More stories

  • in

    Renzi annuncia ingresso in IV di 2 ex Azione Gruppioni e Pigoni

    (ANSA) – ROMA, 16 MAG – “Diamo il benvenuto a due persone
    straordinarie, a due donne che sono non solo accomunate dalla
    provenienza cioè l’Emilia Romagna, ma anche dalla loro passione
    per la politica”. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi
    comincia così la conferenza stampa in cui annuncia l’ingresso
    nella sua forza politica di Naike Gruppioni, imprenditrice
    bolognese eletta con Azione e di Giulia Pigoni di Sassuolo.   
    “Italia viva ha lanciato un percorso congressuale dal 10
    giugno, liberi e democratici dal basso, avremmo dovuto farlo con
    il partito unico – spiega Renzi – ma non è stato possibile così
    lo facciamo con chi ci sta. Non deve essere però solo una conta
    delle tessere, ma un percorso di idee e di progetti. Questo
    spazio c’è, anche se qualcuno litiga ed è compito delle donne e
    degli uomini di buona volontà farlo funzionare – dichiara –
    offriamo una casa a tutti quelli che dicono che non ci si può
    arredere allo schleinismo o al melonismo. Questo spazio c’è
    quindi chi vuole e ci crede può farne parte”.   
    Carlo Calenda sui social ammette che avrebbe preferito
    essere messo a conoscenza di questa scelta: “Faccio i migliori
    auguri a Naike. Ogni scelta è legittima e rispettabile. Mi
    permetto solo di notare che, per rispetto alla comunità che l’ha
    eletta sei mesi fa quasi senza conoscerla, una comunicazione
    preventiva sarebbe stata più elegante. Ma immagino – prosegue –
    che l’uscita a sorpresa fosse parte dell’accordo di ingaggio.   
    Questa vicenda, altrimenti irrilevante, spiega bene la distanza
    nei comportamenti con Matteo Renzi. Mentre noi eravamo impegnati
    in giro per l’Italia a sostenere le liste, spesso fatte insieme,
    per le amministrative lui era in queste faccende affaccendato.   
    Buona strada”. (ANSA).   

  • in

    Lollobrigida e la ‘razza’: ‘E’ nella Costituzione, togliamola…’

    “La razza è prevista dalla Costituzione: quando afferma che non ci deve essere distinzione di razza, afferma anche l’esistenza della razza. Sarei anche per togliere quella parola dalla Costituzione, e voterei per l’abolirla se l’accezione che viene data implica un elemento negativo”. Così il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica ieri su Rete4, sulla polemica circa la sua dichiarazione sulla esistenza di una etnia italiana. “La critica oggettivamente trova poche ragioni. Che esistano gli italiani e che gli italiani siano una etnia è difficile da smentire”, aggiunge.   

  • in

    L’emendamento del governo sul codice rosa è innammissibile

    (ANSA) – ROMA, 16 MAG – E’ inammissibile l’emendamento del
    governo, presentato al decreto sulla P.a, che mira a promuovere
    la parità di genere nel settore degli appalti pubblici. Nella
    seduta delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della
    Camera di stamani i presidenti, Nazario Pagano (Fi) e Walter
    Rizzetto (Fdi), hanno annunciato gli emendamenti dichiarati
    inammissibili per estraneità di materia. Tra questi – in tutto
    25 sui complessivi 580 – vi è appunto questo del governo.   
    L’esecutivo aveva approvato questo emendamento nel consiglio
    dei ministri l’11 maggio, insieme ad un secondo che sblocca 660
    milioni per le residenze universitarie. L’emendamento del
    governo conferma anche nell’ambito della nuova disciplina del
    nuovo Codice Appalti (decreto legislativo n. 36 del 2023) in
    vigore dal prossimo 1 luglio, il riconoscimento di premialità in
    favore delle imprese che adottano politiche tese al
    raggiungimento delle parità di genere comprovata dal possesso
    della relativa certificazione rilasciata ai sensi dell’articolo
    46 bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna.   
    In particolare l’emendamento afferma che “al fine di
    promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono
    nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior
    punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche
    tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal
    possesso della certificazione della parità di genere di cui
    all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e
    donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198”.   
    Il governo ha la possibilità di ricorrere contro la decisione
    di inammissibilità dell’emendamento per estraneità di materia,
    presentando l’istanza ai presidenti di Commissione entro le 15
    di oggi (ANSA).   

  • in

    Furfaro (Pd), serve un coordinamento delle opposizioni

    (ANSA) – ROMA, 16 MAG – “Spero che si incontrino Elly Schlein
    e Conte, spero che incontrino Elly Schlein e Renzi, Calenda. Io
    credo che tutte le forze di opposizione dovrebbero avere
    incontri frequenti per costruire un coordinamento. Noi abbiamo
    un sincero e sfrenato entusiasmo nella costruzione di un campo
    che sia unito che possa fronteggiare le destre. Rinnoviamo
    l’appello a tutti, anche ai leader di essere responsabili e di
    orientarsi per costruire un campo comune”. Lo afferma Marco
    Furfaro, deputato del Partito Democratico, ad Agorà su Rai Tre.   
    (ANSA).   

  • in

    Elezioni comunali 2023, ballottaggio a Pisa

    Per un piccolo pugno di voti mancanti che non gli ha concesso di superare la fatidica soglia del 50% delle preferenze più una, a Pisa sfuma la vittoria al primo turno per il sindaco uscente del centrodestra Michele Conti, che si è fermato al 49,96%. Andrà al ballottaggio con il candidato di centrosinistra e Movimento 5 stelle Paolo Martinelli, che ha ottenuto il 41,12%. Complessivamente Conti ha ottenuto più di 20mila voti, circa 3.500 in più del suo principale sfidante del centrosinistra. Le operazioni di spoglio sono procedute a rilento, e soprattutto si è determinato per ore uno stallo su tre sezioni per le quali è stata necessaria un’accurata verifica dei voti.
    Vince il centrodestra in 4 delle 13 città capoluogo ieri al voto per le comunali: Imperia, Sondrio, Treviso e Latina. Due i sindaci eletti dal centrosinistra: a Teramo e a Brescia. In 7 città si andrà invece al ballottaggio, tra due settimane: Ancona, Brindisi, Terni, Vicenza, Massa, Pisa e Siena. Fuori dalla corsa Fdi a Massa, dove contro il centrosinistra correrà il candidato di Lega-Fi.

    Agenzia ANSA

    Sono 13 i capoluoghi in cui si è votato: 4 vanno al centrodestra, 2 al centrosinistra, 7 si avviano al ballottaggio. Castelletti oltre il 50%, ‘un’emozione essere la prima donna sindaco di Brescia’. Pd-M5s non sfondano, incognita sull’intesa. Sei i capoluoghi in cui si va verso il ballottaggio: si voterà di nuovo il 28 e 29 maggio. Ad Ancona, roccaforte rossa, guida il centrodestra. Scajola riconfermato al primo turno a Imperia. Affluenza al 59%, in calo di 2 punti rispetto alle passate amministrative (ANSA)

    A Terni, il centro più grande tra i sette interessati alla consultazione in Umbria, sarà ballottaggio tra Orlando Masselli, centrodestra, 35,81 per cento, e Stefano Bandecchi, Alternativa popolare, 28,14, per scegliere il nuovo sindaco. Restano fuori dal secondo turno la coalizione con il Pd guidata da José Maria Kenny, 21,94, e quella del Movimento 5 stelle con Claudio Fiorelli candidato sindaco, 10,82. Nel centrodestra Fratelli d’Italia diventa il primo partito in città con il 17,94 per cento dei consensi, contro il 6,34 della precedente tornata, mentre crolla la Lega, 4,28, dal 29,1, e scende anche Forza Italia, 6,53, 9,26. 

  • in

    Comunali: Conti si ferma al 49,96%, ballottaggio a Pisa

    (ANSA) – PISA, 16 MAG – Per un piccolo pugno di voti mancanti
    che non gli ha concesso di superare la fatidica soglia del 50%
    delle preferenze più una, a Pisa sfuma la vittoria al primo
    turno per il sindaco uscente del centrodestra Michele Conti, che
    si è fermato al 49,96%. Andrà al ballottaggio con il candidato
    di centrosinistra e Movimento 5 stelle Paolo Martinelli, che ha
    ottenuto il 41,12%. Complessivamente Conti ha ottenuto più di
    20mila voti, circa 3.500 in più del suo principale sfidante del
    centrosinistra. Le operazioni di spoglio sono procedute a
    rilento, e soprattutto si è determinato per ore uno stallo su
    tre sezioni per le quali è stata necessaria un’accurata verifica
    dei voti.   
    A Siena sarà il ballottaggio del 28 e 29 maggio prossimi a
    decidere chi sarà sindaco tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal
    centrodestra, e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra. A
    scrutinio concluso, 50 sezioni su 50, Fabio, sostenuta da
    Fratelli d’Italia, Siena in tutti i sensi, Lega, Fi-Unione
    centro-Liberali e riformisti e Movimento civico senese, ha
    ottenuto il 30,51%, pari a 8.249 voti. Ferretti, candidata del
    Pd, Con Anna Ferretti sindaca, Si sinistra italiana-Iep!, il
    28,75%, pari a 7.773 voti. Questo il risultato dello scrutinio
    diffuso dal Ministero dell’Interno. (ANSA).   

  • in

    A Sondrio vince il centrodestra al primo turno

    È tempo di festeggiamenti per il confermato sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini. I dati non sono ancora definitivi, ma il risultato è chiaro. Alle 21 sono 10 i seggi in cui le operazioni di scrutinio si sono concluse, il risultato è di quasi il 60% delle preferenze per il primo cittadino uscente, appoggiato da una coalizione di centrodestra; mentre Simone Del Curto, il candidato di Centrosinistra, allo stato attuale ha raccolto meno del 37% dei voti; attorno al 3% Luca Zambon con la Lista Moratti.
    Al di là dei voti ufficiali, che rappresentano un terzo di quelli totali, le indicazioni dai seggi sono chiare: niente ballottaggio, Scaramellini avanti ovunque. “Ringrazio il mio gruppo per il lavoro che ha fatto, ringrazio i cittadini per questa riconferma, evidentemente hanno apprezzato il lavoro che abbiamo svolto – ha detto il primo cittadino in sala stampa -. Dobbiamo ripartire subito, continuando, seriamente, il nostro lavoro. Questo risultato ci rende sereni, e oltre a darci una grande responsabilità ci offre anche fiducia. È vero, saranno cinque anni complicati, ma spero meno di quelli che abbiamo trascorso a causa del Covid. I giochi olimpici invernali sono un’opportunità, e così li guardo io, sperando di essere all’altezza”.
    Marco Scaramellini ha ricevuto, già attorno alle 20, la telefonata di Del Curto, che poi lo ha raggiunto in sala stampa per complimentarsi di persona per la vittoria. “Grazie Simone, abbiamo fatto una campagna elettorale corretta, come è nel nostro stile” ha detto al telefono il vincitore. In provincia di Sondrio si è votato anche per l’elezione di altri cinque sindaci. Sfida in solitaria, esclusivamente contro il quorum, ad Albosaggia, Gerola Alta e Chiesa in Valmalenco, dove sono stati riconfermati i sindaci uscenti (rispettivamente Graziano Murada, Rosalba Acquistapace e Renata Petrella). A Cosio Valtellino vittoria per Giorgio De Giobbi, vice sindaco della Giunta uscente; a Teglio per soli 25 voti la spunta Ivan Filippini.
    Infine, clamoroso ballottaggio a Bema, uno dei paesi più piccoli d’Italia. Giovanna Passamonti (#Visione comune) e Marco Sutti, sindaco uscente (Per Bema) hanno preso lo stesso identico numero di voti. All’unico seggio allestito in paese si sono recati il 71,22% degli elettori. I voti validi sono stati 98, equamente divisi tra i due candidati, 49 a testa.   

  • in

    Massa verso il ballottaggio ma gli schieramenti sono divisi

    Si profila il ballottaggio a Massa (Massa Carrara). Mentre sono 48 su 80 le sezioni scrutinate il sindaco uscente, recentemente sfiduciato, Francesco Persiani, fautore nel 2018 del passaggio della città al centrodestra, è avanti con il 34,12% delle preferenze, sostenuto da Forza Italia e Lega, ma non da Fratelli d’italia.
    Al secondo turno sarà scontro diretto con il segretario comunale Dem Enzo Ricci, sostenuto da Partito democratico e Alleanza Verdi e Sinistra, con alcune liste civiche, che è a quota 30,31%.
    Al terzo posto il candidato di Fratelli d’Italia Marco Guidi, con il 20,34% delle preferenze, seguito a notevole distanza dalla candidata di Movimento 5 Stelle e Unione popolare Daniela Bennati, al 5,69%. Si apre dunque la partita degli apparentamenti per il secondo turno, in un quadro che appare molto frammentato per entrambi gli schieramenti. Proprio le divisioni interne, tanto in casa del centrodestra, quanto in quello del centrosinistra, palesate nel primo turno rappresentano la variabile su cui si deciderà la guida della città al ballottaggio. Sulla carta il centrodestra, in caso di riunificazione, sommando le preferenze di Persiani a quelle di Guidi potrebbe poter contare su un ampio margine di vantaggio. Resta però forte l’incognita se davvero Fratelli d’Italia, tra gli artefici della sfiducia, e dunque della caduta a pochi mesi dal voto, di Persiani, intenda sostenere un secondo mandato del sindaco uscente. Le distanze sembrerebbero dunque davvero molte. La posta in gioco è però molto alta, soprattutto per il centrodestra che rischia altrimenti di perdere il governo della città, faticosamente conquistato appena cinque anni fa, dopo una lunga stagione del centrosinistra.
    Anche nel campo del centrosinistra la partita delle possibili alleanze è tutta da costruire e rappresenta una strada molto in salita. Ci sarà da sondare con attenzione il Movimento 5 Stelle e Unione Popolare, uniti alle amministrative a Massa in una inedita alleanza. Anche in un’ottica di massimo allargamento sarà invece molto difficile trovare un interlocutore in una forza come ‘Massa Insorge’, rassemblement che spazia dai no vax ai delusi M5s e altri scontenti, davvero molto ritroso nei confronti dei partiti più tradizionali. Lo stesso vale probabilmente per la lista dei Repubblicani guidati da Guido Mussi, fieri della loro corsa indipendente a queste amministrative.