More stories

  • in

    Ad Assisi la marcia della pace 'contro tutte le guerre'

     Al termine di un cammino durato tutta la notte alla luce delle torce, i partecipanti alla marcia straordinaria ‘PerugiAssisi’ sono arrivati intorno alle 6 nella piazza antistante la Basilica Inferiore dedicata a San Francesco. Una edizione non prevista dell’appuntamento nata da un’idea di Aldo Capitini e organizzata appositamente “contro tutte le guerre che continuano in Ucraina e in troppe altre parti del mondo”. E in occasione del primo anniversario dell’invasione russa.    Tra i marciatori anche alcuni frati del Sacro Convento di Assisi. Con loro pacifisti storici, come l’organizzatore della marcia Flavio Lotti, molti giovani e il gonfalone della Regione Umbria.    Il percorso verso Assisi era cominciato una trentina di minuti dopo la mezzanotte dal punto di ritrovo storico della Marcia, i giardini del Frontone a Perugia. Ad aprire il corteo, meno folto delle edizioni che si svolgono di giorno ma comunque significativo, uno striscione con scritto “fermiamo le guerre”.    Tra i partecipanti le tradizionali bandiere caratterizzate dall’iride, il colore della pace, e la scritta “no war”. Diversi quelli che a più riprese hanno scandito il coro “pace, pace”.    Tanti con gli zaini sulle spalle, un altro dei simboli della PerugiAssisi, ma stavolta con giacconi e cappellini per difendersi dal freddo e non dal sole come nelle classiche edizioni estive.    Una volta ad Assisi i partecipanti si sono fermati in piazza facendo sventolare un grande drappo con i colori della bandiera pacifista. “Siamo qui in questo tragico anniversario per assumerci una responsabilità in più” ha detto stanco ma felice Flavio Lotti. “Per fare – ha aggiunto – quello che ancora non è stato fatto”.    I marciatori sono quindi scesi alla tomba di San Francesco per quello che gli organizzatori hanno definito un momento “di raccoglimento, preghiera (per i credenti) e riflessione”.      

  • in

    FdI: Sull'Ucraina non possono esserci ambiguità

        “La posizione di Fratelli d’Italia sarà in linea con quella che il governo propone. Noi riteniamo che non ci possono essere delle ambiguità. Il Parlamento ovviamente ha il dovere di esprimersi. Il governo ha il dovere di indicare la linea”. Così il capogruppo di Fratelli d’italia, Tommaso Foti uscendo dell’ambasciata ucraina a Roma dopo l’incontro con l’ambasciatore, e parlando a nome di una piccola delegazione del suo partito.
       Sul prossimo pacchetto militare da inviare in Ucraina, “vediamo prima le armi. Tutti parliamo e facciamo processi senza sapere qual è il capo di accusa. Ci sono delle armi che sono difensive. Abbiamo sempre detto che le armi difensive servono all’Ucraina per impedire la sua distruzione o per impedire un risultato della guerra che nessuno si auspica, e quindi le armi difensive dovranno essere valutate nell’invio e approvate quando sottoposte all’invio medesimo”, ha detto Foti rispondendo sui distinguo espressi dalla Lega sul prossimo invio di armi.    

  • in

    Il Milleproroghe è legge, ma il Colle riflette sui balneari

         Via libera del Parlamento al decreto milleproroghe, il testo attende la firma del Capo dello Stato: firma che ci sarà – si è convinti in ambienti parlamentari – dopo una attenta riflessione. Negli stessi ambienti si ricorda il tormentato via libera del Senato al provvedimento, lo scorso 15 febbraio, dopo un braccio di ferro tra maggioranza ed Esecutivo sul complesso delle misure che riguardano le proroghe delle gare di appalto per i balneari. Misure che, oltre a prevedere il rinvio generale di un anno, contengono anche delle “sub proroghe” di due anni in alcune particolari circostanze. Su questo tema – si sottolinea ancora in ambienti della maggioranza – ci sarebbe stato uno scambio di valutazioni proprio tra Quirinale e governo. Con l’intervento, senza successo, di quest’ultimo sulla coalizione al Senato per trovare un’intesa che riducesse il possibile rischio di impatto rispetto alla tempistica sulle nuove gare fissata a livello comunitario. Un dato – si ragiona sempre in ambienti parlamentari – che potrebbe convincere il Colle, dopo l’attenta riflessione, ad accompagnare la firma del provvedimento con una nota che inquadri le possibili problematiche che potrebbero scaturire da questa normativa. Un tema su cui comunque non arriva alcuna conferma da parte di fonti del Quirinale.

  • in

    Lega: parte la raccolta delle firme contro lo stop alle auto a benzina

       La Lega di Matteo Salvini si mobilita per dire no al divieto europeo di produzione di auto benzina e diesel dal 2035 e annuncia una raccolta firme che coinvolgerà anche le centinaia di gazebo che nel weekend saranno allestiti in Lombardia e Lazio per “festeggiare” il risultato delle recenti regionali.

  • in

    Rauti: 'Io con un'arma in mano? Ero invitata allo stand Beretta'

       “In merito alle fotografie diffuse oggi da alcuni media in cui vengo ritratta con un’arma automatica al padiglione della Beretta, desidero precisare che mi trovavo al Salone internazionale per la Difesa (Idex) – in corso ad Abu Dhabi – nella mia veste istituzionale e ho visitato tutti gli stand espositivi italiani. In quello della Beretta sono stata invitata anche a constatare di persona la leggerezza ed ergonomia di alcune armi portatili – come si evince dalle foto in questione – senza nessuna postura o atteggiamento di qualsivoglia valore propagandistico. Le foto che mi ritraggono sono state realizzate e diramate da persone a me ignote e, sottolineo, non sono state diffuse dalla sottoscritta”. Lo dichiara il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, senatrice di Fratelli d’Italia. 
        “Ci risiamo, dopo il consigliere regionale di Fdi del Veneto Joe Formaggio, anche la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti, dello stesso partito, si fa ritrarre mentre imbraccia un fucile. Dalle parti di Fratelli d’Italia hanno un’attrazione fatale per le armi da fuoco”. Lo afferma la senatrice Aurora Floridia dell’Alleanza Verdi e Sinistra. “La foto della sottosegretaria alla Difesa Rauti in visita ufficiale alla fiera International Defence Exhibition & Conference 2023 di Abu Dhabi, – spiega – rilanciata sui social dal suo collega di partito Joe Formaggio, grande sostenitore ed estimatore di ogni tipo di arma, e non nuovo a certe iniziative, è gravissima e inopportuna. Ho presentato un’interrogazione al ministro della Difesa Crosetto per sapere se non ritenga quanto meno inopportuno che un membro del governo si faccia immortalare mentre imbraccia un’arma. Dopo l’immagine del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia mentre maneggia un mitra e la proposta di portare gli studenti delle scuole ai poligoni di tiro, sorgono dubbi sui rapporti tra Fratelli d’Italia e la lobby delle armi. Che la destra ami le armi non è una novità, ma che i rappresentanti delle Istituzioni ne diventino promotori è veramente troppo”.

  • in

    Mattarella-Von der Leyen, visione comune su Ucraina,gas,migranti

    (ANSA) – ROMA, 23 FEB – Ucraina, migrazioni, transizione
    ecologica, gas e fonti di approvvigionamento energetico. Questi
    i temi principali affrontati dal presidente della Repubblica
    Sergio Mattarella e dalla presidente della Commissione Ue Ursula
    Von der Leyen nella colazione a Villa Pajno, a Palermo.   
    Su questi temi – si apprende – c’e’ stata comunanza di
    visioni su tutto. Mattarella ha ringraziato Von der Leyen per
    aver detto che le migrazioni sono un tema che riguarda l’intera
    unione europea.   
    C’è stata la soddisfazione di entrambi per la riduzione del
    prezzo del gas e per la spinta comune a sviluppare energie
    rinnovabili.   
    Entrambi i leader, in un clima molto cordiale, hanno
    espresso anche un giudizio positivo sulla larghissima
    compattezza dell’Unione su tutti questi argomenti.   
    Attenzione, nel corso del colloquio, anche per l’ apertura
    dei flussi legali di migranti e contemporaneamente per la lotta
    ai trafficanti. (ANSA).