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    Ok unanime Giurì d'onore Camera alla relazione su caso Cospito

    (ANSA) – ROMA, 15 MAR – Il Giurì d’onore della Camera
    chiamato a decidere sul caso di Giovanni Donzelli (FdI), dopo
    una seduta di quasi due ore, conclude i suoi lavori approvando
    “all’unanimità” una relazione che è stata consegnata nelle mani
    del presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana. “L’abbiamo data
    a lui e lui deciderà quando leggerla in Aula”, spiega il
    presidente del Giurì d’onore Sergio Costa (M5S) che spiega come
    la relazione sia “un atto secretato” fino a quando non verrà
    resa nota all’assemblea. La relazione non è emendabile nè potrà
    essere messa ai voti. (ANSA).   

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    Verso decreto legge per il Ponte sullo Stretto domani in Cdm

    (ANSA) – ROMA, 15 MAR – Il decreto legge per il Ponte sullo
    Stretto dovrebbe entrare fra i provvedimenti all’esame del
    Consiglio dei ministri di domani. L’ordine del giorno della
    riunione del pre-Consiglio in programma oggi alle 16.30, a
    quanto si apprende, è stato infatti integrato, con un dl “per la
    realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il
    continente”, presentato dalla Presidenza del Consiglio e dal
    Ministero per le infrastrutture e i trasporti. (ANSA).   

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    In corso alla Camera riunione del giurì d'onore su caso Cospito

    (ANSA) – ROMA, 15 MAR – E’ in corso a Montecitorio quella che
    dovrebbe essere riunione conclusiva del giurì d’onore
    costituito sulle affermazioni del deputato di Fdi Giovanni
    Donzelli nei confronti di tre deputati del Pd (tra cui la
    capogruppo Debora Serracchiani). In questa riunione dovrebbe
    essere licenziata la relazione conclusiva da trasmettere al
    presidente della Camera Lorenzo Fontana. Pare però che la
    relazione non dovrebbe essere letta in Aula in questa settimana.   
    (ANSA).   

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    Fratoianni, solo in Italia la patrimoniale è un tabù

    (ANSA) – ROMA, 15 MAR – “Il presidente Usa Biden ha
    annunciato una tassa del 25% sui redditi dei miliardari per
    finanziare la riforma sanitaria e un lieve aumento del prelievo
    sui redditi superiori ai 400mila dollari annui. A Strasburgo 130
    eurodeputati hanno firmato una petizione per chiedere
    l’introduzione di una tassa sulle grandissime ricchezze in tutta
    l’Unione Europea: 1,5% sui patrimoni superiori ai 50 milioni. È
    incredibile non averne sentito parlare. Perché in Italia per
    troppi media, ma anche per una parte della politica
    progressista, la parola “patrimoniale” è ancora una bestemmia. E
    quindi non si pronuncia e non se ne parla”. Lo afferma il
    segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni,
    parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.   
    “Mentre proprio persino negli Usa, nella patria del
    capitalismo – prosegue il leader di SI – è caduto il tabù, in
    Italia si fa ancora molta fatica. Anzi avanza la flat tax e i
    favori fiscali ai più ricchi. Eppure dovrebbe essere chiaro che
    non esiste alternativa alla destra – conclude Fratoianni – senza
    giustizia sociale; e non esiste giustizia sociale senza
    aumentare il contributo dei più ricchi per aiutare chi ha di
    meno. Ma fa così tanta paura questa cosa?”. (ANSA).   

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    Mattarella, collaborazione Italia e Kenya sempre più intensa

    (ANSA) – ROMA, 15 MAR – Questo centro è “un segno
    dell’amicizia e della collaborazione tra Italia e Kenya, una
    collaborazione che diventa sempre più intensa”. Lo ha detto il
    presidente Sergio Mattarella parlando da Malindi dove è stato
    ricevuto dal ministro della Difesa del Kenya Aden Bare Duale.   
    “Le attività di ricerca e conoscenza sullo spazio cominciano ad
    essere avanzate” e il piano di ricerca è nato per essere
    “collaborativo, senza conflitti”. Oggi questo centro svolge
    un’attività di “estrema importanza”, ha detto ancora Mattarella
    che in serata farà rientro a Nairobi. (ANSA).   

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    Papa in Piazza San Pietro, sulla papamobile al cellulare

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 15 MAR – Papa Francesco è
    arrivato sul sagrato di Piazza San Pietro per l’udienza
    generale, come sempre, sulla papamobile, sulla quale ha fatto
    salire diversi bambini. Prima della catechesi tanti i saluti ai
    fedeli dalla papamobile dove si è visto anche parlare al
    cellulare. Tra i suoi gesti spontanei di oggi, anche quello di
    guardare l’orologio all’inizio dell’udienza, probabilmente per
    verificare se, dopo il lungo giro tra la folla, fosse in orario.   
    (ANSA).   

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    Papa, chi cerca in Chiesa posti e promozioni non è cristiano

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 15 MAR – “Fuggiamo dalla vanità,
    dalla vanità dei posti” perché essere apostoli significa
    mettersi al servizio, “qui non c’è una promozione”. Lo ha detto
    il Papa nell’udienza generale proseguendo le catechesi sulla
    evangelizzazione. “Quando tu concepisci la vita cristiana come
    una promozione” perché c’è “qualcuno che è riuscito ad
    arrampicarsi” questo “non è cristianesimo, è paganesimo puro”.   
    Il Papa ha ricordato che tutti i battezzati sono chiamati ad
    essere apostoli e in questo “siamo tutti uguali”, non c’è il
    vescovo più importante della suora o del laico. “Chi si crede
    più importante degli altri e alza il naso così – ha detto Papa
    Francesco mimando il gesto – sbaglia” perché il cristianesimo è
    “servire gli altri” e quindi se qualcuno si vanta è un
    “poveretto, prega per lui”, ha invitato il Papa.   
    Quindi Francesco ha chiesto ai fedeli in Piazza San Pietro:
    “Siamo consapevoli del fatto che con le nostre parole possiamo
    ledere la dignità delle persone, rovinando così le relazioni
    dentro la Chiesa? Mentre cerchiamo di dialogare con il mondo,
    sappiamo anche dialogare tra noi credenti o nella parrocchia uno
    va contro l’altro e sparla dell’altro per arrampicarsi di più?
    Il nostro parlare è trasparente, sincero e positivo, oppure è
    opaco, equivoco e negativo? C’è la volontà di dialogare
    direttamente, faccia a faccia, oppure mandiamo messaggi per
    interposta persona? Sappiamo ascoltare per comprendere le
    ragioni dell’altro, oppure ci imponiamo, magari anche con parole
    felpate?”. (ANSA).   

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    Figli di coppie omosessuali, centrodestra dice no al regolamento Ue

    I diritti dei figli di genitori dello stesso sesso finiscono al centro del dibattito politico. Dopo che il Comune di Milano è stato costretto ad interrompere le registrazioni dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia in base a una circolare del ministero dell’Interno attraverso il prefetto, ad accendere la polemica è stato il no del centrodestra al certificato europeo di filiazione che prevede che la genitorialità stabilita in uno Stato membro venga riconosciuta in ogni altro Stato membro, senza alcuna procedura speciale, che si tratti di figli di coppie eterosessuali, omogenitoriali, figli adottati o avuti con la maternità surrogata dove è consentita.
    La commissione Politiche europee del Senato ha infatti approvato con 11 voti a favore su 18 una risoluzione della maggioranza (presentata dal relatore, l’ex ministro degli Esteri Giulio Santagata) contraria alla proposta di regolamento Compatte sul no invece tutte le opposizioni ma questo non è bastato per far passare la proposta. Il testo della risoluzione – presentata da Terzi – sostiene che l’obbligo di riconoscimento del certificato Ue di filiazione non rispetta i principi di sussidiarietà e proporzionalità, per cui se venisse adottato sarebbe un’invasione del diritto europeo su quello nazionale. In particolare sulla maternità surrogata, forma di procreazione assistita a cui ricorrono coppie gay ed eterosessuali attualmente vietata in Italia e che si teme venga aggirata con l’ok alla proposta di regolamento.
    “Si trattava di riconoscere uguaglianza e civiltà. Ormai siamo alla destra ungherese”, commenta il deputato del Pd Alessandro Zan sui social dopo la bocciatura. Un concetto rafforzato dalla capogruppo del partito al Senato, Simona Malpezzi, secondo cui il “regolamento proposto dall’Unione europea non andava a intaccare per nulla ordinamenti e leggi italiane ma semplicemente faceva in modo che i figli, con uno status di figli in un determinato Paese della Ue, potessero avere lo stesso status di figli nel Paese europeo dove si spostano con i loro genitori, quindi mettendo al primo posto sempre il diritto prioritario dei minori”.
    Con questa decisione “Giorgia Meloni e i suoi adepti si assumono una responsabilità clamorosa – commentano i senatori del Movimento 5 Stelle Dolores Bevilacqua e Pietro Lorefice -, portare un Paese come l’Italia sull’asse di Orban e della Polonia sulla materia di diritti”.
    Parlando dello stop alle registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali a cui è stato costretto il Comune di Milano, il sindaco Sala lo definisce “un passo indietro politico e sociale” rimarcando ancora una volta il vuoto legislativo a cui i sindaci hanno dovuto sopperire e chiede una legge nazionale per consentire, come avviene in altri Paesi europei, la registrazione del figlio di una coppia dello stesso sesso.

    Agenzia ANSA

    Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala interviene sul tema dello stop alla trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali imposto al Comune.”È un passo indietro dal punto di vista politico e sociale, porterò avanti questa battaglia, serve una legge” (ANSA)