“Gli emendamenti alla manovra del governo e dei relatori andranno di pari passo e sono attesi domani in tarda mattinata, tra le 10 e le 14”. Lo ha detto uno dei relatori alla legge di bilancio Roberto Pella. “Mi sembra che anche l’opposizione convenga nell’arrivare al voto nella giornata di lunedì sera”, ha aggiunto. Dal governo arriveranno circa 20 emendamenti, mentre sulle modifiche proposte dai relatori ogni gruppo sta facendo i suoi calcoli. “I due ordini del giorno” sulla proroga del superbonus e sui versamenti delle società sportive “dovrebbero confluire nell’emendamento del governo: per noi sono prioritari”, ha detto Pella. L’obiettivo, ha indicato Pella, è “arrivare nella giornata di lunedì a votare proposte il più possibili condivise”. “Nel momento in cui governo e relatori avranno depositato gli emendamenti, faremo l’ufficio di presidenza e stabiliremo” il cronoprogramma. Gli emendamenti del governo contengono molte cose, ha puntualizzato Pella, citando alcuni “macrotemi”: pensioni, assunzioni, stabilizzazioni, scorrimento delle graduatorie, sud, imprenditoria, assunzione giovani, enti territoriali, norme giudiziarie. Su quest’ultimo punto, ha puntualizzato, “quello che ha manifestato il viceministro Sisto dovrebbe essere nel pacchetto del governo”.
Stallo sulla manovra. A oltre un’ora dalla convocazione della commissione si tratta ancora in ufficio di presidenza nel quale si cerca ancora un’intesa che tarda però ad arrivare. Dall’opposizione si spiega che il governo per il momento avrebbe citato solo una serie di titoli: “Giustizia, politica industriale, enti territoriali…”, cita Luigi Marattin, capogruppo del Terzo Polo in commissione evidenziando: “Stiamo perdendo tempo”. “Non sono pronti – dice Marco Grimaldi di Avs – dicono che il maxiemendamento lo depositeranno domani mattina ci hanno dato dei macrotemi in cui ci potrebbe entrare tutto e il contrario di tutto”. “Non c’è alcun accordo né sul metodo né sul merito” e ora “temiamo che l’obiettivo di una parte del governo sia arrivare a non approvare nessuna modifica. Il problema è nella maggioranza”. Così i capigruppo di Avs e Pd Marco Grimaldi e Ubaldo Pagano al termine dell’ufficio di presidenza della commissione Bilancio alle prese con l’esame della manovra. Pagano ha aggiunto che “ogni giorno cambiano le carte in tavola. Fare un accordo presuppone che ci sia qualcuno che li rispetta ma non sono in grado di dare garanzie su niente”.
Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml