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    Nuova partnership tra ANSA e l'agenzia moldava Moldpres

     L’agenzia di stampa moldava Moldpres e ANSA hanno siglato oggi un accordo di collaborazione per lo scambio dei notiziari da utilizzare per uso editoriale sulle rispettive piattaforme di informazione e lo sviluppo di iniziative commerciali congiunte in supporto della comunicazione di istituzioni e aziende italiane e moldave nei rispettivi paesi.    Alla firma dell’intesa ha preso parte da remoto l’ambasciatore italiano a Chisinau Lorenzo Tomassoni, dalla sede dell’agenzia moldava. “L’accordo di oggi contribuisce a consolidare ulteriormente gli eccellenti rapporti italo-moldavi.    Roma è in questo momento più vicina che mai a Chisinau. Non a caso, ANSA è la seconda agenzia di un Paese Ue, dopo la rumena Agerpres, ad avviare una collaborazione strutturata con Moldpres”, ha dichiarato Tomassoni, aggiungendo: “Ne escono rafforzate libertà di stampa e contrasto alle fake news, due componenti essenziali dell’impegno che la Moldavia, candidata all’adesione alla Ue, sta profondendo con determinazione e successo per appartenere al mondo libero”.    Al commento dell’ambasciatore italiano, si è aggiunto quello del suo omologo moldavo a Roma, Anatolie Urecheanu, presente nella sede di ANSA: “Questa intesa completa e diversifica l’eccellente rapporto politico che già esiste tra i nostri Paesi. Apriamo un nuovo capitolo di cooperazione settoriale, completando e ampliando le relazioni bilaterali con un nuovo ambito concreto”. Urecheanu ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione in quanto la Moldavia è un Paese candidato all’Ue, “il che presuppone che lavori per avvicinarsi agli standard stabiliti dall’Unione Europea in tutti i settori”.    Il direttore generale di Moldpres, Petru Beregoi, in collegamento dalla sede dell’agenzia, ha ringraziato gli ambasciatori nonché l’Ad di ANSA Stefano De Alessandri per la ricettività e l’apertura dimostrate ed ha osservato che la Moldpres è guidata solo dai principi democratici e dalle disposizioni del Codice etico del giornalismo universale, con la rigorosa osservanza delle disposizioni. “L’accordo di oggi sarà un nuovo passo verso la cooperazione dell’Agenzia Moldpres con istituzioni mediatiche simili dell’Unione Europea”, ha detto.    Soddisfazione per la firma dell’accordo e per lo scambio dei notiziari è stata espressa anche da De Alessandri, che ha indicato l’intesa come “il primo passo verso una collaborazione più ampia anche in un’ottica commerciale ed in ambito tecnologico”.    

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    Orlando, se Pd troppo moderato lascia spazio al M5s

    (ANSA) – ROMA, 17 FEB – “Penso che si sia imboccata una via
    di mezzo che non ha aiutato. O si faceva una costituente – e si
    poteva anche fare scegliendo un gruppo dirigente provvisorio –
    oppure si poteva andare subito alla scelta di un leader e
    rimandarla. Avere associato questi due momenti non è stata una
    scelta particolarmente felice”. Lo afferma il deputato del Pd
    Andrea Orlando, in un’intervista a ‘Fanpage.it’ rispondendo alla
    domanda se il congresso costituente del Partito Democratico sia
    servito a rinascere.   
    “Fatto sta – aggiunge – che oggi resta sul tavolo l’esigenza
    di un ragionamento sull’identità, sulla natura, su un
    posizionamento del Partito Democratico”. Ribadendo di sostenere
    la candidatura di Elly Schlein, Orlando spiega: “dico Schlein
    perché sono convinto che in questo momento sia necessario
    rispondere a un rischio, quello che il nostro partito sia
    avvertito come un partito che si sposta su una posizione più
    moderata. Questo lascerebbe un grande spazio al Movimento 5
    Stelle. Superato questo scoglio, potremo discutere di come
    ricostruire un campo, di come far sì che il Pd torni pienamente
    il baricentro di una coalizione”. (ANSA).   

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    Letta, dimissioni Delmastro-Donzelli unica d'uscita

    (ANSA) – ROMA, 17 FEB – “Abbiamo da subito chiesto le
    dimissioni di Delmastro e Donzelli per la gravità politica e
    istituzionale del loro comportamento. Le parole di Nordio in
    Aula hanno aggravato la loro situazione. Le dimissioni sono
    l’unica via d’uscita a prescindere dalle decisioni dei
    magistrati”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico
    Letta. (ANSA).   

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    Conte, promesse elettorali rimangiate una dopo altra

    (ANSA) – ROMA, 17 FEB – “Le promesse della campagna
    elettorale rimangiate una dopo l’altra. Incoerenza e pavidità, a
    danno di famiglie e imprese”. Lo scrive su Facebook il leader
    M5s Giuseppe Conte postando un tweet di Giorgia Meloni del 17
    settembre 2022 (una settimana prima del voto delle elezioni
    politiche) in cui la leader di Fdi scriveva: “Pronti a tutelare
    i diritti del superbonus e a migliorare le agevolazioni
    edilizie. Sempre dalla parte delle imprese e dei cittadini
    onesti che si danno da fare per far crescere e migliorare
    l’Italia”. (ANSA).   

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    Bonaccini, se vinco gestirò il partito in modo unitario

    (ANSA) – ROMA, 17 FEB – Se mi sento di avere già la vittoria
    in tasca? “Assolutamente no: non l’ho mai detto quando ho
    combattuto altre battaglie, in cui pure ero piazzato bene, e non
    lo dirò mai. Tanto meno oggi, che il risultato definitivo non è
    ancora acquisito! Per ora ho raccolto la maggioranza assoluta
    tra gli iscritti, il che è un risultato che considero molto
    bello e molto importante. Ma bisogna ancora aspettare il dato
    dei gazebo. Si decide lì”. Lo afferma Stefano Bonaccini,
    candidato alla segreteria del Pd in un’intervista a The Post
    International.   
    Parlando delle alleanze, il governatore dell’Emilia Romagna
    aggiunge: “Le alleanze si fanno in due. Vedremo cosa vogliono
    fare Gianni e Paola. In passato ho sempre lavorato per tenere
    unito il partito. Se per loro la mia proposta politica fosse
    apprezzabile, sarebbe un segnale importante. Mi farebbe piacere
    incontrarli, se vorranno. Sono uno che non ha difficoltà a fare
    alleanze, ma sui programmi e le idee: e se dipendesse da me mi
    farebbe piacere avere una doppia convergenza sia con Paola che
    con Gianni. Non è detto che si trovino le ragioni per
    convergere, ma io ci voglio provare. Se vincerò, vorrò gestire
    il partito nel mondo più unitario possibile. Nessuno si deve
    sentire escluso, basta con le guerre fratricide. L’avversario è
    fuori”. (ANSA).   

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    Papa: fede non è esperienze suggestive ma fatiche quotidiano

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 17 FEB – Il Papa invita a “non
    rifugiarsi in una religiosità fatta di eventi straordinari, di
    esperienze suggestive, per paura di affrontare la realtà con le
    sue fatiche quotidiane, le sue durezze e le sue contraddizioni”.   
    E’ quanto si legge nel suo Messaggio per la Quaresima, che
    comincerà mercoledì 22 febbraio.   
    Papa Francesco torna a suggerire di leggere ogni giorno il
    Vangelo: “Se non possiamo partecipare sempre alla Messa,
    leggiamo le Letture bibliche giorno per giorno, anche con
    l’aiuto di internet”. Ma il Signore ci parla anche “nei
    fratelli, soprattutto nei volti e nelle storie di coloro che
    hanno bisogno di aiuto”. Infine “l’ascolto di Cristo passa anche
    attraverso l’ascolto dei fratelli e delle sorelle nella Chiesa,
    quell’ascolto reciproco che in alcune fasi è l’obiettivo
    principale ma che comunque rimane sempre indispensabile nel
    metodo e nello stile di una Chiesa sinodale”. In altre parole
    “bisogna mettersi in cammino, un cammino in salita, che richiede
    sforzo, sacrificio e concentrazione, come una escursione in
    montagna”.   
    Tornado al percorso sinodale, il Papa sottolinea che “è
    radicato nella tradizione della Chiesa e al tempo stesso aperto
    verso la novità. La tradizione è fonte di ispirazione per
    cercare strade nuove, evitando le opposte tentazioni
    dell’immobilismo e della sperimentazione improvvisata”. (ANSA).   

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    Alessandra Costante eletta nuova segretaria della Fnsi

    Alessandra Costante è la nuova segretaria della Fnsi. E’ stata eletta al Congresso di Riccione con 196 voti, contro gli 88 dell’altro candidato Paolo Perucchini. Ligure, 47 anni, è giornalista del Secolo XIX, oltre che vicesegretaria uscente della Fnsi e per due mandati segretaria dell’Associazione Ligure dei Giornalisti. Ora i delegati al Congresso voteranno i membri del Consiglio Nazionale che alla prima riunione nella notte eleggerà il presidente.Costante, che resterà in carica per 4 anni, succede a Raffaele Lorusso ed è la seconda donna alla guida del sindacato dopo Giuliana Del Bufalo, segretaria dal 1986 al 1991.   

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    Meloni ha la febbre, non sarà alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza

    Fra l’apertura di un’indagine su Andrea Delmastro e le scintille fra maggioranza e governo sui crediti del superbonus, mancava solo la febbre a complicare la giornata di Giorgia Meloni.
    I sintomi per cui ha annullato tutti gli impegni di lunedì e martedì sono ricomparsi, costringendola a presiedere da casa il Consiglio dei ministri, ad annullare l’incontro di venerdì con Roberta Metsola, la partecipazione alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza e ogni altro impegno, nei giorni in cui è a Roma anche Wang Yi, capo della diplomazia del Partito comunista cinese. “Una brutta influenza”, la definisce chi le ha parlato in una delle decine di telefonate avute dalla premier per gestire i vari fronti aperti.
    Il primo si è aperto alla vigilia del Consiglio dei ministri, quando nel governo ha preso forma la decisione di intervenire con un decreto legge per impedire agli enti locali di acquistare i crediti fiscali incagliati del superbonus. Diverso l’orientamento di una parte della maggioranza, in particolare Forza Italia, che ha rilanciato le preoccupazioni dell’Ance e prima del Cdm ha avuto una riunione interna, prendendo atto che alla fine non si può agire altrimenti. Meloni a novembre denunciava “un buco da 38 miliardi” generato dal superbonus, anticipando la stretta sui bonus edilizi. Il timore dell’impatto negativo sui conti pubblici ha portato a un nuovo intervento urgente la premier e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha citato la reprimenda di Mario Draghi a luglio contro chi ha disegnato i meccanismi di cessione.
    Alla fine il decreto legge è passato all’unanimità, senza discussioni, assicurano i presenti, ma con la condivisione del “timore dell’effetto sui conti dello Stato di 110 miliardi di debito”. Una scelta difficile ma inevitabile, per dirla con un ministro. Una direzione ben diversa da quella di alcune proposte presentate, anche nei giorni scorsi, dalla maggioranza. Anche su questo fronte, così come sulle concessioni balneari, si registra la difficoltà di far convivere le pulsioni della coalizione in Parlamento con la realpolitik del governo, nel rapporto con conti pubblici e vincoli comunitari. Resta incandescente il fronte giustizia. All’indomani del giubilo della maggioranza per l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel Ruby ter, è arrivata l’apertura dell’indagine su Delmastro per la rivelazione delle informazioni su Alfredo Cospito. C’era la possibilità che fosse sentito solo come persona informata dei fatti, invece in Procura nei prossimi giorni si dovrà presentare con un avvocato. Non un fulmine a ciel sereno, dicono da FdI: il sottosegretario alla Giustizia è tranquillo, ha fiducia nei magistrati, non ha intenzione di dimettersi, né gli è stato chiesto, assicurano. Altre fonti di maggioranza raccontano di scintille fra lo stesso Delmastro e il sottosegretario Alfredo Mantovano. “L’iscrizione nel registro degli indagati non è una condanna – ha detto in serata Mantovano – e non c’è nulla di diverso rispetto a quanto già detto dal presidente del Consiglio”.
    Ossia, le parole della premier il 7 febbraio, “non c’è bisogno delle dimissioni”. Per il governo, insomma, fanno fede le parole del guardasigilli Carlo Nordio. Per FdI, come ha chiarito la ministra Daniela Santanchè, non è all’ordine del giorno neanche la commissione d’inchiesta sull’uso politico della magistratura, rilanciata da FI. Un’idea che “nasce addirittura nella scorsa legislatura firmata da tutti i partiti maggioranza e opposizione”, ha sottolineato la capogruppo azzurra al Senato, Licia Ronzulli. “È importante ma non è la priorità – la puntualizzazione del vicepremier Antonio Tajani -. La prima cosa da fare è la riforma della giustizia”. Anche in FI si continua a intravedere un’anima di lotta e una di governo.