Ostenta assoluta tranquillità: presenzia agli impegni di giornata, all’Assemblea dell’Ania seduta a fianco ad Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, e poi si chiude, con i suoi legali, a preparare il suo intervento in Aula. Daniela Santanchè lavora alla sua autodifesa da presentare in Senato, dopo essere finita nel mirino delle opposizioni per l’inchiesta giornalistica di Report sulle sue società. Pronta a rispondere “punto su punto” ma, dice chi le ha parlato in queste ore, senza polemiche.
Abbassare i toni, è l’imperativo. Ed evitare di esporre ulteriormente il fianco a una vicenda che al minimo – dicono le opposizioni – dovrebbe creare “imbarazzo” nel governo, perché stanno emergendo comportamenti che se confermati, dovrebbero portare alle sue “dimissioni”. Una questione di “opportunità politica” prima ancora che giudiziaria, per ora, visto che Visibilia, il gruppo che Santanchè ha fondato e di cui è rimasta come socia di maggioranza e amministratrice fino all’anno scorso, è al centro di una indagine della Procura di Milano per bancarotta e falso in bilancio che non si dovrebbe chiudere prima della fine dell’estate.
In Aula Santanché arriverà con una informativa, cui seguirà un dibattito – 5 minuti di intervento per gruppo – ma nessun voto. La maggioranza – mentre la premier Giorgia Meloni sarà a Varsavia – si prepara a fare quadrato, così come già successo attorno agli altri casi di attacchi “personali” a componenti dell’esecutivo o dei partiti. Un atteggiamento “inflazionato”, il commento che circola tra i parlamentari del centrodestra, che finirà con un ennesimo buco nell’acqua. Ma sottotraccia serpeggia la preoccupazione e gli occhi della maggioranza rimangono puntati sulla procura di Milano: c’è il timore di nuove puntate giudiziarie. La mozione di sfiducia dell’opposizione rimane così un’arma carica sul tavolo ma al momento non è all’ordine del giorno.
Anche perché sul caso Santanchè non c’è una visione unitaria delle opposizioni. “Intanto ascoltiamo”, dicono dal Pd, che aveva preparato anche una interrogazione, pronta a ripresentare se le risposte della ministra del Turismo non saranno soddisfacenti. In Aula parlerà per i dem probabilmente Antonio Misiani, mentre i 5S schiereranno il capogruppo, Stefano Patuanelli. Non dovrebbe intervenire Matteo Renzi, ma Enrico Borghi. Mentre dalle file della maggioranza prenderanno la parola probabilmente Alberto Balboni per Fdi e il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo che dovrebbe ribadire la linea morbida di Matteo Salvini. “Ho un assoluta fiducia nei colleghi – ha scandito il leader leghista – e viviamo in un Paese dove si è innocenti fino a prova contraria”.
Certo un eventuale rinvio a giudizio complicherebbe non poco la situazione della ministra, che nel frattempo a maggio scorso aveva vincolato la sua villa in centro a Milano – circa 6 milioni di euro di valore – , per garantire i debitori di Visibilia srl, come emerso dal piano di ristrutturazione presentato in Tribunale. Nell’atto notarile, riportato dal quotidiano “Domani”, si legge che il vincolo “è finalizzato a garantire solo tre debiti della ristrutturazione, ossia il debito verso Prelios credit servicing spa, quale mandatario di Kerdos Spv srl, quello verso Visibilia Editrice srl; e infine il debito nei confronti dell’Agenzia delle entrate”.
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