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    Palazzo Chigi, commissario per la crisi idrica fino al 31 dicembre

    “Cabina di regia per accelerare e coordinare la pianificazione degli interventi infrastrutturali di medio e lungo periodo e, nel breve periodo, un commissario nazionale fino al 31 dicembre 2023, con un incarico rinnovabile e con un perimetro molto circostanziato di competenze. È quanto deciso al termine della cabina di regia sulla crisi idrica convocata a Palazzo Chigi e presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini”. Lo rende noto Palazzo Chigi.
    Alla riunione, si legge nella nota, hanno partecipato “anche i ministri Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci, Roberto Calderoli, il viceministro Vannia Gava, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli”. “In particolare – viene spiegato -, il commissario potrà agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale. Sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva”.

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    Pd: Schlein, il clima è cambiato dopo anni di disillusione

    “Il clima andando in giro è molto cambiato, e questo ci motiva e ci da una responsabilità a cambiare le cose”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein intervistata da Alessandro Cattelan a ‘Stasera c’è Cattelan su Rai2′, che andrà in onda in seconda serata. Ad Alessandro Cattelan che le ha chiesto se sente il peso di questo nuovo incarico e delle aspettative ha risposto: “Assolutamente si. Sapevamo quello che ci aspettava, una strada in salita e abbiamo messo le scarpe comode apposta – ha concluso -. Sentiamo una grande responsabilità di costruire l’alternativa a chi governa dopo anni di disillusione verso la sinistra e verso il Pd”.
    “Sto bene. È un periodo molto bello intenso, sicuramente non ci siamo ancora fermati dalla notte delle primarie. C’è stata una partecipazione straordinaria con oltre un milione di persone e non era scontato, venivamo da un periodo molto difficile dopo alcune sconfitte pesanti e si è risvegliata una speranza”, ha detto poi Elly Schlein. “La sento tutta un po’ d’ansia da prestazione ma questo ci motiva ogni giorno a cercare di rimanere con i piedi ben saldi per terra e provare a migliorare ogni giorno”, ha concluso.
    Sabato a Milano “è stata una giornata molto bella ma anche di grande preoccupazione. I figli e le figlie di queste famiglie omogenitoriali vengono ancora purtroppo molto spesso discriminati e quindi volevamo essere al loro fianco, per chiedere di riconoscere che i loro sono diritti fondamentali”, ha detto la segretaria del Pd intervistata da Alessandro Cattelan. “Io credo che bisogna lottare di più perché la pressione che è stata fatta sul Comune di Milano ma adesso anche sul Comune di Padova per smettere di trascrivere è frutto dell’ideologia che guida questa maggioranza di governo – ha aggiunto -, che ci vuole riportare molto indietro nel tempo. Invece quelle famiglie chiedono di essere in Europa e nel futuro, e che i loro figli vengano riconosciuti come lo sono anche nel resto d’Europa”. “Nella nostra proposta di legge c’è finalmente il matrimonio egualitario, perché bisogna difendere il diritto di amare indipendentemente dall’orientamento sessuale”, ha concluso.

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    Figli coppie gay: Ue, Paesi sono obbligati a riconoscerli

     “In linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone Lgbtiq 2020-2025, la Commissione è in continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea” e “ciò comprende anche l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere” i figli “di genitori dello stesso sesso, ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’Ue”. Lo scrive il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, rispondendo a un’interrogazione sui diritti delle famiglie arcobaleno in Italia promossa dagli eurodeputati del Movimento 5 Stelle. 
    “La risposta della Commissione europea” sui diritti delle famiglie arcobaleno in Italia, “a nome del commissario per la Giustizia Didier Reynders, pone fine alle inutili e dannose polemiche di questi giorni sul caso del riconoscimento e dei diritti dei figli di coppie omogenitoriali”. Così in una nota Tiziana Beghin, capo delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, commentando la replica di Bruxelles. “La Commissione – evidenzia l’eurodeputata – ricorda che ‘in linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025’ e in funzione del ‘continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea’, è obbligatorio per gli Stati membri ‘riconoscere la filiazione di un minore con genitori dello stesso sesso ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’UE’. Sono parole chiare, inequivocabili, che non possono che andare nella direzione indicata dal Movimento 5 Stelle, nel rispetto dei diritti civili e del riconoscimento dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali”. “Lo spettacolo indecoroso a cui stiamo assistendo, ad opera di questo governo, merita di terminare e questa precisazione della Commissione europea ne è la giusta e sacrosanta parola finale”, aggiunge Beghin.

    Agenzia ANSA

    Si tratta della pdl Varchi (FdI) che sarà abbinata a quella della Lega e quella di Fi (ANSA)

       

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    Maternità surrogata: per il centrodestra 'reato universale'

    La commissione Giustizia della Camera ha deciso di calendarizzare le proposte di legge del centrodestra sulla maternità surrogata. Si tratta della pdl Varchi (FdI) che sarà abbinata a quella della Lega e quella di Fi. “Tutto il centrodestra – commenta Carolina Varchi – e’ d’accordo nel rendere la maternità surrogata reato universale: le diverse proposte sono sovrapponibili.”. Ciro Maschio (FdI), presidente della Commissione, riferisce che l’esame delle proposte inizierà tra domani e giovedì.

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    Lazio: Rocca, in mia Regione nessun arretramento sulla 194

    (ANSA) – ROMA, 21 MAR – “Per me il rispetto dei diritti e
    della parità di genere è intimamente connesso alla mia identità,
    al rispetto dei diritti degli esseri umani. Quindi, non ci sarà
    nessuno arretramento sulla legge 194 perché in quest’Aula le
    leggi si applicheranno. Ma non confondiamo un diritto legittimo
    e inderogabile della donna con le politiche attiva della
    natalità, perché non sono in contraddizione. La politica della
    famiglia non è in contraddizione con i diritti”. Lo ha detto
    Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, durante il suo
    intervento di replica in Consiglio regionale. (ANSA).   

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    Opposizioni chiedono accesso civico agli atti su Cutro

    (ANSA) – ROMA, 21 MAR – Le opposizioni in Parlamento hanno
    chiesto l’accesso civico alle informazioni e ai documenti
    amministrativi relativi al naufragio di Steccato di Cutro dello
    scorso 26 febbraio. La richiesta è indirizzata al presidente del
    Consiglio Meloni, ai ministri Salvini e Piantedosi, ai prefetti
    Valenti e Galzerano, e al Centro nazionale di coordinamento del
    soccorso in mare. Il documento, presentato in conferenza stampa
    alla Camera, è stata firmato dai deputati Serracchiani del
    Partito Democratico, Silvestri del Movimento 5 Stelle, Richetti
    di Azione-Italia Viva, Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra,
    e Magi di +Europa. “Le notizie che arrivano dai giornali ci
    inducono a chiedere chiarezza”, ha dichiarato Debora
    Serracchiani, che ha moderato la conferenza. La deputata
    Zanella, di Avs, ha aggiunto: “se anche con questa richiesta non
    dovessimo avere informazioni adeguate, andremo oltre. Certo non
    ci fermiamo. Insieme valuteremo quali altre vie intraprendere: è
    una questione di giustizia”. (ANSA).   

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    Meloni ad M5s, lascio piuttosto che andare in Europa come Conte

    (ANSA) – ROMA, 21 MAR – “Ho sentito dire che andrei in Europa
    a prendere ordini. Lo diranno i fatti. Non mi vedrete mai” fare
    questo. “Io preferisco dimettermi, piuttosto che presentarmi al
    cospetto di un mio omologo europeo con i toni con i quali
    Giuseppe Conte andò al cospetto di Angela Merkel, a dirle che il
    M5s erano ragazzi che avevano paura di scendere nei consensi ma
    alla fine avrebbero fatto quello che l’Europa chiedeva.   
    Preferisco dimettermi che rappresentare una nazione del genere”.   
    Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Senato, rispondendo al
    M5s, in conclusione della replica nel dibattito sulle
    comunicazioni in vista del Consiglio europeo. (ANSA).   

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    Meloni, sui migranti ho coscienza a posto, chi fa propaganda no

    (ANSA) – ROMA, 21 MAR – Sulla tragedia di Cutro “la mia
    coscienza è completamente a posto, spero che sia a posto anche
    la coscienza di chi usa le morti di povera gente per fare
    propaganda”. Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia
    Meloni, al Senato, nella replica alle comunicazioni in vista
    del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo riferendosi
    all’intervento della senatrice Tatjana Rojc, elletta col Pd.   
    (ANSA).