voce!”. In particolare, “vi raccomando l’attenzione per i giovani, spesso costretti a contratti precari, inadeguati e schiavizzanti. Vi ringrazio per ogni iniziativa che favorisce politiche attive del lavoro e tutela la dignità delle persone”. Inoltre, “in questi anni di pandemia è cresciuto il numero di coloro che presentano le dimissioni dal lavoro. Giovani e meno giovani sono insoddisfatti della loro professione, del clima che si respira negli ambienti lavorativi, delle forme contrattuali, e preferiscono rassegnare le dimissioni. Si mettono in cerca di altre opportunità”. “Questo fenomeno non dice disimpegno – ha aggiunto il Pontefice -, ma la necessità di umanizzare il lavoro. Anche in questo caso, il sindacato può fare opera di prevenzione, puntando alla qualità del lavoro e accompagnando le persone verso una ricollocazione più confacente al talento di ciascuno”.
    “Noi vogliamo essere un sindacato di strada per affermare i diritti della persona nei luoghi di lavoro e nel territorio”, ha detto il segretario generale della Cgil. Circa cinquemila i delegati e i dirigenti della Cgil ricevuti dal Santo Padre nella sala Nervi. “Le rivolgo il saluto della Cgil, una organizzazione sindacale di donne e uomini, laica, programmatica, democratica, plurietnica, nata alla fine dell’800 e che oggi conta 5 milioni di iscritti”, afferma Landini ringraziando “di cuore” il Papa “di aver accettato di incontrarci”.

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    Letta, la maggioranza crollerà, il Pd si faccia trovare pronto

    (ANSA) – ROMA, 19 DIC – “Per senso del dovere porto avanti il
    mio compito fino al 19 febbraio. Un partito per essere vincente
    deve essere diverso da come l’ho vissuto io, in cui la parte
    interna del dibattito è stata preponderante rispetto alla
    comunicazione esterna. Lo dico perché dobbiamo porci il tema di
    essere pronti quando questa maggioranza si dissolverà, e sono
    convinto che avverrà viste le contraddizioni. Allora, noi
    dovremo essere pronti ed essere i più bravi a farci portatori
    delle istanze che emergono dalla società”. Lo ha detto il
    segretario del Pd Enrico Letta intervenendo al convegno degli ex
    Ppi all’istituto Sturzo (ANSA).   

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    Su manovra ripresa lavori alle 18.30, opposizioni protestano

    (ANSA) – ROMA, 19 DIC – Opposizioni all’attacco dopo che
    l’ufficio di presidenza della commissione Bilancio ha stabilito
    la ripresa dei lavori sulla manovra alle 18.30. Il
    centrosinistra proponeva di riprendere alle 14 ma – secondo
    quanto riferito – ha prevalso la linea della maggioranza. “Usano
    i tempi della commissione per farsi i fatti loro”, attacca
    Debora Serracchiani. “Il presidente non svolge un ruolo di
    garanzia”, dice Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in commissione.   
    “La verità è che la manovra non è pronta”, sottolinea Marco
    Grimaldi di Avs (ANSA).   

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    In manovra opzione donna al momento non cambia

    (ANSA) – ROMA, 19 DIC – Opzione donna, così come formulata
    nella manovra, per ora non cambia. Negli emendamenti del governo
    non compare infatti alcuna modifica della misura. Che quindi al
    momento prevede per il 2023 la possibilità dell’anticipo
    pensionistico con un’età di 60 anni, che può essere ridotta di
    un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni, ma
    limitatamente a tre categorie specifiche di lavoratrici:
    caregiver, invalide almeno al 74% licenziate o dipendenti da
    aziende con tavolo di crisi. Il Pd insiste però per tornare alla
    versione attualmente in vigore, senza vincoli legati ai figli e
    valida dunque per tutte le donne. (ANSA).   

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    Mattarella asintomatico ma ancora positivo al Covid

    (ANSA) – ROMA, 19 DIC – Il Presidente della Repubblica,
    Sergio Mattarella, pur in assenza di sintomi, è tuttora positivo
    al Covid. Pertanto viene annullata la cerimonia di scambio degli
    auguri con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze
    politiche e della società civile, prevista per domani, nonché la
    sua partecipazione alla Conferenza degli Ambasciatori italiani
    al Ministero degli Affari Esteri, prevista per mercoledì (ANSA).