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    Berlusconi chiama i vertici di Fi, il Paese ha bisogno di noi

    (ANSA) – ROMA, 06 APR – “Berlusconi, questa mattina, ha
    telefonato al coordinatore nazionale Antonio Tajani, ha parlato
    con il capogruppo alla Camera Paolo Barelli, con il vice
    presidente del Senato Maurizio Gasparri e ha sentito gli altri
    dirigenti e vertici del partito. Ha rivolto un affettuoso saluto
    e ha raccomandato il massimo impegno in parlamento, al governo e
    in Forza Italia perché “Il Paese ha bisogno di noi!”
    Tutti gli hanno assicurato che non mancheranno di essere più
    attenti, ligi e presenti nel seguire le sue indicazioni, in
    attesa che si ristabilisca presto e torni a essere il
    combattente di sempre”. E’ quanto si legge in una nota di Fi.   
    (ANSA).   

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    Sala: fondi del governo tagliati, ora Milano è sola

    (ANSA) – MILANO, 06 APR – “Il taglio ai finanziamenti lascia
    sola Milano e le altre grandi città, si è cercato di portare la
    situazione all’attenzione del governo, con emendamenti alla
    legge di Bilancio, che però non hanno avuto fortuna, nessuno di
    questi emendamenti è stato approvato. Trasporti, welfare,
    scuola, vengono lasciati scoperti senza le risorse aggiuntive
    che vengono richieste a Roma”. Lo ha sottolineato stamani il
    sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “L’amministrazione di una
    grande città come Milano – ha aggiunto – è una macchina molto
    complessa e se non ci sono i soldi alcuni servizi rischiano
    infatti di essere tagliati”. (ANSA).   

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    Berlusconi stabile e vigile, notte senza novità in terapia intensiva al San Raffaele

    La situazione rimane complessa ma stabile per Silvio Berlusconi ricoverato da ieri al San Raffaele. La notte è trascorsa senza novità, l’ex premier è sempre vigile. Lo si apprende in mattinata in ambienti vicini all’ex premier che sta continuando una terapia intensiva per ristabilire una corretta ossigenazione del sangue.
    Problemi ematici che destano grande preoccupazione. E’ questa, secondo quanto raccolto dall’ANSA da fonti sanitarie la patologia che ha causato l’aggravamento delle condizioni di Silvio Berlusconi ricoverato da ieri mattina alla terapia intensiva del San Raffaele. Ma l’unico a poter dare informazioni pubbliche sullo stato di salute di Berlusconi è il professor Zangrillo, primario di anestesia dell’ospedale e medico personale dell’ex premier.
    Berlusconi rimane in terapia intensiva. In mattinata, a quanto si apprende, dopo le visite, Zangrillo potrebbe tenere un punto stampa per illustrare le condizioni di salute di Silvio Berlusconi.
    I pesanti problemi di ossigenazione, che hanno messo sotto stress il sistema cardiovascolare e quello respiratorio, a rischio di infezioni, compresa la polmonite, potrebbero derivare anche da difficoltà del funzionamento del midollo spinale, si racconta sempre in ambienti vicini all’ex premier.   

    Agenzia ANSA

    Berlusconi era stato dimesso dall’ospedale San Raffaele lo scorso 30 marzo. Il nuovo ricovero per problemi cardiovascolari. ‘E’ stazionario ma vigile’. Paolo Berlusconi: ‘Silvio è stabile, è una roccia’. Meloni: ‘Forza Silvio, auguri di pronta guarigione’. Salvini: ‘L’Italia ti aspetta’. Per lui applauso da tutti i gruppi al Senato. Tutti i figli al San Raffaele, da Marina a Luigi (ANSA)

    “Ho parlato con il professor Zangrillo questa mattina, mi ha detto che Silvio Berlusconi ha passato una notte tranquilla, le condizioni sono stabili. Il modo migliore per noi di stargli vicino è di lavorare alla riorganizzazione territoriale in vista delle amministrative di maggio come ci ha detto in diversi messaggi nei giorni scorsi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Uno Mattina su Rai 1. “Berlusconi ha lavorato fino all’altro ieri sera. Speriamo che il leone torni presto alla guida del partito, lui non molla mai. E’ lui la guida del nostro partito, è lui il leader di Fi”. Ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Uno mattina su Rai 1. “Siamo impegnati in previsione di un evento di Forza Italia per maggio, lavoriamo alla riorganizzazione territoriale e al rafforzamento del partito per avere una presenza più capillare sul territorio. Era veramente molto attivo fino all’altro ieri sera. Vogliamo essere tutti ottimisti”, ha aggiunto.

    Agenzia ANSA

    Il ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano fa il giro del mondo con la notizia riportata dai principali media internazionali. Dal Washington Post al Guardian, dallo Spiegel a France24, da El Pais ad Al Jazeera e perfino sull’australiano News. (ANSA)

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    Mattarella,impegno a completare la ricostruzione dell'Aquila

    (ANSA) – ROMA, 06 APR – “Questo giorno di memoria è, per la
    Repubblica, un rinnovato giorno di impegno. L’impegno di
    completare la ricostruzione, di sostenere una rinascita piena
    della vita civile, sociale, economica, culturale della città”.   
    E’ quanto scrive il Presidente della Repubblica Sergio
    Mattarella in un messaggio al sindaco del Comune dell’Aquila,
    Pierluigi Biondi. (ANSA).   

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    Ansia per Berlusconi, in terapia intensiva al San Raffaele. Il fratello Paolo: 'Ce la farà'

    “È stabile, è una roccia. Silvio ce la farà anche stavolta”. Paolo Berlusconi, lasciando il San Raffaele, ostenta ottimismo, al termine di una lunghissima giornata segnata dall’ansia e dalla grande preoccupazione per la vita di Silvio Berlusconi. La notizia del suo ricovero in terapia intensiva arriva poco dopo mezzogiorno e subito si capisce che stavolta non si tratta di semplici controlli di routine. In serata si viene a sapere che è stazionario anche se la situazione è grave: continua ad avere scarsa ossigenazione nel sangue ma non è intubato. L’ex premier è vigile, sarà importante – si spiega in ambienti vicini al Cav – seguire l’evoluzione della situazione durante la notte.
    La carenza di ossigeno ha messo sotto stress il sistema cardiovascolare e quello respiratorio che è a rischio di infezioni, compresa la polmonite che potrebbe complicare il quadro generale. Ma resta una situazione stabile che non mette in queste ore l’ex premier in pericolo di vita. Il presidente di Forza Italia, 87 anni il prossimo settembre, arriva al San Raffaele, accompagnato dalla sola Marta Fascina, in “affanno respiratorio”. Per questa ragione viene subito trasferito nel reparto di terapia intensiva per “problemi cardiovascolari”. L’ennesimo ricovero dopo che era stato dimesso il 30 marzo dallo stesso ospedale. Nessun bollettino medico ufficiale, non ce ne saranno per tutto il giorno. Ma dal partito azzurro si viene a sapere che è “vigile”.

    Berlusconi in terapia intensiva, il fratello Paolo: ‘E’ una roccia’

    “È stabile, è una roccia. Il suo umore? Il nostro è buono”, ha detto Paolo Berlusconi ai giornalisti uscendo dal San Raffaele. “Ce la farà anche stavolta”.

    Agenzia ANSA

    L’intervento alla prostata, pacemaker e “l’infernale malattia” (ANSA)

    Poco dopo, in questa continua altalena tra notizie rassicuranti e altre molto meno, alla struttura milanese arrivano i figli e il fratello Paolo. Un dettaglio che per qualche minuto, nei palazzi romani, inevitabilmente fa pensare al peggio. Circolano rumors sul fatto che sia molto grave. Da Bruxelles il coordinatore nazionale azzurro, Antonio Tajani, due ore dopo il ricovero, offre qualche minimo motivo di ottimismo: “Parla ed è stato ricoverato perché non era stato risolto il problema precedente”, dichiara dopo la ministeriale Esteri alla Nato. Tuttavia, man mano che passa il tempo, l’apprensione cresce di ora in ora: le alte cariche dello Stato, insieme a tutti i partiti, fatta eccezione per i Verdi, Sinistra Italiana e il Movimento Cinque Stelle, fanno gli auguri all’ex premier: “A nome del Senato e mio personale – afferma Ignazio La Russa – formulo sinceri e affettuosi auguri di pronta guarigione al senatore e amico Silvio Berlusconi. Ti aspettiamo in Aula”. “Desidero rivolgere a Berlusconi – dice il presidente della Camera, Lorenzo Fontana – i più sentiti auguri di pronta guarigione”. La premier Giorgia Meloni, in viaggio per l’Aquila, twitta: “Un augurio sincero e affettuoso di pronta guarigione. Forza Silvio”.
    Lo stesso incitamento arriva dal leader della Lega, Matteo Salvini: “Forza Silvio, l’Italia ti aspetta!”. “Un grande in bocca al lupo”, twitta Matteo Renzi. Ondata d’affetto anche dal Senato: “Auguri di pronta guarigione al senatore Silvio Berlusconi”, afferma il capogruppo dem, Francesco Boccia. Gli fa eco il presidente di turno, Maurizio Gasparri, “la presidenza si associa al suo auspicio di auguri a un nostro collega, oltre che leader politico”. Nel pomeriggio, sempre nell’aula di palazzo Madama, scatta l’applauso di tutti i gruppi nel corso della seconda chiama al dl Superbonus quando viene fatto il suo nome per il voto. La notizia intanto fa il giro del mondo e viene ripresa dai principali media internazionali. “E’ ricoverato in terapia intensiva con problemi respiratori”, scrive Fox news. Titoli simili si ritrovano anche sugli online degli altri giornali esteri, dal Washington Post al Guardian, dallo Spiegel a France24, da El Pais alla Faz, da Le Figarò alla tv irlandese Rte e al sito australiano News.Com.au.

    “Desidero rivolgere a Silvio Berlusconi i più sentiti auguri di pronta guarigione”: così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. “Dedico un sincero augurio di pronta guarigione al presidente Silvio Berlusconi. Lo aspettiamo presto per proseguire insieme il lavoro per il nostro Paese”, scrive su Twitter il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. “Auguri di pronta guarigione al presidente Berlusconi. Lo aspettiamo presto in Aula per nuove sfide e nuovi traguardi”, ha scritto sempre su Twitter il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.
    “Forza Silvio!”, sono le parole su Twitter della ministra Daniela Santanchè. Il messaggio è accompagnato da una foto in cui la ministra e Berlusconi sono assieme.

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    Macron da Xi per la pace con von der Leyen

    Il presidente francese Emmanuel Macron e la numero uno della Commissione Ue Ursula von der Leyen sono a Pechino, in una missione per mostrare l’unità dell’Europa nell’incontro di domani con il presidente cinese Xi Jinping, sollecitando chiarezza di posizione nella guerra russa all’Ucraina e aiuto per una soluzione di pace, a partire dalla telefonata mai fatta da inizio conflitto all’omologo di Kiev, Volodymyr Zelensky.
    I due politici europei mirano poi a fare luce sul documento cinese del 24 febbraio, strutturato in 12 punti, che è più una valutazione mandarina della crisi piuttosto che una proposta di soluzione, avendo al primo punto una generica tutela della sovranità e dell’integrità territoriale.
    Nei primi appuntamenti della visita di Stato di tre giorni, Macron ha chiarito che, pur non essendo d’accordo con il piano cinese per l’Ucraina, l’iniziativa mostra che Pechino vuole “costruire un percorso verso la pace. Noi puntiamo a una pace giusta e duratura”.  Con il suo stretto rapporto con Mosca, celebrato nella visita di Xi a Mosca a fine marzo, Pechino “può svolgere un ruolo importante, ha notato Macron, avvertendo il presidente cinese di non aumentare il sostegno a Putin (“chiunque sostenga l’aggressore si metterebbe nel ruolo di complice”) e difendendo la decisione di visitare la Cina a dispetto dello scetticismo Usa sui risultati ottenibili. “Non credo mai che nulla sia possibile. Il cancelliere tedesco è venuto qui, è venuto anche il premier spagnolo, preferireste non venire in Cina? Sono umile. Non sono qui per dire che negozieremo la pace”.
    Macron e von der Leyen, pur impegnati nello stesso viaggio, hanno piani non proprio coincidenti: la presidente della Commissione Ue dovrà muoversi tra i vari punti di vista dei 27 Paesi che rappresenta e la costante pressione di fondo degli Stati Uniti. Domani, i due presidenti, tra i vari incontri, vedranno il premier Li Qiang e poi insieme Xi, solo per una parte. Il leader cinese, in nome della richiesta di “autonomia strategica” dell’Ue mira a separare il fronte Washington-Bruxelles, mai così unito da decenni dopo la guerra di Putin.
    L’assetto di von der Leyen riflette la rapidità con cui la Cina è salita nell’agenda dell’Ue: per anni, Bruxelles ha lasciato che la questione dei rapporti andasse in secondo piano per le varie opinioni all’interno del blocco. La retorica aggressiva di Pechino, la sua rappresaglia economica contro i Paesi del blocco e i timori di una Cina sempre più vicina alla Russia (e con l’ipotesi di aiuti allo sforzo bellico di Mosca) hanno reso impossibile evitare l’argomento.

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    I discografici Afi, Meta? Il vero “pirata” è la Rai

    “Un anno fa abbiamo espresso al governo e all’Autorità i sintomi di quella che oggi è diventata una malattia, eppure anche di fronte all’evidenza l’applicazione della legge sul diritto d’autore continua ad avere ancora oggi zone franche e logiche di potere non solo interne a Meta, ma anche a Rai. Quanto ancora dovremmo aspettare?”. Lo dice il presidente dell’Associazione Fonografici Italiani (Afi), Sergio Cerruti, secondo il quale con il caso Meta-Siae “anche l’Agcm si accorge di essere un anno in ritardo”.    Il procedimento cautelare dell’Autorità Garante per il Mercato e la Concorrenza e il tavolo del governo, sono “due decisioni che l’Afi chiede e aspetta da più di un anno. Mi aspetto ora che lo stesso spirito irrompa anche nella zona franca di viale Mazzini, dove le logiche di potere e controllo interne alla Rai continuano ad abusare dei diritti degli autori, artisti e produttori musicali”, afferma ancora Cerruti. “Non possiamo più aspettare”, continua il presidente dell’associazione dei produttori discografici secondo il quale “dal 1° gennaio 2023 la Rai è ufficialmente un’emittente di Stato pirata senza contratto con l’industria discografica che, contrariamente a Meta che ha dovuto togliere dalle piattaforme i brani Siae in virtù del mancato accordo, continua indisturbata a utilizzare i contenuti musicali violando i diritti degli autori, degli artisti e dei produttori. Una prassi della Tv di Stato che l’Afi denuncia ormai da diverso tempo anche alla stessa Agcom che continua a sottovalutare i sintomi di una malattia che sta infettando l’intero mercato”. Per Cerruti, insomma, “il rumore intorno alla rottura tra Meta e la Siae ha acceso i riflettori su una più grande spaccatura interna al settore musicale e sull’ancor più grave incremento di pirati di serie A e pirati di serie B. Sul caso Meta-Siae gli operatori di mercato non si sono mai incontrati o confrontati – aggiunge il presidente dell’Afi che già un anno fa aveva denunciato il comportamento della Big Tech senza scaturire il minimo interesse neanche dalla stessa Siae – e la situazione peggiora per quanto riguarda la Rai che gode della benedizioni dei rappresentanti dell’industria discografica multinazionale i quali, pur vantandosi della titolarità di storici arresti nel mondo della pirateria italiana, oggi forniscono il bollino di qualità all’emittente pirata provando a trovare accordi di cui non si conoscono i contenuti e che di certo non aiutano a far emergere l’illegittimità del comportamento di Viale Mazzini”.    Conclude Cerruti: “Se nella nostra economia buona regola è quella di chiudere un occhio, di fronte alla Rai vengono chiusi tutti e due”.    

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    Da Senato ok al Superbonus, scattano le novità 

    Sei mesi in più per ottenere il 110% sui lavori delle villette, sconto in fattura e cessione del credito ancora possibili per chi deve installare una caldaia o degli infissi nuovi, compensazione dei crediti incagliati con i titoli di Stato. Arriva poi un veicolo finanziario che vede impegnate le grandi società pubbliche, con Enel X in testa, e coinvolgerà anche banche e altre istituzioni finanziarie Sono alcune delle novità introdotte dal Parlamento al decreto Superbonus che, dal 17 febbraio, ha bloccato i meccanismi di sconto e cessione per tutte le agevolazioni edilizie. Il testo ha incassato la fiducia anche in Senato con l’approvazione definitiva.
    Ecco le novità più importanti.
    * STOP ALLO SCONTO IN FATTURA E ALLE CESSIONI: la data spartiacque rimane come previsto il 17 febbraio: dall’entrata in vigore del decreto le operazioni che hanno permesso di effettuare i lavori senza tirare fuori un euro di tasca sono vietate. Proprio le cessioni hanno infatti garantito ai bonus un successo indiscutibile ma hanno anche fatto lievitare i costi per lo Stato e proliferare le frodi.
    * LE ECCEZIONI, DAL SISMABONUS ALLE CASE POPOLARI: Fatta la norma sono arrivate le deroghe. Ad essere esclusi dallo stop alle cessioni saranno innanzitutto i bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, così come quelli sugli immobili danneggiati dall’alluvione nelle Marche e dai terremoti. Eccezione anche per Iacp, onlus e cooperative di abitazione. Lo stop non toccherà nemmeno i lavori di riqualificazione urbana.
    * SOLUZIONE ANCHE PER GLI INFISSI E LE CALDAIE: Si è deciso di intervenire anche sul fronte della cosiddetta edilizia libera: nel caso in cui non ci sia stato ancora l’avvio dei lavori entro il 16 febbraio, basterà aver versato l’acconto per ottenere comunque il diritto a sconto e cessione. In assenza di un acconto, dovrà essere provata l’esistenza di un accordo vincolante con la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. La dichiarazione falsa implica la responsabilità penale.
    * SALVE LE CESSIONI 2022 – Le spese dello scorso anno potranno essere ancora cedute anche oltre l’attuale scadenza del 31 marzo a fronte di una sanzione di 250 euro. Alla Camera e’ stata infatti riconosciuta la possibilità di effettuare la comunicazione nel caso in cui il contratto di cessione non sia stato ancora concluso. Si applicherà la remissione in bonis valida fino al 30 novembre.
    * PIU’ TEMPO PER LE VILLETTE: i cantieri negli edifici unifamiliari saranno ‘salvi’ ancora per un po’. Scavalcando l’attuale termine del 31 marzo, la detrazione massima al 110% spetterà ancora per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023. Ma solo rispettando la condizione di base: aver effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi entro il 30 settembre del 2022.
    * DETRAZIONI IN 10 ANNI: Archiviati sconti e cessioni, arriva una chance in più per i redditi bassi con scarsa capienza fiscale. Per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i contribuenti potranno optare per il riparto della detrazione in 10 quote annuali a partire dal periodo d’imposta 2023.
    * PER LE BANCHE CHANCE BTP: La soluzione al problema dei crediti incagliati è lasciata in gran parte ai privati. Nascerà un veicolo finanziario per la compravendita e le banche utilizzeranno gli spazi fiscali ancora a disposizione. Chi li ha esauriti per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente potrà ricorrere ad una compensazione con i buoni del Tesoro, con emissioni a partire dal 2028.
    * SI ALLENTA LA RESPONSABILITA’ IN SOLIDO: Le cessioni tra banche, assicurazioni e soggetti qualificati diventano più semplici grazie ad un allargamento delle maglie. Per essere esclusi dalla responsabilità solidale a tutti i cessionari (non solo ai correntisti professionali) basterà infatti ottenere dalla banca un’attestazione di possesso dei documenti di verifica del credito.