More stories

  • in

    Elezioni regionali: i risultati in diretta. Lombardia e Lazio al centrodestra. Fontana-Rocca oltre il 50%

    Regionali in Lombardia e nel Lazio, i risultati in diretta: gli scrutini. I dati delle proiezioni consolidano quanto emerso dal quadro degli exit poll, con i candidati del centrodestra ampiamente in testa in entrambe le regioni.
    Per il Consorzio Opinio Italia per la Rai, con copertura al 12%, in Lombardia Attilio Fontana, presidente uscente e candidato del centrodestra, raggiunge il 54,4% delle preferenze, seguito da Pierfrancesco Majorino (centrosinistra-M5s) che raggiunge il 33,3%. Più lontana Letizia Moratti (Terzo polo) al 10,7%. Ultima Mara Ghidorzi (Unione popolare) all’1,6%.
    Nel Lazio, sempre secondo il Opinio Rai con una copertura questa volta al 18%, Francesco Rocca si attesterebbe al 52,2% (coalizione al 53,8%); Alessio D’Amato al 34% (coalizione al 33,7%), Donatella Bianchi al 12% (coalizione all’11,1%).
    Pronta anche l’analisi delle liste: in Lombardia, con un campione del 12%, al primo posto Fratelli d’Italia con il 25,6%, seguito dal Pd con il 20,8 e dalla Lega con il 16%. Poi Forza Italia con il 6,6%, la Lista civica Fontana Presidente al 6,3 e la Lista civica Moratti presidente al 6,2%. Nel Lazio, secondo le proiezioni Opinio Rai con un campione al 18%, Fratelli d’Italia sarebbe al 31,2%, seguito dal Pd al 20,9 e dal Movimento 5 stelle al 9,9%. In coda Forza Italia all’8,7, la Lega all’8,6 e Azione-Italia Viva al 4,9%.

    Lombardia, Attilio Fontana: ‘I lombardi mi hanno capito’

    LE REAZIONI DOPO IL VOTOIL CENTRODESTRA – E’ stata una “vittoria di squadra, portata avanti in maniera coesa” da tutta la coalizione: così ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana in conferenza stampa. “Sono soddisfatto che i cittadini hanno compreso la nostra capacità di affrontare momenti difficili e complicati”, ha aggiunto. “Il primo sentimento è la gioia per i lombardi che hanno capito il nostro lavoro”. “La democrazia c’è, perché nel momento in cui c’è espressione del voto si realizza. Bisogna smettere di delegittimare la politica, credo sia l’aspetto più grave su cui siamo tutti responsabili. La politica deve essere valutata per il ruolo che deve rivestire all’interno di una democrazia”. “Dobbiamo cercare di essere più vicini ai cittadini per far capire che il loro voto è comunque importante – conclude – penso che questo buon risultato sia dovuto al fatto che ho sempre dialogato con tutte le componenti della Regione”.
    “E’ stata una corsa breve ma intensa – ha detto Francesco Rocca -. Prevale ora il senso di responsabilità che è enorme, bisogna risollevare una sanità distante e che mortifica i cittadini. L’astensionismo poi sottolinea che 10 anni di centrosinistra hanno allontanato i cittadini. Ci impegneremo per far tornare fiducia e partecipazione”. “Complimenti a Francesco Rocca e Attilio Fontana per la netta vittoria di queste elezioni regionali, sicura che entrambi daranno il massimo per onorare il voto e il mandato ricevuto dai cittadini di Lazio e Lombardia. Un importante e significativo risultato che consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del Governo”: così sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La premier ha telefonato a Fontana e Rocca. A quanto si apprende, si è congratulata con loro e ha espresso a entrambi soddisfazione per un risultato netto.

    Lombardia, Salvini: ‘I lombardi hanno riconfermato buongoverno’

    “E’ come nel basket, nel calcio. Si vince insieme”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a margine di un evento a Bruxelles, interpellato su eventuali ripercussioni sugli equilibri del Governo dall’esito delle elezioni regionali. “No”, ha risposto al riguardo.
    “Per quanto riguarda la Lega sono contento anche se mi interessa il lavoro di squadra”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, nella conferenza stampa sulle Regionali. “Conferma che il gioco di squadra con Giorgia e Silvio funziona – ha aggiunto – al di là di quello di cui si è chiacchierato, competizioni intervento rivalità… Ho sentito sia Silvio che Giorgia, tutti siamo reciprocamente contenti della vittoria della squadra”.
    Se gli exit-poll venissero confermati sarebbe “un successo del centrodestra, nel Lazio molto consistente ma anche in Lombardia. E’ un voto di fiducia al governo di centrodestra, quindi siamo soddisfatti”, ha affermato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Se confermato questo è un dato superiore anche rispetto alle elezioni politiche. Un apprezzamento che cresce”, ha detto il ministro, Francesco Lollobrigida, presente al comitato elettorale di Francesco Rocca a Roma. “La coalizione è unitissima”, ha aggiunto.

    Lollobrigida: ‘Centrodestra unitissimo vince con un risultato superiore a tre mesi fa’

    LE OPPOSIZIONI – Il candidato del centrosinistra alla Regione Lazio Alessio D’Amato ha telefonato al rivale e vincitore delle elezioni Francesco Rocca: “è stata una telefonata cordiale con la quale D’Amato ha riconosciuto il risultato, gli ha fatto i complimenti e ha promesso che la sua sarà una opposizione dura sulle questioni concrete”. È quanto si apprende dallo staff di D’Amato.”I veri sconfitti nel Lazio sono il M5s. Conte dovrà riflettere sulle scelte che ha compiuto e sulla decisione di non proseguire l’esperienza di governo alleati, e vanno molto dietro al dato delle precedenti regionali e politiche”, ha detto D’Amato, al suo comitato elettorale.
    “Da parte del Pd c’è molta concentrazione sulla nostra performance. Ascoltare il redivivo Letta rendere dichiarazioni entusiastiche, sembra stappare bottiglie di champagne sulla performance del Pd, francamente se immaginiamo in particolare il Lazio dove c’è un candidato indicato da Letta e Calenda, che consegnano la Regione al centrodestra, avrei poco da festeggiare”. Così Giuseppe Conte, presidente del M5s, nella sede nazionale del Movimento in via di Campo Marzio a Roma commentando i risultati delle elezioni regionali.

    Lazio, D’Amato: ‘L’errore va chiesto a Conte, non al Pd’

    “La sconfitta in Lazio e Lombardia è netta, malgrado gli sforzi generosi dei nostri candidati e di chi si è speso per la campagna. Ora bisogna cambiare per davvero, nella visione, nei volti e nel metodo. Solo così si potrà ricostruire un campo progressista e tornare a vincere insieme”. Lo dice la candidata alla guida del Pd Elly Schlein. “L’astensionismo altissimo è una ferita alla democrazia e temo che come a settembre interessi soprattutto le fasce più impoverite, che non trovano più rappresentanza. La destra si unisce e vince nonostante le sue contraddizioni. Noi dobbiamo fare la sinistra, che si batte per chi fa più fatica”.E’ stata “una vittoria netta della destra”, “il Terzo polo rifletta sulla scelta che ha portato a sostenere Letizia Moratti” e “non aver avuto un leader di partito a livello nazionale non ci ha aiutato, spiega il candidato del centrosinistra e M5s Piefrancesco Majorino alle regionali lombarde. “Non avere una leadership nazionale ci ha costretto a far sempre un di più – ha aggiunto – rimane il rammarico di aver presentato il candidato due mesi prima del voto”.

    Lombardia, Majorino: ‘Vittoria della destra netta e inequivocabile’

    “La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile – ha scritto su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda -: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo. Letizia Moratti è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi”. “In un quadro politico per noi particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro – ha dichiarato il segretario Pd, Enrico Letta – il Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo. Il tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell’opposizione non è riuscito. L’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5S e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione”. Il risultato elettorale è “insoddisfacente, lontano da quelle che erano le ambizioni e le aspettative” ma la “proposta politica progressista rimane”. Lo dice Donatella Bianchi commentando il risultato elettorale. “La nostra proposta progressista rimane”, ha aggiunto, ma “aveva bisogno di più tempo per essere comunicata. “Non ci sentiamo assolutamente responsabili”, ha anche detto rispondendo a una domanda sulla rottura dell’alleanza col Pd”.”La sconfitta di oggi è in continuità con quella delle politiche del 25 settembre scorso, dove un Pd ridotto e un campo progressista diviso regalano un’altra vittoria alla destra, anche quando è in difficoltà”, dice il candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini. “Dobbiamo chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo, dove il Pd torna centrale e attrattivo. Credo che il voto degli iscritti di questi giorni sia già un segnale della voglia di cambiamento e sono convinto che dalle primarie del 26 febbraio verrà un’ulteriore spinta in questa direzione”.

    Agenzia ANSA

    In Lombardia è al 41,67%, nel Lazio al 37,2%

  • in

    Conte, c'è chi suona campane a morto ma non esagereri

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – “Qualcuno suona già le campane a
    morto per il M5s ma io non esagererei. Non faccio affidamento
    sui sondaggi ma ne è appena uscito uno che ci vede in crescita a
    a livello nazionale “. Così Giuseppe Conte, presidente del M5s,
    nella sede nazionale del Movimento in via di Campo Marzio a Roma
    commentando i risultati delle elezioni regionali. (ANSA).   

  • in

    Salvini, gioco di squadra con Giorgia e Silvio funziona

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – “Per quanto riguarda la Lega sono
    contento anche se mi interessa il lavoro di squadra”. Lo ha
    detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, nella conferenza
    stampa sulle Regionali. “Conferma che il gioco di squadra con
    Giorgia e Silvio funziona – ha aggiunto – al di là di quello di
    cui si è chiacchierato, competizioni intervento rivalità… Ho
    sentito sia Silvio che Giorgia, tutti siamo reciprocamente
    contenti della vittoria della squadra”. (ANSA).   

  • in

    Fontana, l'avvocato di Varese che ha sorpreso tutti

     E’ un avvocato penalista Attilio Fontana. E’ forse questa la nota biografica che più lo caratterizza, perché spiega anche il suo modo di affrontare i problemi, con capacità di mediazione, di tessere accordi, di accettare i rischi e di forzare quando necessario. Come con Letizia Moratti, al suo addio da vicepresidente e assessore al Welfare, salutata con un gelido “Guido Bertolaso conosce meglio la sanità”.    Nato a Varese nel 1952, dopo il diploma al liceo classico si è laureato in giurisprudenza alla Statale di Milano nel 1975 e cinque anni dopo ha aperto il suo studio. Amico di un altro avvocato, Roberto Maroni, si è avvicinato alla Lega Nord fin dagli esordi del movimento iniziando la sua carriera come sindaco del piccolo Comune di Induno Olona dal 1985 al 1999.    L’anno dopo è entrato in Consiglio regionale dove è stato nominato presidente per due mandati.    Ha lasciato il Pirellone nel 2006 per obbedire ad Umberto Bossi che gli aveva chiesto di candidarsi a sindaco di Varese.    Elezioni vinte con il 57,8% dei voti al primo turno. Fontana è stato poi riconfermato nel 2011 (questa volta al ballottaggio) e nel frattempo è diventato presidente di Anci Lombardia. E con l’associazione dei Comuni ha portato avanti battaglie bipartisan fianco a fianco con il ministro Graziano Delrio, allora sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci nazionale, come la marcia dei sindaci organizzata a Milano nel 2012 contro i tagli al bilancio.    Sposato, padre di tre figli, Maria Cristina, Giovanni e Marzia, amante della montagna, del golf e dei viaggi, tifosissimo di basket e calcio (le sue squadre sono la Pallacanestro Varese e il Milan), nei momenti di relax ha raccontato che si dedica alla lettura, specie di libri di storia o romanzi, o ai film. I suoi titoli preferiti sono ‘Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto’ di Elio Petri e ‘C’era una volta in America’.    Nel 2018, quando non aveva incarichi istituzionali, è stato chiamato all’ultimo da Matteo Salvini a candidarsi a presidente della Lombardia, dopo l’annuncio inaspettato di Roberto Maroni che non avrebbe corso per un secondo mandato. Eletto con il 49,75% dei voti contro il candidato del centrosinistra Giorgio Gori, fermo al 29%, e quello del M5s Dario Violi al 17,3% nel suo mandato ha lavorato per la conquista delle Olimpiadi invernali, che sono state aggiudicate a Milano-Cortina il 24 giugno 2019, nonostante nel frattempo si fosse sfilata Torino e il governo avesse deciso di non mettere le garanzie economiche.    Ma soprattutto nel suo mandato ha affrontato l’emergenza Covid.    In quella fase c’è chi ha pensato che una rielezione fosse fuori discussione, complici anche le inchieste aperte dalla magistratura. Ma Fontana ne è uscito indenne, il Covid non è più una emergenza sanitaria. E lui si gode la fiducia dei “cittadini lombardi che hanno capito – ha detto dopo la rielezione – la nostra capacità di affrontare momenti estremamente difficili e complicati”.     

  • in

    Regionali Lombardia: Majorino piace ai giovani, Fontana ai più maturi

    In base alla seconda proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai con copertura al 12% per le regionali in Lombardia, Attilio Fontana, presidente uscente e candidato del centrodestra raggiunge il 54,4% delle preferenze, seguito da Pierfrancesco Majorino (centrosinistra-M5s) che raggiunge il 33,3%. Più staccata Letizia Moratti (Terzo polo) al 10,7%. Ultima Mara Ghidorzi (Unione popolare) all’1,6%.
    Secondo una prima proiezione Opinio Rai in Lombardia l’analisi delle liste vedrebbe al primo posto Fratelli d’Italia con il 25,6%, seguita dal Pd con il 20,8 e dalla Lega con il 16%. A seguire Forza Italia con il 6,6%, la Lista civica Fontana Presidente al 6,3 e la Lista civica Moratti presidente al 6,2%. La copertura del campione è pari al 12%.Il governatore uscente della Regione Lombardia e ricandidato per il centrodestra, Attilio Fontana, è in via Bellerio nella sede della Lega dove i vertici del partito sono riuniti per attendere lo spoglio elettorale. Anche il leader della Lega Matteo Salvini è arrivato nella sede del partito a Milano in via Bellerio. Il vice premier attenderà qui lo spoglio delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio. In via Bellerio c’è anche, tra gli altri, il ministro agli Affari regionali e Autonomie Roberto Calderoli.
    Il candidato del centrosinistra e del M5S alla presidenza di Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, è atteso nelle prossime ore al suo comitato elettorale, allestito presso l’Ostello bello grande di via Lepetit, vicino alla stazione Centrale di Milano. Al momento il candidato sta seguendo lo spoglio da casa, insieme alla famiglia. Alla sede del comitato, intanto, sono arrivati anche la deputata e segretaria del Pd Milano Silvia Roggiani, gli assessori comunali al Welfare e ai Servizi civici Lamberto Bertolè e Gaia Romani, oltre al consigliere regionale uscente e ricandidato del Pd Pietro Bussolati.
    “Non commentiamo gli exit poll, ma parleremo davanti a dati reali e proiezioni. Vi è però un dato reale che è acquisito, ed è l’astensione angosciante che preoccupa e obbliga tutti e tutte a una profonda riflessione”, ha detto Edoardo Caprino, portavoce del candidato presidente Pierfrancesco Majorino, a nome del comitato elettorale commentando la bassa affluenza alle urne. “Alle scorse regionali del 2018 il centrosinistra perse di 20 punti percentuali e sempre di 20 punti – ha ricordato – è stato il distacco è stato tra centrodestra e centrosinistra in Lombardia alle ultime elezioni nazionali”.
    Majorino piace ai giovani, Fontana ai più maturi Dati del Consorzio Opinio RaiPer quanto riguarda le fasce d’età, Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra in Lombardia, è stato scelto tra i più giovani, nella fascia 18-34 anni è stato votato infatti dal 41,2% degli elettori, mentre Attilio Fontana ha carpito maggiormente il favore degli over 35enni ed anche degli ultra 55enni. E’ quanto emerge nell’ambito degli Exit Poll del Consorzio Opinio Rai.

  • in

    Regionali Lazio, Rocca il più votato in tutte le fasce d'età

    Francesco Rocca al 52,2% (coalizione al 53,8%); Alessio d’Amato al 34% (coalizione al 33,7%), Donatella Bianchi al 12% (coalizione all’11,1%) . Sono i dati della terza proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai con copertura al 18%.L’esame delle liste dei partiti nel Lazio, secondo le proiezioni Opnio Rai con un campione al 18%, evidenzia Fratelli d’Italia al 31,2%, seguito dal Pd al 20,9 e dal Movimento 5 stelle al 9,9%. Seguono poi Forza Italia all’8,7, la Lega all’8,6 e Azione-Italia Viva al 4,9%.In attesa del risultato definitivo al comitato del candidato del centrodestra Francesco Rocca, FdI è già in campo. Ancora si attendono alcuni esponenti della coalizione del centrodestra. “Se il risultato fosse confermato al di sopra del 50% sarebbe clamoroso”, ha commentato il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, su Rainews 24 i primi exit poll. “Fa male – aggiunge – che l’affluenza alle urne sia stata molto molto bassa. Lavoreremo per ricostruire una relazione tra cittadini e istituzioni. I risultati, se venissero confermati, confermano che abbiamo scelto la persona giusta”.
    “Mi pare che la tendenza al momento sia che il centrodestra sta consolidando il trend dei mesi passati. Nel Lazio sarebbe importante che la regione passasse dalla sinistra al centrodestra. Una tendenza importante che si consolida”, ha affermato Maurizio Gasparri (Fi) su RaiNews 24. “Contro l’astensionismo sarebbe utile concentrare le date elettorali”, aggiunge.
    A urne chiuse nella sede del M5S di via di campo Marzio, la candidata Donatella Bianchi è attesa per il tardo pomeriggio. Dall’entourage del movimento non filtrano commenti e si ricorda che “il M5s non commenta mai gli exit poll”. Si apprende comunque che in serata potrebbe presentarsi per delle dichiarazioni sul voto anche il leader del Movimento, Giuseppe Conte.
    Silenzio e attesa al comitato elettorale di Alessio D’Amato, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio. Nella sede di Portonaccio per il momento sembrano esserci perlopiù giornalisti e troupe tv. I primi exit poll restituiscono il quadro di una vittoria netta del rivale di centrodestra Francesco Rocca, che per ora nessuno ha commentato.
    Rocca il più votato in tutte le fasce d’età Ricerca del Consorzio Opinio RaiIl candidato del centrodestra nel Lazio, Francesco Rocca, sarebbe stato votato nella regione da tutte le fasce d’età: è quanto rivela una ricerca del Consorzio Opinio Rai secondo la quale Rocca si sarebbe imposto con il 46% tra i giovani elettori tra i 18 e i 34 anni, con il 56,5% tra i 35-54 anni e con il 52,6% tra i votanti con più di 55 anni. Al secondo posto in tutte le fasce di età il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, rispettivamente con il 36,1%, 29,4 e 33%.

  • in

    Regionali: crolla affluenza al 40%. A Roma astensionismo record

    I dati definitivi dell’affluenza nei 1.882 comuni al voto per le regionali di Lombardia e Lazio confermano il forte calo della partecipazione: ha votato il 40% (rispetto al 70,63% alle precedenti omologhe, quando si votò in un solo giorno). Lo rende noto il sito del Viminale. In Lombardia (1.504 comuni su 1504) l’affluenza è del 41,67% (nel 2018 era al 73,11). Nel Lazio (378 comuni su 378) è del 37,2% (66,55%).Crolla l’affluenza a Roma nelle elezioni regionali del Lazio attestandosi al 33,11%, contro il 63,11% delle precedenti regionali del 2018. Un dato record di astensionismo, anche più delle ultime elezioni comunali di Roma dell’ottobre 2021 quando al primo turno andò a votare il 48,54% e al secondo turno il 40,68% degli aventi diritto.Crolla l’affluenza in Lombardia dove alla chiusura dei seggi ha votato solo il 41,6% degli elettori ed è il dato più basso in 53 anni. L’affluenza più bassa fino ad ora si era registrata nel 2010 quando votò il 64,6% dei lombardi. In quelle elezioni i principali candidati erano Roberto Formigoni, che fu confermato per il centrodestra per la quarta volta presidente della Regione e Filippo Penati per il centrosinistra. Anche allora la consultazione si svolse su due giornate, il 28 e il 29 marzo. Alle regionali del 2018 si votò in una sola giornata, il 4 marzo, in contemporanea con le elezioni politiche, e l’affluenza fu del 73,1%.