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    Lupo: consiglio Alto Adige, facilitare l'abbattimento

    (ANSA) – BOLZANO, 12 GEN – Il consiglio provinciale di
    Bolzano ha approvato a larga maggioranza un documento di voto
    dell’opposizione, firmato però anche da alcuni esponenti della
    Svp, a favore dell’abbattimento di grandi canivori, “laddove
    necessario, in tempi rapidi e senza ostacoli burocratici”.   
    Il testo è stato presentato da Josef Unterholzner (Enzian) e
    cofirmato da Andreas Leiter Reber, Ulli Mair (Freiheitlichen),
    Franz Locher, Manfred Vallazza e Paula Bacher (Svp). “Dalle
    previsioni degli uffici competenti – ha detto Unterholzner –
    emergeva che, se si mantiene l’attuale grado di protezione, in
    Alto Adige la popolazione dei lupi è destinata ad aumentare in
    modo esponenziale. Si può quindi parlare di un fenomeno
    preoccupante. Le misure di prevenzione e gli interventi
    strutturali di protezione delle greggi, messi in atto nel
    tentativo di allontanare il lupo, purtroppo si erano rivelati
    poco efficaci”. In Svezia, ha segnalato Unterholzner, “possono
    essere prelevati 75 lupi l’anno, in Estonia oltre 100, e anche
    questi Paesi sono della Ue”.   
    L’assessore Arnold Schuler ha chiarito che lo status di
    tutela era stato introdotto quando il lupo era a rischio di
    estinzione: ora la situazione era cambiata radicalmente, e con
    l’aumento dei lupi erano aumentati i casi di conflitto,
    soprattutto in alto Adige dove c’era molto bestiame nelle
    malghe. Ci voleva “un approccio di buon senso”. (ANSA).   

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    Pd, Letta: 'Evitate spaccature deleterie'

    “Abbiamo evitato spaccature deleterie. Adesso concentriamoci su ciò che il congresso e la fase costituente possono dare per il nostro rilancio. Vedo rispetto reciproco tra i candidati, valorizziamolo”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aprendo la direzione del partito, in corso al Nazareno. “I candidati hanno tutte le qualità per rendere dibattito vivo e aggregante. E ciò nel momento l’azione del governo mostra crepe”.
    “Oggi affrontiamo questi passaggi: la bozza del regolamento; la composizione dei due terzi dei nomi della commissione nazionale del congresso; la data delle primarie” spostata al “26 febbraio; i criteri per l’ampliamento dell’assemblea agli esterni”, ha detto Letta alla direzione del Pd. “Il punto di equilibrio trovato oggi scontenta qualcuno ma è il più avanzato possibile”, ha aggiunto. 
    “Se ciascuno dice solo cosa non gli va bene poi diventa una cacofonia insopportabile. Abbiamo dovuto lavorare con uno statuto difficile da applicare. Abbiamo risolto nodi. Anche sui contenuti siamo riusciti a farci del male nel racconto esterno. La discussione è intensa e fortissima, ma è stata raccontata da molti di noi in modo banalizzante”, ha detto.
    INTESA SULLE REGOLE DELLE PRIMARIE
    Si è raggiunta un’intesa di massima sulle regole delle primarie Pd. Lo riferiscono diverse fonti del partito. Il criterio è quello di consentire il voto on line a chi è impossibilitato al voto in presenza, sia per motivi di salute sia logistici. La definizione delle regole verrà poi definita dalla commissione nazionale per il congresso, che verrà eletta nella direzione che sta per aprirsi. Fra i temi da definire, secondo quanto si apprende, quello relativo al voto di chi si trova all’estero. “Ci siamo, sostanzialmente ci siamo” dicono fonti del Nazareno.
    “Dobbiamo fare del nostro partito un partito democratico per davvero”. Siamo in un “percorso congressuale difficile sapendo che è una grande responsabilità di tutti noi”, dobbiamo “essere uniti fino alla fine” e “raccontare all’esterno che la democrazia vive in questo partito”. Dall’esterno ci criticano perché discutiamo come decidere democraticamente all’interno come se la democrazia fosse un capo che decide allo specchio”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta durante la commemorazione di David Sassoli. “Facciamolo bene questo congresso”, ha esortato.
    “Se ci spacchiamo sulle regole rischiamo di essere individuati come marziani”, dice Stefano Bonaccini. “Io vorrei che cominciassimo a discutere, per riportare la gente a votare Pd e a partecipare, di sanità, scuola, lavoro, ambiente: sono abbastanza sorpreso che si sia dovuto rinviare la direzione per trovare un accordo, quindi mi auguro che volontà e buon senso portino a evitare una conta e una spaccatura. Noi dobbiamo parlare dei problemi dei cittadini e non delle regole del Pd che peraltro avevamo già cambiato e sulle quali mi auguro si trovi un accordo”.
    “Se si troverà l’accordo sulle regole delle primarie? Sì….Se sono d’accordo al voto online? Io faccio quello che decide il mio partito”. Così Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, interpellato in Transatlantico. Sì, ma bisogna continuare a limare” l’intesa “per arrivare ad una sintesi positiva tra la varie posizioni. Si continuano, dunque, a smussare gli elementi di criticità”. Così fonti del Nazareno rispondono a chi chiede se si intravede la possibilità di un accordo tra i candidati sulle regole delle primarie ed in particolare sul voto online, finora divisivo.
    Sassoli, il Partito Democratico lo ricorda a un anno dalla scomparsa

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    Biden non sostiene il divieto dei fornelli a gas

       Joe Biden non sostiene il divieto dei fornelli a gas. Lo afferma la Casa Bianca, commentando l’ipotesi paventata dalla Consumer Product Safety Commission vista la loro pericolosità. Alcuni studi hanno infatti indicato che le sostanze nocive emessa dai fornelli a gas possono contribuire all’asma e ad altri problemi respiratori.   “Il presidente non sostiene il divieto dei fornelli a gas e la commissione, che è indipendente, non li sta vietando”, ha detto alla Cnn un portavoce della Casa Bianca.    

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    Mattarella indignati per repressione ed esecuzioni in Iran

    (ANSA) – ROMA, 11 GEN – Il Presidente della Repubblica,
    Sergio Mattarella ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, per
    la presentazione delle Lettere Credenziali, il nuovo
    Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran, Mohammad Reza
    Sabouri. Nel breve colloquio – informa il Quirinale – il
    Presidente Mattarella ha espresso la ferma condanna della
    Repubblica Italiana e la sua personale indignazione per la
    brutale repressione delle manifestazioni e per le condanne a
    morte e l’esecuzione di molti dimostranti. (ANSA).   

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    Brasile: ministro Difesa di Lula smentisce le dimissioni

    (ANSA) – BRASILIA, 11 GEN – Il ministro della Difesa
    brasiliano, José Múcio, ha smentito l’intenzione di dimettersi
    dopo l’assalto ai palazzi del potere commesso domenica scorsa a
    Brasilia dai sostenitori dell’ex presidente della Repubblica,
    Jair Bolsonaro.   
    Múcio era stato criticato dai partiti di sinistra soprattutto
    per aver definito l’accampamento dei bolsonaristi davanti al
    quartier generale dell’Esercito una “manifestazione di
    democrazia”.   
    Attraverso una nota ufficiale, Múcio, uno dei 37 ministri
    nominati dal neo presidente Luiz Inacio Lula da Silva, ha
    affermato che le informazioni al suo riguardo che circolano sui
    social sono “completamente false”.   
    Poche ore prima, il deputato André Janones – figura influente
    nella strategia di comunicazione della campagna elettorale di
    Lula – aveva detto che il ministro della Difesa avrebbe
    consegnato la sua lettera di dimissioni “nelle prossime ore”.   
    (ANSA).   

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    Usa: aerei a terra, ritardi per oltre 3.500 voli

    (ANSA) – NEW YORK, 11 GEN – I voli in ritardo negli Stati
    Uniti sono oltre 3.500 a causa dello stop deciso dalla Federal
    Aviation Administration, che ha deciso una pausa dei voli
    domestici almeno fino all 9-9.30 locali. (ANSA).   

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    Dl Aiuti quater: la Camera conferma la fiducia, 205 sì

    Con 205 voti a favore, 141 contrari e quattro astenuti la Camera conferma la fiducia al governo sul Decreto legge Aiuti quater. Dalle 16, dopo il question time, si passerà all’esame degli ordini del giorno sul provvedimento cui domattina l’Assemblea di Montecitorio darà il via libera definitivo.

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    Governo, pronto materiale per emergenza elettrica Ucraina

    (ANSA) – ROMA, 11 GEN – Si è riunito stamane a Palazzo Chigi
    il gruppo di lavoro “emergenza elettrica Ucraina”, voluto dal
    Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, operativo già da inizio
    dicembre. Lo comunica Palazzo Chigi. Nella riunione odierna è
    stata definita la lista delle disponibilità di materiali e
    attrezzature da parte dei principali operatori del settore
    elettrico e sulle modalità logistiche per il successivo
    imminente invio. Si tratterà di uno sforzo di grande impatto
    considerato che la donazione da parte del governo italiano di
    tale materiale potrebbe contribuire a garantire l’alimentazione
    elettrica di una comunità di circa 3 milioni persone. (ANSA).