More stories

  • in

    La lunga storia giudiziaria di Berlusconi

    Supera di gran lunga quota 30 il numero dei processi in cui Silvio Berlusconi è stato o è imputato. Processi, sparsi in tutta Italia, nei quali gli sono stati contestati reati che vanno dalla corruzione al concorso in strage, dal falso in bilancio alla concussione, fino al vilipendio all’ordine giudiziario e alla prostituzione minorile e che, eccetto uno in cui è stato condannato, si sono chiusi o con il non doversi procedere per prescrizione o con l’assoluzione. Oppure con un’archiviazione o il proscioglimento in fase di indagine o udienza preliminare.
    Facendo un quadro della storia giudiziaria del leader di Forza Italia, cominciata prima della sua decisione di scendere in politica e poi proseguita anche quando ha rivestito ruoli pubblici, l’unica condanna diventata definitiva nel 2013 sono i 4 anni di carcere, 3 dei quali coperti da indulto, per la frode fiscale da 7,3 milioni di euro commessa con la compravendita dei diritti tv Mediaset quando era presidente del Consiglio. Condanna che lo ha costretto a chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali di 10 mesi e mezzo, al netto dello sconto per la liberazione anticipata, e lo ha portato alla decadenza da senatore per via della Legge Severino: la sua incandidabiltà è durata sei anni.
    Gli altri processi invece hanno seguito altre strade: alcuni sono terminati con l’archiviazione o il proscioglimento già in fase di indagine preliminare, come è accaduto in quelli in cui il suo nome è stato accomunato alla mafia (escluso quello ancora in fase di indagine a Firenze) o nel caso Mediatrade. Oppure con l’assoluzione con formula dubitativa, come per uno degli episodi di corruzione contestati nel caso Sme/Ariosto, o con la prescrizione, complice sia la tecnica dilatoria usata dalla sua difesa o dalla difesa dei suoi coimputati, sia la concessione delle attenuanti generiche sia qualche norma come la ex Cirielli. Basti citare il procedimento ( prescritto) con al centro la vicenda dell’avvocato inglese David Mills da lui pagato per essere teste reticente davanti ai giudici che lo stavano giudicando nei processi per le ‘Tangenti alla Guardia di Finanza’ e ‘All Iberian’, caso quest’ultimo chiuso nel 1999 con un “non doversi procedere perché il reato è estinto per prescrizione” dichiarato in secondo grado. In primo grado il Cavaliere era stato condannato a 2 anni e 4 mesi per il finanziamento illecito al leader del Psi Bettino Craxi.
    Ma sul curriculum giudiziario di Berlusconi sono intervenute anche amnistie che, per esempio, hanno cancellato un presunta appropriazione indebita per la vicenda della villa di Macherio.
    I processi più odiosi per Silvio Berlusconi forse sono stati non tanto quelli sulla ipotizzata corruzione delle toghe o della compravendita dei senatori, ma quelli che hanno riguardato gli scandali sessuali, ossia quello ancora in corso per induzione a mentire nell’ambito del caso ‘Escort’ di Bari e il caso Ruby, con i suoi due filoni. E’ uscito con una assoluzione piena e definitiva dalle accuse di prostituzione minorile e concussione ed è stato scagionato anche nei processi di Siena e Roma in cui era accusato di aver pagato le sue giovani testimoni e alcuni dei suoi ospiti per raccontare ai giudici che quelle che erano andate in scena ad Arcore erano solo cene eleganti e non feste ‘osè’. Oggi, per quelle stesse accuse i giudici milanesi lo hanno ancora assolto, assieme a Ruby-Karima e a una schiera di ragazze, per una questione giuridica che ha cancellato qualsiasi giudizio nel merito e ha reso un reato impossibile da configurare.

    Agenzia ANSA

    Il processo al termine del quale Silvio Berlusconi è stato assolto è nato da un terzo filone dell’ormai nota, in tutto il mondo, inchiesta sul caso Ruby, che prese il via dopo la famosa notte in Questura tra il 27 e il 28 maggio 2010 di Karima El Mahroug (ANSA)

       

  • in

    Karima nel suo libro: “Non sono una prostituta”

    “Non sono una prostituta”. L’affermazione, perentoria, arriva poche righe dopo l’inizio del libro ‘Karima’ che sarà presentato il 16 febbraio a Milano da Karima El Mahroug, conosciuta come Ruby, scritto con la giornalista Raffaella Cosentino.
    Un’affermazione spiegata meglio poco dopo: “Ho fatto la ragazza immagine, la cubista (…) ho frequentato la casa del presidente Berlusconi, ho dormito molte notti su una panchina, sono scappata da 18 comunità. Ho camminato pericolosamente sull’orlo di un burrone, avrei potuto cadere e non sono caduta. Avrei potuto fare la prostituta, ma non l’ho fatto”.
    Una posizione che viene ribadita più volte nel libro, anche nella seconda parte, quando l’ex Ruby fa riferimento alle vicende processuali che si sono concluse con l’assoluzione di Silvio Berlusconi e di tutti gli altri imputati: “Ero ufficialmente parte lesa, ma di fatto un giudizio su di me era stato già emesso: una prostituta minorenne (…) La prostituzione era data per scontata, un dato di fatto”.
    Karima ricorda anche come andò la prima cena ad Arcore: “Il Presidente mi offrì il posto accanto a lui e gli occhi addosso delle altre ragazze un po’ mi mettevano in imbarazzo. Iniziò la cena e mi fu chiesto di presentarmi: avevo la risposta già collaudata – racconta -: ‘Mi chiamo Ruby Hayek, sono metà egiziana e metà brasiliana, ho ventiquattro anni. Mia madre è una cantante molto famosa in Egitto'”. La cena viene descritta come intervallata da barzellette, canzoni cantate dal padrone di casa, vociare. “Io continuavo a sentirmi fuori luogo. Al momento del dolce, mi rivolsi al Presidente: ‘Scusa, ti posso parlare un momento?’ – prosegue -. Il gelo intorno. Fu molto educato e cortese, ci alzammo. ‘Io non sapevo che si trattasse di una cena, pensavo di andare a ballare in discoteca e, noi ci cambiamo lì di solito: non mi sento vestita elegante. Non so di che parlare, mi sento un po’ a disagio e poi è San Valentino e vorrei fare una sorpresa al mio fidanzato’. ‘Che lavoro fa il tuo fidanzato?’ ‘Ha un’agenzia di ragazze immagini’. ‘E tu sei innamorata’? ‘Sì’. ‘Va bene vai pure, ci vedremo una prossima volta’”.
    Ci saranno quindi altre cene e altre feste: “Io mi sono esibita ballando la danza del ventre più di una volta, indossando un vestito regalato al Presidente da Gheddafi. Ballare con un vestito così prezioso mi inorgogliva, mi faceva sentire importante”. La prima parte del libro è invece dedicata alla sua infanzia trascorsa inizialmente a Fquih Ben Salah, paesino del Marocco in cui è nata il primo novembre del ’92. Poi il trasferimento a Béni Mellal e infine l’approdo in Italia, dove il padre si era trasferito negli anni ’70 per lavorare in una fabbrica del nord. La famiglia si ricongiunge in Calabria, a Badolato Superiore, il 14 marzo 2001.
    Karima è felice perché finalmente può vivere con il padre, che però si trasforma in un uomo sempre più violento: “Le botte – si legge nel libro – erano la soluzione per ogni cosa”. Particolarmente doloroso uno degli episodi raccontati da Karima: “Mi prese tirandomi per i capelli e infilò la mia testa nel water, affondando il mio viso sui miei bisogni e tirando poi lo sciacquone. L’umiliazione fu profonda”. Il libro sarà presentato all’Hotel Diana, in viale Piave, alle 11.30.

  • in

    Via libera del Senato al milleproroghe, passa alla Camera

    Via libera dell’Aula del Senato al decreto Milleproroghe. I sì sono stati 88, i no 63 e 3 gli astenuti. Il provvedimento ora passa alla Camera e va convertito entro il 27 febbraio.
    Il governo ha preannunciato che porrà la questione di fiducia alla Camera sul Milleproroghe. Dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio emerge che la fiducia dovrebbe esser posta martedì 21 febbraio (con la discussione generale sul testo che avrà inizio dopo il voto finale sul dl Carburanti) per essere votata mercoledì 22. Il voro finale si terrebbe giovedì 23. Il testo scade il 27 febbraio.   
    Il governo porrà la fiducia anche sul dl Carburanti domani alla Camera. La discussione generale sul provvedimento avrà inizio domani alle 11. La fiducia, ha stabilito la Capigruppo, verrà votata lunedì 20 febbraio dalle 14.30. Il voto finale sul provvedimento arriverà il 21 febbraio alle 13.30. Le dichiarazioni di voto di voto (dalle 12) saranno trasmesse in diretta televisiva.

    Agenzia ANSA

    Le opposizioni chiedono che siano ‘precisati i rischi connessi a possibili infrazioni Ue e ai maggiori oneri per lo Stato’ (ANSA)

  • in

    Balneari, Garavaglia assicura: “Non c'è un problema di copertura”

    Sulla norma sui balneari “non c’è un problema di copertura”. Lo ha detto il senatore della Lega, Massimo Garavaglia intervenendo in Aula sulla questione dell’emendamento sui balneari entrato nel milleproroghe e ricordando il parere della commissione Bilancio sugli emendamenti presentati in merito dalla maggioranza e il fatto che si agisce su una normativa in vigore. 
    Mef: nessuna perplessità della Ragioneria sugli emendamenti. “Con riferimento agli emendamenti approvati al decreto proroga termini in materia di concessioni, ivi incluse quelle balneari, la Ragioneria Generale dello Stato non ha formulato rilievi in ordine alla copertura finanziaria degli stessi”, si legge in una nota del Ministero dell’Economia e delle finanze in cui si precisa che “nessuna perplessità è stata espressa dallaRGS sugli emendamenti sui balneari al decreto in commissione e in Aula al Senato”.
    “Le opposizioni chiedono che si precisino in sede di discussione i rischi connessi a possibili infrazioni europee e ai connessi maggiori oneri per lo Stato e i cittadini, che si acquisisca il parere tecnico della Ragioneria sul punto e che il Governo relazioni sulla compatibilità della norma (sui balneari, ndr), nell’attuale formulazione, rispetto agli impegni assunti dal Governo in sede di Pnrr sulla parte relativa alla concorrenza”. Così le opposizioni sul decreto Milleproroghe in una nota firmata dai capigruppo di Pd, M5s, Iv-Azione, Autonomie e Avs.
    “Siamo di fronte a un governo allo sbando e a una maggioranza a pezzi, che rischiano di esporre il nostro Paese a un serissimo rischio di infrazione”. E’ la premessa della nota comune che è stata sottoscritta dai presidenti delle varie forze di opposizione ossia Simona Malpezzi (Pd), Barbara Floridia (M5s), Raffaella Paita (Iv-Azione), Julia Unterberger (Autonomie), Peppe De Cristofaro (Avs). “Nel corso della discussione e della votazione in aula del decreto Milleproroghe, il Governo ha chiesto una sospensione – ricorda la nota – per risolvere, come successivamente confermato dal senatore Romeo in aula, talune sopravvenute e imprecisate criticità sull’emendamento ‘balneari’, già riformulato dal Governo, approvato nelle commissioni referenti riunite e inserito nel testo da sottoporre a votazione. Alla ripresa dei lavori, tuttavia, nessuna spiegazione è stata fornita all’aula circa le sopravvenute criticità, le ragioni sottostanti, i rischi istituzionali di una mancata soluzione di tali criticità.

  • in

    Airbnb offre alloggi gratuiti agli sfollati del terremoto

    Airbnb sta offrendo gratuitamente alloggi temporanei agli sfollati del terremoto della scorsa settimana in Turchia e Siria e agli operatori umanitari. La società, che ha aiutato i rifugiati in fuga dall’Afghanistan nel 2021 e dall’Ucraina nel 2022, ha detto che utilizzerà la sua rete di organizzazioni non profit per trovare alloggi, oltre a un sistema di voucher per chi affitta la propria casa ai turisti. I soggiorni saranno coordinati dai partner non profit di Airbnb e finanziati dall’azienda e dai donatori del suo sito web.    “I sopravvissuti e i soccorritori hanno urgentemente bisogno di alloggi temporanei”, ha detto la società. Airbnb contribuirà a pagare gli alloggi, ma allo stesso tempo invita il pubblico alle donazioni. L’augurio è che si possa arrivare fino a un totale di 5 milioni di dollari.    

  • in

    Fdi chiede una commissione d'inchiesta sui giudici. Fdi frena: 'Una boutade'

    Incassata l’assoluzionbe di Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter, Forza Italia chiede con forza l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’uso politico della giustizia. La richiesta solleva proteste dai banchi delle opposizioni, in testa il M5s, ma a liquidarla è Fdi, che la definisce “una boutade”.
    “Forza Italia chiede la immediata calendarizzazione della proposta di legge sulla istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sull’uso politico della magistratura, per fare chiarezza su 25 anni di lotte giudiziarie usate come arma di scontro politico”, ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo di Fi Alessandro Cattaneo manifestando “amara soddisfazione” per l’assoluzione di Silvio Berlusconi al processo Ruby Ter.
    La richiesta di Cattaneo “ha senz’altro impresso un’accelerazione. Ora concorderemo una data, compatibilmente con le agende delle due commissioni, ma penso che già entro i primi di marzo potrà essere messo in calendario”, il commento del il presidente della Commissione Giustizia della Camera, Ciro Maschio, anch’egli di Forza Italia.
    A frenare è però è l’alleato Fdi. Proporre oggi una Commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia è una boutade, un asso di bastoni lanciato sull’onda emotiva dell’assoluzione di Silvio Berlusconi. Noi crediamo che non si debba fare di tutta l’erba un fascio, che il 90% dei magistrati facciano bene il loro lavoro e che in casi poco chiari basterebbe fare delle ispezioni mirate, riferiscono diversi deputati di spicco di Fratelli d’Italia.
    A bocciare la commissione d’inchiesta nell’opposizione è il M5s. “A quelli di Forza Italia e della maggioranza il tripudio per la sentenza di assoluzione di Silvio Berlusconi ha dato alla testa. La loro richiesta di una commissione d’inchiesta ‘sull’uso politico della magistratura’ è pericolosa e puzza lontano un miglio di una resa dei conti verso la magistratura. Fanno di un fatto personale che riguarda il loro capo un caso politico, rigettando il Paese in un dibattito di oltre 15 anni fa che speravamo di esserci lasciati alle spalle. Speriamo che finiti i festeggiamenti si occupino finalmente di cose serie e non di simili sciocchezze”, ha detto la capogruppo M5s al Senato Barbara Floridia.
    “Vedere dei parlamentari della Repubblica in estasi per l’assoluzione di Berlusconi è sconfortante. Sentire Giorgia Meloni dirsi felice per l’assoluzione di uno che solo pochi giorni fa prendeva a schiaffi lei e tutto il governo sull’incontro con Zelensky, lo è altrettanto. Sarà interessante leggere le motivazioni della sentenza, ma quello che sembra emergere è che l’assoluzione si basi su questioni formali, ma che non sia smentito né che le ragazze abbiano mentito né soprattutto la natura di ‘utilizzatore finale’ di Silvio Berlusconi. Restano enormi ombre sul profilo etico e morale di un personaggio che è stato presidente del Consiglio e che ancora oggi è uno dei principali leader di maggioranza”, ha osservato la vicepresidente del gruppo M5s al Senato, Alessandra Maiorino. “Ora Forza Italia ha preso la palla al balzo per fare richieste ridicole e pericolose come una commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia e per spingere su riforme della giustizia che gli italiani non vogliono, come la separazione delle carriere, che hanno già sottoposto a un referendum disertato dagli elettori. Noi lo diciamo fin da subito: massimo rispetto per la pronuncia della magistratura, ma rigettiamo al mittente ogni forma di strumentalizzazione della sentenza come quelle che provengono dalla maggioranza”.
    Per il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, “il fatto che la vicenda Ruby sia stata circondata da menzogne, – prosegue l’ecologista, – è stato accertato da due sentenze passate in giudicato. Quanto accaduto dimostra che il sistema giudiziario italiano consente a chi ha più risorse per pagare gli avvocati di rimanere impunito. Alla fine, il risultato è che Ruby era veramente la nipote di Mubarak? Quello che serve non è una commissione d’inchiesta contro i giudici, come vuole il centrodestra, ma una riforma della giustizia che renda tutti davvero uguali di fronte alla legge”.

  • in

    Schillaci: “In 10 anni oltre 10.000 medici in fuga, basta esodo”

    “In dieci anni dal 2005 al 2015 oltre 10.000 medici hanno lasciato l’Italia per lavorare all’estero, un esodo di capitale umano che non possiamo più permetterci.In quest’ottica appare urgente porre i giovani al centro delle politiche di sviluppo offrendo loro la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni, sfatando l’idea che la nostra non è una nazione per giovani”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università Cattolica di Roma dove ha annunciato inoltre che si sta andando verso un ampliamento dei posti di Medicina.
    “Solo fino a due o tre anni – ha aggiunto – fa venivano ammessi per ciascun anno tra gli 8.000 e i 10.000 studenti alla Facoltà di Medicina. Eppure già dieci anni fa la Conferenza dei Presidi della Facoltà di medicina chiedeva insistentemente di portare a 12.000 il numero di studenti che vi potevano accedere”. Per questo, “i numeri resi pubblici con il decreto del 10 febbraio relativi all’accesso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia sono da considerarsi provvisori e credo si procederà a un ampliamento”. 
    “Oggi – ha proseguito il ministro della Salute – siamo impegnati a fronteggiare l’emergenza della carenza di medici, una criticità che deriva da lontano: da una programmazione miope del numero di accesso alla facoltà di Medicina che non rispondeva alle reali esigenze del Paese”. Per trovare una soluzione in tempo reale al problema della carenza di medici, ha proseguito Schillaci, “è stato istituito presso il ministero dell’Università un gruppo di lavoro, che ha il compito di definire il fabbisogno dei medici e adeguare le capacità e l’offerta potenziale del sistema universitario”. Perché non bisogna dimenticare, ha concluso, “che nessuna innovazione tecnologica, per quanto indispensabile e necessaria, potrà mai sostituire la leva essenziale del nostro servizio sanitario nazionale: il capitale umano”.

  • in

    Zelensky, a Bakhmut e Vugledar la situazione più difficile

    (ANSA) – KIEV, 15 FEB – Il presidente ucraino Volodymyr
    Zelenskyi ha affermato che la situazione più difficile e più
    calda sul terreno in Ucraina è verso Bakhmut e Vugledar,
    spiegando però che i soldati ucraini stanno resistendo e
    infliggendo il massimo delle perdite al nemico. Lo ha detto
    durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro
    svedese Ulf Kristersson a Kiev, riferisce Ukrinform. (ANSA).