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    Smartphone a scuola, per 6 studenti su 10 i divieti già esistono

    Già oggi oltre 6 studenti su 10 devono fare i conti con regole interne legate all’utilizzo dello smartphone in ambiente scolastico: il 61% ha proprio dei divieti “scritti”.A questi si aggiunge un ulteriore 30% a cui, per il momento, sono stati dati soltanto dei “suggerimenti”; che presto potrebbero trasformarsi in indicazioni ufficiali. Ad oggi, dunque, appena 1 su 10 ha le mani libere; ma la cosa potrebbe appunto durare ancora poco. E’ quanto emerge da un recente sondaggio di Skuola.net, condotto su un campione di 3.000 alunni delle scuole superiori.
    A dispetto dell’ampia copertura della regolamentazione scolastica, i ragazzi sembrano far finta che il protocollo anti-smartphone introdotto dalla propria scuola quasi non esista. Laddove questo c’è, infatti, appena 1 alunno su 7 racconta che le regole sono effettivamente osservate; tutti gli altri fanno un po’ come gli pare. In un terzo dei casi (34%) si deve subire giusto un rimprovero verbale, nulla di più. Per il 36% si può arrivare al massimo a una nota scritta o al coinvolgimento dei genitori. Solamente il 30% può incorrere al sequestro dello smartphone.
    In 3 casi su 4, il cellulare viene comunque accettato in classe, a patto che resti in disparte: la metà degli intervistati (51%) lo può tranquillamente usare al di fuori delle lezioni (nel cambio d’ora, a ricreazione, nei momenti di pausa), a un altro 22% può persino capitare che gli venga richiesto di usarlo per scopi didattici. Solo il 15% lo deve tenere spento all’interno di scuola, per tutta la mattina. Ancora di meno (12%) lo deve consegnare all’ingresso al personale incaricato.
    Il problema di un uso dello smartphone per finalità non didattiche, comunque esiste: sempre secondo i dati di Skuola.net, solo il 30% degli studenti intervistati dichiara che, nella propria classe, nessuno studente usa il telefonino per farsi i fatti propri durante le lezioni.   

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    Lombardia, Fontana: 'Bossi in forma, mi voterà senza dubbi'

    Il fondatore della Lega Umberto Bossi ha incontrato al Pirellone il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Come si legge in un breve comunicato diramato dai referenti del Comitato Nord, al tavolo è arrivata una richiesta “chiara ed inequivocabile”, ossia quella di “farsi parte attiva con gli alleati di coalizione al fine di riconoscere il Comitato Nord come lista all’interno della coalizione di centrodestra” in appoggio a Fontana.
    Sul fatto che in Lombardia Bossi voterà il governatore Attilio Fontana “non ci sono mai stati dubbi. Lo conosco da troppi anni e siamo amici da troppi anni”. Lo ha detto lo stesso presidente Fontana dopo aver incontrato Bossi al Pirellone. “L’ho trovato in grandissima forma – ha aggiunto Fontana – lucidissimo come sempre e bravissimo”. 
    Bossi si è recato oggi al Pirellone, sede del Consiglio regionale della Lombardia, con i referenti del Comitato Nord Paolo Grimoldi e Angelo Ciocca e i quattro consiglieri espulsi dal Carroccio Roberto Mura, Federico Lena, Antonello Formenti e Max Bastoni.

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    Manovra: Pd, niente scudo penale o per noi salta il banco

    (ANSA) – ROMA, 20 DIC – “Se si intende, oltre al lavoro
    fatto fin qui, di portare questioni penali legate ad alcuni
    reati tributari per il Pd salta il banco”. Così la capogruppo
    del Pd Debora Serracchiani, a margine del lavoro della
    commissione Bilancio alla Camera sulla manovra.   
    “Hanno rinviato l’ufficio di presidenza alle 16.30 dove
    porteranno, dicono, i testi ma, premesso che è inaccettabile”,
    l’ennesimo rinvio, “questo ritarda di molto anche i tempi
    dell’arrivo della manovra in Aula. Anche impegnandosi al massimo
    non ci sono i tempi tecnici”, aggiunge. (ANSA).   

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    Intercettazioni: Nordio, porcherie in inchiesta Palamara

     “La porcheria” sulle intercettazioni “è continuata anche dopo la legge Orlando, basta vedere l’inchiesta sul sistema Palamara, cosa è uscito su cose che non avevano a che fare sulle indagini e, aggiungo, cosa non è uscito”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in audizione alla Commissione Giustizia del Senato. “Sono state selezionate, pilotate, diffuse secondo gli interessi di chi le diffondeva – ha attaccato – e non sono state ancora tutte rese pubbliche o ascoltate dai difensori o individuate nelle forma di perizia. Almeno fino a ieri, perché quel processo sta andando a rilento”. 
    “Il ministro Orlando – ha poi aggiunto Nordio – stava già andando nella direzione giusta, poi si è fermato, non ha raggiunto lo scopo come si è visto con le intercettazioni di Palamara”.
    Sulle intercettazioni preventive “non è cambiato nulla” è stato “solo trasferito un piccolo capitolo dal ministero della Giustizia al Mef” e “certo che il ministero era a conoscenza, abbiamo dato parere favorevole”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo alle domande dei senatori in Commissione Giustizia al Senato sulla misura prevista in manovra. Il ministro, visibilmente raffreddato, ha spiegato che la larga parte delle spese per le intercettazioni degli 007, che riguardano le attrezzature, è già sotto la presidenza del Consiglio. “Non è cambiato nulla, non so perché la stampa abbia dato questa enfatizzazione straordinaria”, ha concluso.   

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    Cattaneo, Spid non sarà cancellato ma risolvere criticità

    (ANSA) – ROMA, 20 DIC – “Lo Spid è uno strumento che
    semplifica la vita dei cittadini, permette di risparmiare tempo,
    evitando le file agli sportelli, e consente di agire in piena
    sicurezza. Non verrà cancellato, ma stiamo cercando il modo di
    risolvere alcune criticità piuttosto che girarci dall’altra
    parte. Non possiamo ignorare che ci sono alcune categorie, come
    gli anziani, che incontrano difficoltà nell’utilizzarlo”. Così a
    Radio Anch’Io il capogruppo di Forza Italia alla Camera
    Alessandro Cattaneo parlando dell’identità digitale. (ANSA).   

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    Putin elogia i militari russi in una cerimonia al Cremlino

    (ANSA) – ROMA, 20 DIC – “I militari russi hanno dimostrato un
    coraggio e un’abnegazione eccezionali durante l’operazione
    militare speciale”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir
    Putin, durante una cerimonia di premiazione tenutasi oggi al
    Cremlino, riferisce la Tass.   
    “Il nostro Paese ha ripetutamente affrontato sfide e difeso
    la propria sovranità. Oggi la Russia si trova di nuovo ad
    affrontare la stessa sfida. E i soldati, gli ufficiali, i
    combattenti volontari mostrano esempi eccezionali di coraggio e
    abnegazione in prima linea nell’operazione militare speciale”,
    ha aggiunto il presidente. Rivolgendosi alla platea, Putin ha
    detto che queste persone hanno contribuito allo sviluppo del
    Paese. “Hanno dimostrato il loro valore in un momento difficile
    ma significativo”, ha detto Putin. (ANSA).   

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    Pd: Orlando, rispondere a opa con lotta a disuguaglianze

    (ANSA) – ROMA, 20 DIC – “Io penso che non ci sia altra
    strada” che “attingere” oggi alla “tradizione socialista”,
    nell’accezione in cui “si definisce socialismo” il mettere in
    campo “strumenti per temperare il capitalismo, la presenza dello
    Stato nell’economia che è stato tabù e non dovrebbe più
    esserlo”. Lo ha detto l’ex ministro Andrea Orlando durante le
    celebrazione dell’anniversario dell’Avanti!. “Oggi noi abbiamo
    alla nostra sinistra, se vogliamo chiamarla così una forza più
    radicale e populista, mentre a destra abbiamo una forza
    compiutamente liberale. Se vogliamo rispondere a quest’opa
    bisogna presidiare questo campo” puntando sulla “lotta alle
    disuguaglianze sociali”.   
    “Io vengo da una tradizione che può ascriversi solo in senso
    molto lato al socialismo”. Nella nascita del Pd “mancava
    l’ingrediente della cultura socialista”, ha aggiunto, esortando
    a recuperare questa tradizione. (ANSA).   

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    Bossi a Fontana, 'sia riconosciuta lista Comitato Nord'

    (ANSA) – ROMA, 20 DIC – Il fondatore della Lega Umberto Bossi
    ha incontrato al Pirellone il presidente della Regione Lombardia
    Attilio Fontana. Come si legge in un breve comunicato diramato
    dai referenti del Comitato Nord, al tavolo è arrivata una
    richiesta “chiara ed inequivocabile”, ossia quella di “farsi
    parte attiva con gli alleati di coalizione al fine di
    riconoscere il Comitato Nord come lista all’interno della
    coalizione di centrodestra” in appoggio a Fontana.   
    Il fondatore della Lega Umberto Bossi è al Pirellone, sede
    del Consiglio regionale della Lombardia. Con lui anche i
    referenti del Comitato Nord Paolo Grimoldi e Angelo Ciocca e i
    quattro consiglieri espulsi dal Carroccio Roberto Mura, Federico
    Lena, Antonello Formenti e Max Bastoni. (ANSA).