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    Papa, notte tranquilla al Gemelli, tutto pronto per dimissioni

    (ANSA) – ROMA, 01 APR – Anche la notte scorsa è stata
    “tranquilla” per Papa Francesco al policlinico Gemelli, lo fanno
    sapere all’ANSA fonti vicine al decimo piano dove il Papa è
    ricoverato da mercoledì scorso. Tutto è pronto al nosocomio
    romano per le sue dimissioni e il rientro in Vaticano è previsto
    per la tarda mattinata.   
    Il dispositivo di sicurezza per proteggere il suo rientro a
    Casa Santa Marta è già predisposto. (ANSA).   

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    ChatGpt, OpenAi ha sospeso il servizio in Italia

    (ANSA) – ROMA, 01 APR – OpenAi ha sospeso l’accesso al
    servizio ChatGpt in Italia, dopo lo stop del Garante della
    privacy al software d’intelligenza artificiale sviluppato
    dall’organizzazione di ricerca con sede negli Stati Uniti.   
    OpenAi ha dichiarato di aver disabilitato ChatGpt per gli utenti
    in Italia su richiesta del Garante. Il sito internet
    dell’applicazione risulta al momento irraggiungibile dal nostro
    Paese. Un avviso sulla pagina web chat.openai.com. afferma che
    “il proprietario del sito potrebbe aver impostato restrizioni
    che impediscono agli utenti di accedere”.   
    “Lavoriamo attivamente per ridurre i dati personali nella
    formazione dei nostri sistemi di intelligenza artificiale come
    ChatGpt, perché vogliamo che la nostra intelligenza artificiale
    impari a conoscere il mondo, non i privati”, spiega OpenAi.   
    “Riteniamo inoltre che la regolamentazione dell’Ai sia
    necessaria. Speriamo quindi di poter lavorare al più presto
    stretto contatto con il Garante per spiegare come i nostri
    sistemi siano costruiti e utilizzati”, aggiunge l’organizzazione
    di ricerca sull’intelligenza artificiale. (ANSA).   

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    Corte dei conti condanna Enzo Bianco, incandidabile per 10 anni

    (ANSA) – CATANIA, 31 MAR – La sezione giurisdizionale
    d’Appello della Corte dei Conti della Sicilia, accogliendo
    parzialmente il ricorso della Procura generale, ha dichiarato
    Enzo Bianco incandidabile per i prossimi 10 anni e imposto il
    divieto per lo stesso periodo a ricoprire cariche in enti
    vigilati o partecipati di Enti pubblici.   
    La sentenza, pubblicata dal sito lasicilia.it, riguarda
    indagini erariali avviate dalla Procura di Catania, su indagini
    della Guardia di finanza, sul dissesto finanziario del Comune di
    capoluogo etneo. Secondo quanto appreso la decisione è stata
    adottata in serata. L’ex sindaco aveva annunciato la sua
    candidatura a primo cittadino per le prossime amministrative
    alla guida di una coalizione civica senza partiti.   
    Per Bianco, condannato a un risarcimento danni di quasi
    39mila euro, è stata disposta l’incandidabilità, per “un periodo
    di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di
    provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro
    dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee
    e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento
    europeo” e il divieto, per lo stesso periodo, “di ricoprire la
    carica di assessore comunale, provinciale o regionale né alcuna
    carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici”.   
    Il provvedimento riguarda anche i componenti la giunta in
    carica tra il 2013 e il 2018. Per loro è stato imposto il
    divieto di ricoprire, per un periodo di dieci anni, “incarichi
    di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di
    rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni e
    organismi pubblici e privati”.   
    Sono gli ex assessori Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Giuseppe
    Girlando, Orazio Antonio Licandro, Salvatore Di Salvo, Marco
    Consoli Magnano di San Lio, Angelo Villari e Valentina Odette
    Scialfa Chinnici. La Corte ha inoltre disposto il divieto a
    Calogero Cittadino, Natale Strano, Fabio Sciuto, Francesco
    Battaglia e Massimiliano Carmelo Lo Certo di “essere nominati
    per sei anni nel collegio dei revisori degli enti locali e degli
    enti e organismi agli stessi riconducibili”. (ANSA).   

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    Pnrr ed Europa, Meloni da Mattarella al Quirinale

    Portare a casa il Pnrr, senza perdere tempo e soprattutto risorse. Sergio Mattarella, che pubblicamente non perde occasione per lanciare il suo monito a non sprecare l’occasione unica del Piano per il rilancio del Paese, ne parla faccia a faccia con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un invito a pranzo che si trasforma in un colloquio lunghissimo, tanto che la premier salta la tappa annunciata in serata per chiudere con gli alleati la campagna elettorale per il Friuli Venezia Giulia. Non c’era più tempo, la motivazione ufficiale, per raggiungere Udine, dopo le oltre due ore passate al Colle a fare un “ampio giro di orizzonte” sull’attività di governo. Meloni si collega da Roma, fa un discorso che in parte replica gli “Appunti di Giorgia”, la rubrica social diffusa poco dopo che era filtrata la notizia della colazione con il Capo dello Stato. 

    Agenzia ANSA

    La premier: “Riforma degli appalti per fare opere combattendo le ruberie. Fondi alla sanità, intollerabili certe scene al pronto soccorso” (ANSA)

    Ordine al merito, Mattarella: ‘Ecco la solidarieta’ e l’altruismo dell’Italia’

    L’appuntamento con Mattarella era in agenda, assicurano dallo staff della premier. Un incontro che in altre circostanze è rimasto al riparo dalle cronache, e che si è svolto, nella descrizione che arriva da entrambe le parti, in un clima “cordiale” e “collaborativo”. Certo cade in un momento intenso per il governo, che a breve deve chiudere la partita delle nomine e che in questi ultimi giorni ha visto lo scontro ruvido, poi rientrato, con l’Anac per le soglie degli appalti, e l’attacco da parte delle opposizioni per “lo scudo penale” su alcuni reati fiscali (nessun condono, replica secca la premier, “questo governo non li fa”) e per i ritardi sul Pnrr. Tutti temi, almeno nei loro tratti generali, su cui Mattarella ha voluto chiedere chiarimenti e approfondimenti. Meloni avrebbe fatto una illustrazione puntuale al capo dello Stato sullo stato del negoziato con la Ue sul Pnrr, che il governo vuole modificare – la sua tesi – per risolvere le “criticità” emerse in questi mesi ed evitare di non raggiungere tutti gli obiettivi. Un intento che non può che essere condiviso dal capo dello Stato che solo pochi giorni fa aveva richiamato tutti a mettersi “alla stanga”.
    Il Piano “non lo abbiamo scritto noi” dice anche alla piazza di Udine Meloni, senza citare il suo predecessore Mario Draghi, che ha costruito un piano “su due presupposti, riforme e investimenti”, scrive il suo consigliere economico Francesco Giavazzi. Che parla per la seconda volta in poco tempo proprio quando l’esecutivo guidato dall’ex banchiere viene chiamato in causa per le responsabilità sui progetti, come quello dello Stadio di Firenze, oggi sotto la lente Ue. Fondamentale, per il Colle, è non mancare questo passaggio cruciale per il Paese. Anche perché se il capo dello Stato ha qualcosa da osservare, si ragiona in ambienti della maggioranza, lo fa sempre nei modi e nei tempi giusti, ma nel caso specifico il colloquio è stato a 360 gradi con molti temi sul tappeto, dai migranti (su cui tra l’altro al Senato pendono una ventina di emendamenti della Lega che chiedono un intervento ancora più deciso sulla protezione speciale) ai rapporti con Bruxelles su tutti i dossier, all’agenda internazionale molto nutrita, dal prossimo G7 alla bilaterale a Londra di fine aprile, fino all’incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez (il 5 aprile a Roma) e al viaggio di inizio giugno negli Stati Uniti.

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    Tajani: “Il corpo della donna non è un forno dove si sfornano patate”

      “Non si può sfruttare la donna: non è una macchinetta delle sigarette. L’utero di una donna non deve essere utilizzato per sfornare figli come se fosse un forno dove si sfornano le patate arrosto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un comizio a Udine.    “Le donne non è che possono decidere sull’utero in affitto – ha aggiunto – non si può mercificare il proprio corpo. Al Parlamento Ue rispondo che le regole si scrivono in Italia: non è una questione di competenze europee. Il parlamento non stava legiferando, ha dato un’opinione a maggioranza: se si vogliono cambiare le regole bisogna cambiarle in Italia”. “Non c’entra niente essere omofobico – ha precisato Tajani – qua si tratta di avere delle regole e di rispettare le regole. L’utero in affitto è una scelta inaccettabile sia se viene utilizzato da una coppia eterosessuale che omosessuale”.    In Italia, ha aggiunto, “nessun bambino è mai stato discriminato, nessun bambino non ha i suoi diritti ma certamente non possiamo accettare il principio dell’utero in affitto. Il corpo della donna è sacro e deve essere rispettato anche dalle stesse donne. Io non mi permetterei mai di utilizzare una altra donna come se fosse un forno, non è male moralmente giusto. E’ vergognoso pensare che ci possa essere l’utero in affitto, che per soldi tu compri il corpo di una persona”.    

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    Mattarella: 'Lo spirito dell'Italia è solidarietà e altruismo'

    Sono persone comuni che non si voltano dall’altra parte, non si nascondono dietro “l’indifferenza”, ma si mettono al servizio degli altri, andando “oltre il senso del dovere”. Mettendo in pratica “il senso del dovere di umanità”. E’ a questi cittadini, ‘eroi civili’, che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, consegna al Quirinale le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferite motu proprio il 25 febbraio scorso. Si tratta di uomini e donne che si sono distinti nell’aiutare malati, detenuti, bimbi e madri in difficoltà. E per loro Mattarella ha parole di elogio. Li ringrazia per “aver afferrato il senso della solidarietà, il senso del dovere interpretato come il senso di aderire con dedizione e coscienza al dovere”.  

    I riconoscimenti per l’impegno civile, la dedizione al bene comune e la testimonianza dei valori repubblicani © ANSA

    “Tanti nel nostro Paese hanno compiuto gesti come quelli che voi avete messo in atto – prosegue – ma non possono essere chiamati tutti qui al Quirinale. Voi li rappresentate tutti”. Siete un esempio e rappresentate il Paese “nel quale abbiamo fiducia per il futuro”, quello in cui prevalgono “solidarietà, apertura verso gli altri, altruismo”.
    I 15 Cavalieri, i 12 ufficiali e i 2 commendatori al merito, appena insigniti, ringraziano a loro volta Mattarella per le onorificenze e l’attenzione che ha deciso di tributargli. Finita la cerimonia, lo avvicinano sorridendogli e chiedendo foto e selfie, oltre allo scatto di rito tutti insieme. Gli stringono le mani, gli presentano parenti e continuano nel racconto delle loro storie. Una delle più commosse è Caterina Bellandi che accompagna con il suo taxi i bimbi malati a curarsi all’ospedale Meyer di Firenze. E’ nascosta praticamente dietro una maschera: abito lungo e bianco, grande cappello pieno di piume e fiori candidi, ombrello alla Mary Poppins e zainetto di pannolenci, con tanto di ‘Compostela’ del Cammino di Santiago al collo (“Il cammino l’ho fatto tutto ma in taxi” confessa).
    Ma sono tanti i casi che meritano di essere raccontati, come quello dell’ex manager di Tiscali, Ugo Bressanello, che, insieme alla moglie, fonda l’onlus ‘Domus de Luna’, la cooperativa sociale ‘Casa delle stelle’ e strutture di accoglienza per madri e bimbi in difficoltà. O come quella dell’autista dell’Atac che salva un ragazzo vittima di bullismo. O ancora l’attore Davide Devenuto che con il ‘Comitato Lab00 onlus’ realizza il progetto “SpesaSospesa” a Milano. C’è poi Immacolata Carpiniello che dà vita alla Cooperativa ‘Lazzarelle’ nel carcere femminile di Pozzuoli che produce caffè artigianale secondo l’antica tradizione napoletana. Aiuta le detenute anche Luciana Delle Donne. Con la onlus “Made in carcere” insegna a far borse e accessori per offrire una seconda chance di vita e per realizzare un modello di economia circolare.  

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    Proposta FdI per difendere l'italiano, multe fino a 100mila euro

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – Lingua italiana obbligatoria per la
    fruizione di beni e servizi. Imposizione di trasmettere
    qualsiasi comunicazione pubblica in italiano. Obbligo di
    utilizzare strumenti di traduzione o interpreti per ogni
    manifestazione o conferenza che si svolga sul territorio del
    Paese. Divieto di usare sigle o denominazioni straniere per
    ruoli in azienda, a meno che non possano essere tradotte. A
    scuola e nelle università, corsi in lingua straniera tollerati
    solo se giustificati dalla presenza di studenti stranieri.   
    Questi i punti principali della proposta di legge a prima firma
    di Fabio Rampelli, deputato di FdI e vicepresidente della
    Camera. “La violazione degli obblighi”, si legge nella pdl,
    “comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa
    consistente nel pagamento di una somma da 5.000 a 100.000 euro”.   
    Il testo, composto da 8 articoli e presentato lo scorso 23
    dicembre, contiene le “disposizioni per la tutela e la
    promozione della lingua italiana”. Oltre a vari obblighi
    specifici “in un’ottica di salvaguardia nazionale e di difesa
    identitaria”, la legge istituisce il Comitato per la tutela, la
    promozione e la valorizzazione della lingua italiana. (ANSA).   

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    Dal taxista all'ex manager, le onorificenze del Colle

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – Cappellino di paglia pieno di piume e
    fiori bianchi e abito lungo bianco con tanto di mantellina dello
    stesso colore, ombrello arancione sormontato da una testa di
    gallo e compostela del Cammino di Santiago al collo. Si presenta
    così al Quirinale, Caterina Bellandi, la neo ufficiale
    dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. “Lo so che ci
    vuole coraggio a presentarsi qui vestita così, ma volevo far
    vedere come sono quando cerco di strappare un sorriso ai bambini
    malati che devo portare con il mio taxi all’ospedale Meyer di
    Firenze per farsi curare. Portare un po’ di gioia e buonumore è
    diventata la mia missione. O almeno ci provo”, racconta ai
    giornalisti che la circondano nella sala delle feste del Palazzo
    del Quirinale colpiti dal suo look decisamente singolare. La
    signora che guida il taxi, trasformato in “motore d’amore”, dopo
    la scomparsa del compagno Stefano che faceva il tassista, è solo
    una delle persone premiate dal Presidente della Repubblica
    Sergio Mattarella con le onorificenze “Al merito della
    Repubblica Italiana” per essersi distinte per atti di eroismo
    impegno civile. Tra gli altri cittadini premiati: 14 Cavalieri,
    12 ufficiali e 2 commendatori, c’è anche una conducente
    dell’Atac, Simona Fedele, che ha salvato un ragazzo da un
    episodio di bullismo sull’autobus che stava guidando. C’è Marco
    Rodari, che fa il clown in zone di guerra e c’è Fatima Zahra El
    Maliani, studentessa universitaria che gestisce un doposcuola
    dell’Unicef a Torino. Ma ci sono anche Francesca Moscardo, una
    giovane affetta da displasia diastrofica che è diventata una
    blogger per aiutare ad affrontare il quotidiano in formato
    mignon”, e Roberta Macrì, rimasta paraplegica per un incidente
    stradale che ora fa da consulente volontaria in vari comuni per
    l’abbattimento delle barriere architettoniche. Singolare la
    storia di Ugo Bressanello che lascia il suo ruolo di vertice a
    Tiscali, dove era Vicepresidente, per fondare onlus, fondazioni
    e centri di accoglienza al servizio di mamme e figli in
    difficoltà.   
    A presentare la cerimonia, che è stata aperta dall’intervento
    del Capo dello Stato, è stata l’attrice Carolina Crescentini.   
    (ANSA).