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    Matteo Renzi è il nuovo direttore del Riformista

     “Matteo Renzi è il nuovo direttore del Riformista”. Lo si legge in un tweet della testata giornalistica.    L’annuncio viene dato sui social anche dallo stesso leader di Italia viva: “Ho accettato una sfida affascinante: per un anno sarò il direttore de Il Riformista. Ci vediamo in diretta su Facebook alle 12 per raccontarvi questo progetto”, scrive.
    “Ringrazio Sansonetti per il lavoro di questi anni” al Riformista, ora che dirige l’Unità “sarà affascinante capire su quali temi l’Unità si caratterizzerà, sarà bello dialogare e discutere a distanza. Credo che la vera notizia sia il ritorno dell’Unità in edicola. Una garnde scommessa”, ha affermato Renzi   

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    Papa Francesco: “Il sesso è una delle cose belle donate da Dio”

    Un dialogo a tutto campo con un gruppo di giovani: è il documentario “Amen” che vede il Papa protagonista e che sarà trasmesso su Disney+.    Parlando ad una giovane che vende contenuti pornografici in rete, il Papa, secondo quanto riporta l’Osservatore Romano, dice: “Chi è dipendente dalla pornografia è come se fosse dipendente da una droga che lo mantiene a un livello che non lo lascia crescere”.    Il dialogo si sposta poi sul tema della masturbazione e il Papa dice ai giovani: “Il sesso è una delle cose belle che Dio ha dato alla persona umana. Esprimersi sessualmente è una ricchezza. Allora tutto ciò che sminuisce la reale espressione sessuale sminuisce anche te, e impoverisce questa ricchezza in te. Il sesso ha una sua dinamica, ha una sua ragion d’essere.    L’espressione dell’amore è probabilmente il punto centrale dell’attività sessuale. Allora tutto ciò che te lo trascina da un’altra parte e che te lo toglie da quella direzione ti sminuisce l’attività sessuale”. Il Pontefice ammette che i cristiani non hanno sempre avuto una catechesi matura sul sesso.
    Nel documentario, il Papa parla del rapporto tra la Chiesa e il mondo Lgbt. Con il nome di Celia si presenta una ragazza spagnola che spiega che è non binaria e cristiana. “Sai che cos’è una persona non binaria?” chiede a Francesco. Lui – riferisce l’Osservatore Romano – risponde di sì, ma lei gli spiega lo stesso che una persona non binaria è quella che “non è né uomo né donna, o, quantomeno, non del tutto né tutto il tempo”.
    Poi vuole sapere se nella Chiesa c’è spazio per la diversità sessuale e di genere, e il Papa risponde: “Ogni persona è figlia di Dio, ogni persona. Dio non rifiuta nessuno, Dio è padre. E io non ho diritto a cacciare nessuno dalla Chiesa. Non solo, il mio dovere è di accogliere sempre. La Chiesa non può chiudere la porta a nessuno. A nessuno”. Subito dopo il Pontefice rivolge una critica a quanti, con la Bibbia come riferimento, giustificano l’esclusione dalla comunità ecclesiale del cosiddetto movimento Lgbt. “Queste persone sono infiltrati che approfittano della Chiesa per le loro passioni personali, per la loro ristrettezza personale. È una delle corruzioni della Chiesa”, dice Papa Francesco.

           

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    Il Papa: “Vorrei andare per le strade ma non mi lasciano andare”

       Papa Francesco è a Piazza San Pietro per l’udienza generale. Prima di cominciare la catechesi ha fatto un lungo giro in papamobile, facendo salire alcuni bambini e salutando i fedeli. Arrivato sul sagrato, il Pontefice si è poi spostato verso la sua sedia con l’aiuto di un bastone. Da domani Papa Francesco presiederà il triduo pasquale con due appuntamenti domani, due venerdì, sabato la veglia pasquale e domenica la messa e l’Urbi et Orbi.
       “Senza speranza non si può vivere”: lo ha detto il Papa nell’udienza generale sottolineando che c’è tanta “gente triste”. “Quando potevo andare per le strade, adesso non posso perché non mi lasciano, quando andavo nell’altra diocesi, quante persone tristi”, “gente che camminava, sola, col telefonino” ma “senza pace e senza speranza”, “ci vuole speranza per essere guariti della tristezza di cui siamo malati, dall’amarezza con cui inquiniamo la chiesa e il mondo”, ha sottolineato Papa Francesco. “Guardate il guardaroba dell’anima: quante cose inutili, quante cose stupide”. Lo ha detto il Papa all’udienza generale raccontando che a Casa Santa Marta, l’albergo all’interno del Vaticano in cui vive, “quindici giorni fa si è sparsa la voce, per questa Settimana Santa, di guardare al guardaroba e mandare via le cose che abbiamo e non usiamo”, “voi non immaginate le cose inutili” e “questo è andato alla gente povera che ha bisogno”. “Guardate il vostro guardaroba e fate pulizia”, “guardate il guardaroba dell’anima”, è stato l’invito del Papa. 
    Il Papa invita in questa settimana santa a guardare al crocifisso per ritrovare la speranza. “Gesù è solo: tradito, consegnato e rinnegato dai suoi, dai suoi amici, dai suoi discepoli, condannato dal potere religioso e civile, scomunicato, prova persino l’abbandono di Dio”. “Così – ha detto il Pontefice nell’udienza generale – converte il male in bene, così trasforma il dolore in amore. Allora il punto non è essere feriti poco o tanto dalla vita, ma cosa fare di queste ferite. Posso lasciarle infettare nel rancore e nella tristezza oppure posso unirle a quelle di Gesù, perché anche le mie piaghe diventino luminose”. “Pensate a quanti giovani che non tollerano le proprie ferite e cercano nel suicidio una via di salvezza, oggi, nelle nostre città, tanti giovani che non vedono uscita, non hanno speranza e preferiscono andare oltre, con la droga” e “tu, quale è la tua droga per coprire le ferite?”. Chiediamo allora a Dio “il dono della speranza, di cui il mondo ha tanto bisogno”. “In questi giorni santi avviciniamoci al Crocifisso. Mettiamoci davanti a Lui, spogliato, per fare verità su noi stessi, togliendo qualcosa di superfluo. Lasciamo che Gesù rigeneri in noi la speranza”, ha concluso il Papa.

    I Riti della Settimana Santa, meteo all’insegna del freddo. Pesa il caro-trasporti, schizzano i prezzi di uova e colombe © Ansa

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    Il ricovero di Berlusconi sui principali media internazionali

     Il ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano fa il giro del mondo, con la notizia riportata dai principali media internazionali.    “E’ ricoverato in terapia intensiva con problemi respiratori”, scrive Fox news. Titoli simili si ritrovano anche sugli online degli altri giornali esteri, dal Washington Post al Guardian, dallo Spiegel a France24, da El Pais alla Faz, da Le Figarò alla tv irlandese Rte e al sito australiano News.Com.au.       

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    Per Berlusconi si profila qualche giorno di ricovero

    (ANSA) – ROMA, 05 APR – Silvio Berlusconi, a quanto si
    apprende, trascorrerà la notte al San Raffaele dove è ricoverato
    da questa mattina nel reparto di terapia intensiva generale e
    cardiotoracica. Per l’ex premier però potrebbe profilarsi un
    ricoverò di più giorni.   
    Oggi non è previsto alcun bollettino medico. Eventuali
    ulteriori notizie sulle condizioni di salute dell’ex presidente
    del Consiglio saranno diffuse, domani o nei prossimi giorni, dal
    professor Alberto Zangrillo. (ANSA).   

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    Ponte Stretto: Camera, decreto incardinato in commissione

    (ANSA) – ROMA, 05 APR – E’ iniziato a Montecitorio l’esame
    del decreto legge sul ponte sullo Stretto di Messina. Le
    commissioni Ambiente e Trasporti della Camera hanno iniziato
    l’esame del provvedimento.   
    Le audizioni si terranno nella settimana tra il 12 ed il 18
    aprile, e si prevede la fine dell’esame preliminare del
    provvedimento entro il 19 aprile. (ANSA).   

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    La compagna di Schlein sulle foto rubate: 'Coming out è una scelta personale'

     “Carə giornalistə di Diva e Donna comunicare a mezzo stampa l’intimità affettiva di una persona è un atto ingiusto e si chiama outing. Io ne son stata travolta, ma per fortuna non annichilita”. Lo scrive sul suo profilo Instagram Paola Belloni, compagna di Elly Schlein, in merito alla pubblicazione sul settimanale della foto che la ritrae insieme alla segretaria del Partito Democratico. Il lungo post comincia con una citazione della leader Dem: “”Non mi hanno vista arrivare” e quindi hanno tirato fuori i teleobiettivi”.    Belloni spiega poi di non essere stata “annichilita” dall’atto che considera “ingiusto” grazie al sostegno di “una rete amicale e familiare”. E aggiunge: “mi chiedo solo cosa sarebbe successo se io questa rete non l’avessi avuta”. Quindi prosegue: “in Italia non abbiamo il matrimonio egualitario, non abbiamo tutele per i figli e le figlie di famiglie omogenitoriali, non abbiamo una legge contro l’omolesbobitransfobia”. “Siamo – scrive – un Paese dove migliaia di “Spatriati”, per dirla con Desiati, vivono o lasciano le proprie province pieni di graffi e di segreti”.    Infine, Belloni chiarisce la sua posizione: “il coming out – spiega – è una scelta personale, che deriva anche da un’analisi della propria rete sociale. Ma mi rendo conto che essere la compagna di una figura pubblica vi abbia fatto pensare di avere il diritto di esporre me quanto è esposta lei”. Nelle ultime righe del post, Belloni fa ironia sulla posa in cui è stata ritratta dalla foto pubblicata. E conclude: “detto tutto questo, ora torno alla mia vita privata che spero resti sempre la stessa”.    

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    Silvestri: “Veleni politici, difendo mio figlio”

     “Sono stata costretta a fare il test di paternità per mio figlio di soli tre mesi. E il padre è proprio Fabio, il mio compagno. Naturalmente, non avevo dubbi. Perché, quindi, l’ho fatto?. E, soprattutto, perché chiedo che venga riportata la notizia sui giornali? Se la fantasia (o la curiosità) vi sta portando chissà dove, leggete, e poi, mi auguro, vi indignerete insieme a me. Perché, delle volte, la becera realtà arriva a superare anche la più fervida fantasia”. Lo scrive Rachele Silvestri, deputata di FdI, ex M5S, in una lettera inviata al Corriere della Sera. “Nel 2019 sono uscita dal Movimento e, dopo un periodo nel gruppo Misto, ho aderito a Fratelli d’Italia. È stata una scelta di cuore e di ragione, perché col partito di Giorgia Meloni condividevo da tempo le idee e il coraggio – ricorda Silvestri -. Circa un mese fa, una persona amica mi racconta che gira la voce che il mio bambino non sarebbe figlio del mio compagno, ma di un politico molto influente di Fratelli d’Italia, a sua volta sposato. Mio figlio sarebbe, quindi, nato da una relazione clandestina, grazie alla quale io avrei anche ottenuto la mia candidatura”, racconta la deputata. “Riuscite soltanto a immaginare come mi sono sentita? Non bisogna essere una donna per capire lo schifo, la violenza, l’umiliazione”, aggiunge Silvestri. “Mi chiedo: ma in quanti modi il corpo di una donna può essere violato, calpestato, abusato? Quante volte il dono della procreazione può essere strumentalizzato e degradato? In nome di cosa è giustificabile la violenza su un bambino appena nato? Non so chi sia stato. Molti, però, hanno scelto di condividere una evidente calunnia, di telefono in telefono, di chat in chat, rendendosi complici di questo schifo – afferma -. E anche chi sa ma ha deciso di non parlare lo è”. “Ho scelto di rendere pubblica questa storia per tutelare mio figlio e Fabio, legittimo papà e mio amato compagno.Il mio augurio è che nessuno sia indulgente con l’autore della calunnia e con chi contribuisce a diffonderla”, conclude nella lettera.

    Agenzia ANSA

    Una lettera al Corriere della Sera per mettere fine alle “voci su di me e un politico di Fratelli d’Italia”, che l’ha spinta a sottoporsi al test del Dna “per tutelare mio figlio”. (ANSA)

    Solidarietà è stata espressa a Silvestri da molti colleghi parlamentari.
    La deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase, su Twitter. “Vorrei dire a Rachele Silvestri, deputata di Fratelli d’Italia che oggi sul Corriere della Sera racconta la sua storia, che sì, ci siamo indignate con lei. Tutta la mia solidarietà”. 
    Solidarietà anche  dalla deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli. “Solidarietà alla collega e deputata Rachele Silvestri vittima di un danno esistenziale enorme che l’ha colpita come donna, madre e politica in modo vergognoso. Si parla bene di difesa delle donne ma l’8 marzo regnava ovunque lo spettegolezzo, il chiacchiericcio, la diffamazione, l’infamia, come io stessa ho dovuto denunciare nel mio intervento in aula contro accuse sessiste peraltro prive di fondamento. Oggi dalle pagine del Corriere, Rachele è stata costretta a difendersi da quella spazzatura, inchiodando i professionisti della menzogna ma nessuno potrà restituire a lei e alle persone colpite il torto subito. Ciò nonostante c’è chi non si ferma e continua nell’opera di fango e denigrazione. Frustrati autori della disinformazione che inventano fake news probabilmente perché ciò che è finto nelle nostre vite è vero nelle loro, tanto da fargli dimenticare la linea di demarcazione. Qualcuno li avvisi che a forza di guardare dal buco della serratura si rimane piegati per sempre”. 
    “Oggi sul patibolo della gogna è toccato salire a Rachele Silvestri, deputata di Fratelli d’Italia. La sua storia rappresenta l’ennesimo capitolo di una vergogna non nuova nel parlamento italiano. All’onorevole Silvestri è toccato subire una violenza non meno dolorosa, ma anzi ancor più devastante, di quella fisica. Aver avuto la forza di raccontare questa storia con tutti i contorni della miseria umana e politica che la connotano, dovrebbe spingere chiunque a riflettere prima di esercitarsi e sguazzare con vigliaccheria in quel putrido stagno fatto di pettegolezzi anonimi”. Lo afferma con una nota, il vicepresidente della Camera e parlamentare di Forza Italia, Giorgio Mulè