FI: Barelli capogruppo alla Camera
L’assemblea dei deputati di Forza Italia, in corso al Palazzo dei Gruppi di Montecitorio, ha eletto per acclamazione Paolo Barelli nuovo capogruppo alla Camera.
L’assemblea dei deputati di Forza Italia, in corso al Palazzo dei Gruppi di Montecitorio, ha eletto per acclamazione Paolo Barelli nuovo capogruppo alla Camera.
(ANSA) – ROMA, 28 MAR – L’assemblea dei deputati di Forza
Italia, in corso al Palazzo dei Gruppi di Montecitorio, ha
eletto per acclamazione Paolo Barelli nuovo capogruppo alla
Camera. (ANSA).
(ANSA) – NAPOLI, 28 MAR – Da anni si batte per veder
riconosciuto lo ius scholae, ovvero il diritto di cittadinanza
ai tanti figli di stranieri extracomunitari che hanno compiuto
un intero percorso di studi in Italia, il più delle volte nati
qui e italiani di fatto per lingua, istruzione scolastica e
abitudini, ma non per legge. Di fronte alla convocazione nella
nazionale italiana di calcio dell’argentino oriundo Mateo
Retegui, l’avvocato napoletano di origini nigeriane Hilarry
Sedu, un’adolescenza trascorsa a Castel Volturno e un passato da
ex calciatore anche nella Salernitana, pubblica un post molto
critico, in cui senza mezzi termini parla di “assurdità” e
“discriminazione”.
“Ci riempiamo la bocca di integrazione ed inclusione sociale
– scrive Sedu – ci investiamo miliardi di euro dello Stato, e
poi assistiamo a delle assurdità come la convocazione in
nazionale del calciatore Mateo Retegui, un ragazzo nato in
Argentina, mai vissuto in Italia, non parla una virgola di
lingua italiana ed ovviamente non conosce l’Inno nazionale
italiano, ma ha un passaporto italiano grazie ad un bisnonno
immigrato in Argentina agli inizi del ‘900. I giornalisti
italiani hanno anche l’imbarazzo ad intervistare un giocatore
della nostra nazionale che non parla la nostra lingua. Invece la
cittadinanza italiana continua ad essere negata ai figli degli
immigrati che sono nati e cresciuti sul suolo della Repubblica.
Se questa non è una palese discriminazione, vi prego di farmi
esempi più limpidi”.
Sedu ha ottenuto la cittadinanza dopo i 18 anni, visto che la
legge attuale prescrive che uno straniero debba attendere la
maggiore età per poter avanzare la richiesta. (ANSA).
(ANSA) – ROMA, 28 MAR – Nel corso dell’assemblea dei senatori
Pd, a Palazzo Madama, la segretaria del Pd Elly Schlein ha
proposto Francesco Boccia – figura che ha “solidità, capacità
politica ed esperienza” – come nuovo capogruppo. Al momento è in
corso il dibattito cui seguirà il voto.
In apertura dell’assemblea Schlein ha rimarcato come si stia
“lavorando a un assetto complessivo ed equilibrato, rispettoso
del pluralismo e dell’esito delle primarie. Per questa ragione
ci stiamo sentendo spesso in queste ore anche con Stefano
Bonaccini. Entro pochi giorni ho intenzione di chiudere gli
assetti e tornare a costruire insieme alla nostra comunità
democratica proposte politiche alternative alle destre e a
parlare dei temi che riguardano la vita delle persone”. (ANSA).
(ANSA) – ROMA, 28 MAR – “Grazie a Simona Malpezzi per aver
portato avanti egregiamente il gruppo parlamentare, un gruppo
che è stato reattivo sui temi importanti anche in questi mesi,
dopo la sconfitta elettorale, in cui la destra ci ha impegnato a
opporci con responsabilità e determinazione alle sue scelte
sbagliate”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein alla
riunione del gruppo al Senato convocata per l’elezione del nuovo
capogruppo che prenderà il posto proprio di Simona Malpezzi. Il
nome considerato in pole è quello di Francesco Boccia. (ANSA).
(ANSA) – ROMA, 28 MAR – “Passione, spirito di squadra, senso
del dovere, hanno segnato il primo secolo di storia
dell’Aeronautica Militare. In questo giorno speciale rivolgo il
mio omaggio alla Bandiera di Guerra della Forza Armata, emblema
del sacrificio e del valore di coloro che hanno servito l’Italia
con coraggio e abnegazione”. Lo scrive in un messaggio inviato
al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di
Squadra Aerea Luca Goretti, il Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella sottolineando come i 100 anni dell’Aeronautica
hanno scritto “tutte pagine di storia di assoluto valore”.
“Agli aviatori caduti nell’adempimento del proprio dovere –
si legge ancora nel messaggio – va il riconoscente pensiero
della Repubblica” che si rinnova per tutte le “sfide complesse e
gravose” che con “impegno, professionalità e dedizione, con
passione e generosità” sono state “offerte dalle sue donne e dai
suoi uomini”.
“Con gratitudine – aggiunge Mattarella – esprimo
apprezzamento per l’instancabile impegno profuso durante la
pandemia, per la tempestività dei contributi in sostegno del
popolo Ucraino e per il supporto fornito alle popolazioni
vittime di calamità naturali, come in Turchia e Siria”.
“A voi Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Militari di truppa
e personale civile dell’Arma Azzurra, in servizio ed in congedo,
e alle vostre famiglie – conclude Mattarella – giunga l’augurio
del popolo italiano: “in volo verso il futuro”. (ANSA).
Due nomi nell’aria, ma nessuno li ha fatti. Alla sua prima riunione da segretaria con i gruppi parlamentari, Elly Schlein ha dato per scontato che “un novo assetto ci sarà”. Ma non ne ha parlato. Si è concentrata sulle sfide del Pd – migranti, diritti, rapporto con le opposizioni – senza ufficializzare chi ha individuato per le cariche di capogruppo al Senato e alla Camera. I candidati sono però noti: Francesco Boccia per Palazzo Madama e Chiara Braga per Montecitorio.
Il voto è domani: non sono attesi sfidanti, non ci sarà la conta, nessuno si aspetta soprese. L’obiettivo è costruire “sempre di più di una sintonia tra quello che il Pd fa nelle piazze e rappresenta nel Paese e quello che fa nelle istituzioni – ha spiegato il senatore Michele Fina, neo tesoriere del Pd – cioè mettere insieme il lavoro che facciamo in Parlamento, legge per legge, proposta per proposta, con quello che diciamo e rappresentiamo nel Paese”. Malgrado mal di pancia, ultimatum e qualche riassetto interno, il partito continua sulla via dell’unità imboccata con l’elezione di Stefano Bonaccini alla presidenza. “Abbiamo dei nodi politici importanti davanti a noi – ha riconosciuto Schlein – questo è innegabile. Vorrei che provassimo a scioglierli insieme, salvaguardando fra di noi la chiarezza”.
L’assemblea è durata diverse ore. Non è stata una resa dei conti. Qualche puntura, semmai, ma niente più. Mentre Schlein si avvia ad archiviare il capitolo capigruppo, continua a ragionare sulla segreteria, che dovrebbe vedere la luce all’inizio della prossima settimana, con rappresentanti un po’ di tutte le aree. Per la maggioranza che fa capo a Schlein, i nomi che circolano sono quelli dei deputati Marco Furfaro, Marco Sarracino e Alessandro Zan e dell’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi. Per la minoranza di Bonaccini si parla del senatore Alessandro Alfieri e del sottosegretario regionale emiliano Davide Baruffi, braccio destro del governatore nelle trattive. Il voto sui capigruppo è in programma domattina. Non dovrebbe essere preceduto da un dibattito, da un annuncio ufficiale della segretaria. L’accelerata su Boccia e Braga – indicati da Schlein – l’ha data la nascita dell’area neoulivista: nei giorni scorsi, un gruppo di parlamentari che al congresso ha sostenuto Bonaccini ha preso una strada diversa, indebolendo così la forza contrattuale del governatore, che era intento a cercare di ottenere almeno un capogruppo. Le trattative sulla segreteria continueranno nei prossimi giorni, anche se la segretaria andrà in Friuli Venezia Giulia, dove domenica c’è il voto regionale. Davanti ai parlamentari, Schlein non ha parlato di beghe interne.
“Abbiamo visto cambiare il clima intorno al Pd in queste settimane, nelle piazze e nell’opinione generale – ha detto – Viviamo una fase positiva, testimoniata dalle 16.000 tessere che sono arrivate in pochissimo tempo. Vorrei che tutti insieme consolidassimo questo momento per rafforzare il Pd”. E ha ricordato le battaglie che aspettano il partito: “Il governo pianta una bandierina ideologica al giorno e intanto sferza un attacco senza precedenti ai diritti dei bambini e delle bambine. Le pressioni per interrompere le trascrizioni, ad esempio. Siamo stati nelle piazze di questi giorni con i nostri sindaci e lavoreremo anche qui in Parlamento”. E poi: “La destra ha continuato l’attacco facendo saltare la legge cui stavamo lavorando sulle detenute madri e i loro figli. Con un cinismo terrificante”. Sui migranti: “Giorgia Meloni doveva chiedere una Mare nostrum europea anziché dichiarare guerra alle Ong. È tornata da Bruxelles con un pugno di mosche”. Su questi temi “insisteremo – ha detto – coinvolgendo le altre opposizioni che dal palco della Cgil abbiamo invitato a collaborare concretamente sui temi, trovando battaglie comuni da fare nel Parlamento e nel Paese. Come il salario minimo, la sicurezza sul lavoro, la sanità pubblica e universalistica”.
È convocato per domani alle 17 a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. Fra i provvedimenti all’ordine del giorno, ci sono anche il nuovo decreto legge con i sostegni a famiglie e imprese per le bollette, il disegno di legge annuale per la concorrenza, quello per il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici, e il decreto legislativo sul Codice degli appalti, per cui è atteso l’esame definitivo. (segue)
Si terrà domattina, secondo quanto si apprende, la riunione preparatoria del Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno del pre-consiglio oltre al decreto bollette anche il ddl concorrenza, il decreto legislativo per il nuovo Codice degli appalti (che attende l’ok definitivo) ma anche un ddl per lo stop ai cibi sintetici. Nell’odg compare infatti anche un disegno di legge “recante disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”, oltre ad alcune ratifiche di accordi internazionali.
Verso 1,1 miliardi per payback sanitario in dl bolletteIn arrivo una soluzione per il payback sanitario, per circa 1,1 miliardi di euro: secondo quanto si apprende, il decreto bollette atteso in Consiglio dei ministri dovrebbe contenere anche misure sul payback per i dispositivi medici. La scadenza per le aziende del settore biomedicale per saldare il pregresso (circa 2,2 miliardi) è stata fissata al 30 aprile con il decreto Milleproroghe.