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    Prisco, scontri tra tifosi riportano a epoche buie

    (ANSA) – PERUGIA, 09 GEN – Gli scontri tra tifosi
    sull’Autosole “ci riportano a epoche buie del passato in cui la
    violenza fuori e dentro gli stadi era all’ordine del giorno”: a
    dirlo è il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco a margine
    di un’iniziativa a Perugia. “Credo vada usato il pugno duro con
    i violenti ma bisogna distinguerli dai veri tifosi e non fare di
    tutta un’erba un fascio” ha sottolineato rispondendo all’ANSA.   
    “Immagino – ha sostenuto ancora Prisco, FdI – che vadano
    valutati provvedimenti molto restrittivi”.   
    Riguardo a una possibile sinergia tra giustizia penale e
    quella sportiva il sottosegretario ha spiegato che “se ne
    parlerà in sede di Governo anche con il ministro”. “Ci sono però
    due punti fermi – ha concluso Prisco -, questi fatti non sono
    ammissibili e non si devono più ripetere ma bisogna distinguere
    i violenti dai tifosi che amano il calcio”. (ANSA).   

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    Ucraina: Tajani, nuove armi? Prima si passa dalle Camere

    “Il sesto pacchetto di difesa è ancora da perfezionare, come previsto non ci sarà alcun invio prima di un’informazione al Parlamento. Stiamo discutendo anche con i francesi per perfezionare dal punto di vista tecnico l’invio di sistemi di difesa aerea che si basano su tecnologie congiunte fra Roma e Parigi”. Così il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani parla degli aiuti all’Ucraina in un’intervista al Corriere della Sera; dopo la telefonata del Consigliere alla sicurezza Usa sottolinea che “i colloqui con Washington sono costanti e normali, noi siamo un interlocutore importante, ma non si è parlato di armi”.
    Secondo il titolare della Farnesina, “bisogna continuare a lavorare per la pace”, ma arrivano segnali che non autorizzano ad essere ottimisti: “reali manifestazioni di aperture da parte russa non ci sono al momento”.Nell’intervista, Tajani risponde anche sulla politica, sul dialogo tra Conservatori e Ppe in vista delle Europee del prossimo anno: “Ci può sicuramente essere un’alleanza, magari allargata ai liberali – sottolinea – , che è poi quella che portò alla mia elezione alla presidenza del Parlamento europeo nel 2017. Parliamo di qualcosa che è già consolidato”. “Saremo comunque noi – aggiunge – la forza trainante di un’alleanza alternativa alla sinistra”. Il partito unico in Italia? “È un’idea per il futuro, non per domani mattina”, risponde: “quella di Berlusconi è un’idea lungimirante che va costruita con un dialogo e senza pregiudizi”. A suo avviso , “sarebbe lo strumento ideale per consolidare una collaborazione che va avanti da tanti anni”.   

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    Papa: un cristiano non giudica con durezza e non divide

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 08 GEN – “Noi pure, discepoli di
    Gesù, siamo chiamati a esercitare in questo modo la giustizia,
    nei rapporti con gli altri, nella Chiesa, nella società: non con
    la durezza di chi giudica e condanna dividendo le persone in
    buone e cattive, ma con la misericordia di chi accoglie
    condividendo le ferite e le fragilità delle sorelle e dei
    fratelli, per rialzarli. Vorrei dirlo così: non dividendo, ma
    condividendo. Non dividere, ma condividere. Facciamo come Gesù:
    condividiamo, portiamo i pesi gli uni degli altri, invece di
    chiacchierare e distruggere, guardiamoci con compassione,
    aiutiamoci a vicenda”. Lo ha detto il Papa all’Angelus. (ANSA).   

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    Papa: insegnate pregare a bimbi, servirà nei momenti brutti

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 08 GEN – Il battesimo “è come un
    compleanno, il battesimo ci fa rinascere alla vita cristiana.   
    Per questo io vi consiglio di insegnare ai vostri figli la data
    del battesimo”, “che tutti gli anni ringrazino per questa grazia
    di essere cristiani”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della
    messa nella Cappella Sistina rivolgendosi ai genitori dei
    tredici bambini che oggi vengono battezzati dallo stesso
    Pontefice.   
    “Questi bambini che voi portate adesso incominciano la strada
    ma è a voi e ai padrini aiutarli ad andare avanti in quella
    strada”, “da bambini che imparino la preghiera perché la
    preghiera è quello che gli darà forza per tutta la vita, nei
    momenti buoni per ringraziare Dio, nei momenti brutti per
    trovare la forza”, ha sottolineato il Papa che ha anche invitato
    a “pregare la Madonna perché è la nostra madre. La Madonna è la
    mamma e la mamma è sempre più vicina del papà”.   
    Poi ha detto ai genitori di non preoccuparsi se i bambini
    cominceranno a piangere: “Adesso sono tutti zitti ma forse
    qualcuno darà il ‘la’, incomincerà, i bambini sono sinfonici”,
    “lasciateli gridare, lasciateli piangere, forse qualcuno piange
    di fame allattateli con tutta libertà. L’importante è che oggi
    questa celebrazione sia la festa”. (ANSA).   

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    Ratzinger: aperte Grotte, fedeli in fila per omaggio a tomba

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 08 GEN – Le Grotte vaticane
    hanno aperto alle 9 per consentire ai fedeli l’omaggio alla
    tomba dove è stato sepolto Benedetto XVI. Ratzinger è tumulato
    nel luogo dove era sepolto Giovanni Paolo II prima della sua
    beatificazione. Sulla lapide l’epigrafe nera con la scritta:
    “Benedictus PP XVI”.   
    I fedeli hanno aspettato in basilica l’apertura, poi in molti
    si sono messi in fila per una preghiera davanti alla tomba. Tra
    i primi Bernard, arrivato da Varsavia: “E’ uno dei Papi più
    importanti della storia, è il mio Papa, era importante venire
    qui”, dice con la voce leggermente incrinata dalla commozione.   
    C’è poi Stefania da Portogruaro (Venezia): “Siamo qui – dice
    indicando anche le persone che sono arrivate con lei dal Veneto
    – perché avevamo bisogno di sentire la sua vicinanza. Benedetto
    ci dà speranza”. Tra i primi fedeli scesi nelle grotte anche tre
    giovani donne di Altamura (Bari): “Per noi è un Papa importante,
    abbiamo sentito il bisogno di essere oggi qui”. (ANSA).   

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    Sparatoria a Hollywood, un morto e due feriti

    Un uomo è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti in una sparatoria nella notte ad Hollywood, nei pressi della famosa Walk of Fame. Lo riferisce Abc news citando fonti di polizia. Il killer è fuggito a bordo di un’auto. Quando l’uomo ha aperto il fuoco i tanti ristoranti e locali della zona erano affollati di persone. “Hollywood è un quartiere molto frequentato, specialmente la sera”, ha spiegato il detective Sean Kinchla che non ha fornito per il momento un movente della sparatoria. 

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    Parte il pressing su Francesco per le dimissioni

    Il day after la morte di Benedetto XVI resta carico di tensioni l’interno del mondo vaticano. Se la presenza di Benedetto XVI smorzava le contrapposizioni, ora le due anime della Curia, quella dei conservatori e quella più liberale e bergogliana, destra e sinistra, anche se Papa Francesco più volte ha detto di rifiutare queste classificazioni per la Chiesa, emergono più forti. “Ci sono tensioni tra progressisti e conservatori”, ha detto a Repubblica il capo dei vescovi Usa Timothy Broglio, lui chiaramente schierato con l’ala più tradizionalista. E pensa che Francesco potrebbe dimettersi. “Ho visto la difficoltà, il fatto che non celebra, sono tutti elementi di un lavoro pastorale normale che mancano”.
    Ma Bergoglio sembra di tutt’altra idea. Informando che già da anni ha consegnato alla Segreteria di Stato una sua lettera di dimissioni da usare in caso di impedimento fisico, praticamente chiude la questione. Almeno rispetto a future domande da parte dei giornalisti. Ma anche nei fatti la risposta va in un’altra direzione. Oggi il Bollettino conteneva nuove nomine, come quello di ieri e dei giorni passati. E nelle ultime ore ha varato la riforma della diocesi di Roma dove il ruolo del Papa, che è il vescovo della città, ne esce ancora più rafforzato. E anche sulla liturgia, differentemente da quanto dice Broglio, il Papa non rinuncia a nulla. Grazie alla sedia a rotelle e alla fisioterapia non ha più i dolori che in passato lo avevano portato a rinunciare qualche volta a celebrare messa. Da tempo ha inaugurato una formula collaudata per la quale lui presiede e fa l’omelia, lasciando ad un cardinale la parte della liturgia che si svolge in piedi. Inoltre si prepara ad affrontare, a fine gennaio, un viaggio faticoso in Africa e, anche se mancano ancora annunci ufficiali, nel 2023 dovrebbe andare anche in Ungheria e Portogallo, e sarebbe atteso anche in Mongolia.Insomma non dà l’idea di una persona che sta per lasciare il campo.
    Tra le mosse di Bergoglio che sparigliano le carte c’è stato anche il suo incontro con l’ex arcivescovo di Hong Kong, il cardinale Joseph Zen. Ultranovantenne, con una vita di lotta contro il regime cinese per la quale in passato ha vissuto anche il carcere, il porporato ormai ultranovantenne, è tra i più aspri critici di Francesco. C’è la questione dell’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi ma non solo. Zen fa parte anche della schiera dei cardinali più conservatori. Arrivato con un permesso speciale da Hong Kong per i funerali di Benedetto XVI ieri è stato ricevuto a Santa Marta da Papa Francesco. E’ stato lo stesso Zen, che in passato aveva denunciato di non aver avuto udienza dal Pontefice, a parlare oggi di un incontro “cordiale e amichevole”.
    Chi invece davvero potrebbe essere in procinto di fare le valige è il segretario di Ratzinger, mons. Georg Gaenswein. Per lui si parla di un possibile ruolo in qualche Nunziatura in America Latina o Asia; o di una docenza in un ateneo cattolico all’estero. Più difficile un ritorno nella sua Germania dove l’episcopato forse non lo accoglierebbe a braccia aperte. Ma al di là di tutto, Bergoglio dovrà tenere conto di questa ala conservatrice della Chiesa come suggerisce l’ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Gerhard Mueller. Definisce, con la Stampa, una “imprudenza” da parte di Francesco avere limitato al messa in latino. Critiche anche sul Sinodo, il processo di consultazione planetaria voluto da Francesco su tutti i temi, dal ruolo dei laici al sacerdozio femminile, dalle coppie gay al sistema delle parrocchie. E’ lo stesso Mueller a commentare con la stampa americana: “Siamo un partito o una ong che può cambiare idea sulla base di una consultazione popolare?”.

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    Provinciali: a Vibo candidato sostenuto da Pd-M5S-Terzo polo

    (ANSA) – VIBO VALENTIA, 07 GEN – E’ Giuseppe Condello,
    sindaco di San Nicola da Crissa e coordinatore provinciale di
    Italia Viva, il candidato civico sostenuto dal centrosinistra
    alla presidenza della Provincia di Vibo Valentia.   
    A sostegno della candidatura civica di Condello, infatti, c’è un
    campo largo composto oltre che dal Terzo Polo (Italia Viva e
    Azione), anche Pd, Psi e M5s. In tal senso si sono pronunciati
    in una nota congiunta Giovanni Di Bartolo, in rappresentanza dei
    dem, Gianmaria Lebrino, del Partito Socialista Italiano e
    Domenico Santoro del Movimento 5 Stelle.   
    “Le forze democratiche, progressiste, riformiste e socialiste –
    è scritto nel testo sottoscritto dai tre esponenti – nell’ambito
    dell’elezione del presidente della Provincia di Vibo Valentia,
    convergendo sulla necessità di costruire una nuova fase di
    programmazione e condivisione nell’attività di governo
    dell’Ente, che sia fortemente innovativa e orientata ad un
    impegno politico progressista e riformista, hanno deciso di
    sostenere la candidatura civica del sindaco Giuseppe Condello.   
    Disponibilità al confronto, visione strategica e massima
    concretezza – riporta ancora il testo – saranno i presupposti
    per allargare il consenso e proseguire il percorso comune
    intrapreso. Questa vuole rappresentare una proposta rivolta agli
    amministratori e al territorio, nonché un laboratorio per
    costruire un’alternativa di buon governo alla cattiva gestione
    perpetrata ad ogni livello dalla destra”. (ANSA).