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    Kiev, ieri 21 raid aerei e 9 attacchi missilistici russi

     Le forze russe hanno lanciato ieri 21 raid aerei e 9 attacchi missilistici in Ucraina, di cui uno nella città di Slavyansk (est), che non ha provocato vittime: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano del conflitto aggiungendo che Mosca ha sparato anche una sessantina di razzi con sistemi a lancio multiplo.    Da parte loro, le truppe ucraine hanno respinto 120 attacchi russi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Lo riportano i media ucraini.    Le forze armate russe, sottolinea il rapporto, continuano a mantenere una significativa presenza militare sul territorio della Bielorussia, ma apparentemente senza formare gruppi offensivi. (ANSA).   

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    Mafia, Sala: abbiamo gli anticorpi ma la battaglia non è finita

    (ANSA) – MILANO, 21 MAR – “Quella contro la mafia non è una
    battaglia finita. Milano è ancora al centro di tanti interessi
    economici, e ciò è un bene ma questo attirerà anche tanti male
    intenzionati”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala,
    nel corso del corteo della XXVIII Giornata della Memoria e
    dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che
    si tiene a Milano.   
    “Gli anticorpi che ci siamo fatti in questi anni, attraverso
    errori ed incertezze del nostro percorso, adesso ci aiuteranno –
    ha aggiunto -. In più quest’anno è anche il trentesimo
    anniversario della strage di via Palestro e il decimo
    anniversario delle esequie di Lea Garofalo, per noi
    importantissime. Quindi abbiamo tante ragioni per essere in
    tanti in piazza adesso: don Ciotti, Libera ma soprattutto queste
    persone hanno fatto un lavoro fondamentale perché cadere
    nell’indifferenza è un attimo. Sono anche le parole che ricorda
    sempre Liliana Segre”.   
    “Loro negli anni hanno tenuto viva non solo la memoria ma
    anche la lotta contro la mafia – ha concluso – Tornare a Milano
    dopo 13 anni è assolutamente importante. I giovani ci sono
    sempre, questo è importante”. (ANSA).   

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    Lettera Ue ai 27, aperture a Roma sui migranti

    Bruxelles – in vista del Consiglipo Europeo – ha inviato a tutti i leader dei 27 paesi una lettera di preconsiglio nella quale si fa il punto sui principali temi di attualità tra cui quelli relativi ai migranti su cui fonti di governo italiane contattate al riguardo sottolineano come sia stato dato un ampio spazio alle priorità dell’esecutivo di Roma per una riforma complessiva sul teme dei migranti che sia più equilibrata. Le stesse fonti giudicano quindi positivamente la lettera, diffusa da fonti Ue, ricordando che tra l’altro è stata recepita una logica più espansiva sugli aiuti finanziari che dovrebbero andare oltre i 500 milioni già pattuiti. 
    Nella missiva si parla di cooperazione rafforzata, di search and rescue, di solidarietà, ricollocazione. Viene fatta una mappatura completa su questo tema parlando anche di Nord Africa e facendo riferimento all’emigrazione economica legale.
    “Il terribile naufragio a largo della Calabria è stato un vivido richiamo all’urgenza della nostra azione. Una soluzione equa e duratura è possibile solo attraverso un approccio europeo e bilanciato. Possiamo raggiungere più traguardi se agiamo assieme”. E’ quanto scrive la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una lettera indirizzata ai 27 sui progressi sul dossier migrazione in vista del Consiglio europeo. La Commissione, annuncia von der Leyen, ‘nel 2023 è pronta a mobilitare 110 milioni di euro addizionali ai 208 già impegnati per la cooperazione anti-trafficanti”. Nella lettera von der Leyen sottolinea che “l’equilibrio è al cuore del Nuovo Patto di Migrazione e Asilo ed è per questo che dobbiamo cogliere l’occasione ora seguendo la Roadmap comune del Parlamento Ue e del Consiglio e verso un accordo prima della fine della legislatura”. Allo stesso tempo “le misure operative discusse all’incontro di febbraio mostrano quanto possiamo fare ora. Ho evidenziato 4 aree per un’azione immediata: il rafforzamento dei confini esterni, procedure di frontiera e di rimpatrio rapide; affrontare il tema dei movimenti secondari e assicurare un’effettiva solidarietà; lavorare con i nostri partner per migliorare la gestione della migrazione”, scrive la presidente dell’esecutivo europeo, aggiornando i 27 leader sulle misure messe in campo dalla Commissione nei 4 settori. “in un mese ci sono già stati dei progressi in tutte e 4 le aree”, si legge nella lettera.   

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    Meloni verso il Consiglio Ue,nuovo Patto garantisca flessibilità

    (ANSA) – ROMA, 20 MAR – Il nuovo Patto di stabilità deve
    garantire la flessibilità dei fondi europei, e su questo andrà
    trovato un accordo. Mentre le opposizioni e Bruxelles premono
    perché l’Italia ratifichi il Mes, Giorgia Meloni ritiene
    cruciale questo passaggio e lo ribadirà al Consiglio europeo di
    giovedì e venerdì, in vista del quale terrà le comunicazioni
    alle Camere domani e mercoledì.   
    Il Mes non è il centro delle discussioni, è la linea della
    premier, che per preparare l’appuntamento di Bruxelles in
    mattinata ha incontrato il ministro dell’Interno Matteo
    Piantedosi: sul tavolo il dossier migranti, con tutti i suoi
    risvolti. Un confronto cordiale, in cui sono emerse “sintonia e
    fiducia rinnovata”, secondo fonti vicine a Meloni. Per il
    governo, da un lato, è prioritario aiutare la Tunisia, che
    attende i finanziamenti del Fmi, sull’orlo di una crisi che, è
    il timore dell’esecutivo, potrebbe generare un’ondata di
    migranti. Dall’altro, come ribadirà la presidente del Consiglio,
    serve una gestione finalmente europea dei flussi migratori, nel
    controllo delle frontiere, nella cooperazione sui rimpatri e
    nella lotta agli scafisti.   
    Nel pomeriggio la premier ha avuto una telefonata di mezz’ora
    con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Dopo le ultime mosse
    russe, con la visita di Vladimir Putin a Mariupol, e quella del
    presidente cinese Xi Jinping a Mosca, l’auspicio condiviso –
    viene spiegato – è che il Consiglio Ue dia un nuovo forte
    segnale di sostegno all’Ucraina. (ANSA).   

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    Ue, in settimana via a nuovi aiuti per Kiev da 1,5 miliardi

    L’Unione europea è pronta ad erogare “questa settimana” una nuova tranche di aiuti da “1,5 miliardi di euro” per Kiev come parte del pacchetto di assistenza macrofinanziaria per il 2023 concordato a dicembre. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis in audizione al Parlamento europeo. Una prima tranche da 3 miliardi di euro era stata versata a gennaio. Tra i Paesi membri c’è “forte consenso sulla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina anche attraverso l’assistenza macrofinanziaria”, ha evidenziato Dombrovskis, ricordando che gli aiuti erogati lo scorso anno a Kiev ammontano a 7,5 miliardi.
    “Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Cancelliere federale tedesco, Olaf Scholz, in preparazione del Consiglio Europeo del 23-24 marzo”. Lo rende noto Palazzo Chigi.
    “Al centro del colloquio”, viene spiegato, “la priorità da parte del Consiglio Europeo di dare un ulteriore segnale di sostegno all’Ucraina a 360 gradi; una rapida attuazione delle decisioni del Consiglio Europeo di febbraio per una gestione finalmente europea dei flussi migratori; soluzioni europee per la competitività delle economie del continente, attraverso il pieno utilizzo degli strumenti UE appropriati”. 
    “Il tema è consegnare in fretta le munizioni all’Ucraina. Il governo italiano ha l’autorizzazione del Parlamento a dare materiale militare fino alla fine dell’anno e qualora si dovesse decidere di dare altro materiale bellico il Parlamento sarà informato attraverso il Copasir”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles.   

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    Meloni imita se stessa da Fiorello

    Un’imitatrice tanto brava da sembrare l’originale. Nel suo programma Viva Rai2, in onda questa mattina, Fiorello ha chiamato al telefono una presunta “imitatrice” della premier Giorgia Meloni, ma in molti hanno pensato che in realtà si trattasse della leader di Fdi in persona. E, alla luce dei fatti, così è stato, la premier è inetrvenuta imitando se stessa.    Lo showman ha scherzato con l’interlocutrice chiedendole di rifare l’intervento di venerdì scorso all’assemblea della Cgil e li si è prestata, pronunciando l’ormai famosa frase: “Non sapevo che Ferragni fosse un metalmeccanico”. Poi ha proseguito con il celebre slogan “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana…”, precisando però che: “Non la posso fare uguale, quella strillava come una matta…”.    Poi Fiorello le ha chiesto per chi voti e lei ha risposto: “a sinistra”, prima di lasciarsi andare ad una risata che lascia pochi dubbi sul fatto che si tratti della vera premier. “Alle Primarie ha votato?”, ha quindi domandato Fiorello: “No, non ho votato”, la replica. Poi alla domanda se sapesse imitare anche Elly Schlein, la presunta imitatrice ha risposto: “No, io so imitare solo la Meloni!”.    “Giorgia, magari ti richiameremo qualche volta, eh”! ha concluso Fiorello. “Quando volete!”, si è prestata lei.    

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    Conte, Pd converga su nostra posizione, stop armi ad Ucraina

    (ANSA) – ROMA, 20 MAR – “Mi auguro che il Pd possa, anche col
    nuovo vertice, fare questa scelta, in questa direzione che noi
    abbiamo già intrapreso”. Lo ha detto il presidente del M5s,
    Giuseppe Conte, a margine di un evento alla Luiss di Roma,
    parlando di armi e Ucraina. “Questa escalation militare ci
    preoccupa, ci trascinano in guerra e questa non è la soluzione”.   
    “Per quanto riguarda l’invio delle armi, abbiamo già dato, è
    inutile girarci intorno. Chiediamo all’Italia e al governo di
    assumersi la responsabilità di uno sforzo diplomatico, nel
    quadro dell’Ue, con gli altri alleati. Ci deve essere qualcuno
    che imprime una svolta e vogliamo che sia l’Italia” (ANSA).   

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    Meloni sente Scholz, Ue dia nuovo segnale di sostegno a Kiev

    (ANSA) – ROMA, 20 MAR – “Il Presidente del Consiglio, Giorgia
    Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Cancelliere
    federale tedesco, Olaf Scholz, in preparazione del Consiglio
    Europeo del 23-24 marzo”. Lo rende noto Palazzo Chigi. “Al
    centro del colloquio”, viene spiegato, “la priorità da parte del
    Consiglio Europeo di dare un ulteriore segnale di sostegno
    all’Ucraina a 360 gradi; una rapida attuazione delle decisioni
    del Consiglio Europeo di febbraio per una gestione finalmente
    europea dei flussi migratori; soluzioni europee per la
    competitività delle economie del continente, attraverso il pieno
    utilizzo degli strumenti UE appropriati”. (ANSA).