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    Meloni, contro Nutriscore a difesa della sovranità alimentare

    (ANSA) – ROMA, 08 FEB – “Abbiamo scelto di fissare tra le
    nostre priorità il tema della sovranità alimentare per due
    ragioni: difendiamo il diritto di una Nazione di scegliere il
    proprio modello produttivo e riteniamo giusto combattere il
    tentativo di omologazione alimentare globale”. Così la premier
    Giorgia Meloni, in un messaggio alla Conferenza economica della
    Confederazione italiana agricoltori. “Per questo – aggiunge – ci
    siamo opposti al Nutriscore, che è uscito dall’agenda europea
    almeno fino a tutto il 2024, e ci siamo battuti affinché il
    vino, così come la carne, non venissero penalizzati”. (ANSA).   

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    Milleproroghe: Gasparri, si sta trovando sintesi su balneari

    (ANSA) – ROMA, 08 FEB – “Si sta trovando un punto di sintesi
    su una vicenda complessa che si trascina da anni”. Così il
    senatore Maurizio Gasparri a margine di una riunione di
    maggioranza sul milleproroghe che ha visto tra i temi quello dei
    balneari. (ANSA).   

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    Confronto Casellati-Meloni sulle riforme dopo le regionali

    (ANSA) – ROMA, 08 FEB – Secondo quanto si apprende, la
    prossima settimana la ministra per le Riforme istituzionali,
    Elisabetta Casellati incontrerà la premier Giorgia Meloni per
    fare il punto sulle riforme e in particolare sul
    presidenzialismo.   
    Nel confronto, che si terrà una volta concluse le elezioni
    regionali in Lombardia e Lazio, la ministra riferirà quanto
    emerso dalle consultazioni avviate con tutti i gruppi
    parlamentari e che si sono concluse a fine gennaio.   
    Successivamente si deciderà come portare avanti il lavoro,
    eventualmente anche con un confronto con le forze di
    maggioranza. (ANSA).   

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    Giustizia:Faraone (Az-Iv), se magistrati sbagliano devono pagare

    (ANSA) – ROMA, 08 FEB – “Chiunque di noi, nello svolgimento
    della propria attività, quando sbaglia, paga. Non capisco perché
    questo non debba valere anche per i magistrati”. Lo ha detto
    Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva, a Omnibus, La7.   
    “Ogni anno mille persone, cioè 3 al giorno, finiscono
    ingiustamente in carcere. A volte si suicidano perché non hanno
    la possibilità di far valere le loro ragioni. Per un uso
    distorto della legge sulla confisca dei beni ai mafiosi, molto
    spesso accade anche che una persona assolta sul piano penale
    subisca la confisca dei suoi beni. La stragrande maggioranza dei
    magistrati fa benissimo il proprio lavoro ma c’è un piccola
    minoranza che, in collusione con certi settori dell’informazione
    e della politica, devasta la vita delle persone. E oltre ai
    detenuti innocenti, quegli errori li paghiamo noi tutti perché
    le ingiuste detenzioni costano ogni anno ai cittadini 870
    milioni di euro. Questi soldi dovrebbero pagarli i magistrati
    che sbagliano, non i cittadini con le loro tasse”, ha concluso.   
    (ANSA).   

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    Sanremo:Salvini,spero Egonu non faccia tirata su Paese razzista

    (ANSA) – ROMA, 08 FEB – Egonu? “Grande sportiva, grande
    pallavolista, ma spero non venga a fare una tirata al Festival
    sull’Italia Paese razzista, perché gli italiani possono avere
    tanti difetti ma non sono razzisti. È un popolo che accoglie,
    che allunga la mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che
    hanno già molti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi
    usa la tv pubblica per fare la morale a qualcuno”. Lo ha detto
    il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
    Matteo Salvini, intervistato a Non Stop News su Rtl 102.5 che
    poi ha dato il proprio giudizio sui cantanti in gara: “Gianluca
    Grignani è un grande, Giorgia ha una voce straordinaria, Ultimo
    mi piace tantissimo”. (ANSA).   

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    Sanremo:Salvini, non mi piace si riempia di cose extra festival

    (ANSA) – ROMA, 08 FEB – “Se ha scelto di andarci, ha diritto
    di svagarsi anche il Presidente della Repubblica. Non penso che
    la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di
    Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco.   
    Riempire il festival di contenuti extra festival, dalle guerre
    ad altro, non mi piace. Se c’è qualche causa che va difesa a
    Sanremo, significa che siamo un Paese indietro. I diritti delle
    donne vanno al di là dal Festival”. Lo ha detto il vicepremier e
    ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo a Non Stop
    News su Rtl 102.5 (ANSA).   

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    Opposizioni contro Fazzolari, armi a scuola? Messaggio grave

     Un messaggio “grave”, una “destra dal grilletto facile”. E ancora: “un clamore di armi” o “ecco le priorità per la scuola della Meloni” fino a chi si chiede “a quando le adunate del sabato”.
     
    Il retroscena che attribuisce al sottosegretario alla Presidenza, Giovanbattista Fazzolari  la volontà di insegnare a sparare nelle scuole- pur nettamente smentito dal diretto interessato – accende comunque la polemica politica con le opposizioni che lanciano l’allarme di chi (come il tesoriere di +Europa, Alfonso Maria Gallo) vede nell’idea di introdurre come disciplina sportiva scolastica il tiro a segno “per insegnare ai nostri giovani ad essere dei pistoleri provetti. Non ingegneri, non medici, non latinisti, storici o scienziati: pistoleri”.

    Tiro a segno nelle scuole, Fazzolari: ‘Mai menzionate, notizia inventata’

     
       “Con tutto il rispetto per la disciplina sportiva del tiro a segno – si chiede anche la capogruppo dem al Senato Simona Malpezzi -, ma davvero la priorità della destra per l’istruzione è insegnare ai ragazzi ad usare le armi? Valditara chiarisca”.
        “Avete scambiato il Governo del Paese per un’assemblea del Fuan?”, interviene con un tweet il vicesegretario del Pd Peppe Provenzano preannunciando sul tema un’interrogazione parlamentare.    E sono solo alcune delle reazioni che le opposizioni vergano contro Fazzolari che, dal canto suo, smentisce e annuncia querele contro l’articolo che gli attribuisce questa volontà: “L’articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa nel quale si sostiene che io vorrei ‘insegnare a sparare nelle scuole’ è ridicolo e infondato. La chiacchierata tra me e il generale Federici, consigliere militare del Presidente Meloni, che il giornalista di La Stampa crede di aver carpito come uno scoop verteva su tutt’altro”, precisa preannunciando querele.    Immediata anche la controreplica del direttore della Stampa, Massimo Giannini che parla di “temerario sprezzo del ridicolo” accusando il sottosegretario di ‘sparare’ letteralmente la palla in tribuna, per smentire ciò che non è smentibile”. 
    “Non mi sembra illuminata come idea”. Così il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, commenta su Radio Capital l’articolo de La Stampa sulla proposta del sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari. “Con tutto l’amore e il sostegno al tiro sportivo, ai poligoni, alla passione, allo sport e al business, io sto lavorando da ministro per portare l’educazione stradale nelle scuole perché 3.000 morti all’anno sulle strade sono troppi. Più che sparare – afferma Salvini -porterei nelle classi l’educazione stradale, lascerei perdere l’educazione al tiro”.
       

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    Delmastro: 'Un dovere assicurare la salute di Cospito'

    “E’ nostro dovere assicurargli le migliori condizioni di salute ed eventualmente trasferirlo in una clinica qualora degenerassero”. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove parlando della situazione di Alfredo Cospito, al termine di una visita al carcere di Perugia. Per il sottosegretario Cospito “è monitorato e quindi l’erogazione sanitaria c’è ed è costante. Con un costante monitoraggio delle sue condizioni di salute”.

    Cospito, Delmastro: ‘E’ un dovere assicurargli la salute’

    Sul 41bis, ha aggiunto l’sponente del governo, “non arretreremo mai”. “Lo sciopero della fame è un diritto del detenuto per rilanciare delle sue richieste – ha aggiunto – ma è certo che non può essere questo a scardinare un sistema ereditato da Falcone e Borsellino per contrastare la criminalità organizzata”.
    Sulla richiesta di sue dimissioni da parte delle opposizioni ha commentato: “Hanno fatto una mozione e vedremo in aula”. Delmastro ha ricordato comunque che “da un lato c’è stata una richiesta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a tutti di abbassare i toni e dall’altra una precisazione credo inequivocabile del ministro Nordio”.