More stories

  • in

    Giorno memoria: New York, lettura nomi ebrei deportati

    (ANSA) – ROMA, 27 GEN – Cerimonia di lettura pubblica,
    all’aperto, davanti la sede del Consolato Generale d’Italia a
    New York, dei nomi degli ebrei deportati dall’Italia e dai
    territori italiani, in occasione della Giornata della Memoria.   
    L’iniziativa fa parte di un programma di eventi promossi dal
    Consolato Generale e, fra gli altri, dal Centro Primo Levi,
    dall’Istituto Italiano di Cultura, dalla Casa Italiana Zerilli
    Marimò della NYU, dall’Accademia Italiana Superiore di Studi
    Avanzati in America della Columbia University, per commemorare
    le vittime della Shoah e preservare la memoria di quei tragici
    avvenimenti.   
    Nell’ambito dei numerosi eventi proposti per l’occasione, un
    seminario su Giorgio Bassani, introdotto dal Direttore
    dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, Prof. Fabio
    Finotti, insieme a Paola Bassani, presidente della Fondazione
    Giorgio Bassani; una conversazione con Katharina von Schnurbein,
    coordinatrice della Commissione europea per la lotta
    all’antisemitismo e la promozione della vita ebraica; la prima
    mondiale del concerto “Piombo”, ispirato alla raccolta di
    racconti “Il sistema periodico” di Primo Levi, curato da Luciano
    Chessa (al pianoforte) ed eseguito insieme alla leggendaria
    violoncellista Frances-Marie Uitti. (ANSA).   

  • in

    Papa: “Il matrimonio è uomo-donna, su di esso si fonda la famiglia”

    “Nella Chiesa e nel mondo c’è un forte bisogno di riscoprire il significato e il valore dell’unione coniugale tra uomo e donna su cui si fonda la famiglia”. Lo ha detto papa Francesco ricevendo oggi in udienza i prelati uditori, gli officiali, gli avvocati e i collaboratori del Tribunale della Rota Romana, in occasione della solenne inaugurazione dell’Anno Giudiziario. “Infatti – ha aggiunto -, un aspetto certamente non secondario della crisi che colpisce tante famiglie è l’ignoranza pratica, personale e collettiva, circa il matrimonio”.
    Il Pontefice ha ricordato che “il vangelo della famiglia rimanda al disegno divino della creazione dell’uomo e della donna, cioè al ‘principio’, secondo la parola di Gesù: ‘Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto’ (Mt 19,4-6). E questo essere una sola carne si inserisce nel disegno divino della redenzione”. Per il Papa, “il matrimonio secondo la Rivelazione cristiana non è una cerimonia o un evento sociale, né una formalità; non è nemmeno un ideale astratto: il matrimonio è una realtà con la sua precisa consistenza, non ‘una mera forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno'”.
    “Ci possiamo chiedere – ha continuato Bergoglio -: com’è possibile che avvenga un’unione così coinvolgente tra l’uomo e la donna, un’unione fedele e per sempre e dalla quale nasce una nuova famiglia? Com’è possibile questo, tenuto conto dei limiti e della fragilità degli esseri umani? Conviene che ci poniamo queste domande e che ci lasciamo prendere dallo stupore dinanzi alla realtà del matrimonio”.
    “Il matrimonio non va idealizzato, come se esso esistesse soltanto laddove non ci sono problemi. Il disegno di Dio, essendo posto nelle nostre mani, si realizza sempre in modo imperfetto”. Ma “occorre riscoprire la realtà permanente del matrimonio come vincolo”, ha aggiunto papa Francesco.

  • in

    Ucraina: governatore Donetsk, situazione peggiora in Donbass

    (ANSA) – ROMA, 27 GEN – Lungo l’intera linea del fronte nella
    regione di Donetsk c’è un significativo aggravamento della
    situazione. Lo dichiara – come riporta l’agenzia Unian – il
    governatore dell’Oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, sostenendo
    che a causa della mancanza di successi sul campo di battaglia
    gli occupanti russi hanno intensificato il bombardamento degli
    insediamenti. “La situazione è peggiorata in modo significativo
    – ha detto – dal sud al centro della regione. La parte più calda
    era e rimane la direzione Bakhmut, tuttavia ora c’è un
    inasprimento dei combattimenti anche ad Avdiivka”.   
    “I russi – ha aggiunto – non riescono a sfondare la nostra linea
    di difesa nel Donbass. Il nemico subisce perdite significative
    di personale e veicoli corazzati. Per questo ricorre ancora una
    volta alla tattica della ‘terra bruciata’, bombardando
    intensamente gli insediamenti e le comunità adiacenti alla linea
    del fronte con lanciarazzi e artiglieria”. In particolare sono
    finiti sotto il fuoco i distretti di Avdiivka, Vugledar, Toretsk
    e Bakhmut. (ANSA).   

  • in

    Mattarella, la Costituzione dice “mai più Italia razzista”

    (ANSA) – ROMA, 27 GEN – “Il regime fascista, nel 1938, con le
    leggi razziali agì crudelmente contro una parte del nostro
    popolo. E’ di grande significato che la Costituzione volle
    sancire, all’articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti
    i cittadini, anche con l’espressione “senza distinzione di
    razza”. Taluno ha opinato che possa apparire una involontaria
    concessione terminologica a tesi implicitamente razziste. I
    Costituenti ritennero, al contrario, che manifestasse, in modo
    inequivocabile, la distanza che separava la nuova Italia da
    quella razzista. Per ribadire mai più”. Lo ha detto il
    presidente Sergio Mattarella nel giorno della Memoria. (ANSA).   

  • in

    Mattarella, Aushwitz nasce su tossine letali e istinti brutali

    (ANSA) – ROMA, 27 GEN – “Il sistema di Auschwitz e dei campi
    a esso collegati fu l’estrema, ma diretta e ineluttabile,
    conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, istinti
    brutali, pregiudizi, dottrine perniciose e gretti interessi, e
    persino conformismi di moda. Tossine letali – razzismo,
    nazionalismo aggressivo, autoritarismo, culto del capo,
    divinizzazione dello Stato – che circolarono, fin dai primi anni
    del secolo scorso, dalle università ai salotti, persino tra
    artisti e docenti , avvelenando i popoli, offuscando le menti,
    rendendo aridi cuori e sentimenti”. Lo ha detto il presidente
    Sergio Mattarella nel giorno della Memoria. (ANSA).   

  • in

    Berlusconi, non basta ricordare Shoah, difendere Israele

    (ANSA) – ROMA, 27 GEN – “Non basta ricordare, come facciamo
    oggi, nel Giorno internazionale della memoria: non ha senso
    piangere gli ebrei uccisi se non si sta dalla parte di quelli
    vivi, delle Comunità Ebraiche che spesso anche oggi sono vittime
    di pericolosi atti di antisemitismo. Ma soprattutto non basta
    ricordare se non si difende lo Stato di Israele, che è una
    grande democrazia amica dell’Italia, è lo Stato degli Ebrei, che
    ha accolto i sopravvissuti all’olocausto, ed è la garanzia che
    nulla di simile potrà mai più accadere in futuro”. Lo scrive sui
    social Silvio Berlusconi in occasione del giorno della Memoria.   
    (ANSA).   

  • in

    Meloni, Shoah fu un abisso dell'umanità

    (ANSA) – ROMA, 27 GEN – “La Shoah rappresenta l’abisso
    dell’umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la
    nostra Nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938. È
    nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò
    che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile”. Lo
    scrive la premier Giorgia Meloni in un messaggio in occasione
    del giorno della Memoria. (ANSA).   

  • in

    Tesei in Giorno memoria, non dobbiamo dimenticare

    (ANSA) – PERUGIA, 27 GEN – “Un atroce sterminio e infinite
    sofferenze che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Ancor di
    più in questo periodo in cui l’eco della guerra risuona
    nuovamente anche dentro i confini europei, dobbiamo celebrare
    con convinzione questo Giorno della Memoria affinché vi sia una
    presa di coscienza su cosa l’uomo sia stato capace di fare, in
    quali abissi sia sceso”: è quanto afferma la presidente della
    Regione Umbria, Donatella Tesei. “Una violenza e una
    prevaricazione che dobbiamo condannare fermamente, cercando,
    invece, di trasmettere i valori della Pace e del Rispetto
    soprattutto alle nuove generazioni che saranno gli attori del
    mondo di domani” aggiunge.   
    “Lo scopo di una giornata come quella odierna – dice Tesei in
    una nota della Regione – è dunque ampio e profondo e non si
    ferma a raccontare ciò che è accaduto, ma deve servire,
    attraverso un percorso di conoscenza e educazione, a evitare che
    certe barbarie si possano ripetere. Al tempo stesso oggi
    vogliamo rendere omaggio alle vittime, a chi che quella violenza
    disumana l’ha vissuta in prima persona, alle loro famiglie e
    anche a tutti coloro, così come ricorda la Legge che istituisce
    il Giorno della Memoria, ‘si sono opposti al progetto di
    sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre
    vite e protetto i perseguitati'”. “E così anche noi, come
    Istituzioni e come persone – conclude la presidente della
    Regione Umbria -, possiamo e dobbiamo giorno dopo giorno essere
    fautori e costruttori di una cultura basata sul rispetto e sulla
    libertà”. (ANSA).