More stories

  • in

    Superbonus: fiducia alla Camera, ecco le novità

    Sei mesi in più per ottenere il 110% sui lavori delle villette, sconto in fattura e cessione del credito ancora possibili per chi deve installare una caldaia o degli infissi nuovi, compensazione dei crediti incagliati con i titoli di Stato.
    Sono alcune delle novità introdotte dal Parlamento al decreto Superbonus che, dal 17 febbraio, ha bloccato i meccanismi di sconto e cessione per tutte le agevolazioni edilizie, lasciando però qualche spazio alle modifiche sulle quali è stata votata la fiducia alla Camera.  

    Agenzia ANSA

    Tutte le novità del testo pronto per la fiducia alla Camera (ANSA)

       
    Ecco le novità più importanti.
    * STOP ALLO SCONTO IN FATTURA E ALLE CESSIONI: la data spartiacque rimane come previsto il 17 febbraio: dall’entrata in vigore del decreto le operazioni che hanno permesso di effettuare i lavori senza tirare fuori un euro di tasca sono vietate. Proprio le cessioni hanno infatti garantito ai bonus un successo indiscutibile ma hanno anche fatto lievitare i costi per lo Stato e proliferare le frodi.
    * LE ECCEZIONI, DAL SISMABONUS ALLE CASE POPOLARI: Fatta la norma sono arrivate le deroghe. Ad essere esclusi dallo stop alle cessioni saranno innanzitutto i bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, così come quelli sugli immobili danneggiati dall’alluvione nelle Marche e dai terremoti. Eccezione anche per Iacp, onlus e cooperative di abitazione. Lo stop non toccherà nemmeno i lavori di riqualificazione urbana.
    * SOLUZIONE ANCHE PER GLI INFISSI E LE CALDAIE: Alla Camera si è deciso di intervenire anche sul fronte della cosiddetta edilizia libera: nel caso in cui non ci sia stato ancora l’avvio dei lavori entro il 16 febbraio, basterà aver versato l’acconto per ottenere comunque il diritto a sconto e cessione. In assenza di un acconto, dovrà essere provata l’esistenza di un accordo vincolante con la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. La dichiarazione falsa implica la responsabilità penale.
    * SALVE LE CESSIONI 2022 – Le spese dello scorso anno potranno essere ancora cedute anche oltre l’attuale scadenza del 31 marzo a fronte di una sanzione di 250 euro. Alla Camera è stata infatti riconosciuta la possibilità di effettuare la comunicazione nel caso in cui il contratto di cessione non sia stato ancora concluso. Si applicherà la remissione in bonis valida fino al 30 novembre.
    * PIU’ TEMPO PER LE VILLETTE: i cantieri negli edifici unifamiliari saranno ‘salvi’ ancora per un po’. Scavalcando l’attuale termine del 31 marzo, la detrazione massima al 110% spetterà ancora per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023. Ma solo rispettando la condizione di base: aver effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi entro il 30 settembre del 2022.
    * DETRAZIONI IN 10 ANNI: Archiviati sconti e cessioni, arriva una chance in più per i redditi bassi con scarsa capienza fiscale. Per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i contribuenti potranno optare per il riparto della detrazione in 10 quote annuali a partire dal periodo d’imposta 2023.
    * PER LE BANCHE CHANCE BTP: La soluzione al problema dei crediti incagliati è lasciata in gran parte ai privati. Nascerà un veicolo finanziario per la compravendita e le banche utilizzeranno gli spazi fiscali ancora a disposizione. Chi li ha esauriti per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente potrà ricorrere ad una compensazione con i buoni del Tesoro, con emissioni a partire dal 2028.
    * SI ALLENTA LA RESPONSABILITA’ IN SOLIDO: Le cessioni tra banche, assicurazioni e soggetti qualificati diventano più semplici grazie ad un allargamento delle maglie. Per essere esclusi dalla responsabilità solidale a tutti i cessionari (non solo ai correntisti professionali) basterà infatti ottenere dalla banca un’attestazione di possesso dei documenti di verifica del credito.

  • in

    I familiari delle vittime di Rigopiano da Meloni: “Esca tutta la verità”

       “Vogliamo che esca tutta la verità, non solo una parte”. Con questa determinazione una delegazione del comitato dei familiari delle vittime di Rigopiano è a Palazzo Chigi, per essere ricevuta dalla premier Giorgia Meloni dopo la sentenza di primo grado con cui il Tribunale di Pescara ha deciso cinque condanne e 25 assoluzioni per la tragedia dell’Hotel di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga, evento in cui morirono 29 persone fra ospiti e dipendenti.

    Il 18 gennaio 2017 la slavina sull’hotel. Furono 29 le vittime © Ansa

    Rigopiano, i parenti delle vittime a Palazzo Chigi: ‘Meloni si e’ commossa’

        Fra le cinque persone della delegazione, accompagnata dal governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio, c’è Giampaolo Matrone, sopravvissuto dopo essere rimasto 62 ore sotto le macerie, che quel giorno ha perso la moglie. Ha portato alla presidente del Consiglio una lettera scritta a penna dalla figlia, di 11 anni.

    Rigopiano, Marsilio: ‘Ora tempi celeri per la giustizia’

     “Rappresentiamo quello che abbiamo vissuto in questi anni e anche quello che abbiamo vissuto con la sentenza di primo grado – ha spiegato Marco Foresta -. Rappresenteremo i nostri sentimenti e la nostra idea di quello che è successo quel giorno là e fino ad oggi. Ci saranno sicuramente altri gradi di giudizio, vogliamo che esca tutta la verità, come abbiamo sempre detto in questi sei anni, e che sia la vera verità non una parte”.    A chi gli domandava delle dichiarazioni di Guido Bertolaso, secondo cui se ci fosse stato lui a capo della Protezione civile la tragedia non sarebbe avvenuta, Matrone ha risposto: “Questo aumenta ancora il nostro dolore, tutto ciò che rimane intentato, o pensato e non detto, non fa altro che aumentare le nostre convinzioni su quello che è successo: i nostri cari non sono tornati indietro, qualcosa è successo e lo devono accertare veramente”.

  • in

    Leo: “Nel decreto non c'è condono, ma un aiuto all'evasione di necessità”

    Nel pacchetto fisco del decreto bollette “abbiamo calato la disciplina attuale” della non punibilità per chi si mette in regola per gli omessi versamenti “entro la prima udienza dibattimentale” in quello “che è stato fatto nella legge di bilancio”, cioè la possibilità di pagare in 5 anni. “Dove stanno i condoni? Chi parla di condoni non sa quello di cui si parla, o studia il diritto tributario o parla a vanvera”. Così il viceministro Maurizio Leo interpellato in Transatlantico alla Camera, spiegando che si tratta non di un “favore agli evasori” ma di un “aiuto” a chi “per necessità si è trovato a non riuscire a pagare le tasse”.  
     “L’articolo 13 comma 1 del decreto 74 del 2000 dice che in caso di omessi versamenti se entro il termine della prima udienza dibattimentale si paga non c’è la punibilità, non c’è reato, questa è la norma a regime. Nella legge di bilancio abbiamo detto che gli omessi versamenti possono essere regolarizzati in 5 anni. Che cosa abbiamo fatto quindi di diverso rispetto alla disciplina attuale? L’abbiamo calata in quello che è stato fatto nella legge di bilancio”, spiega Leo.    Nel decreto approvato in Consiglio dei ministri, che “stanno bollinando” in queste ore, “si dice quindi che se tu hai regolarizzato rispettando le scadenze non c’è la punibilità. Mi meraviglia che dicano che vogliamo aiutare gli evasori: non è vero la norma già esiste l’abbiamo calata nell’attualità della legge di bilancio”.    “Dicono che andiamo a fare i regali per gli omessi versamenti? Andiamo a vedere chi è che non ha pagato, è chi ha presentato la dichiarazione e ha esposto l’imposta in dichiarazione e non l’ha potuta pagare. Per quali cause? Per il Covid, perché molti non hanno pagato le imposte perché hanno pagato i lavoratori dipendenti, molti perché avevano crediti nei confronti della pubblica amministrazione. Questi sono casi di gente che purtroppo non ce la faceva, noi dobbiamo distinguere gli evasori che è chi omette la dichiarazione, quello che fa le frodi, che fa fatture false: quelli non vanno salvati, sono evasori. Ma quelli che per necessità” si trovano a non riuscire a pagare e si espone alle sanzioni non è un evasore incallito, perché se fossi un evasore incallito non metterei niente” in dichiarazione dei redditi. “E’ giusto” che chi non riesce a pagare “paghi tutte le sanzioni amministrative. ma devono andare pure in galera?”.    

  • in

    Kiev, prossima presidenza russa Consiglio Onu è 'brutto scherzo'

    “La presidenza russa del Consiglio di sicurezza Onu il primo aprile è un brutto scherzo. La Russia ha usurpato il suo seggio; sta conducendo una guerra coloniale; il suo presidente è un criminale di guerra ricercato dalla Cpi per rapimento di minori”. Lo scrive su Twitter il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba. (ANSA).   

  • in

    Beppe Grillo: 'La carne coltivata in laboratorio è il futuro'

     “La carne coltivata in laboratorio è il futuro, per la salvaguardia degli animali e del nostro pianeta”. Così il garante del M5s Beppe Grillo sul suo blog, invitando i suoi lettori a guardare un documentario. “Qualche tempo fa – scrive – ho visto questo interessantissimo documentario sulla carne coltivata. Dopo la notizia paradossale di ieri, prendetevi del tempo e informatevi”. 
       

    Lollobrigida: “Tutelerà la salute ed eviterà ingiustizia sociale” (ANSA)

  • in

    I radicali: i sindaci trascrivano tutti i figli delle coppie gay

    “È una notizia importante quella dei sindaci di Roma, Torino, Milano, Napoli, Bari, Firenze e Bologna che hanno chiesto un incontro urgente con il governo e dichiarato di voler proseguire la trascrizione degli atti di nascita dei bambini nati da famiglie omogenitoriali. Ma su questo chiediamo di fare molta attenzione e non cadere nel tranello del governo che vuole creare discriminazioni su discriminazioni. Come anche richiesto  da Famiglie Arcobaleno i sindaci devono infatti combattere per poter trascrivere tutti i bambini, non solo quelli nati da una famiglia composta da due donne con atto di nascita estero”. Così in una nota Giulia Crivellini, avvocata e tesoriera di Radicali Italiani. “I sindaci – aggiunge – non abbiano paura di andare fino in fondo: molti sono al loro fianco e soprattutto lo è il diritto dell’unione europea. Proprio oggi il Parlamento europeo, con l’approvazione di un emendamento, ha condannato le istruzioni date dal governo italiano alla municipalità di Milano di sospendere le registrazioni. Da parte nostra come Radicali, insieme a +Europa, abbiamo recentemente presentato un testo di mozione da presentare nei Consigli comunali che mira a convogliare più forze possibili affinché si agisca a livello parlamentare e perché i sindaci si sentano sostenuti nella loro battaglia per trascrivere tutti, e sottolineiamo tutti, i figli delle famiglie arcobaleno, nessuno escluso”.    

  • in

    Autonomia: Ricci, pronti a un referendum contro il ddl Calderoli

    “Noi siamo nettamente contrari al ddl Calderoli e quindi costituiremo dei comitati per opporci al cammino di questo disegno di legge e se sarà approvato trasformeremo questi comitati in un comitato referendario per abrogarla”. Lo annuncia Matteo Ricci, sindaco dem di Pesaro e presidente di Ali (Autonomie locali italiane).
    Commentando il provvedimento sull’autonomia differenziata, Ricci parla di “un provvedimento sbagliato, che crea un mega-centralismo regionale che divide l’Italia e contro il quale ci batteremo con tutte le nostre forze”.
    In tema di Pnrr, e sull’allarme ritardi, Ricci lancia la sua proposta di chiedere all’Europa, spiega, “di usare i finanziamenti Pnrr per progetti che non saranno mai portati a termine per coprire la lievitazione dei costi e consentire così che quelli già partiti possano essere terminati. Quindi facciamo meno cose, ma portiamole in fondo”.
    “Ciò che serve è che il governo faccia le riforme che l’Europa ci chiede, a cominciare da quella sulla concorrenza, che riguarda i balneari, per ottenere le altre tranche di finanziamenti del Pnrr che devono ancora arrivare. Ma occorre prendere atto che i costi dei cantieri sono aumentati di circa il 30%, per questo credo sia ragionevole usare questi soldi per coprire gli aumenti anche rinunciando a qualche progetto ma portando a termine quelli già avviati”. 

  • in

    Mattarella al Filo d'Oro, la Repubblica vi è riconoscente

    “Compagno di strada, vicino alle persone: è questa la migliore definizione che si possa dare della vostra organizzazione. Grazie per quello che fate, ai volontari, ai terapisti, ai familiari, complimenti. La Repubblica vi è riconoscente”. Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto oggi all’inaugurazione di un nuovo centro a Osimo della Fondazione Lega del Filo d’Oro onlus. 

    Mattarella visita il nuovo Centro Filo d’Oro a Osimo

    Si tratta di un polo di alta specializzazione in Italia per la diagnosi, l’assistenza, l’educazione e la riabilitazione delle persone con sordocecità e pluriminorazione sensoriale. Il Capo dello Stato ha presenziato al taglio del nastro, con lo storico testimonial Neri Marcorè, affiancato da alcuni giovani utenti del Centro.
    Il presidente della Repubblica ha poi visitato il nuovo Centro, in particolare alcune aree, tra cui quella delle piscine per la riabilitazione, un ambulatorio, la cucina didattica, incontrando anche alcuni utenti assistiti, prima di accomodarsi nella sala polifunzionale per la cerimonia con i vari interventi. 
    “Questo è un luogo in cui il disagio viene trasformato in opportunità e la sofferenza in solidarietà – ha spiegato il capo dello Stato -. Rendo la testimonianza della vicinanza della Repubblica in questa tappa di grande sviluppo”. 
    Il presidente della Repubblica ha sottolineato che quella di Sabina Santilli, fondatrice e prima presidente del Filo d’Oro, “è stata una straordinaria intuizione, con una visione del futuro e del possibile che sfuggiva a tanti allora. So bene che ci sono problemi, ho registrato delle diffcoltà che nascono dall’incompletezza della legge 107, dalla sua inadeguata attuazione: sono sottolineature che sono delle esortazioni a prendere inziative e provvedere. Tutto è nato dal sogno di Santilli. E citando Walt Disney, se puoi sognare una cosa puoi anche realizzarla. Il sogno è di poter fare le cose che fanno tutti gli altri, e questo è il percorso che ha segnato questa organizzazione”.