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    Schlein ai gruppi ripropone Braga e Boccia

    La segretaria del Pd, Elly Schlein, alla riunione dei deputati e dei senatori Dem convocata per domani, riproporrà i nomi di Chiara Braga e di Francesco Boccia come capigruppo, rispettivamente, di Camera e Senato. Lo si apprende da ambienti parlamentari. Nell’incontro di ieri, il presidente Stefano Bonaccini aveva detto ai suoi di attendere una “proposta” dalla segretaria in vista del voto dei capigruppo previsto per martedì. E solo dopo l’elezione dei capigruppo, si assicura, si penserà alla composizione della segreteria.
    “Il nuovo corso del Pd si arricchisce ogni giorno di presenze e di testimonianze attive che fanno forza a questa comunità. Voglio per questo ringraziare tutte e tutti i 168 intellettuali che hanno sottoscritto l’appello “Una speranza e un’opportunità per la sinistra. Vogliamo dare una mano”. Perché é esattamente questo quello che desideravamo suscitare: la condivisione, insieme, di un impegno, di una passione, di una visione comune. Solo così, tutti e tutte insieme, ce la faremo a ricostruire fiducia con le persone e a dar vita a una vera alternativa a questo governo, che si batta per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro di qualità e i diritti”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein commentando l’appello dei 168 intellettuali Una speranza e un’opportunità per la sinistra. Vogliamo dare una mano” pubblicato anche da ‘Il Mattino’ di Napoli.

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    Roccella: 'La maternità surrogata ha connotazioni razziste'

    “Nella maternità surrogata ci sono due donne: una dà gli ovociti, l’altra è il vero utero in affitto che deve avere altri requisiti come aver già partorito ed essere in buona salute. Si sceglie chi dà l’ovocita attraverso una sorta di selezione della razza – la donna deve essere alta, bella, bionda, generalmente è dell’Est – l’ovocita di una donna nera costa molto meno di una donna bianca, con connotazioni evidentemente razziste. Il costo dell’operazione è molto alto ma alle donne va una cifra relativa”. Così il ministro della Famiglia Eugenia Roccella in a Zona Bianca Su Rete 4. 
    “Sono convinta che i genitori omossessuali possono essere ottimi genitori, il punto non è questo. Il problema è come è arrivato quel figlio e il fatto che genitori dello stesso sesso, uomini in particolare, devono ricorrere a certe pratiche, in particolare all’utero in affitto. Oggi si parla dei bambini per non parlare dell’utero in affitto. In realtà già oggi è reato l’utero in affitto e lo è anche la propaganda dell’utero in affitto ma non sono mai stati perseguiti. Così si va all’estero dove si affitta l’utero di una donna povera, tornando poi in Italia e chiedendo la trascrizione automatica del bambino. C’è la trascrizione per il padre biologico, per il secondo genitore la Corte di cassazione ha indicato un percorso, l’adozione nei casi particolari, per la maggior tutela del bambino e per la verifica del rapporto affettivo”. Lo ha detto il ministro della Famiglia Eugenia Roccella ospite di Zona Bianca condotto da Giuseppe Brindisi, in prima serata su Retequattro. Oltre 250 coppie italiane ogni anno ricorrono alla maternità surrogata. “Ora hanno la sicurezza di non essere perseguite – ha aggiunto il ministro – ma ci dovrebbe essere più consapevolezza di cosa si va a fare sfruttando una donna bisognosa, è una questione di mercato, basta guardare su internet per vedere di cosa si tratta”.   

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    Schede nulle e ricorsi,braccio di ferro in giunta delle elezioni

    (ANSA) – ROMA, 26 MAR – Il centrodestra è intenzionato a
    presentare martedì prossimo in giunta per le elezioni alla
    Camera un emendamento al testo base sui criteri generali per la
    validità e la nullità dei voti alle elezioni politiche.   
    L’emendamento, secondo quanto spiega l’azzurro Pietro Pittalis,
    componente della commissione, punta a considerare valide ai fini
    dell’uninominale anche le schede nelle quali vi siano due o più
    croci su liste della stessa coalizione. “Va ripristinato –
    sottolinea – il principio per cui per l’uninominale se viene
    messa la croce su più simboli della stessa coalizione va
    considerato rafforzativo dell’espressione di voto dell’elettore
    in ossequio al principio del “favor voti”. Un principio
    sostenuto anche in audizione da un professore dell’ufficio
    centrale della Corte di Cassazione”. Qualora la modifica venisse
    approvata verrebbe applicata ai quattro ricorsi che sono stati
    presentati in altrettanti collegi di Montecitorio. Ed M5s accusa
    la maggioranza di voler tentare un blitz. “Forza Italia e Lega
    – ha sottolineato ieri Vittoria Baldino – intendono compiere un
    blitz per sovvertire, attraverso la modifica ex post delle
    regole vigenti, l’esito elettorale che alle ultime elezioni
    politiche in Calabria ha visto nel collegio uninominale
    Cosenza-Tirreno soccombere il candidato di FI Andrea Gentile a
    vantaggio del M5S e della nostra candidata Anna Laura Orrico”.   
    (ANSA).   

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    Pd: Schlein domani ripropone Braga e Boccia come capigruppo

    (ANSA) – ROMA, 26 MAR – La segretaria del Pd, Elly Schlein,
    alla riunione dei deputati e dei senatori Dem convocata per
    domani, riproporrà i nomi di Chiara Braga e di Francesco Boccia
    come capigruppo, rispettivamente, di Camera e Senato. Lo si
    apprende da ambienti parlamentari. Nell’incontro di ieri, il
    presidente Stefano Bonaccini aveva detto ai suoi di attendere
    una “proposta” dalla segretaria in vista del voto dei capigruppo
    previsto per martedì. E solo dopo l’elezione dei capigruppo, si
    assicura, si penserà alla composizione della segreteria. (ANSA).   

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    Giorgia Meloni al Brancaccio allo spettacolo di Zalone

    Entrata a luci spente, un minuto prima che si aprisse il sipario, la premier Giorgia Meloni ha trascorso la serata al teatro Brancaccio di Roma per assistere allo spettacolo ‘Amore + Iva’ di Checco Zalone.    Dopo un paio d’ore di show, il comico pugliese ha rivelato agli spettatori, alla sua maniera, la sua presenza in mezzo al pubblico. “Non mi fate fare figure di m…. che c’è la presidente del consiglio qua che ha preferito il mio spettacolo al karaoke con Macron”, ha detto. Quando si sono riaccese le luci in sala, Meloni, scortata, tra gli altri, dal compagno Andrea Giambruno e dal sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, ha lasciato il teatro tra la curiosità dei presenti e qualche applauso.    Nel parterre, oltre alla premier, il sindaco del paese di origine di Zalone, Capurso, Francesco Crudele, e molti esponenti dello sport italiano, dal numero 1 del Coni Giovanni Malagò a Bebe Vio, Gianmarco Tamberi e Martin Castrogiovanni.   

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    Meloni, proiettiamo l'Italia in un nuovo Rinascimento

    “Le ‘Giornate Fai di Primavera’ rappresentano da oltre trent’anni una straordinaria occasione per celebrare e far conoscere la bellezza nascosta del patrimonio artistico e culturale italiano”. Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
    “In questo fine settimana – ricorda la premier – i cittadini avranno modo di visitare centinaia di gioielli poco conosciuti e spesso inaccessibili. Grazie al Fai, al lavoro di migliaia di volontari e apprendisti ‘ciceroni’, si apriranno ancora una volta le porte di luoghi speciali e identitari che custodiscono pagine uniche della nostra storia. Tra i tanti penso a Villa Bonaparte a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, che ha assistito ad uno degli episodi più importanti del Risorgimento: la Breccia di Porta Pia”.
    “La nostra Nazione – sottolinea Meloni – è la Patria del bello ed è nostro dovere proteggere e valorizzare l’immenso patrimonio di cui siamo eredi. Così come è nostro preciso compito rimettere al centro la cultura, in tutte le sue forme, per proiettare l’Italia in un nuovo Rinascimento. Sono impegni che abbiamo assunto con i cittadini e che il Governo è impegnato a portare avanti”.
    “La bellezza, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio italiano sono fra le priorità del Governo. Le parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di oggi, in occasione della 31° edizione delle ‘Giornate FAI di Primavera’, ne sono – dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – solo l’ultima conferma”. L’Esecutivo – sottolinea il ministro – “è impegnato con grandi e piccoli progetti in ogni regione d’Italia per potenziare l’offerta culturale: dall’Albergo dei Poveri a Napoli a Villa Verdi in Emilia, alle Ville Medicee in Toscana, Palazzo Citterio a Milano e Villa Buonaccorsi nelle Marche. Ma ce ne sono tanti altri. Il FAI svolge da decenni un’opera meritoria in questa direzione e il Ministero della cultura è al suo fianco. Il patrimonio va tutelato, sviluppato e reso fruibile ma prima di tutto va amato nella coscienza dei cittadini, perché incarna e forgia la nostra identità nazionale”.

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    Milano: Salvini, il green di Sala è ideologico e classista

    (ANSA) – MILANO, 25 MAR – “Ormai se non sei un po’ green non
    sei, e quindi occorre essere un po’ green, ma è giusto, ne sono
    convinto. Però non green ideologico, ‘alla Sala’, che per essere
    green o c’hai la macchina nuova o a Milano a lavorare non ci
    vieni. Questo non è green, questo è classismo: se sei ricco ti
    puoi permettere Milano, se non sei ricco stattene gentilmente a
    casa tua”. Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture e
    segretario federale Lega, Matteo Salvini, intervenendo alla
    scuola di formazione politica del partito a Milano.   
    “Questa – ha aggiunto – non è la mia Milano, che deve essere
    inclusiva, accogliente, solidale, che aiuta: non hai i 50 mila
    per cambiare la macchina? Ti do una mano. ‘C’hai il furgone
    vecchio, mi fai schifo, stai fuori che tutelo l’ambiente’ non è
    il green”. (ANSA).   

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    Pd, Bonaccini a Schlein: o si tratta o pronti alla conta

    Nella partita a scacchi sulla quadra del Pd, Elly Schlein e Stefano Bonaccini sono gli sfidanti che preparano le mosse. E anche le contromosse. La prima spetta al presidente: domani riunisce in streaming i parlamentari che lo hanno sostenuto al congresso. Il principale nodo da sciogliere è quello dei capigruppo. Bonaccini e i suoi non digeriscono la strategia della segretaria: “E’ inaccettabile – dicono – che li voglia entrambi e per giunta si presenti con due nomi secchi”, Francesco Boccia al Senato e Chiara Braga alla Camera, “senza trattativa: prendere o lasciare”. Se questo è l’atteggiamento, dirà Bonaccini, la gestione unitaria non ci può essere: martedì, quindi, quando senatori e deputati dovranno eleggere i capigruppo, si andrà alla conta. E in quel caso, ricordano i sostenitori del governatore, Schlein dovrà fare i conti col fatto che al congresso la maggioranza dei parlamentari stava con Bonaccini. La rottura avrebbe conseguenze anche sulla segreteria, con la scelta dell’area Bonaccini di non entrare nella squadra di Schlein. Se invece il confronto venisse aperto, il ventaglio degli esiti possibili è ampio: ma il punto di partenza resta la richiesta del governatore di un capogruppo espressione della sua squadra. In giornata, in Transatlantico c’è anche chi ha ventilato la possibilità di lasciare i capigruppo a Schlein, ma con una trattativa sui nomi. Una mini apertura che col proseguo delle ore ha perso consistenza. La riunione di domani servirà anche a mettere sul tavolo – e a cercare di lenire – i mal di pancia che da qualche giorno si stanno manifestando all’interno dell’area di Bonaccini. Una parte dei suoi sostenitori ha sollevato critiche non solo nei confronti del modo con cui Schlein sta procedendo sui capigruppo, ma anche sull’atteggiamento – giudicato non abbastanza deciso – con cui lo stesso Bonaccini ha portato avanti le trattative. La segretaria è reduce dal viaggio a Bruxelles, dove ha incontrato i vertici dei partiti socialisti europei: “Si è registrata una gigantesca apertura di credito verso Elly Schlein e verso il Pd – ha riconosciuto la vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno (Pd), che ha corso in tandem con Bonaccini al congresso – Si tratta di un fatto non banale, che dimostra come il Pd sia al centro dello scenario europeo”. Lunedì Schlein riunirà deputati e senatori per il primo confronto con loro da segretaria, alla vigilia del voto sui capigruppo. “Il suo è un atteggiamento inclusivo – spiegava un parlamentare vicino alla segretaria – di disponibilità a discutere di tutto. Immagino che la segretaria farà le sue proposte e terrà conto di una visione unitaria”.    L’impressione, però, è che non intenda fare passi indietro dall’indicazione di Boccia e Braga come capigruppo: la scelta di due fedeli sarebbe funzionale anche a rassicurarla sul massimo allineamento fra la sua azione da segretaria e quella del partito con gli atti in Parlamento. Fra i sostenitori di Schlein, non sembra esserci nemmeno troppa preoccupazione per un eventuale conta sui capigruppo, martedì: i numeri sono in evoluzione, l’esito del congresso – è la riflessione – porta sempre a un fisiologico riequilibrio fra vincitore e sconfitto.