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    Renzi, nessuna incertezza sul progetto del Terzo polo

    (ANSA) – ROMA, 14 FEB – “Mi raccomando, nessuna incertezza
    sul progetto del Terzo Polo. Anzi, ora è il momento di
    rilanciare”. Lo scrive il leader di Italia viva, Matteo Renzi,
    concludendo la sua e-news. “Chi ci vuole dare una mano anche in
    prima persona – a maggior ragione dopo gli eventi di questi
    giorni, può sostenerci anche con alcune idee via email,
    contributi economici, tesseramento a Italia Viva, sui social. Il
    meglio deve ancora venire!”, aggiunge l’ex premier. (ANSA).   

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    Parolin: astensionismo? E' richiamo alla politica

    Sono tutti “sociali”, i temi che sono stati trattati nel vertice bilaterale Italia Santa Sede, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, secondo quanto si apprende. Sanità, migranti tratta, povertà, ludopatia e anziani sono stati al centro dei colloqui tra governo e istituzioni vaticane e della Cei. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, sono seduti fianco a fianco nel salone d’onore dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa sede, in occasione dell’evento celebrativo dell’anniversario dei Patti lateranensi e dell’Accordo di modifica del Concordato. Dietro di loro, le bandiere del presidente della Repubblica, della Santa sede, dell’Italia e dell’Unione europea. Sulla parte destra, per la delegazione italiana, siedono il presidente del Senato Ignazio La Russa, quella Camera Lorenzo Fontana, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Sulla parte sinistra del salone, per la delegazione vaticana, siedono il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, il sostituto per gli Affari generali, monsignor Edgar Pena Parra, il segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Richard Gallagher. Altri ministri presenti all’evento, oltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, sono quelli dell’Interno Matteo Piantedosi, dell’Economia Giancarlo Giorgetti, del Lavoro Maria Elvira Calderone e della Famiglia Eugenia Roccella.
    “Non abbiamo parlato del tema del risultato elettorale – ha detto Parolin – né abbiamo evocato la questione dell’astensionismo”, tuttavia “è indubbio che è una disaffezione che solleva molti interrogativi, soprattutto sui giovani, e che appare proprio come un richiamo alla politica”. “Sulla famiglia abbiamo concordato che c’è la volontà di approntare misure strutturali per rafforzare la famiglia e il suo ruolo anche nella società, legato anche al tema della denatalità. Non si è entrati in generale in tematiche specifiche ma si è rimasti sulle generali”. “Sui migranti – ha aggiunto – è stata indicata da parte nostra la necessità di individuare percorsi di regolarizzazione dei flussi migratori”. “I colloqui sono andati bene, c’è stato un clima sereno. Abbiamo registrato anche la coincidenza su alcuni temi e la disponibilità ad ascoltare”. “Abbiamo trattato la questione Giubileo – ha detto-, della collaborazione nella preparazione. Siamo anche già un po’ in ritardo. Poi c’è stata una parte dedicata alle tematiche più vicine alla Chiesa italiana, come famiglia, povertà, scuola e poi soprattutto con il presidente della Repubblica abbiamo toccato temi più internazionali, anche il conflitto in Ucraina. Registrando la difficoltà di arrivare al cessate il fuoco, di mettere fine ai combattimenti . E soprattutto tenendo conto, l’aspetto umanitario che sta molto a cuore alla Santa Sede”.
    “Incontro molto positivo – ha dichiarato Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri – che ha rafforzato se possibile i legami tra lo Stato e la Città del Vaticano e la Repubblica italiana. Abbiamo affrontato – ha proseguito – tanti temi di politica internazionale, di diritti umani, le sofferenze dei popoli siriano e turco, dei problemi anche italiani, della scuola paritaria, di tante questioni che riguardano anche la politica sociale, il terzo settore, il welfare”. “Un confronto – ha aggiunto – molto molto positivo. Credo che si potrà seguire un percorso comune su tante questioni. Anche sulla politica estera ci siamo confrontati parlando di pace, della situazione in Africa, nei Balcani, degli aiuti umanitari che stiamo portando, delle minoranze cristiane nel mondo dove c’è un forte impegno anche del ministero degli Esteri. Quindi un incontro molto positivo. E poi la presenza del presidente Mattarella ha rinforzato il confronto e quindi direi che è stata una giornata positiva”. “Tutti quanti vogliamo la pace. Non è facile, però per ottenere la pace bisogna impedire che ci sia la sconfitta dell’Ucraina. Sostenere l’Ucraina significa andare nella direzione della pace”. “Si possono fare tante cose”, ha aggiunto. “Pensiamo per esempio a creare una zona franca attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia affinché non si corra il rischio di un disastro nucleare. Lì russi e ucraini potrebbero sedersi intorno a un tavolo, sotto l’egida delle Nazioni Unite, dell’agenzia che si occupa proprio di questo. Come bisogna continuare a lavorare perché i corridoi verdi, cioè quelli che permettono il trasferimento di cereali dall’Ucraina verso l’Africa, possano continuare ad essere corridoi veramente aperti e che si possa anche incrementare il numero delle navi che possono lasciare l’Ucraina per andare verso l’Africa”.

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    Sul decreto Ong la Camera conferma la fiducia al governo, 202 sì

    (ANSA) – ROMA, 14 FEB – La Camera conferma la fiducia al
    governo sul decreto legge Ong con 202 voti a favore, 136
    contrari e quattro astenuti.   
    Il decreto, che verrà approvato domani e deve passare al
    Senato, intende regolamentare l’azione delle navi delle ONG nel
    Mediterraneo, con il duplice obiettivo, da una parte, di
    assicurare l’incolumità delle persone recuperate in mare e,
    dall’altra, l’esigenza di tutelare l’ordine e la sicurezza
    pubblica. Introduce nuove regole per il salvataggio dei migranti
    in mare operato dalle navi delle organizzazioni non governative
    modificando alcuni commi del cosiddetto decreto Lamorgese e
    regolando la questione dei salvataggi multipli. (ANSA).   

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    Dl Ong, la Camera conferma la fiducia al governo

    La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge Ong con 202 voti a favore, 136 contrari e quattro astenuti. Il decreto, che verrà approvato domani e deve passare al Senato, intende regolamentare l’azione delle navi delle ONG nel Mediterraneo, con il duplice obiettivo, da una parte, di assicurare l’incolumità delle persone recuperate in mare e, dall’altra, l’esigenza di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica. Introduce nuove regole per il salvataggio dei migranti in mare operato dalle navi delle organizzazioni non governative modificando alcuni commi del cosiddetto decreto Lamorgese e regolando la questione dei salvataggi multipli.    Il transito e la sosta di navi nel mare territoriale sono comunque garantiti ai soli fini di assicurare il soccorso e l’assistenza a terra delle persone prese a bordo a tutela della loro incolumità. Le navi che svolgono attività di ricerca e soccorso in mare devono: possedere le autorizzazioni rilasciate dalle competenti autorità dello Stato di bandiera e i requisiti di idoneità tecnico-nautica alla sicurezza della navigazione nelle acque territoriali; aver raccolto tempestivamente, previa informativa, le intenzioni dei migranti di richiedere la protezione internazionale; richiedere, nell’immediatezza dell’evento, l’assegnazione del porto di sbarco; raggiungere il porto di sbarco indicato dalle autorità senza ritardi, per completare il soccorso; fare in modo che le operazioni di soccorso non aggravino le situazioni di pericolo a bordo e non impediscano il raggiungimento del porto di sbarco.    Se le ONG violano queste prescrizioni si applica al comandante della nave una sanzione amministrativa da euro 10.000 a 50.000. La responsabilità solidale si estende all’armatore e al proprietario della nave. Competente all’irrogazione delle sanzioni accertate dagli organi addetti al controllo è il Prefetto della provincia interessata dallo sbarco. Viene poi applicato il fermo amministrativo per due mesi della nave utilizzata per commettere la violazione. In caso di reiterazione della violazione con medesima nave, si applica la sanzione amministrativa accessoria della confisca della nave e l’organo accertatore procede immediatamente a sequestro cautelare.    Sono, poi, previste sanzioni che vanno dai 2000 ai 10mila euro al comandante e all’armatore della nave che “non forniscono le informazioni richieste dalla competente autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformano alle indicazioni della medesima autorità”.

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    Una donna guiderà la Cassazione, Csm indica Cassano

    Il tetto di cristallo si è rotto. Per la prima volta nella storia d’Italia sarà una donna a guidare la Corte di Cassazione. Si tratta di Margherita Cassano, attualmente presidente aggiunto della Suprema Corte. Un altro significativo passo avanti sul cammino della parità di genere, che arriva a quattro anni di distanza da un risultato che sino a quel momento sembrava inarrivabile: l’elezione nel 2019 a presidente della Corte costituzionale di Marta Cartabia. Una novità che ha fatto scuola visto che anche oggi la Consulta ha come presidente una donna, Silvana Sciarra. Stavolta la svolta porta la firma del Csm che si è appena insediato, guidato dal vicepresidente Fabio Pinelli. A indicare Cassano come successore dell’attuale primo presidente Pietro Curzio, che va in pensione, è stata la Commissione per gli incarichi direttivi, che ha votato all’unanimità la proposta del relatore, il togato indipendente Andrea Mirenda. Un altro concorrente c’era, Giorgio Fidelbo, presidente di sezione in Cassazione. Ma a far pendere il piatto della bilancia, al termine di un’approfondita audizione dei due candidati, dalla parte di Cassano è stato il ruolo di “numero due” della Cassazione che ricopre dal 2020. Il voto finale ci sarà il primo marzo prossimo in una seduta di plenum presieduta dal capo dello Stato, ma l’esito è scontato. Nella carriera della prossima presidente della Cassazione, c’era già un altro record: è stata anche la prima donna ad accedere ai vertici della Suprema Corte. Fiorentina di origine lucana, ha 67 anni, ed è in magistratura dal 1980. Ha iniziato alla procura della Repubblica di Firenze, dove si è occupata anche di questioni relative alle tossicodipendenze e al traffico di droga, temi che ha continuato a seguire in tutta la sua carriera. A Firenze ha lavorato con assiduità con il procuratore Pier Luigi Vigna. Dal 1982 è stata componente del gruppo specializzato nelle indagini in materia di stupefacenti e di criminalità organizzata. Dal 1991 al 1998 è stata assegnata della Direzione distrettuale antimafia di Firenze. Esponente di Magistratura indipendente, la corrente delle toghe che si definisce più “moderata”, è stata consigliere del Csm dal 1998 per quattro anni. Poi dal 2003 è approdata alla Corte di Cassazione, dove è stata anche presidente della prima sezione penale, ruolo in cui si è occupata di reati di omicidio e violenze. Dal 2016 ha presieduto la Corte d’appello di Firenze dove è rimasta circa quattro anni.

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    Lombardia: nuovi nomi al Pirellone, promossi e bocciati

     Dopo essere stato eletto al Consiglio comunale di Milano (ed essersi dimesso), Vittorio Feltri incassa un’altra vittoria alle urne ed entra in Consiglio regionale per Fratelli d’Italia con 6.076 preferenze.    Fra gli esponenti di FdI è quarto per voti nel capoluogo (primo Christian Garavaglia con 10.329) ma comunque con un risultato di tutto rispetto. Eletta anche Chiara Valcepina, consigliera comunale di Milano che era stata toccata dall’inchiesta sulla lobby nera (chiesta per lei l’archiviazione). Niente da fare nel partito della Meloni per Stefano Zecchi (948 preferenze) e il direttore d’orchestra Alberto Veronesi (1.120).    Fra gli eletti figura anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che già prima del voto aveva detto di volersi dimettere a favore del secondo in lista con Noi moderati. Per la prima volta entrano in consiglio invece, con la lista legata a Pierfrancesco Majorino, la vicesindaca della città metropolitana Michela Palestra e Luca Paladini, storico portavoce dei Sentinelli.    Quinto nella lista di Majorino con 2.005 preferenze e quindi non eletto il virologo Fabrizio Pregliasco.
    Male anche nella lista Moratti Monica Forte, ex presidente della commissione antimafia del Consiglio regionale che aveva lasciato i 5 stelle, e l’ex sottosegretario Valentina Aprea, uscita da Forza Italia, che non arrivano a 400 voti,    

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    M5s, costituire al più presto la Vigilanza Rai

    (ANSA) – ROMA, 14 FEB – Dopo quanto è successo al Festival di
    Sanremo, “bisogna procedere celermente alla costituzione della
    commissione di Vigilanza”. Lo ha chiesto nell’Aula della Camera
    Enrico Cappelletti del M5S, denunciando un “tiro a segno
    vergognoso di esponenti di maggioranza e governo sia verso chi
    si è esibito all’Ariston sia, poi, nei confronti della dirigenza
    della Rai, colpevole di non aver posto censure”.   
    Il vicepresidente Giorgio Mulè ha risposto: “siamo in attesa
    che venga pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge: non appena
    avverrà la presidenza darà seguito”. (ANSA).   

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    La Russa, ruolo giornalisti decisivo per libertà della Nazione

    (ANSA) – RICCIONE, 14 FEB – “Il vostro è un ruolo essenziale
    e decisivo, perché solo attraverso una reale difesa dei diritti
    e della dignità di ogni professionista e operatore
    dell’informazione è possibile assicurare ai cittadini solidi
    pilastri di giustizia, trasparenza e partecipazione. Resto
    fermamente convinto, infatti, che la libertà di una Nazione si
    commisuri con la piena libertà di informare e di essere
    informati, senza preclusioni o pregiudizi: condizione
    imprescindibile per l’esercizio di ogni altra libertà
    democratica, sociale e civile”. Lo afferma il presidente del
    Senato, Ignazio La Russa, in un messaggio inviato in occasione
    del 29/o Congresso della Fnsi a Riccione.   
    “Rinnovo pertanto i miei auguri per i vostri lavori
    congressuali – ha detto ancora -, nella certezza che i
    contributi di queste giornate sapranno arricchire di idee e
    iniziative un percorso di valori, tutele e responsabilità che
    sosterrò sempre con convinzione e determinazione”. (ANSA).