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    Stretta sulle ong, ok del Cdm al pacchetto sull'immigrazione

    Sono stati approvati in Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, il decreto legge con misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale e quello con disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori e la semplificazione procedimentale in materia di immigrazione.
    Si va verso un nuovo codice per le organizzazioni impegnate nella ricerca e nel soccorso in mare: consentiti solo salvataggi lampo, senza trasbordi tra imbarcazioni

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    Maggioranza con il Terzo Polo, via la Spazzacorrotti

    Il centrodestra potrebbe votare con il Terzo Polo un ordine del giorno al decreto Rave, sul quale la Camera sta votando la fiducia, che impegna il governo a cancellare la riforma della prescrizione dell’ex ministro della Giustizia Bonafede, la cosiddetta Spazzacorrotti, e a predisporre, con una rivisitazione organica, il ripristino della disciplina della prescrizione sostanziale in tutti i gradi di giudizio. No di M5s e Pd. 
    Un ordine del giorno del Terzo Polo al decreto rave in discussione alla Camera propone di cancellare la riforma della prescrizione di Bonafede, la cosiddetta Spazzacorrotti. Si impegna il governo “a predisporre, con una rivisitazione organica, il ripristino della disciplina della prescrizione sostanziale in tutti i gradi di giudizio, rimuovendo le criticità derivanti dalla legge 3/2019”, si legge nel testo a prima firma Enrico Costa, sottoscritto da esponenti di Azione-Iv.
    Al momento è plausibile pensare che l’ordine del giorno Costa possa essere accolto in quanto accoglie le posizioni del centrodestra. Tuttavia la riunione per decidere il da farsi si terrà dopo la fiducia sul dl rave. Così fonti della maggioranza circa l’ipotesi che possano dare parere favorevole all’ordine del giorno contro la Spazzacorrotti presentato dal Terzo Polo.    

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    Manovra: il governo pone la fiducia in Aula al Senato

     Il governo ha posto la fiducia in Aula al Senato sulla legge di bilancio. A chiederla il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
    Si sono, dunque, chiusi i lavori in Aula. L’esame riprende giovedì alle 9 con le dichiarazioni di voto, il voto di fiducia e il voto finale sul provvedimento.

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    Bonaccini: Tandem con Picierno, 'è da combattimento come me'

    “Pina Picierno è una donna da combattimento come lo sono io. Come tutta la squadra che stiamo definendo insieme”. Lo ha detto il candidato alla segreteria Pd, Stefano Bonaccini, a una iniziativa a Roma, annunciando il tandem con Pina Picierno per la corsa alla segreteria del Pd. “Preferisco la metafora del tandem a quella del ticket. Pina è donna, giovane, eletta al sud. Averla qua è la conferma della dimensione europea”.    
    Cuperlo candidato divide la sinistra del partito? “Mi viene da dire che quello più di sinistra mi sento io. Battute a parte: Gianni è un caro amico, non credo che ci sia qualcuno che può danneggiare qualcun altro”. Lo ha detto il governatore dell’Emilia Romagna e candidato alla segreteria del Pd nell’iniziativa a Roma. 
    “Mando un saluto e un abbraccio a Schlein, De Micheli e Cuperlo. Da parte mia non sentirete mai una parola irrispettosa, ma solo di amicizia e affetto”, ha aggiunto.   
    Giuseppe Conte? “Tutti i potenziali alleati sono affidabili nel momento in cui, sottoscritto un accordo, poi si rispetta”, ha detto Bonaccini. “Il punto non è alleanze a tavolino, ma sui programmi. Sono contrario ad alleanze fatte solo per battere gli altri”. “Voglio un Pd che riscopra una vocazione maggioritaria, che non è autosufficienza, ma se mi alleo con qualcuno lo faccio da una posizione di forza, non di subalternità”.   

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    Le ore del dolore, Ratzinger accudito dalle Memores e da un frate

    Le fidate ‘memores domini’, le consacrate laiche della fraternità di Comunione e Liberazione, con lui. La breve distanza dalla riproduzione della Grotta di Lourdes, dove, fino a quando ha potuto, ha mantenuto la sua tradizione di una passeggiata e una preghiera tutti i pomeriggi alle 17 di fronte alla Vergine. Benedetto XVI, da quando ha cominciato a programmare il suo “ritiro dalle scene”, non ha mai avuto dubbi: il luogo ideale dove vivere da papa Emerito e concludere la sua esistenza era il Monastero Mater Ecclesiae, sulla sommità dei Giardini Vaticani.
    Fatto costruire da Giovanni Paolo II agli inizi degli anni ’90 per ospitarvi gruppi di suore contemplative che si sono alternati negli anni, ne ha preso possesso Ratzinger nel 2013 dopo la clamorosa rinuncia e un periodo di breve allontanamento dal Vaticano trascorso nella residenza estiva dei Papi di Castel Gandolfo. Il tempo per ristrutturare il monastero con tutti i comfort e le facilities adatte a un Pontefice emerito, un anziano uomo che già cominciava a soffrire qualche problema di deambulazione che ben presto lo avrebbe costretto ad aiutarsi anche con un girello per mantenere la stabilità e compensare anche la progressiva cecità da un occhio.
    La quiete del Mater ecclesiae, circondato solo dal verde, dal passaggio di qualche gatto randagio e ogni tanto di qualche tecnico vaticano per la manutenzione dei cavi della linea elettrica che passano lì vicino, si è rivelato in effetti subito il luogo perfetto per assolvere a quella missione di monaco orante che Benedetto XVI ha voluto interpretare come Papa emerito. I soli ad avere accesso stabile venendo a costituire una vera e propria comunità attorno al Papa emerito, così come era stata la famiglia pontificia, sono state le quattro memores di Cl e il fidato Georg Gaenswein che per alcuni anni ha svolto la mattina l’incarico di prefetto della Casa pontificia e nel pomeriggio assisteva Ratzinger.
    Finchè le condizioni di Ratzinger lo hanno permesso, e soprattutto prima della micidiale pandemia Covid, al monastero per anni si è tenuto anche un certo via vai di amici, cardinali, vescovi, intellettuali, studiosi anche giornalisti che dal Papa emerito si sono recati in visita per confrontarsi sulla fede, per portare un proprio libro o scritto, per condividere una preghiera, molti anche una foto o un selfie. In questi ultimi giorni di peggioramento delle condizioni di salute, al monastero si è visto giorno e notte uno dei frati del servizio sanitario vaticano che in realtà assiste Benedetto XVI da molti anni.
    Discreto, silenzioso, sempre con la sua valigetta da pronto soccorso in mano, il frate è una delle personalità più a stretto contatto con l’entourage di Ratzinger in queste ore. Ora con lui in queste ore c’è anche il fidato Gaenswein, rientrato in fretta da un breve periodo di congedo che aveva preso per salutare la famiglia per le festività natalizie.  

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    In Cdm informativa su Ilva e decreto su siti strategici

     Informativa del ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sull’accordo di rafforzamento patrimoniale produttivo di Acciaierie d’Italia e un decreto legge su misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale. Lo si legge nell’odg del Cdm.    

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    Ong, anche 5 donne tra le 100 persone condannate a morte in Iran

    (ANSA) – ROMA, 28 DIC – Almeno 100 persone, tra le quali 5
    donne, sono state condannate a morte o accusate di reati
    capitali dopo le proteste in Iran, afferma un gruppo per i
    diritti umani. Lo ha riferito Iran Human Rights (Ihr) con sede
    in Norvegia, come riporta Bbc.   
    In realtà si ritiene che il numero reale di manifestanti che
    rischiano la pena di morte sia molto più alto perché le famiglie
    sono state sottoposte a pressioni per rimanere in silenzio.   
    Finora due giovani sono stati giustiziati mentre secondo Ihr,
    sono stati uccisi almeno 476 manifestanti, tra cui 64 bambini e
    34 donne. (ANSA).