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    Fvg: Moretuzzo, faremo la nostra parte all'opposizione

    (ANSA) – TRIESTE, 03 APR – “È una vittoria netta da parte di
    Massimiliano Fedriga, che ho chiamato poco fa per i complimenti
    e soprattutto per gli auguri di buon lavoro, è chiaro che la
    partita per noi era complicata fin dall’inizio, abbiamo comunque
    accolto la sfida mettendoci tutto l’impegno e la passione
    possibile”. Sono le prime parole del candidato presidente
    regionale del centrosinistra Massimo Moretuzzo, precisando che
    la campagna è stata “molto intensa e breve”.   
    Abbiamo avuto “la percezione di un crescendo, ma
    evidentemente non è stato sufficiente, non siamo stati
    abbastanza bravi per convincere la maggioranza degli elettori e
    delle elettrici. Siamo convinti anche che i temi che abbiamo
    posto durante la campagna elettorale rimangano lì: la questione
    della sanità da gestire in modo diverso, la transizione
    ecologica ed energetica, un Friuli al centro dell’Europa. Faremo
    la nostra parte sui banchi dell’opposizione, senza toni gridati,
    come in campagna elettorale, ma in modo fermo e netto, perché
    crediamo sia indispensabile davvero fare grandi passi in avanti
    in Friuli Venezia Giulia”. E sulla colazione spiega di essere
    “orgoglioso: abbiamo fatto un lavoro importante, partito dalla
    condivisone di tanti temi e linguaggi nei cinque anni della
    passata legislatura. Di positivo ritengo sia iniziato un
    percorso che proseguirà nei prossimi mesi”. (ANSA).   

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    Pnrr: sussidi, prestiti e tappe

    Una corsa a tappe che ha preso il via nel 2021 e da portare a compimento entro l’estate del 2026 per riuscire a usare tutti i 191,5 miliardi di euro portati in dote dal Recovery fund, ripartiti in 69 miliardi di sovvenzioni e 122,5 miliardi di prestiti. Nel mezzo, per l’Italia ci sono 525 obiettivi (tra milestone e target) da centrare, 190 misure tra riforme e investimenti da mettere a terra, e una rivoluzione verde e digitale tutta da plasmare.
    Di seguito le scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e la roadmap per il prossimo futuro:
    * LE RISORSE GIA’ OTTENUTE – Fino a qui, Roma ha ricevuto da Bruxelles quasi 67 miliardi di euro per sostenere gli interventi inseriti nel piano: i primi 24,9 miliardi sono stati erogati ad agosto 2021 in forma di pre-finanziamento – pari al 13% del totale -, suddivisi in 9 miliardi a fondo perduto e 15,9 di prestiti. La prima rata da 21 miliardi è poi arrivata ad aprile 2022, distribuita in 10 miliardi di sovvenzioni e 11 di prestiti. Un importo di egual misura e identica ripartizione è stato incassato a dicembre 2022 per la seconda tranche.
    * LA TERZA TRANCHE – ‘Sub iudice’ ormai da più di un mese rispetto al consueto cronoprogramma Ue, la richiesta di pagamento della terza rata vale 19 miliardi di euro, dei quali 10 a fondo perduto e 9 in prestiti. In queste settimane la task force sul Pnrr della Commissione europea sta passando in rassegna 55 obiettivi e traguardi che l’Italia era chiamata a raggiungere nel secondo semestre del 2022, dalla riforma della concorrenza a quella della giustizia, fino agli investimenti in cybersicurezza, energie rinnovabili, reti, ferrovie, ricerca, turismo. La valutazione, prevista inizialmente entro la fine di febbraio, è ora attesa entro aprile. Nel mirino dei rilievi dei tecnici Ue vi sono in particolare le norme sulle concessioni aeroportuali, le reti di teleriscaldamento e due progetti all’interno dei Piani Urbani Integrati, vale a dire la riqualificazione dello stadio di Firenze e della creazione del Bosco dello Sport a Venezia.
    * LA REVISIONE DEL PIANO – Il 30 aprile scocca un’altra scadenza: il governo è tenuto a presentare il Pnrr rivisto e integrato con il nuovo capitolo energetico del RePowerEu, da dove arriveranno nuove sovvenzioni da 2,7 miliardi.
    * LA QUARTA RATA – Nel frattempo, l’Italia deve correre per assicurarsi la quarta tranche da 16 miliardi, ripartiti in 1,9 miliardi di sovvenzioni e 14,1 di prestiti. Si tratta di raggiungere 20 milestones e 7 target, completando come prima cosa l’attuazione della riforma della giustizia civile e penale, il codice per gli appalti e la riforma del pubblico impiego.

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    Fvg: affluenza definitiva al 45,26%, in calo

    (ANSA) – TRIESTE, 03 APR – L’affluenza definitiva per
    l’elezione del
    presidente della Regione e del Consiglio regionale del Friuli
    Venezia Giulia è di 502.203 votanti su 1.109.395 iscritti, pari
    al 45,26 per cento.   
    Alla Circoscrizione di Trieste hanno votato 85.782 persone su
    211.162 iscritti (40,62
    per cento), a quella di Gorizia 53.664 votanti su 117.975
    iscritti (45,48 per cento), alla Circoscrizione di Udine 200.381
    votanti su 410.423 iscritti (48,82 per cento, la più alta
    percentuale ma in città si votava anche per il Comune; alla
    Circoscrizione di Tolmezzo 34.780 votanti su 80.827 iscritti
    (43,03 per cento); Circoscrizione di Pordenone 127.596 votanti
    su 289.008 iscritti (44,14 per cento). I dati vengono forniti
    dal Servizio elettorale della Regione.   
    L’affluenza è in calo rispetto a cinque anni fa: alla
    precedente tornata elettorale, alla chiusura delle urne aveva
    votato il 49,65% degli aventi diritto. Allora si votava in
    un’unica giornata. (ANSA).   

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    Papa riprende le udienze, attesa per contenuti via Crucis

    A due giorni dalle dimissioni dal Gemelli, papa Francesco è tornato alle tradizionali udienze in Vaticano. Bergoglio, che ieri aveva comunque celebrato la domenica delle Palme in piazza San Pietro, ha ricevuto la premier della Bosnia Erzegovina ma anche i dipendenti dell’Inps. Incontri che erano in calendario e che sono stati confermati nonostante gli ‘acciacchi’ che avevano costretto il pontefice al ricovero in ospedale la scorsa settimana per problemi respiratori. E con oggi prende il via ufficialmente la Settimana Santa, piena di riti e celebrazioni alle quali, per il momento, viene confermata la presenza di Francesco. L’unico “mistero”, per così dire, è riservato ai contenuti della Via Crucis di venerdì. Non è escluso che le Meditazioni, così come avvenuto anche lo scorso anno, possano tornare a toccare l’argomento della Pace, più volte al centro degli appelli del Papa durante le udienze e celebrazioni dopo l’invasione russa dell’Ucraina.    L’avvicinamento alla domenica di Pasqua si apre, dunque, con tre udienze, quella alla premier della Bosnia Erzegovina, Borjana Krišto, quella a padre Carlos Alberto Trovarelli, ministro generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali, e quella ai dirigenti dell’Inps in occasione dei 125 anni dell’Istituto di previdenza. A questi ha ribadito l’importanza della dignità del lavoro, lanciando un appello a combattere il lavoro nero e il precariato, che – sono le parole di Francesco – espongono i lavoratori a sfruttamento e ingiustizia. L’agenda del Pontefice, però, diventerà sempre più fitta nei prossimi giorni. Mercoledì, ad una settimana dal ricovero al Policlinico Gemelli, terrà la tradizionale udienza generale in Aula Paolo VI, mentre giovedì celebrerà prima la messa del Crisma nella Basilica vaticana e poi nel pomeriggio tornerà nel carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma, per la lavanda dei piedi. Bergoglio ha scelto lo stesso istituto dove dieci anni fa, nel 2013, decise di celebrare la funzione del triduo pasquale, ad appena 15 giorni dalla sua elezione.    Venerdì, poi, sarà la volta della via Crucis al Colosseo.    Come avviene ormai da molti mesi, il Papa sarà affiancato da un cardinale, probabilmente il vicario di Roma Angelo De Donatis, nelle 14 tappe del rito. Ancora da conoscere il contenuto delle Meditazioni di quest’anno, che difficilmente non potranno non fare cenno alla guerra in Ucraina, che dura ormai da oltre un anno. Qualcosa potrebbe cambiare anche nella celebrazione del rito che lo scorso anno scatenò un “incidente diplomatico” per la decisione di Francesco di far portare la croce insieme ad una donna ucraina e una russa. Una scelta che venne definita “inopportuna” da Kiev per il fatto di mettere sullo stesso piano aggressori ed aggrediti. Di certo è che le celebrazioni vedranno la presenza del Papa, che presiederà anche la veglia pasquale di sabato sera e la messa di Pasqua, durante la quale sarà coadiuvato all’altare dal cardinale decano Giovanni Battista Re.       

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    Meloni, sulle partecipate ci saranno anche delle conferme

    (ANSA) – VERONA, APR 3 – Sulle nomine nelle partecipate
    “presumo che ci saranno anche delle conferme”. Lo ha detto a
    Verona la presidente del consiglio Giorgia Meloni.   
    “Si lavora nel merito – ha sottolineato, a margine del
    Vinitaly – guardando al merito e guardando chiaramente la
    strategicità delle aziende, particolarmente in questo tempo,
    tenendo in considerazione il tema della spesa del Pnrr per
    quello che riguarda le energetiche, e anche il lavoro che
    l’Italia fa per cercare di diventare una sorta di hub di
    approvvigionamento”. (ANSA).   

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    Schlein: 'Vicini a famiglia Regeni, processo deve andare avanti'

    “Siamo qui per dare un segnale di vicinanza alla famiglia di Giulio Regeni e alle tante persone che in questi anni non hanno mai smesso di chiedere verità e giustizia. Crediamo fortemente che questo processo debba andare avanti, debba essere fatto. Siamo qui con questa speranza”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein al sit in fuori dal tribunale di Roma dove oggi è in programma la nuova udienza gup nel procedimento per la morte di Giulio Regeni.

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    Meloni, pensiamo a un liceo 'made in Italy'

    (ANSA) – ROMA, 03 APR – “Per me questo è il liceo, perché non
    c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura”, ed
    è una delle ragioni per cui il governo lavora al “liceo del made
    in Italy”. Così la premier Giorgia Meloni parlando al Vinitaly a
    Verona a un gruppo di studenti di un istituto agrario. “Faccio i
    complimenti a questi ragazzi, siete stati molto lungimiranti”,
    ha aggiunto ricordando che quando si dice che con la scelta “del
    liceo avresti avuto uno sbocco mentre opportunità minori con un
    istituto tecnico dimentichiamo che in questi istituti c’è una
    capacità di sbocco professionale molto più alta di altri
    percorsi, questo è il liceo”. (ANSA).   

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    Pd: Misiani, vedrò De Luca ed i dirigenti campani

    (ANSA) – ROMA, 03 APR – “Ci parlerò. Incontrerò De Luca,
    incontrerò il sindaco di Napoli, incontrerò i dirigenti e i
    militanti del Pd. Io parlo con tutti. Poi è chiaro che c’è un
    mandato preciso che mi è stato attribuito da Elly Schlein: è
    quello di intervenire in una situazione in cui durante il
    Congresso si erano verificate cose non accettabili. Questo è il
    tema. A partire dalle vicende del tesseramento di Caserta che
    sono finite sui giornali e nei tribunali”. Lo afferma Antonio
    Misiani, senatore del Partito Democratico, ad Agorà Rai Tre,
    alla domanda se abbia parlato con il governatore della Campania
    De Luca. (ANSA).