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    Lega: parte la raccolta delle firme contro lo stop alle auto a benzina

       La Lega di Matteo Salvini si mobilita per dire no al divieto europeo di produzione di auto benzina e diesel dal 2035 e annuncia una raccolta firme che coinvolgerà anche le centinaia di gazebo che nel weekend saranno allestiti in Lombardia e Lazio per “festeggiare” il risultato delle recenti regionali.

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    Rauti: 'Io con un'arma in mano? Ero invitata allo stand Beretta'

       “In merito alle fotografie diffuse oggi da alcuni media in cui vengo ritratta con un’arma automatica al padiglione della Beretta, desidero precisare che mi trovavo al Salone internazionale per la Difesa (Idex) – in corso ad Abu Dhabi – nella mia veste istituzionale e ho visitato tutti gli stand espositivi italiani. In quello della Beretta sono stata invitata anche a constatare di persona la leggerezza ed ergonomia di alcune armi portatili – come si evince dalle foto in questione – senza nessuna postura o atteggiamento di qualsivoglia valore propagandistico. Le foto che mi ritraggono sono state realizzate e diramate da persone a me ignote e, sottolineo, non sono state diffuse dalla sottoscritta”. Lo dichiara il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, senatrice di Fratelli d’Italia. 
        “Ci risiamo, dopo il consigliere regionale di Fdi del Veneto Joe Formaggio, anche la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti, dello stesso partito, si fa ritrarre mentre imbraccia un fucile. Dalle parti di Fratelli d’Italia hanno un’attrazione fatale per le armi da fuoco”. Lo afferma la senatrice Aurora Floridia dell’Alleanza Verdi e Sinistra. “La foto della sottosegretaria alla Difesa Rauti in visita ufficiale alla fiera International Defence Exhibition & Conference 2023 di Abu Dhabi, – spiega – rilanciata sui social dal suo collega di partito Joe Formaggio, grande sostenitore ed estimatore di ogni tipo di arma, e non nuovo a certe iniziative, è gravissima e inopportuna. Ho presentato un’interrogazione al ministro della Difesa Crosetto per sapere se non ritenga quanto meno inopportuno che un membro del governo si faccia immortalare mentre imbraccia un’arma. Dopo l’immagine del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia mentre maneggia un mitra e la proposta di portare gli studenti delle scuole ai poligoni di tiro, sorgono dubbi sui rapporti tra Fratelli d’Italia e la lobby delle armi. Che la destra ami le armi non è una novità, ma che i rappresentanti delle Istituzioni ne diventino promotori è veramente troppo”.

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    Mattarella-Von der Leyen, visione comune su Ucraina,gas,migranti

    (ANSA) – ROMA, 23 FEB – Ucraina, migrazioni, transizione
    ecologica, gas e fonti di approvvigionamento energetico. Questi
    i temi principali affrontati dal presidente della Repubblica
    Sergio Mattarella e dalla presidente della Commissione Ue Ursula
    Von der Leyen nella colazione a Villa Pajno, a Palermo.   
    Su questi temi – si apprende – c’e’ stata comunanza di
    visioni su tutto. Mattarella ha ringraziato Von der Leyen per
    aver detto che le migrazioni sono un tema che riguarda l’intera
    unione europea.   
    C’è stata la soddisfazione di entrambi per la riduzione del
    prezzo del gas e per la spinta comune a sviluppare energie
    rinnovabili.   
    Entrambi i leader, in un clima molto cordiale, hanno
    espresso anche un giudizio positivo sulla larghissima
    compattezza dell’Unione su tutti questi argomenti.   
    Attenzione, nel corso del colloquio, anche per l’ apertura
    dei flussi legali di migranti e contemporaneamente per la lotta
    ai trafficanti. (ANSA).   

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    Schlein: se vinco le primarie del Pd mi tingo i capelli di rosso

        “Se vinco le primarie Pd mi tingo una ciocca di capelli di rosso, in diretta con voi, dopo esser andata a San Luca a piedi”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, la candidata alle primarie Pd Elly Schlein, intervistata da Giorgio Lauro. Sui votanti attesi ai gazebo, risponde: “Speriamo di arrivare sopra al milioni di partecipanti”. Sul pronostico, invece, dice: “secondo me vinciamo noi non dico quanto perché sono scaramantica”, 
       Se andiamo più d’accordo io e Bonaccini o Fedez e sua moglie? “In questo momento secondo me io e Bonaccini, ho questa impressione ma su Fedez e Ferragni, non ho approfondito, magari sono solo indiscrezioni della stampa”. Lo ha dichiarato a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, la candidata alle primarie Pd Elly Schlein, intervistata da Giorgio Lauro. A proposito di Sanremo: cosa ne pensa del bacio tra lo stesso Fedez e Rosa Chemical? “L’ho visto e mi è piaciuto. Ce ne sono stati anche altri, io sono sempre per la libertà. La politica si occupi delle bollette e dell’alzare i salari – ha aggiunto Schlein – anziché censurare le performance sul palco dell’Ariston”.
       Cospito, RdC, autonomia differenziata, Ius Soli, Bossi-Fini? “La differenza più sostanziale è che io queste cose le ho sempre dette, anche prima”. Lo ha detto Elly Schlein ospite a “Un giorno da pecora” su Radio 1, rispondendo all’intervistatore che chiedeva quale fosse la differenza tra la candidata alla segreteria Pd e il suo sfidante Stefano Bonaccini. Alla domanda “è lui che è venuto sulle sue posizioni?”, Schlein ha risposto: “bhe sono contenta, lo trovo uno sviluppo positivo”. Tornando sulla questione delle differenze nel corso dell’intervista, ha aggiunto: “ce ne sono tante di differenze, nel partito vorrei una leadership femminista. Il cambiamento non va annunciato ma va praticato, abbiamo messo il 70% di donne capolista”.

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    Calenda, entro settembre partito unico con Renzi

    (ANSA) – ROMA, 23 FEB – “Siamo molto soddisfatti che Italia
    Viva abbia accettato la nostra proposta di accelerare sul
    partito unico. Il 28 riunirò il comitato politico della
    federazione per definire la road map. Entro settembre avremo
    finalmente un unico partito dei liberal-democratici. Avanti”. Lo
    scrive su twitter il leader di Azione Carlo Calenda. (ANSA).   

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    Rocca, da Meloni grande fiducia, ho carta bianca

    “C’è grande fiducia da parte di Meloni nei miei confronti e ho ‘carta bianca’. Un incontro cordiale. È stata una bella occasione dove mi ha fatto l’in bocca al lupo”. Lo ha detto il neo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, al termine dell’incontro con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.”Con Meloni ho parlato delle priorità”. E per il Lazio “la priorità è la sanità. Nei pronto soccorso ci sono scene da campi di battaglia, che io ho visto in altre situazioni”, ha detto il neo presidente della Regione Lazio. “Non avrò pace – ha aggiunto Rocca – finché non terminerà il caos nei pronto soccorso perché questa è una cosa che mi umilia come cittadino”.

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    Papa, beni dicasteri ed enti sono di proprietà della Santa Sede

    “Tutti i beni, mobili e immobili, ivi incluse le disponibilità liquide e i titoli, che siano stati o che saranno acquisiti, in qualunque maniera, dalle Istituzioni Curiali e dagli Enti Collegati alla Santa Sede, sono beni pubblici ecclesiastici e come tali di proprietà, nella titolarità o altro diritto reale, della Santa Sede nel suo complesso e appartenenti quindi, indipendentemente dal potere civile, al suo patrimonio unitario, non frazionabile e sovrano”. Lo afferma una Lettera apostolica in forma di Motu Proprio emanata da papa Francesco.

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    Dl Ong: Molteni, Italia unico Paese che fa soccorsi in mare

    Via libera definitivo dall’Aula del Senato al decreto per la gestione dei flussi migratori, il dl Ong. I voti favorevoli sono stati 84, i contrari 61 e nessun astenuto.”In tema di immigrazione, di diritto umanitario, il nostro paese non deve prendere lezioni da nessuno. Se c’è un paese che fa canali umanitari è l’Italia, gli altri Paesi europei non li fanno e questo è un motivo di orgoglio”. Così in Aula al Senato il sottosegretario Nicola Molteni interviene in replica sul dl Ong. “Siamo l’unico paese – aggunge – che fa soccorsi in mare grazie alla guardia costiera e alla guardia di finanza”. “Non si può accusare un paese – incalza il sottosegretario – di voler fare un decreto per incentivare le morti in mare. La dignità del nostro paese non lo può accettare”.”E’ stato definito decreto non umanitario, non vuole criminalizzare nessuno, ma vuole regolarizzare l’attività di soccorso in mare rispetto alla quale si pongono regole”. Così Molteni interviene in replica sul dl Ong. “Queste decreto – prosegue – pone regole di condotta in conformità alle regole del diritto del mare, chiunque è in difficoltà nel mare va salvato, questo è un diritto sacro santo. In mare non si fa morire nessuno”.”La difesa dei confini è una prerogativa dello Stato e non di organizzazioni private straniere e credo che i soccorsi in mare debbano essere fatte dallo Stato perché ritengo che un governo serio abbia il diritto di decidere se delegare o no soggetti stranieri e noi non diamo deleghe in bianco per fare ciò che fa in modo opportuno il nostro paese”, afferma Molteni.Il decreto sui flussi migratori approvato in via definitiva dal Senato intende regolamentare l’azione delle navi delle Ong nel Mediterraneo, con il duplice obiettivo, da una parte, di assicurare l’incolumità delle persone recuperate in mare e, dall’altra, l’esigenza di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica. Introduce nuove regole per il salvataggio dei migranti in mare operato dalle navi delle organizzazioni non governative modificando alcuni commi del cosiddetto decreto Lamorgese e regolando la questione dei salvataggi multipli. Il transito e la sosta di navi nel mare territoriale sono comunque garantiti ai soli fini di assicurare il soccorso e l’assistenza a terra delle persone prese a bordo a tutela della loro incolumità. Le navi che svolgono attività di ricerca e soccorso in mare devono: possedere le autorizzazioni rilasciate dalle competenti autorità dello Stato di bandiera e i requisiti di idoneità tecnico-nautica alla sicurezza della navigazione nelle acque territoriali; aver raccolto tempestivamente, previa informativa, le intenzioni dei migranti di richiedere la protezione internazionale; richiedere, nell’immediatezza dell’evento, l’assegnazione del porto di sbarco; raggiungere il porto di sbarco indicato dalle autorità senza ritardi, per completare il soccorso; fare in modo che le operazioni di soccorso non aggravino le situazioni di pericolo a bordo e non impediscano il raggiungimento del porto di sbarco. Se le ONG violano queste prescrizioni si applica al comandante della nave una sanzione amministrativa da euro 10.000 a 50.000. La responsabilita’ solidale si estende all’armatore e al proprietario della nave. Competente all’irrogazione delle sanzioni accertate dagli organi addetti al controllo e’ il Prefetto della provincia interessata dallo sbarco. Viene poi applicato il fermo amministrativo per due mesi della nave utilizzata per commettere la violazione. In caso di reiterazione della violazione con medesima nave, si applica la sanzione amministrativa accessoria della confisca della nave e l’organo accertatore procede immediatamente a sequestro cautelare. Previste anche sanzioni che vanno dai 2000 ai 10mila euro al comandante e all’armatore della nave che “non forniscono le informazioni richieste dalla competente autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformano alle indicazioni della medesima autorità”.