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    Mattarella, cordoglio per migranti si tramuti in scelte concrete

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – “Di fronte all’evento drammatico
    avvenuto sulle coste calabresi il cordoglio deve tradursi in
    scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell’Italia e
    della Ue, perchè questa è la risposta vera”.   
    Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
    parlando all’università della Basilicata della tragedia di
    Cutro. (ANSA).   

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    Comunali: in Sardegna si voterà il 28 e 29 maggio

    (ANSA) – CAGLIARI, 06 MAR – In Sardegna le elezioni
    amministrative si svolgeranno il 28 e 29 maggio, due settimane
    dopo la data fissata a livello nazionale. Il via libera è
    arrivato dal vertice di maggioranza convocato dal governatore
    Christian Solinas proprio per decidere la data delle prossime
    comunali.   
    Al tavolo i coordinatori delle forze politiche che sostengono
    la Giunta di centrodestra e i responsabili dei partiti a livello
    territoriale dei due Comuni al voto sopra i 15mila abitanti,
    Assemini e Iglesias. In totale nell’Isola andranno alle
    consultazioni 38 Comuni. (ANSA).   

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    Covid, Fontana: indignato dalle illazioni di Crisanti

    (ANSA) – MILANO, 06 MAR – Le parole del microbiologo Andrea
    Crisanti, senatore e consulente della procura di Bergamo per
    l’inchiesta Covid, “mi hanno molto indignato, più che darmi
    fastidio. Mi ha indignato che pretenda che teorie, frutto di sue
    valutazioni del tutto personali, debbano diventare oggetto
    addirittura di un processo”. Lo ha detto il presidente di
    Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell’inaugurazione
    dell’anno accademico di Humanitas University. Per il governatore
    si tratta di “illazioni, assolutamente rispettabili” ma “di uno
    che, come l’aveva definito Palù (presidente dell’Aifa ndr), è un
    microbiologo esperto di insetti”. (ANSA).   

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    Ronzulli: 'Maggioranza Ursula finita, il Ppe è con i Conservatori'

        “Il rinvio del voto sullo stop dei motori a benzina e gasolio nel 2035 è un’ottima notizia. Grazie all’incisiva azione del ministro Pichetto Fratin e di Forza Italia abbiamo ottenuto un grande risultato per impedire di infliggere un durissimo colpo all’industria automobilistica e provocare la perdita di 70mila posti di lavoro”. Così, in un’intervista al Giornale, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.    “Quanto è successo – ha proseguito- rappresenta anche una seria spaccatura all’interno della Commissione. La ‘maggioranza Ursula’ ha rappresentato una soluzione per garantire governabilità, ma adesso sta insieme per miracolo. Sarebbe più naturale una coalizione fra Ppe e Conservatori e auspichiamo che le prossime elezioni europee diano una chiara risposta in questa direzione”, ha concluso. 

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    Card. Zuppi: 'Chi non ha casa, va accolto'

        “L’accoglienza è l’unico messaggio possibile. Chi non ha casa, va accolto. Dobbiamo metterci sempre nei panni degli altri. Chi ha perduto tutto e deve scappare, deve trovare accoglienza. Non ci sono alternative. Quello all’emigrazione era un diritto garantito per tutti gli uomini, prima che sorgessero muri e nascessero paure. Tanto più per chi scappa da guerra, violenza o fame. Mettere in contrapposizione questo con il nostro futuro, significa non volere il futuro. L’accoglienza apre al futuro, la chiusura fa perdere anche il presente”. Così in un’intervista al Sir il card. Matteo M. Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente Cei.    “La Chiesa procede nella direzione tracciata da Benedetto XVI e raccolta da Francesco. Il passaggio è stato l’Anno della fede, iniziato da Ratzinger e concluso da Bergoglio. La prima enciclica ‘Lumen fidei’, scritta a quattro mani, è un chiaro messaggio. Non a caso Francesco ha voluto fare sue le parole del predecessore e aggiungere il suo contributo. È un fatto che non si è verificato di frequente nella storia della Chiesa. È un’indicazione importante di continuità”.  Sottolinea il cardinale 
       “Durante l’Anno della fede, Benedetto XVI si interrogava sulla desertificazione spirituale e ricordava che nel deserto c’è ancora di più il desiderio dell’acqua. Era il suo invito a rimettersi in cammino, senza condannare o prendere le distanze per proteggere la nostra identità chiudendoci in luoghi protetti. Ratzinger ci sfidava a scendere in strada e Francesco ha iniziato a farci vivere questo invito, talora costringendoci.  Perché a volte preferiamo le belle dichiarazioni, senza tradurle in fatti concreti”. Secondo il presidente della Cei, “non servono tante scarpe per mettersi in cammino, occorre iniziare a farlo e basta. Papa Francesco, con senso evangelico, ci aiuta a metterci in viaggio. Alcuni possono essere disorientati da questo approccio, ma è un disorientamento sano che ci spinge a mettere al centro Cristo”.

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    Lombardia, Fontana: mercoledì chiudiamo discorso sulla giunta

    (ANSA) – MILANO, 06 MAR – “Mercoledì chiudiamo il discorso
    con la determinazione dei nominativi migliori da scegliere. Il
    vertice sarà a Roma”. Lo ha detto il presidente di Regione
    Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell’inaugurazione
    dell’anno accademico di Humanitas University. “Abbiamo parlato
    di tante cose e per il momento – ha aggiunto – abbiamo superato
    i primi problemi legati alla delimitazione di alcune deleghe e
    all’individuazione delle singole competenze”, ha spiegato.   
    (ANSA).   

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    M5s: 'Pd prenda le distanze da Cottarelli sulla scuola'

       “Il senatore dem Carlo Cottarelli sceglie le colonne di Libero per affermare che è d’accordo con Valditara sul pagare di più i docenti del Nord rispetto a quelli del Sud. Una posizione che contestiamo radicalmente, perché emblema di un sistema scolastico fondato sulle disuguaglianze del tutto antitetico alla missione inclusiva e democratica della scuola pubblica”. Così i capigruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione alla Camera e al Senato Anna Laura Orrico e Luca Pirondini.   “Dicano dal PD se sono d’accordo con Cottarelli o se non sia il caso invece di prendere le distanze dalle sue parole”, concludono.    

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    Tajani: 'Finanza e Guardia costiera hanno fatto sempre il loro dovere'

        “I trafficanti devono essere colpiti con grande fermezza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo alla 14/ma riunione plenaria del network europeo del Corpo della Guardia di Finanza in corso a Roma. “La Guardia di finanza e la Guardia Costiera – ha sottolineato – hanno sempre fatto il loro dovere anche con alto sprezzo del pericolo compresa l’ultima vicenda con decine di vittime innocenti sfruttate da criminali senza scrupoli che li hanno portati a morire a poche decine di metri dalle coste italiane”.

    In una intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera, il responsabile della Farnesina è tornato sul dossier immigrati. 
       “L’emergenza migratoria, dai vari fronti caldi di crisi, è il problema più grande che dovremo affrontare nei prossimi anni, forse decenni. E l’Italia, al di là delle speculazioni o delle polemiche politiche interne, non può farlo da sola”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il ministro sottolinea che “abbiamo salvato migliaia e migliaia di vite, e tutti gli italiani lo sanno”: Guardia di Finanza e Guardia costiera “nel 2022 hanno fatto 1.170 interventi di law enforcement, in cui hanno recuperato 38.507 migranti, e 917 interventi di search and rescue, con 57.028 migranti soccorsi”. Sul naufragio di Cutro “la magistratura farà il suo lavoro, si vedrà se esistono responsabilità o se, come credo, è stata una tragica, terribile fatalità”.    Tajani definisce il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi “una persona perbene”, “un uomo scrupoloso, attento, che ha affrontato tante crisi, che lavora su ogni aspetto”, non c’è “nessun dubbio. E siamo compatti”. Quando gli viene chiesto se comprenda le ragioni di chi parte, anche rischiando la vita, risponde che “umanamente certo che le comprendo. Ma una politica seria deve fare un passo avanti e capire quello che si può fare per arginare e risolvere un problema immenso”. “Esistono almeno due piani di intervento” e “uno è quello che possiamo fare noi come Paese”, afferma il titolare della Farnesina, ricordando “siamo stati, sia io che Meloni, più volte in Africa e nel Mediterraneo per siglare accordi, per sbloccare aiuti soprattutto per la Tunisia”. Ma “serve molto di più”: “serve l’Europa, in primo luogo. Serve l’Onu. Serve il Fondo monetario”.