More stories

  • in

    Segretario Onu Guterres, l’omofobia è un attacco ai diritti umani

        “In ogni angolo del mondo le persone LGBTQI+ continuano a subire violenze, persecuzioni, incitamento all’odio, ingiustizie e persino veri e propri omicidi”. Lo dichiara il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres nella giornata internazionale contro l’omofobia.
        “Ogni aggressione alle persone LGBTQI+ – aggiunge – è un attacco ai diritti umani e ai valori che ci stanno a cuore”. “Non possiamo e non vogliamo tornare indietro” conclude.    

  • in

    Alluvione e sconfitta del Milan, il tweet cancellato da Salvini

        “Cuore e impegno (e telefono che squilla di continuo) dedicati ai cittadini di Emilia e Romagna che lottano con acqua e fango. Un Milan senza cuore, grinta e idee non merita neanche un pensiero”. E’ il testo di un tweet del vicepremier Matteo Salvini postato nella tarda serata di ieri e successivamente cancellato, ma il cui screenshot sta rimbalzando su tutti i social media.    Inevitabili le polemiche sulla scelta di commentare in un unico cinguettio la devastazione delle alluvioni di queste ore in Emilia Romagna e la sconfitta del Milan – di cui Salvini è tifoso – eliminato dall’Inter nella semifinale di Champions League.    “Dopo ‘belli ciao’ – attacca il Pd con Daniele Manca, capogruppo Pd in commissione Bilancio a Palazzo Madama – Salvini non trova di meglio che associare in un tweet la tragedia che si sta consumando in Emilia, il suo lavoro che dovrebbe essere quello di ministro e la partita di calcio. Resosi conto dell’oscenità scritta ha poi fatto cancellare il tweet. Ma forse sarebbe il caso che fermasse la sua bestia perché quel tweet è solamente indegno di un rappresentante delle nostre istituzioni”. 
       Poi una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fa sapere: “Il vicepremier e ministro Matteo Salvini è costantemente in contatto con gli amministratori locali dell’Emilia-Romagna e delle Marche, a tutti i livelli e con particolare riferimento ai sindaci, e sta monitorando la situazione delle infrastrutture a partire da strade e ferrovie chiedendo aggiornamenti costanti e in tempo reale”. “La Guardia Costiera – prosegue la nota – è in prima linea nei soccorsi e ha già inviato nelle zone più colpite donne, uomini e mezzi”.

  • in

    Omofobia: circolare Valditara, ‘Le scuole siano protagoniste’

    “La Costituzione italiana, all’art. 3 sancisce: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (…). La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita con risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, offre un momento di riflessione collettiva per istituzioni, personale scolastico e giovani sui valori costituzionali di uguaglianza, pari dignità di ogni persona e libertà individuali. La lotta contro le discriminazioni e il contrasto ad ogni forma di bullismo e violenza vede impegnati quotidianamente i docenti di ogni ordine e grado nell’educare studentesse e studenti al rispetto delle differenze e dei principi fondanti la convivenza civile”. E’ quanto si legge nella circolare del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara diffusa alle scuole nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
    “Alla luce degli effetti negativi del bullismo omofobico sulla carriera scolastica e sulla stessa salute psico-fisica delle giovani vittime, effetti ampiamente documentati dalla letteratura scientifica – prosegue la circolare – la scuola deve essere sempre più protagonista nel promuovere la cultura del rispetto, affinché ogni studentessa e ogni studente non vengano lasciati indietro e possano, in piena libertà, esprimere al meglio la propria personalità e i propri talenti.
    Le istituzioni scolastiche in indirizzo, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, possono realizzare attività di approfondimento sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
    Si ringrazia tutto il personale della scuola che, in sinergia con la componente studentesca e le famiglie, contribuisce quotidianamente a costruire una scuola che sia presidio dei valori costituzionali e dei principi democratici”. 

  • in

    Mattarella: ‘omofobia-transfobia insopportabile piaga sociale’

    “Omofobia, bifobia e transfobia costituiscono un’insopportabile piaga sociale ancora presente e causa di inaccettabili discriminazioni e violenze, in alcune aree del mondo persino legittimate da norme che calpestano i diritti della persona”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia.
    “Dal 2007, quando venne istituita dal Parlamento Europeo la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia – sottolinea il capo dello Stato – la sensibilità della coscienza collettiva verso questi temi si è accentuata. L’azione di contrasto ai numerosi episodi di violenza che la cronaca continua a registrare non può cessare”.
    “Contro le manifestazioni di intolleranza, dettate dal misconoscimento del valore di ogni persona – aggiunge – deve venire una risposta di condanna unanime. È compito delle istituzioni elaborare efficaci strategie di prevenzione che educhino al rispetto della diversità e dell’altro, all’inclusione. Gli abusi, le violenze, l’intolleranza, calpestano la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e la nostra Costituzione che proprio nell’articolo 3 riconosce pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di tutti i cittadini, garantendo il pieno sviluppo della persona umana”.

  • in

    Mattarella, omofobia e transfobia insopportabile piaga sociale

    (ANSA) – ROMA, 17 MAG – “Omofobia, bifobia e transfobia
    costituiscono un’insopportabile piaga sociale ancora presente e
    causa di inaccettabili discriminazioni e violenze, in alcune
    aree del mondo persino legittimate da norme che calpestano i
    diritti della persona”. Lo scrive il presidente della
    Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della Giornata
    internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia.   
    “Dal 2007, quando venne istituita dal Parlamento Europeo la
    Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia –
    sottolinea il capo dello Stato – la sensibilità della coscienza
    collettiva verso questi temi si è accentuata. L’azione di
    contrasto ai numerosi episodi di violenza che la cronaca
    continua a registrare non può cessare”.   
    “Contro le manifestazioni di intolleranza, dettate dal
    misconoscimento del valore di ogni persona – aggiunge – deve
    venire una risposta di condanna unanime. È compito delle
    istituzioni elaborare efficaci strategie di prevenzione che
    educhino al rispetto della diversità e dell’altro,
    all’inclusione. Gli abusi, le violenze, l’intolleranza,
    calpestano la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea
    e la nostra Costituzione che proprio nell’articolo 3 riconosce
    pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di tutti i
    cittadini, garantendo il pieno sviluppo della persona umana”.   
    (ANSA).   

  • in

    Caro affitti: pasticcio sui fondi. Ira delle opposizioni

    Nuovo intoppo parlamentare per il governo, questa volta sulle misure contro il caro affitti e il codice rosa annunciate nell’ultimo Consiglio dei ministri dopo la protesta delle tende in tutta Italia. Una scivolata risolta in poche ore, ma che ha provocato le proteste dell’opposizione che ha accusato la maggioranza di “fare solo propaganda” su questi temi. Mentre il governo, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, la derubrica a “mera questione tecnica”. 

    Agenzia ANSA

    “L’altro giorno viene un ragazzo da me, e mi dice ‘io ho trovato un posto letto a 700 euro. Per me son troppi”. Gli ho detto ‘tu non meriti di diventare laureato, perché se ti fai fregare 700 euro per un posto letto non meriti di diventar classe dirigente’. (ANSA)

       
    Le due misure, una che sblocca 660 milioni per l’housing studentesco e l’altro sul rispetto della parità di genere per le aziende negli appalti pubblici, erano stati presentati dal governo al decreto P.a. in discussione in commissione alla Camera. L’esecutivo, viene spiegato da fonti di maggioranza, aveva poi valutato e comunicato la volontà di ritirarli per inserirli in un altro veicolo normativo ritenuto più naturale: il decreto omnibus su fondazioni liriche e Inps, sempre in discussione alla Camera. Un decreto che contiene, tra l’altro, all’articolo 7, anche le misure sugli asili nido relative al Pnrr. In particolare la misura riguardante il codice rosa è tra gli obiettivi per ottenere la terza tranche del piano.
    A quell’articolo, come aggiuntivi, verranno proposti gli emendamenti. Ma il ritiro della proposta sugli affitti e l’inammissibilità (forse dovuta a un corto circuito comunicativo e che risulta nello speech) di quella sul codice rosa provocano la reazione dell’opposizione. “I fondi erano solo un spot elettorale”, attacca il Pd con la capogruppo alla Camera, Chiara Braga. “Un’altra clamorosa figuraccia”, accusa il suo omologo M5s Francesco Silvestri. “Fanno il gioco delle tre carte”, dice il capogruppo di Azione-Iv Matteo Richetti. “Le opposizioni smettano di mistificare la realtà”, replica il capogruppo di FdI Tommaso Foti. “Gli emendamenti – spiega Ciriani – sono stati spostati in quello che è ritenuto il veicolo normativo più idoneo ad ospitarli per omogeneità di materia”. “E’ una questione puramente tecnica. Nessuna implicazione politica”, taglia corto anche il ministro agli Affari Europei, Coesione, Pnrr, e Sud Raffaele Fitto. “Resta assolutamente confermata la volontà del governo di procedere con le risorse per l’housing universitario”, si puntualizza dal ministero dell’Università. Ma per i Dem, con l’ex ministra Beatrice Lorenzin si tratta di un “errore davvero grossolano che dilata ulteriormente i tempi di risposta ad un’emergenza che riguarda non solo gli studenti, ma anche le fasce della società più deboli”.

  • in

    Bolivia: arrestato per corruzione l’ex ministro dell’Ambiente

       Scattano le manette, in Bolivia, per un ex esponente del governo del presidente Luis Arce: Juan Santos Cruz, che fino allo scorso fine settimana ricopriva il ruolo di ministro dell’Ambiente e dell’Acqua, è accusato di aver preteso tangenti milionarie in cambio di lavori pubblici.
        Il politico ieri è andato a testimoniare volontariamente alla polizia ed in seguito è stato arrestato, quattro giorni dopo aver rassegnato le dimissioni dal dicastero. Prima delle sue dimissioni, Santos e un suo nipote erano stati denunciati per presunte mazzette, per l’equivalente di circa 2,8 milioni di dollari, ottenute da società che si erano aggiudicate progetti dal ministero ambientale.
        Con quei soldi la famiglia di Santos avrebbe comprato in contanti nove proprietà, secondo le informazioni dell’ufficio del procuratore dipartimentale di La Paz.    

  • in

    Kiev, in 24 ore 55 scontri con le truppe russe nel Donetsk

        Le forze russe continuano a concentrare le loro operazioni offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka – nella regione di Donetsk (est) – dove ieri hanno avuto luogo 55 scontri con le truppe ucraine: lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento della guerra, come riporta Ukrinform.
        “Bakhmut e Marinka continuano ad essere l’epicentro delle ostilità”, aggiunge il rapporto. Ieri i russi hanno lanciato 31 attacchi missilistici: in particolare due missili S-300 hanno colpito un’infrastruttura civile a Kostyantynivka, nella regione di Donetsk, e due missili Kalibr hanno danneggiato un’infrastruttura civile a Mykolaiv. Inoltre, le forze di Mosca hanno effettuato 57 raid aerei e hanno lanciato 96 attacchi missilistici contro posizioni ucraine in aree popolate. Un impianto industriale nella città di Nikolayev, nell’Ucraina meridionale, è stato danneggiatodurante la notte in seguito ad un attacco russo: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Vitaly Kim,come riporta Ukrinform.
       “È stato colpito un impianto industriale”, ha scritto Kim su Telegram. In precedenza, nella regione era scattato un allarme aereo ed erano state segnalate esplosioni in città.

    Agenzia ANSA

    ‘Ripresi 20 km quadrati a Bakhmut’. Arriva a Kiev l’inviato di Xi (ANSA)

       Secondo l’Istituto per lo studio della guerra (Isw), nel suo rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto, le forze russe sono probabilmenteimpegnate a rafforzare la loro offensiva tattica nell’area di Bakhmut, nonostante l’obiettivo dell’Ucraina di concentrarsi su contrattacchi limitati e localizzati. Il centro studi statunitense ricorda che ieri il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha detto che i russi hanno rafforzato le loro forze nell’area di Bakhmut per stabilizzare la situazione. Allo stesso tempo, un noto blogger militare russo ha affermato che quattro battaglioni russi non meglio specificati sono stati dispiegati sui fianchi intorno a Bakhmut per impedire sfondamenti da partedelle forze ucraine.
       Queste affermazioni, commenta il think-tank, sono in linea con le dichiarazioni di lunedì scorso della viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar, secondo cui Mosca sta dispiegando ulteriori forze aviotrasportate – presumibilmente da altre aree del fronte – per difendere i fianchi di Bakhmut.
       D’altra parte, una fonte ufficiale Usa ha detto alla Cnn che la Russia sta utilizzando più munizioni del solito nel tentativo di sopraffare e confondere le difese aeree ucraine. Le forze di Mosca, spiega la fonte, hanno lanciato attacchi aerei più estesi e da più direzioni contemporaneamente prendendo di mira i centri di comando a Kiev e in altri luoghi strategici. Questo, secondo il funzionario americano, potrebbe essere un tentativo di costringere l’Ucraina a ritardare la sua tanto attesa controffensiva.
       Secondo Washington, tuttavia il piano potrebbe trasformarsi in un vantaggio per le forze di Kiev, poiché la Russia sta attingendo dalla sua già limitata riserva di munizioni ad alta precisione.