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    Interruzioni di corrente nei distretti di Kiev e dintorni

        La compagnia elettrica statale Ukrenergo ha comunicato di aver dovuto interrompere temporaneamente l’erogazione di corrente in alcuni distretti di Kiev e dintorni. I distretti – si legge su Telegram – sono quelli di Shevchensk, Sviatoshynsk, Solomyansk, Holosiivsk, Podil e Bucha. “Si è verificata una situazione di emergenza sulle reti di Ukrenergo. Ci sono 100.000 consumatori scollegati in tutta Kiev”, ha dichiarato l’amministrazione militare della capitale, riferendosi all’operatore energetico ucraino.
       Il principale fornitore privato di energia elettrica in Ucraina, Dtek, ha affermato che i blackout si sono verificati a causa di un incidente non meglio precisato e che sono stati segnalati blackout di emergenza anche nel distretto di Buchanskyi della regione di Kiev.
       Successivamente la Ukrenergo  ha spiegato che “la causa principale delle interruzioni di corrente” operate questa mattina in diversi distretti della capitale Kiev “è il danno alle reti a seguito di sei mesi di massicci bombardamenti da parte dei russi”. “Le riparazioni sono in corso in tutte le strutture danneggiate. Tuttavia, ci sono danni nascosti che si fanno sentire a volte molto tempo dopo il bombardamento”, scrive ancora Ukrenergo, citata da Rbc-Ucraina.   

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    Dl Inps: Camera, il governo pone la fiducia

     Il governo pone la questione di fiducia alla Camera sul dl Inps. Lo ha annunciato all’Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.    Si riunisce ora la conferenza dei capigruppo: deve decidere sul prosieguo dei lavori d’Aula.    

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    Gb, i russi stanno creando fortificazioni nel nord della Crimea

    La Russa ha iniziato a creare linee difensive vicino a Perekop, nel nord della Crimea, preparandosi allo scenario in cui l’esercito ucraino tenta di entrare in Crimea. Lo sostiene l’intelligence del dipartimento della difesa del Regno Unito mostrando anche fotografie satellitari delle trincee.    “Ciò include una zona di strutture difensive lunga 9 km a 3,5 km a nord della città di Armyansk, su uno stretto istmo che collega la Crimea con la regione di Kherson. Queste elaborate barriere indicano che il comando russo considera le forze ucraine capaci di un attacco diretto alla Crimea. La Russia continua a considerare il mantenimento del controllo della penisola la sua massima priorità politica”, ha affermato l’intelligence su Twitter. (ANSA).   

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    Von der Leyen, su riforme in Ucraina obiettivo in vista (2)

    (ANSA) – BRUXELLES, 21 GIU – “Con queste riforme – ha
    proseguito von der Leyen – l’Ucraina invia anche un messaggio
    forte agli investitori privati: potranno contare sulla
    trasparenza, sulla parità di condizioni e sulle istituzioni ben
    funzionanti di cui hanno bisogno per investire in Ucraina. E
    questo è ancora più importante perché abbiamo bisogno che anche
    il settore privato si impegni, perché è il settore privato, con
    la sua inestimabile esperienza e il suo potere finanziario, che
    aiuterà l’Ucraina a realizzare i suoi sogni. E questo mi porta
    all’ultimo punto. Vogliamo che le riforme attuate dall’Ucraina
    siano accompagnate da investimenti europei. Per ogni passo che
    fate verso di noi, l’Unione Europea deve fare un passo verso
    l’Ucraina”. (ANSA).   

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    Schlein, felice del confronto con Lula sulle sfide comuni

    (ANSA) – ROMA, 21 GIU – “Un incontro molto positivo, sono
    molto felice di aver avuto l’occasione di conoscere per la prima
    volta il presidente Lula e di confrontarci sulle sfide comuni,
    sui grandi temi globali, dalla democrazia al clima, alla
    giustizia sociale. Sono molto contenta di questo incontro”. Lo
    ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein dopo l’incontro con
    il presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Luiz
    Inácio Lula da Silva. (ANSA).   

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    Qatargate: al via il nuovo interrogatorio di Cozzolino

       Ha preso il via il nuovo interrogatorio dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, da lunedì in stato di fermo a Bruxelles nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate. L’eurodeputato si trova nei locali della procura federale, accompagnato dai legali Federico Conte e Dimitri de Beco.
        Dopo un lungo interrogatorio di otto ore ieri con la polizia giudiziaria, Cozzolino sarà ascoltato oggi dal giudice istruttore Aurélie Dejaiffe, come previsto dalla procedura penale belga. La procuratrice, che è subentrata ieri al magistrato Michel Claise alla guida delle indagini, dovrà decidere se convalidare l’arresto dell’eurodeputato, disporre misure alternative o autorizzarne il rilascio.    

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    Colombia: la Camera boccia la riforma del lavoro voluta da Petro

       Il governo colombiano del presidente Gustavo Petro ha subito ieri una importante sconfitta per la bocciatura in una Commissione della Camera del suo progetto di riforma del lavoro, nell’ultimo giorno di sessioni ordinarie dell’attuale legislatura.
        Nonostante gli sforzi dell’Esecutivo, il progetto non ha avuto in Commissione un numero di voti a favore sufficiente, per cui è stato accantonato, ma potrà eventualmente essere ripresentato nella prossima legislatura. Via Twitter Petro ha definito come “molto grave” l’accaduto in Parlamento attribuendolo alla volontà di resistenza dei “poteri economici” ai cambiamenti.
        “La bocciatura della riforma del lavoro è gravissima – ha sottolineato -. Essa mostra che non esiste nel potere economico un autentico desiderio di pace e di patto sociale”. Coloro che “controllano il capitale e i media – ha concluso – sono riusciti a orientare il Parlamento contro la dignità dei lavoratori”.

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    Rete studenti, ‘Siamo in ansia per una prova inutile’

       Questa mattina, prima dell’ingresso a scuola per la prima prova dell’esame di maturità, studenti e studentesse della Rete degli Studenti Medi del Lazo si sono mobilitati “per denunciare ancora gli effetti di questo sistema d’istruzione sulla salute mentale”.
        Quest’anno ritorna la maturità con due prove scritte e l’orale, proprio come prima della pandemia. “Dalla crisi – dicono i ragazzi – sarebbe potuto nascere un nuovo modo di vedere la conclusione dei cinque anni passati alle superiori”. Era stata infatti proprio la Rete degli Studenti Medi a chiedere che si trovasse un sistema per valutare il percorso scolastico, che non fosse tutto racchiuso in poche ore alla fine dell’ultimo anno.
        “La didattica frontale, la valutazione numerica, la bocciatura, questa maturità, sono un modo antico di vedere l’istruzione. Invece che la costruzione di un percorso di apprendimento delle conoscenze, un’affannosa competizione per arrivare ad avere nella media un decimale in più del compagno di classe. Tutto questo, ovviamente, a discapito della salute mentale. Oggi abbiamo voluto dire che siamo in ansia – dice Tullia Nargiso della Rete degli Studenti Medi del Lazio – Le problematiche legate alla salute mentale sottolineate dalla pandemia vengono esasperate dal nostro sistema scolastico. Questa maturità, decisa senza interpellare la volontà di studenti e studentesse, va in questa direzione e non possiamo che denunciarne la gravità. Vogliamo che la maturità non sia più un momento in cui spingere al limite studenti e studentesse.
        Vogliamo che non sia una valutazione numerica a definire un percorso di cinque anni”.