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    La relazione del Dap. I boss a Cospito, 'vai avanti'

    Documenti riservati interni non coperti da segretezza. E’ questa la natura della relazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) sui colloqui durante l’ora d’aria captati dell’anarchico Alfredo Cospito al 41 bis, finita al gabinetto del ministero della Giustizia e che in queste ore è al centro di polemiche politiche.    La relazione parte dal Gruppo operativo mobile (Gom), reparto mobile del Corpo di polizia penitenziaria che risponde direttamente al capo del Dap, e riguarda l’esame delle registrazioni da parte degli agenti che hanno il compito di custodire e gestire le registrazioni relative ai colloqui che avvengono tra il detenuto al 41 bis e i familiari, oltre a quelli tra il detenuto e la cosiddetta “dama di compagnia” (così viene definito nel gergo carcerario il compagno con cui la persona ristretta al 41 bis trascorre, a rotazione, l’ora di socialità). Per Cospito quando era ristretto a Sassari, prima del trasferimento ad Opera, uno di questi era il boss della ‘ndrangheta Francesco Presta, che lo esortava riferendosi al 41 bis: “devi mantenere l’andamento, vai avanti”. E Cospito rispondeva: “fuori non si stanno muovendo solo gli anarchici, ma anche altre associazioni. Adesso vediamo che succede a Roma”.
    E ancora il boss replicava: “Sarebbe importante che la questione arrivasse a livello europeo e magari ci levassero l’ergastolo ostativo”. Dello stesso tenore era il colloquio con Francesco Di Maio, esponente del clan dei Casalesi, altro detenuto con cui condivideva l’ora d’aria: “Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato”, era il riferimento di Di Maio all’abolizione del 41 bis.    Tutte queste conversazioni sarebbero avvenute nel cortiletto di pochi metri quadri del carcere di Bancali e sono state tutte registrate, materiale audio custodito dal personale del Gom nel carcere di Sassari (dove fino a pochi giorni fa si trovava l’anarchico). I colloqui, che evidenziavano quindi argomenti di estremo rilievo per gli agenti, erano stati in seguito posti all’attenzione del capo del Dap attraverso una relazione, che sarebbe anche corredata dalle registrazioni stesse.    Il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha poi inviato una relazione all’ufficio di gabinetto del ministro della Giustizia. Secondo quanto si apprende la stessa mail contenente il documento sarebbe stata inviata contestualmente anche a Delmastro: si tratterebbe dunque di uno stesso documento di posta elettronica che aveva come destinatario due indirizzi diversi, il sottosegretario e l’ufficio di gabinetto del ministro. Seppur non coperto da segreto istruttorio, perché non si tratta di atti che fanno parte di un fascicolo di indagine, la relazione – come ha precisato lo stesso ministro Nordio – contiene elementi sensibili. Per questo il titolare del ministero della Giustizia indica “una pluralità di aspetti che meritano approfondimenti: bisogna vedere di che tipo di atti si tratti, quale livello di segretezza essi abbiano, se e chi potesse averne conoscenza e se il destinatario potesse divulgarli e condividerli con terzi”.    

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    Donzelli e Delmastro, due vite per la politica

    La politica nel sangue, con tanta gavetta e percorsi comuni che si sovrappongono nel tempo dentro le organizzazioni di destra. Fino a diventare esponenti di punta di Fratelli d’Italia, partito nato nel 2012 come erede della vecchia Alleanza nazionale. Nati entrambi negli anni ’70, a un anno di distanza l’uno dall’altro, Giovanni Donzelli – attuale deputato e responsabile organizzazione di Fdi – e Andrea Delmastro Delle Vedove – anch’egli di FdI e attuale sottosegretario alla Giustizia – hanno condiviso negli anni un senso di appartenenza maturato grazie alla militanza sin da giovanissimi nell’arcipelago della destra, due binari paralleli destinati prima o poi a incrociarsi.
    Toscano, nato a Firenze nel 1975, Donzelli ha mosso i primi passi nella politica a soli 19 anni, aderendo al Fronte universitario d’azione nazionale (Fuan) del Movimento sociale italiano. Da universitario, i primi successi arrivano proprio all’interno dell’ateneo di Firenze, dove nel 1997 viene eletto presidente nazionale di Azione Universitaria e portavoce nazionale della Giovane Italia. Poi anni di oscura militanza che sbocciano di colpo con l’elezione nel 2004 a consigliere comunale a Firenze con Alleanza Nazionale, venendo poi rieletto alle amministrative del 2009 con Il Popolo della Libertà. A cui fa seguito il salto nella Regione Toscana, dove nel 2010 viene eletto consigliere nelle liste del PdL in provincia di Pisa.
    Una parabola incoraggiante, che lo convince a partecipare nel 2012 al progetto di Fratelli d’Italia, dove diviene Coordinatore dell’esecutivo nazionale. Polemista brillante e attento a tutti gli accadimenti sul territorio, Donzelli viene “premiato” dal clamore di alcune iniziative che porta avanti con tenacia – tra cui il cosiddetto caso Forteto, nel 2012, o la presentazione da consigliere regionale di una proposta di legge parlamentare d’iniziativa regionale denominata ‘Taglia-business immigrati’, nel 2016 – con l’approdo nel 2018 tra gli scranni di Montecitorio, naturalmente in quota FdI. Successo che riesce a replicare alle politiche anticipate nel 2022, divenendo poi Segretario della Camera e vicepresidente del Copasir.
    Fronte della gioventù e Azione giovani sono anche per Delmastro Delle Vedove le prime tessere di un mosaico politico di successo. Ma diversamente da Donzelli l’attuale parlamentare FdI è stato ispirato dalle orme del padre Sandro, ex deputato nazionale di Alleanza Nazionale. Piemontese di Gattinara (Vercelli), classe 1976, anch’egli ha scoperto il sacro fuoco della politica in giovane età, divenendo assessore e consigliere comunale a Biella, a poco più di 20 anni. Una parabola che da quel momento lo ha lanciato sulla ribalta nazionale dopo essere stato eletto consigliere provinciale nel 1999 (a Biella), riuscendo – dopo alcune bocciature alle amministrative – ad entrare alla Camera nel 2018 con FdI, imponendosi al collegio uninominale di Biella. Infine il bis alle politiche anticipate del 25 settembre 2022 e la nomina a sottosegretario alla Giustizia nel governo Meloni. (ANSA).   

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    Papa: la storia di Dream che offre cure gratis e accoglienza

    (ANSA) – KINSHASA, 01 FEB – Offrire cure gratis ma anche
    accoglienza alle persone rimaste sole: è l’esperienza di Dream,
    il centro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, che ha
    presentato al Papa la sua esperienza nella Repubblica
    Democratica del Congo. “Al Centro Dream – ha spiegato il
    rappresentante dell’organizzazione parlando nel corso
    dell’incontro tra il Pontefice e le organizzazioni caritative –
    rispondiamo alla chiamata di tanti bambini, donne e uomini, che
    affrontano quotidianamente la sfida di accedere alle cure.   
    Questo Centro, eretto alla periferia della città, ha aperto le
    sue porte nel 2011 per prendersi cura gratuitamente delle
    persone affette da Aids”. Ma da lì l’esperienza è stata
    ampliata: “Molti bambini orfani, persone anziane, vulnerabili e
    abbandonate, vi hanno trovato non solo un Centro di Cura ma
    soprattutto una casa, meglio una seconda famiglia”. Oltre ai
    malati di Aids, oggi il Centro Dream accoglie pazienti con altri
    problemi di salute come malnutrizione, ipertensione, diabete.   
    “Diverse persone hanno, ad oggi, beneficiato di questo servizio:
    più di 1.800 persone sono regolarmente seguite al centro, più di
    11.000 bambini sono nati sani da madri positive, migliaia di
    persone – ha raccontato il volontario di Sant’Egidio al Papa –
    hanno beneficiato di servizi di prevenzione delle malattie e
    promozione della salute, consulenza, sensibilizzazione sanitaria
    in scuole e mercati e, ancora, vaccinazione contro Covid-19;
    oltre allo screening del cancro cervicale”. Inoltre molti
    bambini orfani e altri bambini vulnerabili sono sostenuti per la
    loro scolarizzazione, il quartiere intorno al centro gode di
    libero accesso all’acqua potabile. I più fragili e vulnerabili
    hanno accesso all’integrazione alimentare. (ANSA).   

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    Papa ricorda ambasciatore Attanasio, seminatore speranza

    (ANSA) – KINSHASA, 01 FEB – Il Papa, nell’incontro con le
    vittime delle violenze nell’est della Repubblica democratica del
    Congo, ha ringraziato e benedetto “tutti i seminatori di pace
    che operano nel Paese”. “Alcuni hanno perso la vita mentre
    servivano la pace, come l’ambasciatore Luca Attanasio – ha
    ricordato il Papa -, il carabiniere Vittorio Iacovacci e
    l’autista Mustapha Milambo, assassinati due anni fa nell’Est del
    Paese. Erano seminatori di speranza e il loro sacrificio non
    andrà perduto”. (ANSA).   

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    Cospito: Baldino(M5s),Donzelli? mandato politico da P.Chigi

    (ANSA) – ROMA, 01 FEB – “Ci risulta difficile pensare che un
    luogotenente della presidente del Consiglio Meloni, come
    Donzelli, si sia avventurato su questo scosceso crinale senza
    una regia politica. Lo sappiamo che il mandato politico arriva
    da Palazzo Chigi, dove evidentemente si sente forte l’esigenza
    di recuperare credibilità sulla legalità, su cui non avete fatto
    altro che indietreggiare. Ne sentivate proprio l’urgenza, ecco
    quanto ci tenevate alla legalità”. Così Vittoria Baldino,
    deputata del M5s, intervenendo nell’aula di Montecitorio nl
    dibattito sul caso Cospito dopo l’informativa del Guardasigilli
    Nordio. (ANSA).   

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    Serracchiani, Pd non ha mai messo in discussione 41-bis

    (ANSA) – ROMA, 01 FEB – “Il Pd non ha mai messo in
    discussione il 41 bis”. A ribadirlo nell’Aula della Camera è la
    capogruppo Pd Debora Serracchiani dopo l’intervento del ministro
    della Giustizia Nordio chiamato a riferire su quanto accaduto
    ieri alla Camera sul caso Cospito. Il deputato di FdI Giovanni
    Donzelli ieri aveva attaccato il Pd per aver visitato in carcere
    l’anarchico Alfredo Cospito chiedendo: “La sinistra dica se sta
    con lo Stato o con il terrorismo e la mafia”. Nordio ha ribadito
    che lo Stato non “intende rinunciare al 41-bis”. E i Dem
    ribattono di non aver mai messo in discussione questo ma di
    essere andati a visitare Cospito “per ragioni d’umanità” visto
    che il detenuto è in sciopero della fame da oltre 100 giorni.   
    (ANSA).   

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    Cospito:Serracchiani a Nordio, revochi deleghe a Delmastro

    (ANSA) – ROMA, 01 FEB – La capogruppo del Pd Debora
    Serracchiani ribadisce nell’aula della Camera la richiesta al
    ministro della Giustizia Carlo Nordio di revocare subito le
    deleghe al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro visto
    che “lui stesso ha ammesso angelicamente di aver dato le
    intercettazioni riservate sui colloqui in carcere tra
    l’anarchico Andrea Cospito e due boss mafiosi, al deputato di
    FdI Giovanni Donzelli”. “E’ un fatto gravissimo che ha
    pregiudicato anche le indagini e i controlli in carcere”
    dichiara Serracchiani mentre i deputati del Pd le tributano una
    stranding ovation in Aula. (ANSA).   

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    Papa, condanno massacri e stupri, Dio abbia pietà di noi

    (ANSA) – KINSHASA, 01 FEB – In nome di Dio “condanno le
    violenze armate, i massacri, gli stupri, la distruzione e
    l’occupazione di villaggi, il saccheggio di campi e di bestiame
    che continuano a essere perpetrati nella Repubblica Democratica
    del Congo”. Lo ha detto il Papa incontrando le vittime dell’est
    del Paese. “Mi rivolgo al Padre che è nei cieli” e “umilmente
    abbasso il capo e, con il dolore nel cuore, gli chiedo perdono
    per la violenza dell’uomo sull’uomo. Padre, abbi pietà di noi.   
    Consola le vittime e coloro che soffrono. Converti i cuori di
    chi compie crudeli atrocità, che gettano infamia sull’umanità
    intera!”. (ANSA).