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    Caro affitti: pasticcio sui fondi. Ira delle opposizioni

    Nuovo intoppo parlamentare per il governo, questa volta sulle misure contro il caro affitti e il codice rosa annunciate nell’ultimo Consiglio dei ministri dopo la protesta delle tende in tutta Italia. Una scivolata risolta in poche ore, ma che ha provocato le proteste dell’opposizione che ha accusato la maggioranza di “fare solo propaganda” su questi temi. Mentre il governo, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, la derubrica a “mera questione tecnica”. 

    Agenzia ANSA

    “L’altro giorno viene un ragazzo da me, e mi dice ‘io ho trovato un posto letto a 700 euro. Per me son troppi”. Gli ho detto ‘tu non meriti di diventare laureato, perché se ti fai fregare 700 euro per un posto letto non meriti di diventar classe dirigente’. (ANSA)

       
    Le due misure, una che sblocca 660 milioni per l’housing studentesco e l’altro sul rispetto della parità di genere per le aziende negli appalti pubblici, erano stati presentati dal governo al decreto P.a. in discussione in commissione alla Camera. L’esecutivo, viene spiegato da fonti di maggioranza, aveva poi valutato e comunicato la volontà di ritirarli per inserirli in un altro veicolo normativo ritenuto più naturale: il decreto omnibus su fondazioni liriche e Inps, sempre in discussione alla Camera. Un decreto che contiene, tra l’altro, all’articolo 7, anche le misure sugli asili nido relative al Pnrr. In particolare la misura riguardante il codice rosa è tra gli obiettivi per ottenere la terza tranche del piano.
    A quell’articolo, come aggiuntivi, verranno proposti gli emendamenti. Ma il ritiro della proposta sugli affitti e l’inammissibilità (forse dovuta a un corto circuito comunicativo e che risulta nello speech) di quella sul codice rosa provocano la reazione dell’opposizione. “I fondi erano solo un spot elettorale”, attacca il Pd con la capogruppo alla Camera, Chiara Braga. “Un’altra clamorosa figuraccia”, accusa il suo omologo M5s Francesco Silvestri. “Fanno il gioco delle tre carte”, dice il capogruppo di Azione-Iv Matteo Richetti. “Le opposizioni smettano di mistificare la realtà”, replica il capogruppo di FdI Tommaso Foti. “Gli emendamenti – spiega Ciriani – sono stati spostati in quello che è ritenuto il veicolo normativo più idoneo ad ospitarli per omogeneità di materia”. “E’ una questione puramente tecnica. Nessuna implicazione politica”, taglia corto anche il ministro agli Affari Europei, Coesione, Pnrr, e Sud Raffaele Fitto. “Resta assolutamente confermata la volontà del governo di procedere con le risorse per l’housing universitario”, si puntualizza dal ministero dell’Università. Ma per i Dem, con l’ex ministra Beatrice Lorenzin si tratta di un “errore davvero grossolano che dilata ulteriormente i tempi di risposta ad un’emergenza che riguarda non solo gli studenti, ma anche le fasce della società più deboli”.

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    Bolivia: arrestato per corruzione l’ex ministro dell’Ambiente

       Scattano le manette, in Bolivia, per un ex esponente del governo del presidente Luis Arce: Juan Santos Cruz, che fino allo scorso fine settimana ricopriva il ruolo di ministro dell’Ambiente e dell’Acqua, è accusato di aver preteso tangenti milionarie in cambio di lavori pubblici.
        Il politico ieri è andato a testimoniare volontariamente alla polizia ed in seguito è stato arrestato, quattro giorni dopo aver rassegnato le dimissioni dal dicastero. Prima delle sue dimissioni, Santos e un suo nipote erano stati denunciati per presunte mazzette, per l’equivalente di circa 2,8 milioni di dollari, ottenute da società che si erano aggiudicate progetti dal ministero ambientale.
        Con quei soldi la famiglia di Santos avrebbe comprato in contanti nove proprietà, secondo le informazioni dell’ufficio del procuratore dipartimentale di La Paz.    

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    Kiev, in 24 ore 55 scontri con le truppe russe nel Donetsk

        Le forze russe continuano a concentrare le loro operazioni offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka – nella regione di Donetsk (est) – dove ieri hanno avuto luogo 55 scontri con le truppe ucraine: lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento della guerra, come riporta Ukrinform.
        “Bakhmut e Marinka continuano ad essere l’epicentro delle ostilità”, aggiunge il rapporto. Ieri i russi hanno lanciato 31 attacchi missilistici: in particolare due missili S-300 hanno colpito un’infrastruttura civile a Kostyantynivka, nella regione di Donetsk, e due missili Kalibr hanno danneggiato un’infrastruttura civile a Mykolaiv. Inoltre, le forze di Mosca hanno effettuato 57 raid aerei e hanno lanciato 96 attacchi missilistici contro posizioni ucraine in aree popolate. Un impianto industriale nella città di Nikolayev, nell’Ucraina meridionale, è stato danneggiatodurante la notte in seguito ad un attacco russo: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Vitaly Kim,come riporta Ukrinform.
       “È stato colpito un impianto industriale”, ha scritto Kim su Telegram. In precedenza, nella regione era scattato un allarme aereo ed erano state segnalate esplosioni in città.

    Agenzia ANSA

    ‘Ripresi 20 km quadrati a Bakhmut’. Arriva a Kiev l’inviato di Xi (ANSA)

       Secondo l’Istituto per lo studio della guerra (Isw), nel suo rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto, le forze russe sono probabilmenteimpegnate a rafforzare la loro offensiva tattica nell’area di Bakhmut, nonostante l’obiettivo dell’Ucraina di concentrarsi su contrattacchi limitati e localizzati. Il centro studi statunitense ricorda che ieri il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha detto che i russi hanno rafforzato le loro forze nell’area di Bakhmut per stabilizzare la situazione. Allo stesso tempo, un noto blogger militare russo ha affermato che quattro battaglioni russi non meglio specificati sono stati dispiegati sui fianchi intorno a Bakhmut per impedire sfondamenti da partedelle forze ucraine.
       Queste affermazioni, commenta il think-tank, sono in linea con le dichiarazioni di lunedì scorso della viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar, secondo cui Mosca sta dispiegando ulteriori forze aviotrasportate – presumibilmente da altre aree del fronte – per difendere i fianchi di Bakhmut.
       D’altra parte, una fonte ufficiale Usa ha detto alla Cnn che la Russia sta utilizzando più munizioni del solito nel tentativo di sopraffare e confondere le difese aeree ucraine. Le forze di Mosca, spiega la fonte, hanno lanciato attacchi aerei più estesi e da più direzioni contemporaneamente prendendo di mira i centri di comando a Kiev e in altri luoghi strategici. Questo, secondo il funzionario americano, potrebbe essere un tentativo di costringere l’Ucraina a ritardare la sua tanto attesa controffensiva.
       Secondo Washington, tuttavia il piano potrebbe trasformarsi in un vantaggio per le forze di Kiev, poiché la Russia sta attingendo dalla sua già limitata riserva di munizioni ad alta precisione.

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    Argentina: Cristina Kirchner conferma, ‘Non sarò candidata’

        La vicepresidente della Repubblica Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, ha confermato in una lettera aperta ai militanti peronisti che non si presenterà per ricoprire incarichi nelle prossime elezioni presidenziali e legislative di ottobre, perché non intende svolgere il ruolo di “mascotte del potere per nessuna candidatura”.
        Ribadendo nero su bianco una scelta che aveva già manifestato in passato, la Kirchner ha per l’occasione nuovamente criticato il “Partito dei giudici”, l’opposizione di Juntos por el Cambio e i potentati economici. Nella lettera ha chiarito che non candidandosi alla presidenza si è proposta di evitare di cadere “nella trappola in cui vogliono indurci”, che è quella che “i peronisti esprimano un nome che poi magari il ‘Partito giudiziario’ può mettere fuori gioco”. Questo, ha sottolineato, potrebbe “mettere la nostra coalizione in una posizione di assoluta fragilità e debolezza di fronte alla competizione elettorale”. Al riguardo ha citato le recenti sentenze della Corte suprema che hanno sospeso le elezioni dei governatori di Tucumán e San Juan e che “hanno provato la giustezza del mio ragionamento”.
        All’inizio del marzo scorso un tribunale di primo grado ha condannato la Kirchner a sei anni di carcere in una causa conosciuta col nome di ‘Vialidad’ e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. L’interessata, che oltre a essere vicepresidente è anche presidente del Senato per la coalizione Frente de todos (Fdt), ha criticato fortemente la sentenza e ha annunciato la presentazione di un ricorso in appello. 

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    Comunali, Schlein: ‘Grande ottimismo per il secondo turno’

    Giorgia Meloni vede in queste comunali una conferma dell’onda lunga che l’ha portata a palazzo Chigi. E, forte del risultato parziale delle amministrative, rilancia con decisione sulle riforme. Al momento l’unica certezza è che il primo tempo è finito 4 a 2 per il centrodestra: sono quattro i capoluoghi che andranno a loro sin dal primo turno avendo superato la soglia del 50% più 1.
    Ma il Pd, analizzando i dati scorporati, il giorno dopo tira un sospiro di sollievo e mostra a sua volta ottimismo spiegando di essere il primo partito in quasi tutti i capoluoghi (dato peraltro confermato da un’analisi di Youtrend). Quindi mostra soddisfazione anche il segretario del Pd Elly Schlein che annuncia battaglia per il secondo turno.

    Amministrative, Schlein: ‘Il Partito e’ in ottima salute’

    “In questa tornata ci rialziamo con slancio, la destra frena. Guardiamo con grande ottimismo al secondo turno”, spiega Schlein dal Nazareno. “Il centrodestra conferma la sua forza di coalizione di governo, il valore della stabilità e della chiarezza di fronte agli italiani”, gli replica Meloni rilanciando subito la carta delle riforme: “il risultato del voto amministrativo – argomenta commentando i risultati delle comunali – è una ulteriore spinta all’azione del governo, il consenso degli elettori ci sprona ad accelerare sulla realizzazione del programma di riforme economiche, sociali e istituzionali”. Ma l’ analisi forse più puntuale del voto viene da Matteo Renzi che rileva come “ancora non abbia vinto nessuno: la vera partita si gioca ai ballottaggi”.
    Infatti i ballottaggi del 28 e 29 maggio ad Ancona, Brindisi, Vicenza, Pisa e Siena saranno decisivi per stabilire il vincitore. Nel primo turno il centrodestra ha conquistato quattro sindaci nei comuni capoluogo di Latina, Sondrio, Treviso e Imperia con l’ex ministro dell’Interno e sindaco uscente Claudio Scajola, il centrosinistra due, a Brescia e Teramo. L’affluenza è scesa di poco, al 59,03% (-2,19% rispetto al voto precedente). In silenziosa attesa resta il Movimento Cinque Stelle che sembra avere difficoltà ad esprimersi sui risultati non certo lusinghieri di questo primo turno. Oggi a parlare per tutti ci ha pensato il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri che si è mostrato assai prudente: “dobbiamo aspettare il verdetto. Il M5S è al ballottaggio in molti comuni e grandi città come Brindisi. Il M5S ha sempre avuto difficoltà storiche sul territorio. Ma abbiamo avviato con Conte un progetto per un maggiore radicamento”.
    Ma nascosti dall’anonimato alcuni parlamentari non nascondono un certo malumore. Non va meglio nel Terzo Polo dove continuano le schermaglie tra Renzi e Calenda: l’ex premier annuncia l’ingresso nella sua forza politica di Naike Gruppioni, imprenditrice bolognese eletta con Azione e di Giulia Pigoni di Sassuolo. Piccata la replica di Carlo Calenda che parla di “scippo” e aggiunge: “mi permetto solo di notare che, per rispetto alla comunità che l’ha eletta sei mesi fa quasi senza conoscerla, una comunicazione preventiva sarebbe stata più elegante”.

    Amministrative, Schlein: ‘Piena disponibilita’ a incrociare gli alleati’

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    Palazzo Chigi contro Report, sulle etichette sbaglia

    “Nella puntata del 15 maggio 2023, la trasmissione Report ha fornito una visione dei sistemi di etichettatura dei prodotti alimentari parziale e non condivisibile. Il Governo italiano intende garantire la salute dei cittadini e la tutela dei consumatori nell’acquisto dei generi alimentari. Per questo motivo, ha elaborato una proposta di sistema di etichettatura delle confezioni che mira a informare in modo appropriato il consumatore circa le caratteristiche nutrizionali del prodotto, in relazione alle esigenze della salute di ciascuno, sulla base dei dati scientifici”. Lo si legge in una nota di palazzo Chigi. 
    “Il sistema che il Governo italiano intende promuovere, in linea con i precedenti Governi della nostra Nazione – prosegue la nota di palazzo Chigi – si propone come alternativo rispetto a sistemi, come il Nutriscore elaborato in alcuni Stati esteri, che mirano a orientare le scelte del consumatore tramite semafori, gradazioni di colore e punteggi. Tali sistemi, infatti, si fondano su algoritmi non sufficientemente trasparenti, facilmente influenzabili per interessi economici e comunque basati su parametri valutativi limitati e spesso inappropriati. Inoltre, non sussistono dimostrazioni scientifiche concrete circa l’idoneità di questi sistemi a educare le abitudini alimentari dei consumatori con effetti benefici sulla loro salute. Il Governo ritiene, sulla base di solidi dati scientifici, che nessun prodotto, se assunto nelle giuste quantità, meriti il semaforo rosso e che tutti i prodotti dei quali si abusa possano determinare conseguenze negative sulla salute. La complessità delle valutazioni da compiere per una dieta sana ed equilibrata non può essere ridotta a un bollino colorato: come rilevato dall’Autorità nazionale per la Concorrenza e il Mercato, l’applicazione del bollino “in assenza di informazioni ad esso correlate” si tradurrebbe in una pratica commerciale ingannevole. Per questo motivo, il Governo ritiene che il benessere e la salute nutrizionale della popolazione non debbano essere perseguiti manipolando e indirizzando le scelte di consumo, bensì ponendo a disposizione delle persone le informazioni necessarie per nutrirsi in modo informato e corretto. Proteggere la salute e la consapevolezza, non orientare i consumi. Per ulteriori informazioni, si veda il position paper del 25 agosto 2022 pubblicato sul sito del CNBBSV – Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita”.

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    Studio Senato sull’Autonomia, rischio disparità economiche

    (ANSA) – ROMA, 16 MAG – Il ddl sull’Autonomia presenta
    “alcune criticità e c’è il “rischio di disparità economiche fra
    le regioni’: a evidenziarlo un
    documento redatto dal Servizio del Bilancio del Senato di cui
    una sintesi è stata pubblicata su Linkedin. Poco dopo però la
    precisazione di Palazzo Madama: si tratta di “una bozza
    provvisoria, non ancora verificata, erroneamente pubblicata
    online. Il Servizio del Bilancio si scusa con la stampa e con
    gli utenti per il disservizio arrecato”. (ANSA).