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    Meloni: “Non può pagare lo Stato chi aspetta il lavoro dei sogni”

    Lavori “dignitosi ci sono e si trovano”: così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla registrazione di Porta a Porta che andrà in onda questa sera. Si vorrebbe creare “un mondo perfetto dove tutti trovano il lavoro dei loro sogni ma se ti rifiuti di lavorare con lavoro dignitoso perché accetti solo il lavoro dei tuoi sogni non puoi pretendere che ti mantenga lo Stato con le tasse pagate da chi ha accettato un lavoro che spesso non era il lavoro dei sogni”.  
    Nella gestione dei migranti “spesso abbiamo penalizzato i più deboli” e “quelli che accogliamo noi sono banalmente quelli che hanno i soldi da dare agli scafisti, gli altri no. Io non credo che sia un modo intelligente di gestire il problema dei profughi e dei migranti”, ha detto Meloni.
    “Non sono una persona che si spaventa, l’unica cosa che mi spaventa è deludere”, ha detto Meloni sottolineando che in Italia qualsiasi cosa muovi puoi pestare i piedi a qualcuno, il punto è se è gusto o no: se è giusto per me si fa”.   

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    Meloni a dipendenti Chigi: 'Speriamo di lavorare insieme a lungo'

    “Grazie per quello che faremo insieme, speriamo ancora per lungo tempo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un breve discorso di auguri ai dipendenti di Palazzo Chigi, riuniti nel cortile della sede del governo.    Meloni ha ringraziato tutti per la “straordinaria professionalità” e ha rivolto un ringraziamento anche alla preside e agli studenti dell’istituto alberghiero Paolo Baffi di Fiumicino, che hanno allestito il buffet per il brindisi.   

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    Gruppo lavoro Odg-Procura Terni per diritto di cronaca

    (ANSA) – TERNI, 22 DIC – Coordinare e diffondere le
    informazioni attraverso un format, tra l’attività delle forze
    dell’ordine, la Procura e gli organi di informazione:
    l’iniziativa, promossa dalla Procura generale presso la Corte
    d’appello di Perugia e l’Osservatorio regionale
    sull’informazione, è stata avviata nel corso di un vertice
    presso la Procura della Repubblica di Terni.   
    All’incontro hanno preso parte il procuratore capo, Alberto
    Liguori, il questore di Terni, Bruno Failla, i rappresentati
    delle forze dell’ordine, il presidente dell’Ordine dei
    Giornalisti dell’Umbria, Mino Lorusso, e i membri
    dell’Osservatorio regionale.   
    “La Procura di Terni, in fase sperimentale – è detto in un
    comunicato dell’Odg -, darà incarico a un referente interno
    all’ufficio, di raccogliere e segnalare al procuratore le
    notizie di reato provenienti dalla polizia giudiziaria e di
    inoltrarle agli organi di informazione”.   
    “Si tratta – ha sottolineato Liguori – di superare le
    criticità in materia di diritto di cronaca, affidando al
    personale specializzato il compito di mediare tra la
    riservatezza delle indagini, il diritto di cronaca e il
    principio di innocenza”.   
    Il questore Failla ha ricordato che “la Polizia ha in organico
    del personale specializzato in grado di gestire le informazioni,
    a cominciare da quelle che riguardano la sicurezza del
    territorio e che direttamente competono all’attività della
    Questura”.   
    A partire dal prossimo gennaio, presso la Procura di Terni, si
    riunirà un gruppo di lavoro formato da giornalisti,
    rappresentanti della Procura e delle forze dell’ordine, con
    l’obiettivo di individuare le modalità utili a veicolare, con
    tempestività, le informazioni legate alla cronaca locale. “Credo
    sia un ulteriore passo in avanti, dopo l’istituzione a Perugia
    dell’Osservatorio regionale sull’informazione – ha osservato
    Lorusso – per superare le difficoltà introdotte dal decreto
    sulla cosiddetta ‘presunzione d’innocenza’. E’ la dimostrazione
    che il senso di responsabilità e la buona volontà dei singoli
    prevalgono rispetto alla logica di una norma, la cui
    applicazione rigida rischia di penalizzare la sfera dei diritti
    collettivi, senza riuscire a tutelare adeguatamente quelli
    individuali”. (ANSA).   

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    L'addio ad Asor Rosa “militante contro le ingiustizie”

    L’opera, il lavoro dello storico, l’impegno, la militanza, le lotte di Alberto Asor Rosa “non sono mai stati in vista di chissà quale stato futuro. Nascevano dall’intollerabilità per le ingiustizie di questo mondo.
    Rivoluzionario non è chi immagina una soluzione futura delle contraddizioni e le lacerazioni di oggi, ma chi non tollera lo stato di cose presenti”. E’ fra i passaggi del commosso omaggio di Massimo Cacciari all’amico Alberto Asor Rosa scomparso ieri a Roma a 89 anni. Un ritratto del grande studioso, docente e autore, con un percorso anche politico nel Pci, che avviene nell’Università dove Asor Rosa ha insegnato per oltre 40 anni, La Sapienza di Roma. E’ l’aula magna ad ospitare la camera ardente e la cerimonia laica, dove si mescolano solennità ed emozione, passando vicino al feretro, circondato da fiori rossi e bianchi, le corone, fra gli altri di Roma Capitale e della Camera dei Deputati, e con vicino, su un grande schermo, una sua foto. Affetto e ricordi, che uniscono la famiglia dello studioso ad amici, colleghi, ex studenti e autorità, fra i quali il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e l’assessore alla cultura Miguel Gotor, la rettrice de La Sapienza Antonella Polimeni, l’ex premier Massimo D’Alema, la vicepresidente della Camera Anna Ascani, Corrado Augias, Pierluigi Battista, altri esponenti della sinistra come il senatore del Pd Francesco Verducci.
    “Asor Rosa è stato un grande intellettuale italiano, un uomo di cultura, uno studioso, un educatore che ha lasciato un contributo straordinario alla cultura del nostro Paese – sottolinea il sindaco Gualtieri -. Ha saputo sempre intrecciare la sua attività di studioso all’impegno sociale, civile e politico con un straordinaria, fortissima coerenza”. Roma capitale “gli rende omaggio e lo ringrazia per quello che ha fatto per l’università, per la cultura, per il nostro Paese”. La rettrice Antonella Polimeni ne ricorda il percorso alla Sapienza, iniziato da studente 70 anni fa (si laureò con una tesi su Vasco Pratolini, come relatore Natalino Sapegno e come correlatore Giuseppe Ungaretti) e poi continuato da docente e lo definisce “uno dei maestri che hanno dato lustro alla storia del nostro ateneo. Anche in un momento difficile come quello della pandemia ha continuato a scrivere, a fornire stimoli per guardare avanti”.

    Agenzia ANSA

    Critico e politico italiano. Era nato a Roma il 23 settembre del 1933 (ANSA)

    Chi ha avuto “il privilegio di frequentare i suoi corsi non può non ricordare l’autorevolezza della personalità , la finezza delle sue analisi, e un tratto umano ironico e solo apparentemente burbero, distaccato. In realtà è stato un uomo dalle grandi passioni, dalla militanza generosa e dalla polemica caliente, un buon cattivo maestro come amava celiare parlando di se stesso” dice l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor che ha parlato durante la cerimonia in rappresentanza del Campidoglio -. Dall’energia del suo percorso In un tempo difficile come questo vorremmo che i più giovani percepissero un esempio e l’invito a organizzare una nuova forma di saggezza e di lotta”. Per Massimo D’Alema “Asor Rosa rimane non solo un grandissimo protagonista della cultura italiana”, ma anche “un uomo che ha saputo unire all’impegno intellettuale una costante passione civile e politica che ne hanno fatto uno dei protagonisti della storia della sinistra italiana”. Di fronte alle contraddizioni dell’oggi “Alberto – conclude Cacciari – si strappava via la tentazione della tristezza e guardava il mondo con serena ironia e con fiducia che non gli venivano mai meno nemmeno nei momenti più duri del suo personale stato di salute.
    Aveva fiducia nella possibilità di potercela fare se siamo amici, ‘philoi’. Philos significa colui che si appartiene. Se riusciamo a sentire che c’è qualcosa che ci lega ontologicamente, possiamo essere anche capaci di grandi imprese, e grandi opere come quelle che ha fatto Alberto, e come sarebbe quella di cambiare questo Paese”. Tra i ricordi più emozionanti quelli della famiglia, con il nipote dello scrittore, Giovanni Asor Rosa, che rivolgendosi direttamente al nonno, ne condivide aneddoti affettuosi e consigli e di una delle due figlie, Laura: “Forse l’insegnamento più grande che ci ha lasciato è stato quello di sapere sempre e comunque da quale parte della barricata stare”.

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    Tesei, nessun buco in sanità umbra ma mancati rimborsi Covid

    (ANSA) – PERUGIA, 22 DIC – “Non c’è alcun buco della sanità
    umbra. C’ è un mancato rimborso delle spese Covid ed energetiche
    come avviene per tutte le Regioni d’Italia che assomma a circa
    150 milioni di euro. Questa è la realtà”: lo ha sottolineato la
    presidente della Regione Umbria Donatella Tesei a margine della
    conferenza stampa di fine anno.   
    Tesei ha poi parlato di un “disavanzo strutturale che ha
    l’Umbria da anni e ancora prima del Covid e di questa
    amministrazione”. “Naturalmente, proprio a causa dell’impatto
    della pandemia – ha aggiunto – non è stato possibile ancor
    colmarlo. Ma con le misure, la riforma, il nuovo piano sanitario
    regionale, la riorganizzazione e ottimizzazione dei servizi
    porterà da prossimo anno a risultati sicuramente migliori. Già
    dal 2021 mancavano a tutte le Regioni quattro miliardi e 200
    milioni di rimborsi Covid. Oggi abbiamo anche il tema
    dell’impatto su tutte le strutture sanitarie e
    socio-assistenziali del caro energia e dell’inflazione”. (ANSA).   

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    Manovra, la diretta dall'Aula della Camera

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    Meloni: 'In partenza stasera per l'Iraq'

    La presidente di Fratelli d’Italia e premier Giorgia Meloni a Montecitorio per lo scambio di auguri di Natale con i suoi parlamentari (oltre che ministri, per quelli che hanno il doppio ruolo).
    “Io sono in partenza stasera per l’Iraq”. Così Giorgia Meloni ai parlamentari che ha incontrato per scambio auguri, secondo quanto si apprende. Quindi ha ricordato che “in Iraq i militari italiani guidano il comando della missione Nato. Ci sono 4-5 ministri in partenza per altre destinazioni per dare un gesto simbolico. È un segnale importante da dare a nostri uomini e donne che sicuramente si sacrificano piu di noi”.
    Secondo quanto si apprende, nel breve saluto tra Meloni e i parlamentari di FdI a Montecitorio, la leader di Fratelli d’Italia e premier ha ringraziato tutti per l’affetto, la dedizione e il lavoro di questi giorni sulla manovra finanziaria che, ha aggiunto, “sicuramente vi impegnerà anche nelle feste tra Natale e Capodanno ma che coinvolgerà anche il governo. Se può consolarvi, anche per noi non sarà diverso”.   

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    Tesei, rimpasto Giunta Umbria ci sarà

    (ANSA) – PERUGIA, 22 DIC – Il rimpasto della Giunta regionale
    umbra “sicuramente è un tema e ci sarà”. Lo ha ribadito la
    presidente Donatella Tesei, Lega, rispondendo a una domanda dei
    giornalisti a margine della conferenza stampa di fine anno. Sul
    tavolo l’ingresso nell’esecutivo di un esponete di Fratelli
    d’Italia che fa parte della maggioranza insieme a Forza Italia.   
    “Il rimpasto ci sarà nei tempi più brevi possibili – ha detto
    Tesei – e appena la decisione sarà presa verrà comunicata. E’
    giusto che Fratelli d’Italia partecipi alla Giunta e questo
    spero possa realizzarsi in tempi brevi”. (ANSA).